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Quando ero nel Sud-Est asiatico durante la guerra del Vietnam, notai che le persone erano felici di fare il bagno in fiumi fangosi e inquinati e persino di usare l’acqua per cucinare, anche se fortunatamente tutto veniva bollito. Vivevano poco e alla fine soccombevano a varie malattie, ma non conoscevano altro. Il flusso principale dei nostri media è un fiume limaccioso, pieno d’insetti ripugnanti, ma la maggior parte della gente
In guerra, come nella vita più in generale, il concetto di tempo è essenziale. Nel suo capolavoro Filosofia e politica reale, il filosofo “leninista” britannico Raymond Geuss sottolinea “priorità, preferenze, tempi” (p. 30) come differenze che dividono la “politica reale” dalla filosofia astratta e universalistica che appiattisce tutto nell’insondabile ignoranza del presente senza tempo e della superficie senza profondità. Ricordatevelo mentre festeggiate il compleanno di Putin esultando per la distruzione
Nel 1922 Vladimir Ilich Lenin, capo dell’Unione Rivoluzionaria delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, decise che diverse regioni che per secoli erano state russe e sotto il dominio russo sarebbero state poste, per ragioni sconosciute, sotto l’amministrazione della Repubblica Socialista Sovietica dell’Ucraina. Nel 1954 una decisione simile fu presa per quanto riguarda la repubblica autonoma di Crimea. L’improvvisa disintegrazione dell’Unione nel 1991 ha portato a fasi indisciplinate nelle repubbliche di nuova creazione.
Cominceremo come sempre dai fronti attivi in Ucraina per poi parlare brevemente della situazione in Azerbaijan e a Taiwan, dopo l’arrivo e la partenza di Nancy Pelosi.
Quindi, sembra che la Pelosi sia sbarcata a Taiwan. Questa è un’ENORME vittoria per gli invincibili Stati Uniti, e la Cina, con tutte le sue vuote minacce, ha perso la faccia. Sono così quei comunisti malvagi: capiscono solo il linguaggio della forza e, quando affrontati dalle forze unite della democrazia, cedono. Giusto? Giusto?! Beh…… Sì, se la tua esperienza in relazioni internazionali, questioni militari e Cina (o Russia) deriva dalla
Martedì scorso l’annuncio del Ministero della Difesa russo delle esercitazioni di comando strategico Vostok-22, dal 30 agosto al 5 settembre, dà un grande messaggio all’Occidente in termini politici e militari. L’annuncio diceva: “Oltre alle truppe (forze) del Distretto Militare Orientale, in queste manovre saranno coinvolte unità delle truppe aviotrasportate, dell’aviazione a lungo raggio e dell’aviazione militare da trasporto, nonché contingenti militari di altri stati”. Se ci sarà una partecipazione da
La crisi sistemica cui stiamo assistendo in Occidente (e in altre parti del mondo troppo strettamente interconnesse con l’Occidente per non viverla) è oggettivamente causata dall’Occidente medesimo. Ma gli occidentali, non essendo abituati a riconoscere i propri errori (essendo tutti, nella loro mente distorta, superiori, indispensabili e infallibili), sono costretti a giustificare i loro epici fallimenti, praticamente in ogni ambito, dando la colpa a Putin. Cioè, non incolpano nemmeno la
Introduzione La primissima cosa da dire è che si tratta di una dichiarazione molto lunga (5300 parole). Inoltre è estremamente importante, poiché tratta soprattutto gli argomenti di grande strategia (discute di “cosa” non di “come”). Facendone un sunto, questa dichiarazione illustra la visione del futuro condivisa da Russia e Cina. È perciò anche un documento sugli obbiettivi comuni da perseguire. Considerando la sua ampiezza e i suoi obbiettivi, questo è
L’America, che per il profitto immediato ha delocalizzato gran parte della propria capacità manifatturiera in Cina, potrà permettersi la separazione? A Washington non sanno che fare dopo la fine caotica della guerra “eterna” dell’America. C’è chi si pente amaramente del ritiro dall’Afghanistan e spinge per l’immediato ritorno, altri invece guardano avanti, cioè alla “guerra fredda” con la Cina. Tuttavia, le iniziali grida di disfatta della classe dirigente e l’articolazione del
L’Aeronautica dell’Esercito Popolare di Liberazione Cinese (PLA) ha schierato il caccia pesante J-16 [in inglese] in numero crescente negli ultimi anni, con nuove modalità di impiego dimostrate sullo Stretto di Formosa, dove ha volato insieme ad una serie di altri velivoli da combattimento e di appoggio. Il J-16 è derivato dal progetto sovietico Su-27 Flanker, e dell’oltre mezza dozzina di derivati in servizio in tutto il mondo è considerato il