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Dopo il furore creato dal mio post di ieri, voglio sottolineare qualcosa di esilarante, spaventoso e abbastanza sorprendente, tutto allo stesso tempo. Nella tarda Unione Sovietica un modo per trattare con i dissidenti/oppositori del regime comunista era dichiararli pazzi, di solito con quella che chiamavano “schizofrenia latente/in lenta evoluzione” (вялотекущая шизофрения). Ora, a dire la verità, parecchi di quei dissidenti avevano personalità strane, e anche dopo la caduta dell’URSS hanno
Guardando indietro di oltre otto decenni al progetto dell’Operazione Barbarossa, l’attacco a guida tedesca del giugno 1941 all’URSS, il suo piano di invasione tradisce un’eccessiva sicurezza patologica. La pianificazione strategica di avanzare attraverso un’ampiezza di molte centinaia di chilometri di terreno, era eccessivamente ambiziosa al punto da essere grottesca. Anche i dettagli dell’intelligence di Barbarossa furono elaborati male. Le stime naziste sulla capacità militare sovietica erano basate più su congetture
Nota: qui c’è l’intero discorso di Vladimir Putin, in cui ho enfatizzato, colorandole di rosso, le parti che mi hanno colpito e cui ho aggiunto qualche mio commento scritto in blu. E mentre io non ho l’energia né il tempo per ripetere questo esercizio per la sezione di Domande&Risposte che segue il suo discorso, vi raccomando caldamente di leggervela! ——————————————————– Presidente della Russia Vladimir Putin: Signore e signori, Per cominciare,
Alcuni anni fa ho discusso [in inglese] della possibile rilevanza della teoria della prospettiva per l’annessione russa della Crimea. La teoria della prospettiva suggerisce che è più probabile che gli esseri umani decidano di correre dei rischi per evitare una perdita che per ottenere un guadagno. Ciò si adatta alla ben nota inclinazione psicologica dell’avversione alla perdita. Perdere cose ci infastidisce molto di più che non riuscire a guadagnare cose.
A.B. Abrams ha pubblicato da poco il suo ultimo libro intitolato “Guerra mondiale in Siria – Conflitto globale nei campi di battaglia mediorientali”. Si può ordinare [in inglese] su ClarityPress o su Amazon. Per chi non si ricordi chi sia A.B. Abrams, qui e qui ci sono due dei suoi precedenti contributi [in inglese] al blog del Saker. Il libro ha già riscosso UN SACCO di apprezzamenti, che ho raccolto
L’esercito egiziano è emerso alla fine degli anni ‘60 e all’inizio degli anni ‘70 come uno dei più grandi operatori del carro armato sovietico T-54/55, con oltre 1200 in servizio a metà degli anni ‘70, nonostante centinaia siano stati persi o abbandonati nel 1967 e nella Guerra dei Sei Giorni con i vicini israeliani e durante gli scontri nei successivi sei anni. Quando diversi paesi iniziarono ad avviare pacchetti di
Scrivono Nancy Lindisfarne e Jonathan Neale: negli Stati Uniti e in Gran Bretagna sono scritte un sacco di sciocchezze sull’Afganistan. La maggior parte di esse nasconde importanti verità. Primo, i talebani hanno sconfitto gli Stati Uniti. Secondo, i talebani hanno vinto perché hanno un maggiore sostegno popolare. Terzo, non si tratta del fatto che la maggioranza degli afgani ama i talebani. Il fatto è che l’occupazione americana è stata crudele
Ora potrebbero rendersi conto di aver sprecato anni in una strategia destinata a fallire. I Liberali russi sperano da tempo in una rivolta di massa contro il governo di Vladimir Putin. Ma, poiché il sostegno del presidente mostra pochi segni di cedimento dopo quasi 18 anni in carica, la rivoluzione non si vede da nessuna parte. Ora, una serie di sviluppi, incluso un saggio sul quotidiano di tendenza liberale, Novaja
L’URSS ha fatto molto per ritardare la caduta della Repubblica Spagnola, ma alla fine non poté impedire l’emergere di un altro stato simpatizzante di Hitler in Europa. La guerra civile scoppiata in Spagna nel luglio 1936 si trasformò in una specie di prova generale per la Seconda Guerra Mondiale. Fu lì, nella Penisola Iberica, che la Germania Nazista e l’Italia Fascista si scontrarono per la prima volta sul campo di
Più di quattro anni fa scrissi il mio primo articolo [in inglese] per Unz Review, in cui proponevo la tesi che la situazione estremamente tesa intorno alla Russia potrebbe essere interpretata come un approccio ad una qualche sorta di guerra preventiva: per Washington, il cui discorso politico è basato sull’eccezionalità americana, e la cui politica estera è ora definita totalmente in termini di potenza militare, l’emersione di una forza militare