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Nell’ultima settimana di settembre, un’offensiva azera ha rinnovato le ostilità nel perenne conflitto armato nel Caucaso meridionale tra l’Armenia e il suo vicino sulla regione del Nagorno Karabakh (“il Montuoso Karabakh”). Ad ottobre, gli scontri si sono intensificati poco oltre il confine di stato tra l’Azerbaigian e la Repubblica dell’Artsakh, non riconosciuta a livello internazionale, che aveva subito pesanti bombardamenti da parte degli azeri, con ordigni a grappolo di fabbricazione
Curiosamente, se si scambiassero le missioni spaziali sovietiche e americane, scoprireste che nessuna delle due sarebbe in grado di offrire un posto ad un cittadino dell’altro paese. Il paradosso ha una spiegazione piuttosto semplice: nonostante sia i cosmonauti russi che gli astronauti di altri programmi spaziali abbiano svolto con successo missioni spaziali, tutti hanno standard di selezione e criteri di abilità fisica diversi. Tutto ciò nonostante condividano le stesse astronavi
Di tutte le truppe sovietiche della Seconda Guerra Mondiale, i fanti di marina erano tra i più forti e capaci in combattimento. Per rendere omaggio al loro nemico, i tedeschi li soprannominarono “Morte Nera”. 1. L’Operazione Kerch-Eltigen (31 ottobre – 11 dicembre 1943) Nell’autunno del 1943, le truppe sovietiche iniziarono la liberazione della Crimea facendo sbarcare due massicce forze d’assalto nella sua parte orientale, a nord e a sud di
Ci sono delle volte nella mia carriera di osservatore e di specializzato in crolli, in cui la mia radiocronaca può essere semplicemente ridotta a solo una parola: “Attenzione!”. La grave fase, che è in corso, della sequenza del crollo finanziario ed economico – che è cominciata nel 2008 e che viene mascherata artificialmente (senza giochi di parole) dalla finta “pandemia” di Covid, a cui si aggiunge una fraudolenta e incerta
La flotta sottomarina sovietica non era feroce o efficace come quella tedesca. Tuttavia, si rivelò una vera spina nel fianco dei nazisti. 1. Aleksandr Marinesko Il 30 novembre 1945, le forze sottomarine sovietiche celebrarono la loro vittoria più importante dell’intera guerra: quella del sottomarino S-13, comandato da Aleksandr Marinesko, che affondò la nave da trasporto tedesca “Wilhelm Gustloff” (25.484 tonnellate). Orgoglio del Terzo Reich, la Gustloff era una delle navi
A quanto pare, la guerra dell’Azerbaijan contro l’Armenia e il Nagorno-Karabakh, che ha riempito le prime pagine, ora dovrà cedere dello spazio. Il Kirghiso che ha liberato dalla prigionia il loro ex presidente Almazbek Atambayev ha fatto un ingresso trionfale nelle notizie. La Russia sta osservando la follia nelle zone post-sovietiche senza interferire. La Bielorussia, membro dello Stato dell’Unione, resta l’unica repubblica della ex Unione Sovietica in cui Mosca ha
E’ piuttosto interessante osservare quanti commentatori stiano completamente mal interpretando le rivolte razziali in corso, o le paragonino a quelle avvenute in precedenza nella storia degli Stati Uniti. Dicendo a se stessi che questi ultimi disordini siano “proprio simili” o “non così gravi” come le precedenti proteste razziali americane, io immagino che tentino di rassicurarsi, rimanendo con l’illusione che ciò che sta succedendo ora abbia una portata limitata e/o temporanea.
Una volta, tanto tempo fa, proprio all’inizio degli anni Duemila, dissi a un mio amico, finanziere/economista per studi e anche un po’ banchiere per lavoro, che negli anni a venire una crisi avrebbe atteso il mondo occidentale, una crisi al cui confronto il collasso dell’Unione Sovietica sarebbe apparso come un gioco fanciullesco sul prato. Il mio amico non si trovò d’accordo con me, più che altro perché la nostra chiacchierata
Il presidente Donald Trump ha affermato la scorsa settimana che gli Stati Uniti e la Gran Bretagna hanno vinto la Seconda Guerra Mondiale. Questa è una spudorata menzogna e una distorsione dei fatti. A molti americani e canadesi piace credere che le loro nazioni abbiano vinto la guerra in Europa, e non riconoscono sufficientemente il decisivo ruolo sovietico. La maggior parte degli europei preferirebbe non pensare alla questione. Al contrario,
Quando le truppe sovietiche presero d’assalto Berlino, parte dell’URSS era ancora sotto occupazione Nazista. “Il nostro reggimento continuò a combattere sulle montagne ceche per altri cinque giorni dopo la capitolazione della Germania Nazista. Alcuni ragazzi morirono in battaglia dopo la Giornata della Vittoria…” ricorda [in russo] il Sergente Maggiore Vladimir Vostrov del 1433° Reggimento Artiglieria Semovente Novgorod. In totale, diverse migliaia di soldati dell’Armata Rossa hanno dato la vita dopo