Le forze armate turche sono sempre state anti-russe e pro-NATO e gli Stati Uniti non sono stati abbastanza rapidi nella denuncia del tentato putsch
Pubblicazione originale sulla Komsomolskaya Pravda. Tradotto da Julia Rakhmetova
L’autore è un pubblicista antisionista israeliano di origine sovietica.
Il sole sorgeva sul Bosforo quando i ribelli hanno deposto le armi. È così che si è concluso il drammatico golpe, che era iniziato con il tentativo di assassinare Erdogan e la presa di ostaggi.
I ponti sul Bosforo erano stati bloccati e colpiti dai ribelli. Aerei ed elicotteri hanno bombardato la sede del partito governativo AKP.
In Turchia non si vedeva un colpo di stato militare da molto tempo – prima accadevano molto spesso. L’esercito turco si considerava il ‘garante della costituzione e della repubblica’, e se i politici facevano qualcosa di sgradito ai militari, questi facevano un colpo di stato. La posizione dell’esercito era di amicizia con gli USA e Israele, pro NATO, contro l’Islam, a favore della ideologia secolare del Kemalismo – il nazionalismo turco che prende il nome dal suo fondatore Mustafa Kemal Ataturk.
Il presidente Erdogan aveva rimosso l’esercito dal potere, arrestando molti generali, apparentemente privandolo della possibilità di interferire nella politica. Ma non per sempre, sebbene alcuni importanti generali abbiano rifiutato di prendere parte al golpe. Di solito, il capo di stato maggiore appare in TV per annunciarlo, ma stavolta non l’ha fatto. Solo una piccola parte dello stato maggiore, che sostiene il potente predicatore Fethullah Gülen – vi ha preso parte. Erdogan e Gulen erano stati buoni amici, ma adesso Gulen, che vive negli USA è nemico di Erdogan.
Circolavano voci insistenti secondo cui l’abbattimento del bombardiere russo nei cieli della Siria sia da attribuire a Gulen, che desiderava mettere la Russia contro la Turchia – cosa che per un po’ gli è riuscita. Se questo e vero, il tentato golpe potrebbe essere collegato alla riconciliazione tra Turchia e Russia – che ha dato gran fastidio agli Stati Uniti. I militari che sostenevano Gulen erano anche scontenti delle scuse di Erdogan a Mosca.
In effetti l’opinione pubblica turca era contenta della riconciliazione con la Russia. Nel corso degli anni di collaborazione sono nate molte famiglie miste russo-turche. I Turchi non nutrono storicamente sospetti nei confronti dei Russi, anzi loro gradiscono la Russia, e nutrono seri dubbi riguardo a Europei ed Americani.
Diversamente da quanto avvenuto in tutti i precedenti golpe e nei tentativi di levare il potere a Erdogan, stavolta i media principali non sostenevano i golpisti. Perfino i giornali più accesamente schierati contro Erdogan e i blogger liberali lo disapprovavano – sottolineando il numero esiguo dei ribelli. Se ci fossero stati più rivoltosi, i media li avrebbero sostenuti, dato che Erdogan non piace a tutti. Ma questo non è accaduto.
Apparentemente, il tentativo di golpe è fallito, il che è buono sia per la Russia che per la Turchia. Storicamente, le forze armate turche sono anti russe e pro-NATO. I turisti russi non hanno avuto problemi nel corso della sollevazione.
A dispetto dei consigli dei guerrieri da salotto, la Russia sostiene i governi legittimi nei paesi vicini, in particolare la Turchia. Il tentato golpe non può fare altro che spaventare Erdogan e il suo partito, e ci si può aspettare che rafforzi i controlli al confine con la Siria, bloccandone l’accesso ai jihadisti. Il suo appello alla nazione, e la prontezza del popolo a sostenerlo, mostra che il Presidente Russo ha deciso la cosa giusta quando ha ricomposto i dissidi col leader turco.
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Articolo di Israel Shamir pubblicato da Komsomolskaya Pravda il 16 Luglio 2016
Traduzione in Italiano a cura di Mario B. per SakerItalia.it
buonasera carissimi di Saker,
Vi seguo costantemente da parecchi mesi e trovo generalmente interessantissimi, esaustivi e ben fatti tutti gli articoli che fate; detto questo non capisco il pubblicare questo articolo che mostra una a virata a 180° pro Erdogan fino a pochi giorni fa descritto su queste pagine quanto meno come un pericoloso paranoico malato mentale….il Saker è d accordo con quanto riportato in articolo???personalmente non credo corretto appoggiare un criminale tanto per far dispetto agli USA o Israele(che tanto stinchi di santo non sono davvero…) …
chiederei una spiegazione alla mia obiezione da parte Vostra,
porgo comunque cordialissimi saluti e rinnovo ancora una volta i complimenti al blog
Al di là del fatto che il blog riporta nulla di più che l’analisi di un notevole storico russo /israeliano, che senso ha parlare di “virata di 180 gradi”? Contano le “simpatie” o piuttosto le analisi e le opportunità geopolitiche?
Sembra, e anche l’analisi di Escobar ora pubblicata lo conferma, che Erdogan stia ridislocando la Turchia sulla scacchiera: sfida di petto gli USA, si riavvicina ad Israele e Russia, lascia finalmente in pace la martoriata Siria.
Questi sono i FATTI geopolitici sul terreno, anche se appena abbozzati, e di questo mi piace discuta il blog.
Se poi insistiamo a procedere per simpatie, Erdogan resta il sultano wahabita che ha massacrato siriani, curdi, e turchi, ma se ora incasina NATO e USA, collabora con la Russia (ora ha arrestato i piloti che abbatterono il jet russo) e lascia stare la Siria, io son contento, e mi è (provvisoriamente) simpatico.
Saluti
Franco
Buonasera Gabriele,
Le possiamo assicurare che da parte nostra non vi è alcuna svolta pro-Erdogan, l’autore dell’articolo fa delle constatazioni geopolitiche, nessuno di noi ha dimenticato la repressione contro i curdi o le altre varie problematiche interne alla Turchia. Desideriamo solo considerare tutte le ipotesi. Il Saker scriverà presto una analisi di suo pugno, inoltre anche il suo sito pubblica materiale di cui lui non è espressamente d’accordo.
La ringraziamo per i complimenti
Cordiali Saluti
La Redazione
Di tutt’altro tono l’articolo di un certo Foa che tra l’altro scribacchia questo sul Giornale: “In queste ore abbiamo visto un generale decapitato in piazza al grido di Allah Akbar. E la folla, istigata da un presidente che incitava alla vendetta, scatenarsi contro qualunque militare e suibito prendersela con i curdi. Abbiamo visto un presidente che non si limita ad arrestare i golpisti, ma approfitta del momento per arrestare o sospendere migliaia di magistrati, di poliziotti, di funzionari, in quella che appare chiaramente come una manovra volta a eliminare non i sostenitori dei golpisti ma interi settori dell’establishment che, prima della drammatica notte di venerdì, non erano allineati con il regime.”
e alla fine ecco l’anatema : “Pena di morte o no, questa Turchia non può entrare nell’Unione europea.”
Fonte: http://blog.ilgiornale.it
Link: http://blog.ilgiornale.it/foa/2016/07/18/e-volete-far-entrare-la-turchia-nellunione-europea/
Che erdogan abbia approfittato del golpe fallito per togliersi dalle scatole migliaia di oppositori (compresa parte della magistratura e dell’alta dirigenza amministrativa) non ci piove ma che altro avrebbe dovuto fare? Aspettare che anche gli altri oppositori (“democratici”)) cercassero di farlo fuori?
Quanto all’Europa e alla Ue – inizialmente speranzosi come il sig. Foa che il golpe fosse riuscito salvo poi fare rapidamente marcia indietro appena hanno capito che era fallito e quindi sbracciarsi in tardive manifestazioni di appoggio ad Erdogan – a me naturalmente non frega nulla della Ue e sono contrario non solo all’entrata della Turchia ma alla nostra stessa presenza nella Ue per tutti i danni e malanni che c’ha portato e ancora ci porterà…
tuttavia accusare Erdogan di essere un “dittatore” mentre gli altri (quelli della Ue) sarebbero dei campioni di “democrazia” lo trovo davvero disgutoso!
Insomma, questo sig. Foa che va tanto per la maggiore sui blog è un altro di quei “democratici” che preferisce i golpisti manovrati dagli Usa-NATO e dalla Ue!
Credo che tu non conosca Foa .. lui non è affatto un sostenitore dell’UE, anzi.
Ovviamente è un liberale, di quelli coerenti però (merce rara al giorno d’oggi) per cui è ovvio che in questi casi le sue analisi non riescano ad andare “oltre” la sua dottrina ideologica di provenienza …
Quanto al colpo di stato e la repressione conseguente, beh francamente io non ho gli strumenti e praticamente nessuna conoscenza della società turca per poter giudicare né in un senso né nell’altro.
Di sicuro so che Erdogan non mi piace 🙂
mi basta e avanza aver letto quello che ha scritto a proposito del golpe in turchia per inquadrarlo come un filo-atlantista e un filo-ue…e se domani leggerò qualche suo articolo anti Ue non gli darò alcun credito.
Perciò, che sia un “liberale coerente” francamente non mi frega proprio niente!
Anzi, meglio un “liberale incoerente” se evita almeno di scrivere le stronzate che ha scritto lui.
A me stanno alquanto antipatici certi intellettualoidi che si atteggiano a “liberal progressisti” salvo poi, nei momenti cruciali, rivelare tutta la loro pochezza.
Saluti
Il problema però è che a quanto pare di questi “liberali incoerenti” ne è pieno il mondo .. ormai sono da molti anni al vertice della cupola totalitarista al potere qui da noi 🙂
Rovescerei quindi l’assunto, per come siamo messi personalmente credo sia meglio avere dalla nostra parte anche qualche “liberale coerente” capace di far breccia nel pensiero unico dominante piuttosto che non averli affatto…
Quanto a Foa visto che si parlava di lui, prima di dare un giudizio cosi netto (se hai tempo e voglia) magari apri YouTube e dai un occhiata alle sue analisi sul conflitto Russia-USA, forse ti sorprenderà
Sono d’accordo con te. L’onestà intellettuale è un ponte che permette di tenere aperto il dialogo anche se i punti di vista divergono. Riguardo Foa, possiede questa qualità, per cui risulta essere anche un buon giornalista. Una persona sveglia, capace di mettersi in discussione e in grado di allargare considerevolmente la propria prospettiva
si ho ascoltato e letto quello che mi indicavi. La cosa effettivamente mi ha sorpreso proprio perchè in contrasto abbastanza stridente con quanto invece scritto dal signore in questione riguardo al fallito golpe in turchia.
Nel caso dell’Ucraina e dei rapporti Usa/Russia, ha capito bene la situazione e denuncia giustamente le manovre e le responsabilità degli Usa.
Avrebbe potuto fare altrettanto riguardo alla Turchia perchè anche un imbecille capisce che dietro i golpisti non possono non esserci stati gli Usa (o parte dell’apparato di potere Usa) quantomeno con una forma di tacita connivenza.
Poi aver messo nel suo articolo quella foto di soldatini turchi golpisti in mutande e aver denunciato con veemenza degna di miglior causa la repressione a cui s’è abbandonato Erdogan per gridare infine che l’europa non può accogliere un individuo del genere…mbè questo poteva risparmiarselo perchè mi piacerebbe vedere come avrebbe reagito il sig. Foa se ci fosse stato lui a rischiare la pelle al posto di erdogan.
Erdogan è un farabutto e lo considero tale non tanto per le sue manie di presidenzialismo (o di dittatura) e per quelle altre dirette a ricamarsi uno spazio di influenza geopolitica degna di altri tempi, ma soprattutto perchè, assieme agli Usa e agli altri bei ceffi dell’arabia saudita o degli stati del golfo ecc, ha contribuito non poco a creare ed alimentare quel mostro che è il “califfato” dell’Isis.
Tuttavia, nella condizione in cui si trova e dopo aver subito un tentativo golpista (sebbene sono convinto che fosse preparato a quello che è successo) non credo sia realistico pretendere che usi il guanto di velluto.
Pretenderne l’esclusione dalla Ue, che è una feccia forse anche peggiore di erdogan, per dei soldatini messi in mutande e per l’arresto di alcune migliaia di oppositori in buona parte (credo) complici dei golpisti o almeno non certo nemici dei golpisti, mbè a dir poco mi sembra davvero ridicolo, proprio tenendo conto delle complicità della Ue con gli Usa nella questione del golpe in ucraina (complicità che questo Foa, però, evita di evidenziare e denunciare) e nelle successive sanzioni alla Russia che lui stesso attribuisce alle “fortissime pressioni” americane.
Casomai, tenuto conto che vuol fare il “liberal”, penso sarebbe stato più realistico, coerente e corretto se avesse detto merda a erdogan e nello stesso tempo anche alla Ue (oltre che, naturalmente, agli Usa).
Invece, con quel suo ridicolo appello a non far entrare la turchia nella Ue non ha fatto che rivestire di nobili panni democratici una Ue che è solo una colonia Usa gestita da gente che con la democrazia non ha niente a che spartire.
Quanto al fatto che certe persone sarebbe meglio tenersele buone perchè c’è di molto peggio in giro, sai cosa ti dico? che sono preferibili i “peggio” perchè almeno li riconosci subito e te ne puoi stare a distanza.
Con questi “liberal”, invece, c’è sempre il pericolo che, quando meno te lo aspetti, ti pugnalano alle spalle senza che te ne accorgi.
E’ gente con le idee un pò confuse…a volte c’azzeccano, altre volte (più spesso) ti portano su sentieri che è meglio non percorrere.
Perciò a me non frega proprio niente di questo “liberal” confusionario, però se a voi piace, tenetevelo pure.
saluti