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Si è tentati di interpretare i risultati elettorali italiani di domenica scorsa come se gli elettori avessero allegramente scagliato una ciotola di succulente [ricetta, in italiano] pappardelle al ragù di cinghiale sulle facce insipide dell’euro-oligarchia tossica e non eletta che siede a Bruxelles. Beh, è complicato. Il sistema elettorale italiano si basa sulle coalizioni. La troika di centro-destra Meloni-Berlusconi-Salvini è destinata a raccogliere una maggioranza sostanziale sia alla Camera che
Cominciamo con l’Ungheria: Viktor Orban ha vinto con una maggioranza schiacciante le ultime elezioni. Ciò ha senso, poiché le politiche di Orban hanno garantito che l’Ungheria riceva, per i prossimi 15 anni (se ricordo bene), la sua energia a prezzi bassi e stabili, mentre gli Eurolemmings avranno la loro agli astronomici prezzi del mercato libero avendo scelto di preferirlo ai contratti a lungo termine. Lo stesso per i vari cibi,
Si avvicina il momento in cui l’Europa inizierà a stanziare fondi per aiutare a ricostruire le economie nazionali colpite dalla pandemia di Covid-19. Un vertice dell’UE è stato dedicato a questo argomento a luglio. Uno dei risultati è stato un accordo per legare i pagamenti agli stati beneficiari al loro rispetto dei valori europei fondamentali. Stiamo parlando dei principi della democrazia e del rispetto degli standard dello stato di diritto.
La missione descritta della NATO stessa come espressione dei “valori democratici comuni” della comunità transatlantica ha sempre provocato scetticismo a Mosca. Ora un ex ambasciatore americano presso l’alleanza ha confermato le ipotesi russe. Mentre la Russia ha sempre sostenuto che la qualità più importante per i membri europei è essere disposti a sottomettersi al controllo di Washington, la NATO si definisce come protettrice e promotrice della democrazia e della libertà.
Niente di meno del futuro della politica in Occidente – e nel Sud del mondo – si sta giocando in Brasile. Andando al nocciolo della questione, le elezioni presidenziale in Brasile rappresentano uno scontro diretto tra democrazia e neofascismo da inizio XXI secolo, cioè tra civilizzazione e barbarie. Le ripercussioni economiche geopolitiche e globali saranno immense. Il dilemma brasiliano mette in evidenza tutte le contraddizioni che circondano l’offensiva populista di
Il Ministero degli Esteri ucraino ha espulso un console del governo ungherese per ciò che definisce distribuzione illegale di passaporti ungheresi ai cittadini ucraini. Nel filmato con telecamere nascoste pubblicato su YouTube a settembre, lo staff consolare ungherese nella città di Berehove viene mostrato mentre distribuisce documenti di cittadinanza ungherese e raccoglie giuramenti di fedeltà allo stato ungherese. Secondo la legge ucraina, i cittadini non sono autorizzati a detenere la
Il presidente russo Vladimir Putin viene insultato come nemico dell’Occidente in generale, e dell’Unione Europea in particolare, eppure il Primo Ministro ungherese Orbán continua a condurre “affari come al solito” con il Cremlino. Il “salon des refusés” dei dissidenti politici nell’UE sta aumentando di giorno in giorno. Meno di una settimana dopo che il suo governo è stato condannato da un voto al Parlamento Europeo, Orbán è a Mosca per
Nelle ultime due settimane abbiamo pubblicato dei video su Danimarca e Svezia, che abbiamo visto come indicatori di un cambio di paradigma di massa in tutta Europa. Ora, un cambiamento di paradigma politico avviene quando una politica o un partito, un tempo marginali o periferici, si spostano dai margini alla corrente principale, si spostano dalla frangia politica, per così dire, fino a diventare l’opinione di consenso tra una popolazione. Abbiamo
Conflitto: come si può comprendere la Russia quando la premessa di base della libertà di opinione su di essa è considerata “molto rischiosa”? Durante la seconda metà del 2017, gli esperti occidentali hanno rigurgitato molti titoli su Orbán, che erano vari tentativi “creativi” di dipingerlo come una sorta di cavallo di Troia russo che ha permesso al suo stato di farsi conquistare dalla Russia, quasi come se stessero perdendo un
Kurt Volker ha deciso di fare un’inaspettata visita lampo a Kiev. Come comunicano fonti ucraine, egli “viene a valutare la situazione attuale”. Bisogna notare il divario tra l’agenda di Volker e la realtà politica in cui vivono i suoi assistiti a Kiev. Il rappresentante speciale del Dipartimento di Stato pensa ai colloqui con Surkov [consigliere di V. Putin] e alle discussioni sulla missione di mantenimento della pace in Donbass, mentre