Devo iniziare con un’ammissione: mentre l’uragano Ian è stato un disastro totale per la maggior parte della Florida, l’uragano Nicole è arrivato giusto in tempo per risparmiarmi di dover reagire all’idiozia di massa che circonda l’annunciato ritiro dell’esercito russo da Kherson. Se non avete ancora ascoltato Andrei Martyanov e Brian Berletic che ne hanno parlato con Gonzalo Lira, cliccate qui [in inglese] per ascoltare la loro conversazione.
Inoltre, ascoltate i commenti [in inglese] di Gonzalo Lira qui (ha perfettamente ragione).
Anche Big Serge ha pubblicato [in inglese] una buona discussione..
Vorrei poi offrire una nomenclatura provvisoria delle persone cui mi riferirò. Non si tratta di un gruppo unico e monolitico, ma piuttosto di una sorta di “coro PYSOP” con voci diverse. Ecco come li vedo:
- I troll a pagamento e gli altri spacciatori di punti di vista della PSYOP statunitense: sono il vero affare, gente che lo fa per mestiere. Chiamiamoli “professionisti”. Alcuni sono Intelligenze Artificiali.
- Persone che, per qualsiasi motivo, odiano Putin, la Russia o entrambi. Per loro letteralmente *qualsiasi* evento, decisione o dichiarazione sono immediatamente afferrati e utilizzati per “dimostrare” che Putin è debole e indeciso, che la Russia sta perdendo la guerra (e l’ha persa fin dal primo giorno) e che prima o poi l’Occidente onnipotente sconfiggerà la Russia. Chiamiamoli odiatori.
- Poi ci sono quelli che lo fanno solo per i soldi. Hanno bisogno di annunciare ogni sorta di grandi sconfitte, catastrofi, cospirazioni nascoste, eccetera perché questo genera traffico e denaro. Chiamiamo queste persone “acchiappaclick”.
- Poi ci sono quelli che non hanno accesso alle informazioni di cui dispongono Putin, il Cremlino e lo Stato Maggiore russo, ma che si sentono sufficientemente informati (e istruiti) per spiegare al mondo cosa dovrebbero fare i russi invece di quello che stanno effettivamente facendo. Io li chiamo geni.
- Poi ci sono quelli che, addestrati da Hollywood e da Tom Clancy, semplicemente *sanno* che l’Occidente è la civiltà più brillante e avanzata della storia, e che tutto ciò che produce, sia esso un popolo o una tecnologia, è talmente superiore a qualsiasi altro che una vittoria finale dell’Occidente contro qualsiasi nemico o anche coalizione di nemici è inevitabile. Penso che possiamo chiamarli razzisti (nel senso di supremazia razziale).
- Poi ci sono quelli che cercano davvero di capire cosa sta succedendo, ma semplicemente non hanno l’istruzione/formazione/esperienza per capire. Queste sono le persone che di recente sono passate senza problemi da virologi/microbiologi/epidemiologi da poltrona a generali e marescialli da poltrona. Queste persone hanno un’opinione su tutto, e avere questa opinione su tutto dà loro la sensazione di essere i veri esperti. Quindi chiamiamoli così, gli esperti.
- Infine, ma non per questo meno importante, dobbiamo menzionare anche le persone che non hanno alcuna istruzione/formazione e che sono troppo stupide per rendersi conto di essere stupide. Possiamo chiamarli imbecilli.
Naturalmente, non appena Surovikin ha annunciato che la Russia sposterà le sue difese a Kherson sulla riva destra e si ritirerà dalla città, tutte queste persone si sono immediatamente unite in un vociferante “coro PYSOP” e hanno inondato Internet con le loro sciocchezze (compresa la nostra sezione commenti, ma la maggior parte è stata intercettata).
Francamente, non ho voglia né energia per sfatare le idiozie che questo “coro PSYOPS” proclama solennemente, ma voglio menzionare due cose che potrebbero essere sfuggite.
In primo luogo, se i russi non si fossero mossi da Kherson e la NATO avesse fatto saltare la diga di Kahovka e allagato la città, il risultato sarebbe stato più o meno questo (ho preso questa immagine dal blog di Andrei Martyanov):
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I russi non hanno annunciato quanti soldati avevano a Kherson, ma gli ucraini hanno detto ventimila. Ok, partiamo da questa ipotesi e supponiamo che 20.000 soldati siano tagliati fuori dal resto delle forze russe e riforniti solo con grande difficoltà. Poi, ipotizziamo che la forza NATO (molto più numerosa) sia entrata in città. Riuscite ad immaginare il quadro? Centinaia di prigionieri di guerra russi, molti altri morti, KIA, MIA [Killed in Action, Missed in Action: morti e dispersi in azione] e, infine, la “prova” che la Russia sta (e ha sempre) perso!
Posso assolutamente garantirvi che i professionisti, gli odiatori, gli acchiappaclick, i geni, i razzisti, gli esperti e gli imbecilli si unirebbero tutti in un rumoroso “forte musicale” e griderebbero a squarciagola che “aha! vedi! avevamo ragione fin dall’inizio!!!”.
La seconda cosa che devo affrontare è quello che credo sia un errore analitico di Bernhard su Moon of Alabama. Ha scritto che “Questa mossa è operativamente valida”, ma ha aggiunto “Strategicamente la mossa è sbagliata”. Potremmo chiederci come una mossa possa essere operativamente valida ma strategicamente sbagliata, ma non andiamo oltre. L’argomentazione di Bernhard è che “chiude per ora la possibilità di muoversi verso Nikolaev (Mykolaiv) e più avanti verso Odessa”. Il problema è che se guardiamo la mappa della regione ci rendiamo conto di una cosa molto importante: ci sono molti corsi d’acqua e fiumi che scorrono da nord a sud e che sfociano nel Mar Nero. Vedeteli qui:
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Quindi qualsiasi spostamento lungo la costa implicherebbe l’attraversamento di un bel po’ di fiumi. È possibile? Sì, assolutamente. Ma è l’opzione migliore? Non ne sono affatto sicuro. Mi limito a dire che questa è l’opzione per la quale gli ucraini e la NATO si sono preparati.
Un’altra opzione potrebbe essere quella di spostarsi non a ovest ma a nord e poi virare a ovest per prendere alle spalle tutte le difese della NATO intorno alla costa del Mar Nero. Ho detto che ora c’è una forza congiunta russo-bielorussa dispiegata in Bielorussia che sembra preoccupare molto la NATO, e che potrebbe essere usata per bloccare le forze NATO vicino e a nord di Kiev?
È questo il piano dei russi? Non lo so. So solo che è sbagliato pensare che l’unico modo per raggiungere Odessa sia combattere lungo la costa.
Infine, ma non per questo meno importante, c’è la voce (inevitabile) di un accordo tra Putin e… …eh… beh… qualcuno in Occidente (chi? Brandon? Sunak? Macron?). Questa è una pura e semplice stronzata, che solo i veri mistificatori potrebbero ingoiare (anche se gli acchiappaclick la useranno per ottenere clic e visibilità!). La Russia e l’Occidente sono impegnati in una guerra esistenziale per la sopravvivenza da ALMENO il 2013 e siamo molto vicini ad una possibile guerra nucleare, ma alcuni pensano ancora che Putin lavori per gli Stati Uniti, il WEF, Klaus Schwab, Bibi Netanyahu, eccetera, eccetera. La mia posizione è semplice: non vale la pena di parlare con chiunque creda seriamente a queste stronzate, sarebbe più facile discutere con un usciere. Di sicuro, io non mi disturberò a farlo.
Vorrei anche notare che se fosse stato fatto un vero accordo dietro le quinte, la possibilità che Putin lo concluda con i leader occidentali al G20 sarebbe un’occasione perfetta. Tuttavia, in realtà, Putin non parteciperà nemmeno. Traete le vostre conclusioni.
È particolarmente comico, e in un certo senso triste, sentire gli “esperti” statunitensi offrire le loro preziose intuizioni e i loro consigli su ciò che i russi dovrebbero fare ora. Considerando che gli Stati Uniti non hanno mai combattuto una vera guerra dalla Seconda Guerra Mondiale, mentre lo Stato Maggiore russo è più vecchio degli Stati Uniti come nazione, solo una rozza ignoranza della storia potrebbe spingere questi iper-perdenti a dare consigli agli iper-vincitori russi, se volete 🙂
E anche se la Russia ha perso parecchie battaglie e campagne nella sua storia, alla fine ha sempre sconfitto tutti i suoi nemici. Eppure gli anglosassoni sono ancora là fuori a predicare alla Russia.
A proposito di anglosassoni, l’altro giorno ho sentito un fatto divertente: l’intero esercito britannico potrebbe stare nello stadio Luzhniki di Mosca. Una Gran Bretagna davvero penosa…
Comunque, questa è la gente che ha perso il controllo del proprio impero e che ora sta perdendo il controllo del proprio paese ma, invece di cercare di sistemare il proprio brutto pasticcio, è ancora là fuori a predicare al Cremlino come si combatte una guerra.
Davvero, sic transit gloria mundi…
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Conclusione: il ritiro di Kherson è una specie di disastro?
Assolutamente no. È stata una mossa pianificata e ben eseguita. Si tenga presente che la questione di Kherson è sempre stata nota al Cremlino, che tuttavia ha permesso lo svolgimento dei referendum, e ora Kherson fa legalmente parte della Russia. Quindi anche se i russi hanno ritirato (la maggior parte) delle loro forze dalla riva destra del fiume, questo non cambia in alcun modo lo status giuridico della città o della sua popolazione. C’è un detto francese che recita “bisogna dare tempo al tempo”, e questo è ciò che suggerisco. Vediamo cosa succede a Kherson e al resto del teatro operativo nei prossimi 2-3 mesi. E, forse, col senno di poi tutto sarà chiaro.
Tuttavia, è innegabile che i social media russi siano letteralmente esplosi di paura, incertezza e dubbi (FUD) e che ora ci sia un segmento crescente della popolazione che a) non capisce cosa stia succedendo b) ascolta tutti i FUD su Internet e c) non ha ancora capito il semplice fatto che la Russia è in guerra. Una guerra tanto reale e cruciale quanto lo sono state la Prima o la Seconda Guerra Mondiale. Tuttavia, più a lungo durerà questa guerra, più la società russa diventerà polarizzata e, come ho già detto in passato, accolgo con favore questa polarizzazione perché mostra il vero “chi sta con chi”. E ci sarà un inferno da pagare in futuro per persone come, ad esempio, Dugin, che ora stanno commettendo [in inglese] azioni che li avrebbero fatti fucilare per tradimento durante la Seconda Guerra Mondiale. Beh, almeno ora spero che la balla del “Dugin è il consigliere di Putin” sia stata finalmente seppellita. E ORA sapete perché non ho mai postato un solo articolo di Dugin né l’ho mai nominato. L’ho visto per il falso che è molto, molto tempo fa.
Quindi, per il momento, ignoriamo il solito coro di professionisti, odiatori, acchiappaclick, geni, razzisti, esperti e imbecilli, e lasciamo che si godano i loro cinque minuti di fama prima che il loro intero edificio mentale crolli, distrutto dalla realtà e dai fatti sul campo..
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The Saker.
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Articolo di The Saker pubblicato su The Saker il 12 novembre 2022
Traduzione in italiano di Fabio_san per SakerItalia
[le note in questo formato sono del traduttore]
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La redazione di SakerItalia ribadisce il suo impegno nella lotta anti-mainstream e la sua volontà di animare il dibattito storico e politico. Questa che leggerete è l’opinione dell’autore; se desiderate rivolgere domande o critiche purtroppo questo è il posto sbagliato per formularle. L’autore è raggiungibile sul link dell’originale presente in calce.
L’opinione dell’autore non è necessariamente la nostra. Tuttavia qualsiasi commento indecente che non riguardi l’articolo ma l’autore, sarà moderato, come dalle regole in vigore su questo sito.
In ogni caso, il povero Dugin ha alle spalle l’assassinio della figlia (sono passati solo pochi mesi) da parte di una sicaria e motivato proprio dal conflitto in ukraina …Potrebbe essere che questo grave lutto abbia sconvolto la sua esistenza e abbia influito sulla sua capacità di giudizio.
Cari saluti
-in questo articolo Saker sembra avere eluso le domande inespresse di alcuni di Noi , che aleggiano nel Blog, riguardo a quanto si è attivato nel campo della Resistenza Russa.
Nei giorni scorsi avevo letto e sentito dire che in guerra ci sono situazioni in cui devono prevalere le decisioni politiche ed in altri contesti quelle strettamente di carattere militare.
Detto fra noi si tratterebbe di un escamotage che servirebbe a giustificare gli eventuali fallimenti da una parte (quelle politica) e dall’altra (quelle militari).
Naturalmente c’è la questione se, in tali situazioni,ci debba essere qualcuno che decida quando la decisione dev’essere politica e quando militare.
Qualcosa di simile succedeva anche ai tempi di Stalin ,nel conflitto con i Nazisti Tedeschi aggressori, che entrarono in Russia non per salvare i tedeschi (che non c’erano) ma per sterminare i russi contestualmente all’URSS.
Vi rammentate che nell’esercito russo c’erano i commissari politici che altercavano con gli ufficiali comandanti e prevaricandoli generavano le condizioni per inibire l’iniziativa dei comandanti stessi.
Ci vollero numerosi rovesci militari per convincere Stalin ad abbandonare quella Linea di condotta nei fronti, fermo restando che la conduzione generale politica e militare rimaneva alla STAVKA.
Sono del parere che Putin stia operando sulla stessa falsariga che fece inizialmente Stalin ma potrebbe rivedere la sua posizione perché altre situazioni come quella di Kerson potrebbero ripresentarsi ed allora ci sarebbe la caccia ai colpevoli che operarono militarmente e politicamente senza considerare le conseguenze degli arretramenti.
In questo contesto plaudo al comandante supremo della Resistenza a Stalingrado che non volle più essere costretto a subire l’iniziativa del Nemico ed intimò ” Non un passo indietro”.
Dunque; Kerson come Stalingrado o Leningrado?
lunedì li, 14 novembre 2022.
Mi sembra che comunque Dugin abbia poi fatto il “mea culpa”
rokot frastuono riprende un pezzo da the american conservative :
“Hold ground, lose the war”: the american conservative scrive che la strategia di Zelensky di difendere il territorio a tutti i costi si è trasformata in un disastro per l’Ucraina.
“La Russia controlla già un territorio che produce il 95% del PIL dell’Ucraina. E non c’è bisogno di spostarsi più a ovest. Non c’è fretta per Mosca. Le forze ucraine si stanno dissanguando fatalmente da un’offensiva all’altra. Quindi perché affrettarsi? Mosca può aspettare.
Cina, Arabia Saudita e India acquistano il petrolio russo in cambio di rubli. Le sanzioni colpiscono gli alleati europei dell’America, non la Russia. E l’inverno che si avvicina cambierà sicuramente il panorama politico europeo più di qualsiasi azione di Mosca”
Io continuo ad inquadrare le scelte russe come tali ( non o politiche o militari) …..provengono dal di dentro del mondo russo molto presente/cosciente , determinato ( considero ancora ora una specie di mossa del cavallo la dissoluzione dell’ urss) tale da far intravedere una coscienza di se’ profondissima. da questa profondita’ nasce la sensazione del pericolo mortale ( non puo’ piu’ appunto solo abbandonare il comunismo) che li pone in calma strategica nel tempo. uscire da kherson e’ una mossa vincente all’ interno di quella cultura che fa dire ” aprire una nuova
situazione”…militarmente? politicamente? …dunque adesso vediamo come fare mosse successive..- ancora una volta mi preoccupo piu’ dell’ autore del testo che dei suoi argomenti che saltuariamente presenta l’ esistenza di 5^/6^ colonne dentro la russia: non ce le descrive ma le teme un po’ come avessero un potere magico come altri interventi nel saker che citano uno judoka. in un combattimento personale valgono molto le mosse di judo…ma in una guerra generale di sopravvivenza conta la deterrenza delle armi, il sacrificio personale dei soldati e l’ organizzazione del popolo in guerra. volere una vittoria contro la nato richiede tempo/strategia calma e visione lunga, fosse anche una pausa
Non so se Putin abbia intenzione o meno di iniziare trattative con gli americani (il pagliaccio Zelenski è un burattino che vive e respira solo perché ci sono gli americani), ma è abbastanza chiaro che la fase espansiva della “operazione speciale” russa in Ucraine è ormai terminata. Se, comunque, Putin avesse la volontà di arrivare a trattative, egli dovrebbe fare le seguenti cosa. A) creare una linea del fronte fortificata facilmente difendibile ed in grado di respingere qualsiasi attacco da parte degli ucronazi. (in questo la ritirata da Kherson è operativamente azzeccata). B) Dichiarare un cessate il fuoco unilaterale e attendere, senza affrettarsi, gli eventi. C) Questo dovrebbe essere interpretato dagli americani come una volontà di trattare, quindi spetta a loro la prima mossa. D) Se però gli ucronazi continuassero a bombardare oltre la linea del fronte, nelle località divenute “Oblast” della Federazione russa per referendum (come hanno fatto negli 8 anni precedenti), non ci si dovrà limitare al fuoco di controbatteria, ma si dovrà continuare a distruggere le infrastrutture ucraine ed anche a colpire con estrema determinazione le linee dove sono trincerati i militari nemici (non le città), anche facendo largo uso di Napalm. La guerra non è un pranzo di gala e Putin non può permettersi brutte figure, anche verso la sua opinione pubblica interna. Io personalmente credo che un cessate il fuoco unilaterale sarebbe comunque sufficiente a generare una tregua duratura e a mantenere lo “status quo ante” a tempo indeterminato se non si raggiungesse subito un accordo. Per esempio in Corea l’armistizio, senza un vero trattato di pace, dura infatti da 69 anni!
“la Russia ha perso parecchie battaglie e campagne nella sua storia, alla fine ha sempre sconfitto tutti i suoi nemici.”
La Russia ha vinto la prima guerra mondiale? O in Afghanistan?
La Russia ha avuto una Storia millenaria e lavora ,in sé e per sé, per il diritto di esistere nella sua forma di Stato e di Governo .
Rammento di aver letto dopo la caduta dell’URSS, la Costituzione , con le sue catene invisibili , che l’Occidente impose alla nuova élite russa che voleva arricchirsi ed arricchire i loro Lord Protettori.
Putin ,durante la sua attività politica l’ha fatta emendare ed è stato considerato un affronto all’impero che da quel momento lo ha indicato con appellativi negativi; dittatore,autocrate etc
Mi chiesi allora se essa fosse applicabile ad una unione di popoli che erano vissuti insieme per tre generazioni ed avevano compiuto l’impresa di non essere stata sconfitta -manu militari dagli eserciti dell’impero USA.
Un certo Leontev Konstantin ,diplomatico dello Zar russo alla corte Ottomana ,sul finire del secolo 19esimo ,scrive nel suo Libro Bizantinismo e Mondo Slavo, che ” Solo il mondo ortodosso e quello musulmano hanno un grande avvenire davanti.La Russia,in particolare, ha il compito di salvare la vecchia Europa,ormai esausta, ma per poter svolgere questa funziona a Russia deve tornare all’idea bizantina e -unirsi con popoli asiatici e di religione non cristiana, per il semplice fatto che tra loro Non è ancora irrimediabilmente penetrato il moderno spirito europeo”.
Putin forse ha letto Leontiev e se anche non l’avesse letto sta attuando inconsapevolmente l’auspicio di coloro che hanno sempre visto l’Europa come un pericolo per la disciplina Russa formatasi nei secoli dall’Ortodossia.
Riguardo al recente provvedimento legislativo,di Putin ,teso a proteggere il mondo Russo dalle influenze negative dei costumi di vita occidentali ,egli risponde ,con i suoi atti di governo alla domanda :La Famiglia? Cosa è la famiglia russa senza il Cristianesimo con le sue basi ideologiche e forme bizantine?
Cosa ne pensate? La Russia di Putin sta combattendo solo per una- linea rossa- di confine o sta difendendo la sua civilizzazione già in parte corrotta spiritualmente dai rapporti con l’Occidente?
li, 15 novembre 2022.
sovente, anche per semplificare, mi affiora l’ opinione che stiamo affrontando una ripetizione dello scisma di bisanzio: profonde culture/ civilizzazioni trovano la possibilita’ di scontrarsi e, ancora una volta, e’ la presunzione e l’ aggressivita’ occidentale, ora atlantica, a mettere in moto un rigetto delle trasformazioni di stati, comunita’ , economie che la potenza della accumulazione di ricchezza produce. Noto che a quel tempo resistette il mondo mussulmano ( crociate) e mi aspetto da alcuni segnali che avverra’ una saldatura tra mondo russo ed arabo/mussulmano ( iran e turchia ).questa cultura russa che ha la possibilita’ di riconoscersi come grande stato sicuramente e anche giocoforza, traccia una linea rossa fisica, per indicare un limite. penso di proprti la mia opinione dicendo che c’ e’ unita’ al posto dei due termini del tuo ragionamento. peccato, non riesco ad approfondire in questo modo di dialogare, pero’ oggi mi e’ tornato il buon umore viste le iniziative militari dell’ armata rossa. salutoni
Caro Joseph, l’uno e l’altro. La linea rossa di confine è la metafora del diritto della Russia a non essere strangolata dal suo nemico mortale: gli USA. I Paesi confinanti sono avvisati. A questo riguardo sono rimasto veramente senza parole di fronte alla scellerata richiesta della Finlandia di entrare nella NATO. Se vi è una Nazione privilegiata nei rapporti con la Russia questa è proprio la Finlandia, sempre trattata con estrema clemenza dall’URSS dopo che si era alleata dal giugno 1941 al settembre 1944 con l’esercito invasore di Hitler! Ma la Russia sta anche difendendo il suo modello di Civiltà che, tu hai ragione, è stato negli anni passati, pesantemente inquinato dal cosiddetto “Occidente” (leggi: Impero americano con codazzo di satelliti). Ho letto recentemente un articolo di un tizio che descriveva come “catastrofica” per la vita dei giovani la chiusura di Mcdonald’s a Mosca e Leningrado. Non ho parole! Questo è un ottimo paradigma di cosa sia la odierna civiltà “occidentale”. Un cordiale saluto.
Questo articolo è giusto in parte. E’ giusto nell’analisi che fa riguardo alle varie categorie di “utili idioti”. E personalmente, non ho mai messo in dubbio che i russi abbiano sbagliato a ritirarsi da Kerson o da qualunque altro luogo si stiano ritirando: se militarmente è giusto farlo, va fatto. Come giustamente è stato evidenziato, Kerson non sarebbe stata efficacemente difendibile e sarebbe stato insensato rimanerci. Però, se i russi avevano inizialmente occupato Kerson, non sarà stato per semplice sport, suppongo. Avranno pur pensato in qualche momento di poterla tenere e di farci qualcosa: è evidente che questo piano è fallito. Hanno fatto bene i russi a prenderne atto e a ritirarsi? Certo. Ma è la conseguenza di un fallimento. Da questo fallimento possiamo dedurre che la Russia perderà? No. Però i russi hanno perso circa il 50% del territorio conquistato dal 24 febbraio il quale (diciamocelo), non è che fosse già di per sé chissà quanto più grande di quello già “controllato indirettamente” prima del 24 febbraio. Poi ci sono tante cose che no sappiamo, è giustissimo dirlo. Ma un’idea con i dati a disposizione uno se la dovrà pur fare! O vogliamo dire che la Russia stia “vincendo” solo perché ci sono motivazioni militarmente valide se ritira?
[“Però i russi hanno perso circa il 50% del territorio conquistato.” Affermazione che necessita prove, ne possiede una? Perché non ci risulta affatto. Tra l’altro Kherson non è il Donbass. Esattamente come Kharkov. L’operazione speciale è legata al Donbass, non a tutte le altre regioni. Quindi che vadano e vengano da Kharkov, che vadano e vengano da Kherson e che vadano e vengano da Kiev. Se i civili sono in salvo per noi non c’è problema, possono andare avanti e indietro come rulli compressori. Di fatto gli ucraini hanno avuto perdite superiori a 100.000 uomini solo nei primi mesi e sul fronte di Kherson solo Dio lo sa quanti ne sono morti. Il Saker si è dimenticato una categoria nel suo articolo, i “Tifosi”. Buona giornata Carlo.]
Lei non sa per chi io “tifi”, ma a prescindere da questo, il fatto di “tifare” per l’uno o per l’altro, non dovrebbe impedire di fare ragionamenti obiettivi, a favore di ragionamenti da “tifoseria”. E mi sembra che sia più lei nella categoria dei “Tifosi”: dire che l'”operazione speciale” è legata al Donbass quando Kherson fa parte della Federazione Russa, mi sembra un ragionamento poco obiettivo, o quantomeno molto datato. Prima delle offensive ucraine la Russia avanzava. ciononostante in Occidente si diceva che la “Russia stava perdendo”. E io sempre sostenuto che, a meno che i russi non stessero sbagliando direzione, era una tesi alquanto “discutibile”. D’altra parte però non si può certo dire che la Russia stia vincendo anche quando si ritira. Anche il “rullo compressore” va avanti, seppur piano e schiacciando tutto. Se va indietro, significa che qualcosa non è stato in grado di schiacciare del tutto. Poi magari farà un altro giro e ci riuscirà? Può darsi. Se sarà così lo vedremo.
Sono nuovo di questo blog, che sono venuto a scoprire con molta curiositá visto che giá conoscevo il Canale Telegram ed i video di Stefano Orsi. Mi sono letto tutta la biografia di Saker, che trovo impressionante. Certo pochi possono vantare un´esperienza come la sua in ambito di analisi militare, con sicuri continui risvolti sul lato geo-politico.
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Nel mio piccolo, come anche coloro che qui sopra mi precedono, ho una bella cultura formata attraverso piú di 40 anni di appassionata informazione per tutto ció che é geo-politica e storia, antica e contemporanea.
Parlo correntemente Tedesco, Francese e Inglese, quindi eventualmente potrei anche dare una mano, se serve.
Non vedo l´ora di partecipare, se possibile.
[Nota della Redazione: Se è stato bannato su Telegram e non è una cosa temporanea, ci saran state delle motivazioni più che valide. Le persone che si occupano del canale Notizie non sono le stesse che moderano il blog, ma le regole sono le medesime e non facciamo eccezioni. Sul blog del Saker la moderazione è ancora più ferrea. Suggeriamo di partecipare sulla linea dell’ultimo post del Saker evitando di cadere in qualsiasi di quelle categorie.]
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[Non siamo qui per darle sostegno psicologico e tutti hanno veramente di meglio da fare. Questa dove siete atterrati non è casa vostra e non potete dire tutto quello che vi pare. Siete ospiti.
La cosa più scandalosa è che siete moderati per maleducazione. Formulare una frase senza insulti o provocazioni è un miracolo.
Eppure alcuni lettori ci riescono benissimo. Questo complimento è rivolto a tutti loro, persone capaci di commentare sull’argomento e addirittura di proporne loro stessi. ]