Giovedì, Vladimir Putin ha firmato un decreto per aumentare le forze armate russe da 137.000 a 2.039.758 unità, inclusi 1.150.628 soldati.

Il decreto entrerà in vigore l’1 gennaio 2023, sostituendo il precedente entrato in vigore l’1 gennaio 2018.

Secondo il Ministro della Difesa Sergej Shojgu, il numero di militari russi a contratto alla fine del 2015 ha raggiunto i 352.000.

Per la prima volta, il totale ha superato il numero degli arruolati per coscrizione.

Il Ministero della Difesa russo intende aumentare il numero di militari a contratto a 475.600 entro il 2025.

La mossa è difensiva, in risposta alla guerra eterna per procura degli Stati Uniti contro la Russia mediante l’uso di carne da cannone ucraina sacrificabile.

Vladimir Putin, il Ministro della Difesa Sergej Shojgu e altri funzionari russi sanno che quello che sta succedendo rappresenta un grave rischio per la sicurezza della nazione – in particolare un potenziale attraversamento del confine di un confronto diretto est/ovest.

Per tutto il 2022, la guerra di propaganda tra Stati Uniti e Occidente contro la Russia è stata più intensa di qualsiasi altra volta nel periodo successivo alla Seconda Guerra Mondiale.

I sondaggi mostrano che la disinformazione delle notizie gestite dai media tradizionali/sponsorizzate dallo stato funziona come previsto.

La stragrande maggioranza degli americani è ostile a tutto ciò che riguarda la Russia e Vladimir Putin personalmente.

Le loro menti sono state manipolate per accettare la finzione come realtà.

Ignorano il colpo di Stato degli Stati Uniti del 2014 a Kiev, che ha sostituito il governo democratico con il governo tirannico nazista.

Sanno poco o nulla degli eventi che hanno preceduto l’Operazione Militare Speciale liberatrice della Russia, un’azione difensiva secondo l’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite.

E non sono in contatto con la realtà sul campo nel Donbass, così come nell’Ucraina orientale e sudorientale, aree liberate dal dominio nazista.

O che quando le forze russe arrivano nelle aree liberate, i longanimi residenti le salutano con gioia.

O che la Russia abbia notevolmente alleviato le loro sofferenze fornendo migliaia di tonnellate di aiuti umanitari di vitale importanza – oltre a fare tutto il possibile per proteggere la loro sicurezza dall’aggressione di Kiev, sostenuta da USA/NATO.

Le forze oscure del Pentagono e della CIA sono alla guida sul terreno in Ucraina e nelle parti occupate della repubblica di Donetsk.

Insieme ai ripetuti attacchi terroristici alla Centrale Nucleare di Zaporozhye, con l’intento di rilasciare e diffondere radiazioni mortali in gran parte dell’Europa centrale – col desiderio che i russi vengano falsamente incolpati dei crimini di guerra del regime – giovedì se n’è verificato uno simile.

Come orchestrato e diretto dagli USA, i razzi ucraini – con munizioni a grappolo vietate – hanno colpito un impianto chimico di Donetsk con l’intento di rilasciare e diffondere ciò che potrebbe danneggiare gravemente o uccidere un numero innumerevole di residenti.

Quello che è successo ha provocato un incendio, spento per evitare il rilascio di sostanze chimiche.

Questo mese è stato il secondo attacco del regime all’impianto, come ordinato dal suo padrone statunitense.

Non sono state segnalate vittime, ma la realtà è chiara.

A discrezione dei nazisti ucraini e dei loro gestori statunitensi, molto probabilmente si verificheranno di nuovo incidenti simili, in particolare altri attacchi alla Centrale nucleare di Zaporozhye.

Allo stesso tempo, la Russia è ingiustamente accusata dei crimini di guerra ucraini, contro l’umanità e le relative atrocità più e più volte.

Separatamente, giovedì, un’interruzione di corrente della centrale nucleare, causata dai bombardamenti ucraini, ha provocato l’attivazione dei sistemi di sicurezza dell’impianto.

Il funzionario militare/dell’amministrazione civile di Energodar, Evgenij Balickij, ha spiegato cos’è successo:

“Secondo informazioni preliminari, a causa dei massicci bombardamenti da parte delle forze armate ucraine, che sono continuati dalla scorsa notte, i campi e il sottobosco hanno preso fuoco.

Ciò ha portato ad un cortocircuito nella rete”, costringendone la chiusura per la prima volta da quando il primo dei 6 reattori nucleari dell’impianto è diventato operativo nel dicembre 1985.

Separatamente, venerdì, l’ambasciata russa a Washington ha attaccato l’egemone USA, dicendo quanto segue:

Il Dipartimento di Stato del regime di Biden “continua a diffondere (spazzatura sui presunti) “campi di filtrazione” (russi) nella DPR, così come (accuse fasulle) sul coinvolgimento (dei suoi militari) nella distruzione di istituzioni educative, mediche e culturali nella LPR”.

Quello che sta succedendo fa parte della guerra per procura del regime contro la Russia.

Non c’è ambiguità riguardo “l’impegno della Russia ad osservare le norme del diritto umanitario internazionale”.

L’ambasciata ha spiegato ancora una volta la realtà dei bombardamenti terroristici transfrontalieri di Kiev nelle aree residenziali del Donbass dall’aprile 2014.

Invece di denunciare la sua aggressione, l’impero delle bugie e delle guerre perpetue contro nemici inventati ha orchestrato e diretto ciò che è accaduto, desiderando un conflitto perpetuo lungo i confini della Russia per destabilizzare la regione e mettere a repentaglio la sua sicurezza.

Giovedì il Dipartimento di Stato del regime di Biden ha continuato la sua guerra verbale contro la Russia, punteggiata dalla consueta litania di grandi bugie dalle gambe corte, una specialità degli Stati Uniti, dicendo quanto segue:

L’egemone USA è “unito all’Ucraina (nazificata)”.

E questa perversione della realtà:

L’Operazione Militare Speciale liberatrice della Russia mira a “smantellare l’Ucraina come entità geopolitica e farla sparire dalla mappa del mondo (sic)”.

E, naturalmente, il regime di Biden incolpa la Russia per i ripetuti attacchi alla Centrale nucleare di Zaporozhye e altri attacchi terroristici da parte dei nazisti ucraini.

Le forze oscure statunitensi stanno spingendo incautamente le cose verso il confronto diretto con la Russia.

Il rischio di una guerra tra le potenze nucleari dominanti non è mai stato così vicino come adesso.

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Articolo di Stephen Lendman pubblicato il 26 agosto 2022 sul suo blog
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia.

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