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La recente espansione delle forze militari statunitensi in Siria è nient’altro che il risultato prevedibile di un preciso programma che tiene sotto tiro la Siria fin dall’inizio della artificiale “Primavera Araba”. Il Britannico Independent, nell’articolo, “Marines statunitensi inviati in Siria per collaborare all’assedio della “roccaforte di Raqqa” [in inglese] vorrebbe spiegare che: Centinaia di marines Usa sono arrivati in Siria armati con artiglieria pesante in preparazione di un assalto a Raqqa,
Nonostante i grandi sforzi recentemente messi in atto per rafforzare la credibilità della “comunità dell’intelligence americana” a seguito del suo rapporto in merito a presunti “hackeraggi russi”, va ricordato che questa stessa “comunità” ha volutamente e maliziosamente fabbricato una miriade di bugie riguardanti le cosiddette armi di distruzione di massa in Iraq, che hanno condotto ad una guerra distruttiva che ha portato via più di un milione di vite –
Con la liberazione di Aleppo nella Siria settentrionale, sembra che il governo di Damasco sia sulla strada giusta per mettere fine al terribile conflitto che ha causato quasi sei anni di distruzione nel paese. Ma pensare che il conflitto siriano sia sul punto di essere risolto, significa ritenere che sia stato combattuto in un vuoto geopolitico, disconnesso dai piani delle altre potenze regionali e mondiali. In effetti, la guerra per
Pochi giorni dopo la liberazione della città della Siria settentrionale di Aleppo, l’ambasciatore russo in Turchia, Andrej Karlov, è stato ucciso mentre teneva un discorso in una galleria d’arte nella capitale della Turchia, Ankara. L’assassino, identificato come un ex agente della polizia turca, ha eseguito il familiare gesto del dito puntato verso il cielo utilizzato dalle organizzazioni terroristiche che operano nella vicina Siria, incluso il Fronte al-Nusra e l’autoproclamato “Stato
Gli USA hanno tentato di sviare l’attenzione dal fatto che i presunti “ribelli moderati” che continuano a sostenere, si siano apertamente allineati a certe organizzazioni terroristiche straniere tra cui Al-Qaeda, Jabhat Al Nusra, e l’auto proclamato “Stato Islamico” (ISIS), focalizzando invece l’attenzione sulla “crisi umanitaria” che sarebbe in corso nel momento in cui si svolgono le operazioni conclusive per riportare la sicurezza nella città di Aleppo, nella Siria settentrionale.
Stanno emergendo rapporti di un diffuso conflitto armato tra i militanti curdi e le forze siriane, concentrato all’interno e nei dintorni della Siria orientale e della città di Hasaka, e i rapporti indicano che le forze siriane potrebbero essere sul punto di ritirarsi completamente. L’offensiva curda è sostenuta dalle forze statunitensi che includono forze aeree e personale per operazioni speciali sul terreno. I tentativi siriani di utilizzare la propria forza
Nonostante le affermazioni fatte nel corso del vertice della NATO di Varsavia 2016, che la NATO “rimane una fonte fondamentale di sicurezza per il nostro popolo, e stabilità per il resto del mondo”, è chiaro che le minacce e le sfide che la NATO pone in quanto pronta a confrontarsi sono in realtà minacce provenienti da essa, di creazione intenzionale e perpetuazione continuata. Dalla crisi dei rifugiati in atto innescata
Gli Stati Uniti, come parte del loro programma per alzare la tensione nel Mar Cinese Meridionale così da incoraggiare la cooperazione del Sudest asiatico con gli USA nell’accerchiamento e nel contenimento dell’ascesa globale e regionale di Pechino, hanno incluso diversi incidenti navali e aerei di alto profilo. Ma c’è una battaglia legale in agguato proprio dietro l’angolo, dietro questi spettacolari titoli di giornale, e ancora una volta le Nazioni Unite sono
Usare una copertura per nascondere attività illegali o immorali è stata una caratteristica del comportamento criminale fin dall’inizio della civiltà. Le coperture, ideologiche o economiche, hanno aiutato per secoli la criminalità ad occultare la vera natura dei loro traffici. Nei tempi passati, la religione organizzata assumeva spesso la veste di legittime filosofie e spiritualità, e le trasformava nel mezzo per organizzare le masse a vantaggio di una ristretta elite, spesso
Le intenzioni americane in Asia non sono mai state così ovvie. I tentativi per ritrarre il ruolo dell’America nella regione come costruttivo o necessario sono andati avanti dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, tuttavia, di recente, con l’Asia capace di cominciare a determinare il proprio destino da sola, il tono da Washington è diventato sempre più conciso e diretto. Le osservazioni del Segretario alla Difesa americano Ashton Carter durante il