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Sitrep con Stefano Orsi Nr.134

In questa puntata tratteremo le ultime notizie che ci giungono dall’Ucraina e dagli stati limitrofi. Parleremo di NATO, del dispiegamento ai confini con la Bielorussia e con l’Ucraina. L’utilizzo eventuale di una bomba “sporca” da parte del regime di Kiev. Non ci sono grandi novità dai fronti che questa settimana tratteremo come ultimo argomento.

Sulla trasfigurazione dell’Europa: dal sogno della Nuland al suo incubo

Introduzione: la Rus’ dei Carpazi Il centro geografico dell’Europa si trova, guarda caso, nell’Ucraina post-1945, a quindici chilometri da Rakhovo (nella lingua degli occupanti ucraini, Rakhiv). Si tratta dell’estremo est dell’Ucraina, nella provincia della “Zakarpattia” o “Transcarpazia”, che è il nome imperialista dato all’area dai centralizzatori ucraini. In realtà, è Kiev che si trova al di là dei Carpazi, non la “Transcarpazia”. Prima della Seconda Guerra Mondiale, la Zakarpattia era

Il ruolo della Polonia come “prossima Ucraina”

Mentre i governi e i media occidentali continuano ad aggrapparsi alla speranza di una “vittoria” finale per le forze di Kiev in Ucraina, la “prima linea” viene silenziosamente spostata in Ucraina occidentale e persino in Polonia, appena oltre il confine. I recenti impegni della NATO e le consegne di armi per quest’anno e il prossimo sembrano essere diretti verso l’utilizzo della Polonia come il prossimo ariete che la NATO utilizzerà

L’enigma del Moskva

Né la NATO né la Russia ci stanno dicendo cosa è veramente accaduto al Moskva, la leggendaria nave ammiraglia della Flotta del Mar Nero. La NATO perché, in teoria, lo sa. Mosca, da parte sua, ha chiarito che non dirà niente finché non sarà sicura di ciò che è successo. Una cosa è certa: se il Ministero della Difesa russo trovasse che la colpa è della NATO, scatenerà tutti i

La Romania va per l’ORO: i nazionalisti sfondano col 9% dei voti nelle elezioni parlamentari

Oltre un secolo dopo Marx, uno spettro si aggira per l’Europa: lo spettro del nazionalismo. Per avere l’ultima prova basta guardare alla Romania, dove un nuovo partito nazionalista è entrato in parlamento con il 9% dei voti. I Liberali romeni, che costituiscono una sensibile minoranza nel paese, sono scioccati dalla svolta a sorpresa dei nazionalisti. In effetti, sembra che in pochi l’abbiano vista arrivare: prima delle elezioni, l’AUR è stato

Come la Russia liberò i Balcani

La vittoria della Russia sui turchi le diede influenza sui Balcani e l’accesso diretto al Mediterraneo. Ma gli inglesi, come spesso accadde, rovinarono la festa. “I Cristiani vengono sterminati a decine e centinaia di migliaia, sradicati e cancellati dalla faccia della Terra. Le sorelle sono disonorate davanti ai loro fratelli morenti, i bambini piccoli vengono lanciati in aria e infilzati con le baionette di fronte alle loro madri; i villaggi

No Guerra No Nato: Sotto lo «scudo» missili nucleari Usa in Europa

24 nuovi missili USA nella base in Romania, installati in lanciatori verticali sotterranei, altri in Polonia e Spagna, diretti contro la Russia. Il Pentagono effettua il test del nuovo missile balistico a raggio intermedio, progettato mentre il trattato INF era ancora in vigore. Un altro passo verso una nuova corsa agli armamenti nucleari. ***** Video a cura di Manlio Dinucci

Parlare di intervento occidentale nel Mar Nero è pura fantasia

La Crimea è essenziale per la Russia, strategicamente ed economicamente, ma le speculazioni su Ankara che contribuirebbe ad aumentare la presenza degli Stati Uniti nel Mar Nero sono inverosimili, visti gli accordi energetici della Turchia con Mosca. Una lotta di potere sul Mar Nero tra la Russia e gli Stati Uniti e la NATO ha il potenziale per svilupparsi come una trama fondamentale del Nuovo Grande Gioco del 21° secolo

Putin non sta avanzando minacce nucleari, fa sul serio

Il discorso annuale del presidente russo Vladimir Putin all’Assemblea Federale russa trasmesso alla nazione il 1° marzo, conteneva una sezione sulle tecnologie militari di punta della Russia che i media amici della NATO hanno scelto di minimizzare come stratagemma di propaganda, o fatta passare come una montatura legata alla campagna elettorale. Considerati gli indizi degli sviluppi tecnologici russi in ambito militare svelati nel teatro di guerra siriano sin dal settembre