Sia atteso che inaspettato. Inaspettato perché non lo aspettavo per oggi. Atteso perché il modo di procedere di Erdogan stava causando a molta gente un serio allarme in Turchia, e ci sono state voci di golpe da mesi.
La questione principale adesso è se le intere forze armate stanno sostenendo il golpe. Tutte le informazioni che mi arrivano dicono di sì.
Le altre grandi questioni sono (1) che succederà adesso in Turchia e (2) che succederà ad Erdogan? Per quest’ultima, ci sono voci che abbia lasciato il paese su un jet privato, ma non ci sono conferme definitive per ora.
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Articolo di Alexander Mercouris apparso su The Duran il 16 luglio 2016
Traduzione in italiano di Fabio_San per SakerItalia.it
Il tentativo di golpe è fallito Erdogan è rientrato e i golpisti arrestati.
In realtà l’annuncio del colpo di stato l’ha dato il cambio di strategia di quest’ultimo.
La lettera di scuse a Putin era stata preceduta da un’azione di “riparazione”. Con l’invio di una nave di aiuti ai palestinesi, la promessa della costruzione di un ospedale, più un piano di edilizia abitativa e un impianto di dissalazione a Gaza, la Turchia faceva il tentativo di tornare ad abbracciare quella politica di distensione e di difesa degli interessi musulmani che ne aveva fatta una lider e ne aveva favorito lo sviluppo prima che arrivasse il tradimento alla Siria e all’Iraq. Subito dopo la lettera di scuse a Putin arriva il primo avvertimento, l’attentato all’aeroporto di Istambul ad opera del Daesh, la creatura degli Stati Uniti che Erdogan aveva ospitato e adottato facendo grandi affari con il petrolio che questi rubavano alla Siria. Non poteva certo andare tutto liscio dopo che Erdogan aveva fatto del paese una centrale del terrorismo al servizio del progetto americano e di Israele di ridisegno dell’intera area. Una centrale attiva in casa propria, pronta a reagire a ogni suo tentativo di sganciarsi dagli USA. Poi sono arrivate le dichiarazioni del primo ministro turco che confermano definitivamente una virata di trecentosessanta gradi nei rapporti con i paesi che avevano visto la Turchia al primo posto nel condurre contro di loro la guerra, e, quindi, il tentativo di colpo di stato ma prima ancora Erdogan fa a Putin la proposta di permettere agli aerei russi l’uso dello stesso aeroporto che ospita la base americana, Un cambio di strategia così radicale che vede la Turchia schierarsi a favore di un coordinamento con il fronte Sciita e con la Russia per una lotta a tutto campo del terrorismo non poteva lasciare gli Stati Uniti indifferenti. Il fatto è che non ci sono altre vie di uscita. Gli americani giocano sporco, la logica della pugnalata alle spalle della Russia, da loro ispirata, si è ripetuta nei confronti di Ankara quando hanno sostituito il progetto di un Califfato tra Siria e Iraq con uno stato curdo ai confini con la Turchia. Putin non ha due, tre o più facce e questo Erdogan lo sa. Sa anche dell’attitudine della Russia a mettere allo stesso tavolo, per trattare la cooperazione, soggetti con storie e interessi divergenti, come ha fatto con l’India e il Pakistan e con la Cina e l’India; Poi la Brexit ha irrimediabilmente indebolito gli USA e dato più forza al ruolo internazionale della Russia di Putin, tanto che la stessa NATO è in bilico e potrebbe essere proprio la Turchia a farla crollare. Anche se la “riparazione” si prospetta lunga e laboriosa per Erdogan non ci sono alternative. Putin ha espresso la disponibilità russa ad aiutare Erdogan a liberarsi dei terroristi che si ritrova in casa, il che vuol dire che è pronto ad accoglierlo come alleato del fronte Sunnita. Dovrà però risarcire la Siria, trattare con l’Iran il suo ruolo futuro nell’area e ridiscutere, magari con la mediazione dei russi, la questione curda, quella che ha il peso maggiore perché riguarda la sovranità dello stato e l’integrità della nazione.
Splendida analisi che condivido in pieno.Hai messo in ordine gli addendi (i fatti), li hai addizionati (cioè collegati) ed hai ottenuto la somma (la conclusione). Ho sempre dubitato del quoziente intellettuale di Erdogan perché sembrava non avesse capito che gli Usa stavano servendosi di lui per poi gettarlo via come un kleenex al momento opportuno. Beh, il ‘momento opportuno’ è arrivato quando il PM turco si è reso conto che l’alleato yankee stava progettando uno Stato per i Curdi a spese del suo territorio. L’avvicinamento a Putin è stata un’ occasione per ribadire, a livello internazionale, l’indipendenza e la sovranità del suo governo e, se la Turchia dovesse decidere di uscire dalla Nato, darebbe il colpo di grazia ai Padroni del Mondo. A proposito del ‘golpe’, Erdogan ha accusato gli Usa di averlo implementato ma, in fondo, ” è stato un dono di Dio” che gli permetterà di ripulire le forze armate turche dai rinnegati filo/atlantisti.
Nei prossimi giorni bisognerà cercare di capire meglio chi c’era a manovrare i fili di questo golpe fallito(almeno così sembra potersi dire).
Al momento, proprio il fatto che il tentativo di golpe sia stato messo in atto subito dopo importanti segnali di erdogan di un cambio di strategia teso a rispristinare buoni rapporti con la russia, sembra far propendere per l’ipotesi che a manovrare i fili del fallito golpe ci sia stata la solita Cia tramite quel generale dell’aviazione turca (guarda caso fu l’aviazione turca ad abbattere il caccia russo tempo fa) a cui fanno riferimento alcune notizie di fonte turca e quell’oppositore turco che se la gode in Pensylvania (guarda caso!).
A meno che non si sia trattato di un falso golpe ispirato dallo stesso erdogan per rafforzare la sua posizione interna…ma mi sembra poco probabile.
Certo è che se dietro il tentativo di golpe c’erano gli Usa, con la sconfitta dei golpisti hanno preso un bel pugno in faccia e, soprattutto, la questione promette di avere degli interessanti sviluppi futuri riguardo ai rapporti tra turchia e Nato.
La turchia di erdogan è molto insoddisfatta verso gli Usa per la nota questione curda ed è altrettanto insoddisfatta riguardo alla Ue per i continui rifiuti che riceve per la sua entrata nella Ue.
Voglio sperare che tutto questo spinga erdogan verso altre alleanze…sarebbe un fenomenale sviluppo geopolitico.
La NATO è in bilico e sembra che sia Erdogan a decretarne il crollo. Grazie a Putin la posizione dei giocatori al tavolo da gioco è cambiata, e gli USA questo non potevano permetterlo. Ma aimé, per loro questa è stata la batosta che metterà la parola fine al progetto del “Medio Oriente allargato”.
“Erdogan parlando alla nazione avrebbe comunque accusato gli Stati Uniti di essere dietro alla preparazione del Colpo di Stato.”
“Secondo il ministro del lavoro e delle politiche sociali turco Süleyman Soylu gli USA sono responsabili del tentato colpo di stato in Turchia.”
“l consolato americano in Turchia ha riferito sabato 16 luglio 2016 che la base aerea di Incirlik è stata isolata e che l’energia è stata staccata.
Le autorità turche starebbe impedendo di entrare e uscire dalla base che si trova nella città di Adana, nel sude del paese, a circa 30 chilometri dalla costa mediterranea. Ospita circa cinquemila uomini dell’aeronautica degli Stati Uniti, e alcune centinaia di omologhi della RAF e dell’aviazione turca.
Inoltre, è uno delle sei basi militari della Nato in Europa ad avere un arsenale nucleare tattico e le forze armate americane lanciano dalla base di Incirlik i loro raid aerei diretti contro i miliziani dell’Isis in siria.”
I russi non sono allocchi ed essendo sperimentati nei rapporti di trattativa politica mondiale derivata dal passato e dal presente progressivo dovrebbero a mio avviso:
a)- domandare formalmente al Consiglio di Sicurezza di svolgere un’inchiesta sul Golpe turco e se già esistano prove che siano coinvolti Paesi della Nato come in Ucraina( e qui è d’obbligo studiare le reazioni ufficiale e non ufficiali);
b)_ Naturalmente ci sarà un’opposizione(la prevedo scontata;
c)- Esibire,in tale sede da parte della russia documentazione (video e similari ottenuti dalla sorveglianza satellitare russa o cinese ) che consentano di accertare se in quella Notte gli Americani con i loro velivoli sono stati operativi sulla Turchia e da dove sono partiti ( base INcerlik e da Mezzi navali nel Mediterraneo).
d) l’opposizione o l’elusione a tali richieste diventa un ottimo più che sufficiente per non dare corso all’eventuale nuovo piano americano di cui si parla e sia stato messo a punto dall’Amministrazione per “intortare ” la controparte (Siria-Iran-Russia).
Nella notte del 16 La Merkel nega l’asilo a Erdogan in fuga dal suo paese rifiutando l’autorizzazione ad atterrare. Quindi la NATO non solo sapeva ma era schierata con i golpisti che guarda caso avevano a capo il comandante turco della base NATO di Incirlik. La Turchia pullula di basi e agenti della CIA, quindi, è chiaro anche il marchio di fabbricazione del colpo di stato. Forse non hanno avuto il tempo necessario e sono stati costretti a improvvisare…ma è chiaro che hanno perso smalto, non sono più quelli di una volta.
al precedente intervento aggiungo due domande :
1) è possibile credere che la Nato(dunque Usa) non sapessero nulla del Golpe che si stava organizzando ai danni di Erdogan e dunque alla Turchia quando è di pubblico dominio che la NSA ed altri enti USA spiano 24/24 ora tutta l’attività estera ed interna delle élite compromesse o soggette alle alleanze e alle politiche di sicurezza con l’America?
2)- è credibile la notizia” i turchi hanno tolto l’energia alla Base militare americana che è una questione di sicurezza per la Nato dove gli USA comandano a bacchetta); ed ancora : chi crede alla favola che una base militare non provveda in modo autonomo(per la sua sicurezza ed efficienza)a produrre l’energia di cui ha bisogno; ed infine : i russi possono accertare dai satelliti se effettivamente c’è stato il buio sulla base militare in quella notte e nella notte successiva con relativa cessazione di movimenti dei velivoli in arrivo e partenza? ( ecco, la Russia è sta molto prudente(per ora) a denunciare ,se c’é stato, il coinvolgimento nel golpe a favore dei militari o a favore di Erdogan, e questo solo fatto a mio avviso è un aiutino che i russi non dovrebbero concedere agli occidentali coinvolti.
in base a qualche notizia, la Nato a un certo punto sarebbe intervenuta bombardando le forze golpiste.
Allora le ipotesi sono 2:
a) la Nato (= Usa-Cia) ha messo in atto un tentativo di golpe solo per spaventare erdogan
b) La Nato si è presto reso conto di aver fallito il tentativo e ha cercato di recuperare una verginità con il suo intervento (a posteriori) contro i golpisti.
In entrambi i casi credo che ora sono cazzi per gli americani!
la storia della richiesta di erdogan alla merkel di asilo politico non mi sembra che abbia nessun serio riscontro.
Erdogan, in realtà, è stato sul suo aereo sempre in turchia (così si afferma anche in un articolo di Escobar) e peraltro col transponder acceso. Quindi, non solo questi golpisti sono stati incapaci di bloccarlo prima che si imbarcasse sull’aereo ma qualcuno (dello stesso esercito turco o degli Usa) ha anche impedito ai golpisti di intercettarlo con qualche aereo e di abbatterlo.Molti indizi, quindi, lasciano ipotizzare (come fa lo stesso Escobar) che Erdogan conoscesse in anticipo i piani dei golpisti e che li abbia lasciati agire per poi fare un bel repulisti di tutti i suoi oppositori nell’esercito e nella magistratura.
Gli Usa-Cia sicuramente sapevano del piano ma forse, considerata la scarsa efficienza dimostrata dai golpisti, si sono solo limitati a lasciar fare per mettere quanto meno un pò di paura a erdogan…il quale, però, sembra che non sia disposto a farla passare liscia agli USA-Nato.
E’ probabile che ora si aprirà una fase molto conflittuale tra turchia e Usa-Nato…tutto a beneficio di Putin.