Devo iniziare con un’ammissione: mentre l’uragano Ian è stato un disastro totale per la maggior parte della Florida, l’uragano Nicole è arrivato giusto in tempo per risparmiarmi di dover reagire all’idiozia di massa che circonda l’annunciato ritiro dell’esercito russo da Kherson. Se non avete ancora ascoltato Andrei Martyanov e Brian Berletic che ne hanno parlato con Gonzalo Lira, cliccate qui [in inglese] per ascoltare la loro conversazione.

Inoltre, ascoltate i commenti [in inglese] di Gonzalo Lira qui (ha perfettamente ragione).

Anche Big Serge ha pubblicato [in inglese] una buona discussione..

Vorrei poi offrire una nomenclatura provvisoria delle persone cui mi riferirò. Non si tratta di un gruppo unico e monolitico, ma piuttosto di una sorta di “coro PYSOP” con voci diverse. Ecco come li vedo:

  • I troll a pagamento e gli altri spacciatori di punti di vista della PSYOP statunitense: sono il vero affare, gente che lo fa per mestiere. Chiamiamoli “professionisti”. Alcuni sono Intelligenze Artificiali.
  • Persone che, per qualsiasi motivo, odiano Putin, la Russia o entrambi. Per loro letteralmente *qualsiasi* evento, decisione o dichiarazione sono immediatamente afferrati e utilizzati per “dimostrare” che Putin è debole e indeciso, che la Russia sta perdendo la guerra (e l’ha persa fin dal primo giorno) e che prima o poi l’Occidente onnipotente sconfiggerà la Russia. Chiamiamoli odiatori.
  • Poi ci sono quelli che lo fanno solo per i soldi. Hanno bisogno di annunciare ogni sorta di grandi sconfitte, catastrofi, cospirazioni nascoste, eccetera perché questo genera traffico e denaro. Chiamiamo queste persone “acchiappaclick”.
  • Poi ci sono quelli che non hanno accesso alle informazioni di cui dispongono Putin, il Cremlino e lo Stato Maggiore russo, ma che si sentono sufficientemente informati (e istruiti) per spiegare al mondo cosa dovrebbero fare i russi invece di quello che stanno effettivamente facendo. Io li chiamo geni.
  • Poi ci sono quelli che, addestrati da Hollywood e da Tom Clancy, semplicemente *sanno* che l’Occidente è la civiltà più brillante e avanzata della storia, e che tutto ciò che produce, sia esso un popolo o una tecnologia, è talmente superiore a qualsiasi altro che una vittoria finale dell’Occidente contro qualsiasi nemico o anche coalizione di nemici è inevitabile. Penso che possiamo chiamarli razzisti (nel senso di supremazia razziale).
  • Poi ci sono quelli che cercano davvero di capire cosa sta succedendo, ma semplicemente non hanno l’istruzione/formazione/esperienza per capire. Queste sono le persone che di recente sono passate senza problemi da virologi/microbiologi/epidemiologi da poltrona a generali e marescialli da poltrona. Queste persone hanno un’opinione su tutto, e avere questa opinione su tutto dà loro la sensazione di essere i veri esperti. Quindi chiamiamoli così, gli esperti.
  • Infine, ma non per questo meno importante, dobbiamo menzionare anche le persone che non hanno alcuna istruzione/formazione e che sono troppo stupide per rendersi conto di essere stupide. Possiamo chiamarli imbecilli.

Naturalmente, non appena Surovikin ha annunciato che la Russia sposterà le sue difese a Kherson sulla riva destra e si ritirerà dalla città, tutte queste persone si sono immediatamente unite in un vociferante “coro PYSOP” e hanno inondato Internet con le loro sciocchezze (compresa la nostra sezione commenti, ma la maggior parte è stata intercettata).

Francamente, non ho voglia né energia per sfatare le idiozie che questo “coro PSYOPS” proclama solennemente, ma voglio menzionare due cose che potrebbero essere sfuggite.

In primo luogo, se i russi non si fossero mossi da Kherson e la NATO avesse fatto saltare la diga di Kahovka e allagato la città, il risultato sarebbe stato più o meno questo (ho preso questa immagine dal blog di Andrei Martyanov):

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I russi non hanno annunciato quanti soldati avevano a Kherson, ma gli ucraini hanno detto ventimila. Ok, partiamo da questa ipotesi e supponiamo che 20.000 soldati siano tagliati fuori dal resto delle forze russe e riforniti solo con grande difficoltà. Poi, ipotizziamo che la forza NATO (molto più numerosa) sia entrata in città. Riuscite ad immaginare il quadro? Centinaia di prigionieri di guerra russi, molti altri morti, KIA, MIA [Killed in Action, Missed in Action: morti e dispersi in azione] e, infine, la “prova” che la Russia sta (e ha sempre) perso!

Posso assolutamente garantirvi che i professionisti, gli odiatori, gli acchiappaclick, i geni, i razzisti, gli esperti e gli imbecilli si unirebbero tutti in un rumoroso “forte musicale” e griderebbero a squarciagola che “aha! vedi! avevamo ragione fin dall’inizio!!!”.

La seconda cosa che devo affrontare è quello che credo sia un errore analitico di Bernhard su Moon of Alabama. Ha scritto che “Questa mossa è operativamente valida”, ma ha aggiunto “Strategicamente la mossa è sbagliata”. Potremmo chiederci come una mossa possa essere operativamente valida ma strategicamente sbagliata, ma non andiamo oltre. L’argomentazione di Bernhard è che “chiude per ora la possibilità di muoversi verso Nikolaev (Mykolaiv) e più avanti verso Odessa”. Il problema è che se guardiamo la mappa della regione ci rendiamo conto di una cosa molto importante: ci sono molti corsi d’acqua e fiumi che scorrono da nord a sud e che sfociano nel Mar Nero. Vedeteli qui:

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Quindi qualsiasi spostamento lungo la costa implicherebbe l’attraversamento di un bel po’ di fiumi. È possibile? Sì, assolutamente. Ma è l’opzione migliore? Non ne sono affatto sicuro. Mi limito a dire che questa è l’opzione per la quale gli ucraini e la NATO si sono preparati.

Un’altra opzione potrebbe essere quella di spostarsi non a ovest ma a nord e poi virare a ovest per prendere alle spalle tutte le difese della NATO intorno alla costa del Mar Nero. Ho detto che ora c’è una forza congiunta russo-bielorussa dispiegata in Bielorussia che sembra preoccupare molto la NATO, e che potrebbe essere usata per bloccare le forze NATO vicino e a nord di Kiev?

È questo il piano dei russi? Non lo so. So solo che è sbagliato pensare che l’unico modo per raggiungere Odessa sia combattere lungo la costa.

Infine, ma non per questo meno importante, c’è la voce (inevitabile) di un accordo tra Putin e… …eh… beh… qualcuno in Occidente (chi? Brandon? Sunak? Macron?). Questa è una pura e semplice stronzata, che solo i veri mistificatori potrebbero ingoiare (anche se gli acchiappaclick la useranno per ottenere clic e visibilità!). La Russia e l’Occidente sono impegnati in una guerra esistenziale per la sopravvivenza da ALMENO il 2013 e siamo molto vicini ad una possibile guerra nucleare, ma alcuni pensano ancora che Putin lavori per gli Stati Uniti, il WEF, Klaus Schwab, Bibi Netanyahu, eccetera, eccetera. La mia posizione è semplice: non vale la pena di parlare con chiunque creda seriamente a queste stronzate, sarebbe più facile discutere con un usciere. Di sicuro, io non mi disturberò a farlo.

Vorrei anche notare che se fosse stato fatto un vero accordo dietro le quinte, la possibilità che Putin lo concluda con i leader occidentali al G20 sarebbe un’occasione perfetta. Tuttavia, in realtà, Putin non parteciperà nemmeno. Traete le vostre conclusioni.

È particolarmente comico, e in un certo senso triste, sentire gli “esperti” statunitensi offrire le loro preziose intuizioni e i loro consigli su ciò che i russi dovrebbero fare ora. Considerando che gli Stati Uniti non hanno mai combattuto una vera guerra dalla Seconda Guerra Mondiale, mentre lo Stato Maggiore russo è più vecchio degli Stati Uniti come nazione, solo una rozza ignoranza della storia potrebbe spingere questi iper-perdenti a dare consigli agli iper-vincitori russi, se volete 🙂

E anche se la Russia ha perso parecchie battaglie e campagne nella sua storia, alla fine ha sempre sconfitto tutti i suoi nemici. Eppure gli anglosassoni sono ancora là fuori a predicare alla Russia.

A proposito di anglosassoni, l’altro giorno ho sentito un fatto divertente: l’intero esercito britannico potrebbe stare nello stadio Luzhniki di Mosca. Una Gran Bretagna davvero penosa…

Comunque, questa è la gente che ha perso il controllo del proprio impero e che ora sta perdendo il controllo del proprio paese ma, invece di cercare di sistemare il proprio brutto pasticcio, è ancora là fuori a predicare al Cremlino come si combatte una guerra.

Davvero, sic transit gloria mundi

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Conclusione: il ritiro di Kherson è una specie di disastro?

Assolutamente no. È stata una mossa pianificata e ben eseguita. Si tenga presente che la questione di Kherson è sempre stata nota al Cremlino, che tuttavia ha permesso lo svolgimento dei referendum, e ora Kherson fa legalmente parte della Russia. Quindi anche se i russi hanno ritirato (la maggior parte) delle loro forze dalla riva destra del fiume, questo non cambia in alcun modo lo status giuridico della città o della sua popolazione. C’è un detto francese che recita “bisogna dare tempo al tempo”, e questo è ciò che suggerisco. Vediamo cosa succede a Kherson e al resto del teatro operativo nei prossimi 2-3 mesi. E, forse, col senno di poi tutto sarà chiaro.

Tuttavia, è innegabile che i social media russi siano letteralmente esplosi di paura, incertezza e dubbi (FUD) e che ora ci sia un segmento crescente della popolazione che a) non capisce cosa stia succedendo b) ascolta tutti i FUD su Internet e c) non ha ancora capito il semplice fatto che la Russia è in guerra. Una guerra tanto reale e cruciale quanto lo sono state la Prima o la Seconda Guerra Mondiale. Tuttavia, più a lungo durerà questa guerra, più la società russa diventerà polarizzata e, come ho già detto in passato, accolgo con favore questa polarizzazione perché mostra il vero “chi sta con chi”. E ci sarà un inferno da pagare in futuro per persone come, ad esempio, Dugin, che ora stanno commettendo [in inglese] azioni che li avrebbero fatti fucilare per tradimento durante la Seconda Guerra Mondiale. Beh, almeno ora spero che la balla del “Dugin è il consigliere di Putin” sia stata finalmente seppellita. E ORA sapete perché non ho mai postato un solo articolo di Dugin né l’ho mai nominato. L’ho visto per il falso che è molto, molto tempo fa.

Quindi, per il momento, ignoriamo il solito coro di professionisti, odiatori, acchiappaclick, geni, razzisti, esperti e imbecilli, e lasciamo che si godano i loro cinque minuti di fama prima che il loro intero edificio mentale crolli, distrutto dalla realtà e dai fatti sul campo..

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The Saker.

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Articolo di The Saker pubblicato su The Saker il 12 novembre 2022
Traduzione in italiano di Fabio_san per SakerItalia

[le note in questo formato sono del traduttore] 

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