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In questa puntata tratteremo le ultime notizie che ci giungono dall’Ucraina e dagli stati limitrofi. Parleremo di NATO, del dispiegamento ai confini con la Bielorussia e con l’Ucraina. L’utilizzo eventuale di una bomba “sporca” da parte del regime di Kiev. Non ci sono grandi novità dai fronti che questa settimana tratteremo come ultimo argomento.
Nel 1922 Vladimir Ilich Lenin, capo dell’Unione Rivoluzionaria delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, decise che diverse regioni che per secoli erano state russe e sotto il dominio russo sarebbero state poste, per ragioni sconosciute, sotto l’amministrazione della Repubblica Socialista Sovietica dell’Ucraina. Nel 1954 una decisione simile fu presa per quanto riguarda la repubblica autonoma di Crimea. L’improvvisa disintegrazione dell’Unione nel 1991 ha portato a fasi indisciplinate nelle repubbliche di nuova creazione.
L’isteria sull’“imminente invasione russa” sta pagando i primi dividendi per la leadership ucraina – ha finalmente interrotto il tacito embargo sulla fornitura di armi letali alle autorità di Kiev. Se in precedenza era stato violato principalmente dagli Stati Uniti, ora diversi paesi della NATO stanno inviando armi moderne in Ucraina. La stessa gamma di “regali” si è notevolmente ampliata. Nel fine settimana è arrivato in Ucraina il primo carico di
La presenza di gruppi da combattimento della NATO negli Stati Baltici e lo svolgimento di esercitazioni militari improvvise rappresentano una minaccia per la regione baltica. Dal 12 al 14 novembre, presso il campo di addestramento di Ādaži, si è svolta l’esercitazione militare “Bold Axe”, alla quale hanno preso parte unità delle forze armate nazionali insieme ai cadetti dell’Accademia di Difesa Nazionale della Lettonia e ai soldati dei Gruppi Tattici a
Washington sta rafforzando la sua ingerenza negli affari europei. L’intensità e la portata delle esercitazioni della NATO negli Stati Baltici aumentano ogni anno. Neanche la pandemia di COVID-19 riesce a impedirlo. La NATO è un’organizzazione creata per promuovere e proteggere gli interessi geopolitici degli Stati Uniti in Europa. Gli Stati Uniti sono i più interessati all’esistenza della NATO e svolgono un ruolo determinante nell’alleanza. Gli Stati Uniti hanno creato il
Questa settimana il Presidente americano Joe Biden ha dichiarato di non avere “alcun rimpianto” sul ritiro delle forze americane dall’Afghanistan, mentre i miliziani talebani sembrano pronti ad invadere l’intero paese centro asiatico. Qui la lezione è: chiunque agisca come un servo per Washington, lo fa con il rischio di un tradimento finale da parte degli Stati Uniti. Il regime fantoccio di Kabul sostenuto dagli Stati Uniti ha eseguito gli ordini
Alle elezioni anticipate tenutesi ieri [11 luglio] il PAS (Partito di Azione e Solidarietà, di centro destra) del Presidente Maia Sandu, liberale e pro Unione Europea/NATO, ha ottenuto appena meno del 53%, mentre il suo rivale principale, il BECS (Blocco Socialista e Comunista) dell’ex Presidente Igor Dodon, ha ottenuto appena oltre il 27%. La Sandu, in precedenza economista presso la Banca Mondiale, è diventata un “simbolo del cambiamento” per molti
Gli Stati Baltici sono diventati teatro di azioni militari della NATO, mirate soprattutto a provocare Russia e Bielorussia. Alla fine di settembre si svolgerà in Lettonia la più grande esercitazione militare di quest’anno, “Sword 2020”. All’addestramento prenderanno parte circa 1000 guardie e soldati della Brigata Vidzeme, rappresentanti della Forza Volontaria di Difesa Nazionale delle forze armate lituane e dell’Extended Presence Battle Group della NATO. Svolgeranno i loro compiti su una
Il Presidente Putin ha appena rilasciato una intervista al giornalista russo Sergei Brilev in cui ha affermato che: Russia e Bielorussia sono alleati nella CSTO [Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva] Russia e Bielorussia sono anche Stati dell’Unione [Russia-Bielorussia] La Russia ha degli obblighi nei confronti della Bielorussia Lukashenko si è appellato a quegli obblighi Putin ha concordato di creare “una forza di riserva di sicurezza” che è pronta ad
L’UE non ha migliorato gli standard di vita nel Baltico. I pensionati negli Stati baltici di Lettonia, Lituania ed Estonia sono più esposti al rischio di povertà rispetto ai pensionati in altri paesi dell’Unione Europea (UE), secondo i dati Eurostat per il 2018 pubblicati la scorsa settimana. La media dell’UE era del 15%, ma il 54% dei cittadini over 65 in Estonia è a rischio di povertà, con il 50%