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“I colpi di arma da fuoco indirizzati ai manifestanti in piazza Indipendenza a Kiev, nota anche come Maidan, sono stati sparati nell’inverno 2014 da mercenari arrivati a Kiev allo scopo di organizzare disordini”, ha detto l’avvocato Alexander Goroshinsky al canale ucraino 112, come riportato dall’agenzia di stampa Tass il 13 dicembre scorso. A Kiev, in un drammatico sviluppo nel processo ai diversi agenti di polizia del Berkut accusati di aver
L’ultima mossa di Putin Non seguo i media corporativi occidentali, perciò non so veramente quanta copertura mediatica abbia avuto in Occidente questo fatto, ma in Russia e in Ucraina la grande notizia è stata la decisione della Russia di riconoscere i documenti ufficiali novorussi, come i passaporti, le patenti di guida, i diplomi scolastici ed universitari, ecc. I Russi sono stati molto dettagliati nel loro annuncio. Hanno detto che questa
Per molti sostenitori di Trump, la settimana scorsa è stata una di quelle dolorose. Sia che si scelga di reagire con un vero e proprio attacco di panico, oppure facendo finta che non sia successo nulla, qualcosa è comunque successo, ed è stato anche un qualcosa di grosso: le Agenzie dalle Tre Lettere hanno in pratica attuato un golpe nei confronti di Donald Trump, obbligandolo a licenziare il suo più
C’è una barzelletta russa che fa così: “Domanda: perché non ci possono essere rivoluzioni colorate negli Stati Uniti? Risposta: perché negli Stati Uniti non ci sono ambasciate americane.” Divertente, magari, ma di fatto sbagliata: credo che, proprio in questo momento, negli Stati Uniti si stia cercando di attuare una rivoluzione colorata. Politico sembra pensarla allo stesso modo. Guardate la sua ultima copertina: Mentre, non più tardi di ottobre dell’anno scorso, un
Pare giungere ad un redde rationem la vicenda dei crediti del “prestito Janukovich” e quella (distinta ma connessa) della erogazione della terza tranche del maxi prestito del FMI a Kiev (una boccata d’ossigeno che il governo ucraino aspetta da quasi un anno). E’ stato proprio il Fondo a sbloccare la situazione l’8 settembre scorso, annunciando che il caso ucraino verrà esaminato dal consiglio dell’istituto il 14 settembre. Che la tanto sospirata
Nikolai Starikov, scrittore, giornalista e noto opinion leader russo, in questa intervista, che è una vera e propria lezione di geopolitica, spiega come mai Putin non abbia ancora riconosciuto come stati indipendenti la DPR e l’LPR. Per facilitare i lettori nei passaggi più complessi, alleghiamo la trascrizione dell’intervista. Nikolai Starikov Prima di parlare di quello che sta per accadere, suggerirei di lasciare da parte i sentimentalismi, stiamo per parlare di
Saker: Presentati con poche parole, dicci in quale brigata hai servito, che grado hai raggiunto e qual era la tua specialità militare. Ramzes: Il mio pseudonimo negli Spetsnaz GRU era Ramzes. Sono nato in Russia. Ho preso servizio nel 1994 ed ho terminato nel 1999. Sono stato un cadetto degli aviotrasportati per quattro anni poi ho servito un altro anno con il grado di tenente. Ho servito nella 16° brigata
Allo scopo di diminuire la dipendenza energetica da Mosca, il governo golpista di Kiev ha resuscitato un contratto con una compagnia americana per la fornitura di combustibile alle centrali atomiche ucraine. L’uso delle barre di combustibile americane era stato vietato nel 2012 a causa di una pericolosa incompatibilità. La competizione per l’approvvigionamento di combustibile nucleare all’Ucraina fra l’azienda russa TVEL e l’americana Westinghouse ha avuto uno sviluppo imprevisto quando nell’aprile
Presentiamo ai lettori di Sakeritalia.it la prima di 14 puntate del documentario di Andrey Kondrashov sulla riunificazione della Crimea alla Madrepatria Russia. Il documentario è stato trasmesso in Russia il 15 marzo, ed è ora disponibile con i sottotitoli in italiano. Un anno fa i crimeani furono chiamati alle urne per votare il ritorno alla Madrepatria e lasciarsi la sciagurata Ucraina alle spalle. Le potenze occidentali – guidate, al solito,
Gli Stati Uniti hanno partecipato colpo di stato del febbraio 2014 in Ucraina, che ha installato le autorità filo-occidentali – cosi’ ha dichiarato il presidente americano Obama alla rete televisiva CNN domenica scorsa. Ecco le parole testuali, “E dal momento che il signor Putin ha preso le sue decisioni a riguardo della Crimea e dell’Ucraina – non come parte di qualche grande strategia, ma essenzialmente perché si e’ trovato sorpreso