La nomina di Boris Gryzlov a rappresentante della Russia nel Gruppo di Contatto porta un personaggio decisionale chiave nel cuore della crisi
La nomina che il Cremlino ha appena annunciato sottolinea quanto la leadership russa tenga in alta considerazione il conflitto ucraino.
Si tratta della nomina di Boris Gryzlov a rappresentante del così detto Gruppo di Contatto.
Il Gruppo di Contatto è stato creato nel Giugno 2014 come risultato degli incontri in Normandia tra Putin, Poroshenko, Merkel e Hollande.
Il suo scopo originale era di aiutare a mettere in atto il piano di pace che Poroshenko avrebbe dovuto annunciare entro la fine del mese.
Ma il piano di pace di Poroshenko si rivelò un fallimento, diventando nient’altro che una richiesta di disarmo unilaterale per gli ucraini dell’Est, chiedendo che i loro capi fuggissero in Russia, e scambiando tutto ciò con una vaga promessa di una eventuale “decentralizzazione”, senza dare spiegazione alcuna sul significato di queste affermazioni o del processo impiegato per raggiungere questi obiettivi.
Il piano di pace di Poroshenko è stato rifiutato senza sorpresa dagli ucraini dell’Est e dai russi (che l’han definito – correttamente – un ultimatum invece che un piano di pace). Questa scena è proseguita zoppicando fino alla Battaglia di Debaltsevo. Il Protocollo di Minsk del Settembre 2014 non era altro che un emendamento del piano di pace.
Il piano di pace di Poroshenko fu rimpiazzato dagli accordi di Minsk del Febbraio 2015. Diversamente dal piano di pace di Poroshenko e dal Protocollo di Minsk del Settembre 2014, questo è un accordo internazionale della quale la Russia è promotrice, che gode dell’appoggio del Diritto Internazionale grazie ad una Risoluzione del Consiglio di Sicurezza.
Il Gruppo di Contatto ha comunque continuato a svolgere la funzione di piazza di scambio per i colloqui tra la milizia e il governo ucraino.
E questo nonostante gli ucraini insistano che non negoziano con la milizia, che chiamano terroristi.
Il risultato è una bizzarra situazione dove la persona che parla per il governo ucraino nel Gruppo di Contatto – il passato presidente ucraino Leonid Kuchma – non rappresenta formalmente l’Ucraina ma è lì solo in veste privata.
La nomina di Gryzlov rappresenta una miglioria sensibile alla rappresentanza russa nel Gruppo di Contatto.
Cosa sappiamo riguardo a Gryzlov? La risposta più breve è incredibilmente poco, anche se è possibile indovinare qualcos’altro.
Gryzlov ha ricevuto istruzione come ingegnere radio a Leningrado, lavorando nell’industria radio-elettronica a Leningrado dal 1977 al 1996. Dopodiché, in modo quasi inspiegabile, è emerso come figura politica di primo piano alla fine degli anni ’90, venendo eletto in Parlamento nel 1999.
Nel Marzo del 2001 è stato nominato da Putin a Ministro dell’Interno, affidandogli la responsabilità delle politiche russe.
Come ingegnere radio e manager industriale, le qualifiche di Gryzlov non sarebbero ovvie per raggiungere il posto di Ministro degli Interni. Ha comunque guidato il Ministero degli Interni durante un periodo chiave.
Era il periodo più caldo della guerra contro i gruppi jihadisti nel Caucaso e in Russia, coinvolti in molteplici atti terroristici.
Il Ministero dell’Interno sotto la guida di Gryzlov era la prima linea nella lotta contro di loro.
Ancora più importante, Gryzlov era Ministro dell’Interno, responsabile delle politiche russe durante l’arresto nell’Ottobre 2003 dell’oligarca Mikhail Khodorkovsky.
Khodorkovsky – come altri oligarchi – aveva contatti con le forze di sicurezza russe.
Quando le autorità hanno cominciato a mettere insieme le prove contro Khodorkovsky non c’era alcuna ragione di credere che ci sarebbero riusciti.
L’arresto di Khodorkosvky dimostra che Gryzlov aveva la polizia nelle sue mani, e che è affidabile.
E’ di fatto difficile evitare la sensazione che Putin abbia nominato Gryzlov perché aveva necessità di qualcuno di fiducia per gestire le forze di polizia, qualcuno su cui contare per mantenere leale la polizia nel successivo scontro con Khodorkovsky. Gryzlov era la persona necessaria.
Ciò suggerisce che c’è molto di più sotto il personaggio di Gryzlov di quanto sembri, e che la sua storia passata sia molto più complessa di quella di un semplice ingegnere radio.
Con Khodorkovsky in prigione, al sicuro, poche settimane dopo Putin trasferì Gryzlov dal Ministero degli Interni al Parlamento, dove nel Dicembre 2003 divenne Presidente della Duma Statale (la parte più bassa del Parlamento russo) e capo parlamentario di Russia Unita.
Gryzlov ha mantenuto queste posizioni fino al Settembre 2011.
Nonostante non ci fossero più situazioni di pericolo come guerre di contro-insurrezione, e dopo che Khodorkovsky venne arrestato, rimanevano dei posti chiave, permettendogli di tenere il Parlamento in mano durante la difficile transizione della presidenza Medvedev.
Questo è il genere di responsabilità che vengono affidate ad un uomo affidabile.
Seguendo la decisione di Putin, nel Settembre del 2011, di ritornare alla presidenza, Gryzlov lasciò la sua carica in Parlamento e come capogruppo del partito Russia Unita.
Da allora, nonostante non abbia alcuna carica ufficiale, Gryzlov continua ad essere una figura chiave nella struttura di potere russa.
Ciò è dimostrato dal fatto che è un membro permanente del Consiglio di Sicurezza russo.
Il Consiglio di Sicurezza russo, nonostante sia totalmente ignorato dall’Occidente, non è altro che il corpo decisionale chiave, dove tutte le decisioni sono discusse e approvate. I 13 membri permanenti del Consiglio di Sicurezza sono le persone più potenti della Russia. Gryzlov è uno di loro.
Il fatto che Gryzlov abbia solo un ruolo come membro permanente nel Consiglio di Sicurezza non dimostra che è meno potente o meno importante degli altri 12. Anzi suggerisce che il lavoro che fa è segreto.
La nomina di un uomo tanto importante a rappresentante della Russia nel Gruppo di Contatto è uno sviluppo notevole.
Ciò che rende questa nomina ancora più scioccante è che Gryzlov ha ricevuto poteri plenipotenziari.
Significa che può procedere secondo la sua iniziativa personale, senza consultare Mosca, e può intraprendere decisioni che impegnano il Governo russo.
Tutto ciò ovviamente fa sorgere la domanda: quali sono le ragioni di questa nomina?
Mentre ovviamente non conosciamo tutti i dettagli, è possibile dire un paio di cose e informare chi ne sa di meno.
Prima di tutto, Gryzlov è qualcuno di molto in alto nella struttura di potere russa.
Come membro permanente del Consiglio di Sicurezza ha contribuito nel plasmare le politiche russe durante il conflitto ucraino: avrà familiarizzato con tutti i suoi aspetti.
Durante gli ultimi due anni Putin ha dovuto spendere un tempo incredibile per seguire la crisi ucraina.
La nomina di Gryzlov pare in parte intesa a liberare Putin da questo obbligo, lasciandogli tempo per dedicarsi ad altre problematiche.
Secondo, Gryzlov ha un grado che pone tutti gli altri ufficiali russi coinvolti sul campo in Ucraina su un gradino più basso.
Questo è importante perché la Russia ha sofferto dalla cattiva qualità dei suoi rappresentanti in Ucraina.
Contatti diretti con il governo ucraino avvengono apparentemente a vari livelli. Comunque il rappresentante attuale della Russia a Kiev è stato Mikhail Zurabov, che è l’ambasciatore russo in Ucraina.
Zurabov non è un diplomatico professionista. E’ un politico liberale ed ex vice-ministro vicino al passato Ministro delle Finanze Aleksey Kudrin e al Ministro all’Economia German Gref.
Come il predecente ambasciatore Russo in Ucraina – il Primo Ministro di Yeltsin, Viktor Chernomydin – Zurabov sembra sia stato mandato a Kiev in gentile esilio dopo aver perso influenza. E’ capitato nel 2010, mentre Yanukovych pareva saldamente al potere, e non pareva esserci bisogno di qualcuno capace di agire con decisione in tempo di crisi.
Ci sono state molte lamentele riguardo Zurabov.
E’ accusato regolarmente di eccessiva passività durante le proteste di Maidan. E’ criticato anche per il fallimento nel perorare la causa russa durante i combattimenti nel Donbass.
Alcune critiche possono essere ingiuste. Tengono poco in considerazione quanto deve essere difficile il lavoro dell’ambasciatore russo a Kiev.
Comunque è vero che durante la crisi Zurabov è stato pressoché invisibile e sembri come un pesce fuori dall’acqua.
L’altra figura che rappresenta la Russia in Ucraina – che comunque nel tipico stile preferisce agire dietro le quinte – è l’ex consigliere e amico di Putin, Vladislav Surkov.
Surkov è una persona troppo complessa per discuterla qui in dettaglio. E’ sufficiente dire che come consigliere di Putin è riuscito ad ottenere la rara prodezza di antagonizzare entrambe le parti della politica russa. E’ odiato equamente dai liberali pro-occidentali russi e dai comunisti e i nazionalisti conservatori russi, mentre non gode di fiducia da alcuno tranne che da Putin stesso.
Incredibilmente Surkov è riuscito a fare lo stesso in Ucraina.
Il movimento di Maidan lo accusa – falsamente – di essere l’uomo dietro il massacro durante le proteste di Maidan.
I sostenitori del comandante della milizia Strelkov lo accusano di aver causato la caduta del loro eroe.
I sostenitori della milizia lo accusano inoltre di aver pianificato il tradimento e la caduta della Novorussia.
La realtà è che Surkov sembra aver giocato un ruolo chiave dietro le quinte, diventando un importante canale di comunicazione tra il Cremlino e i comandanti della milizia.
L’esatta natura del suo ruolo rimane comunque oscura, è in dubbio se egli sia davvero importante come vorrebbero i suoi critici. Anche se perseguisse i piani di cui viene accusato, il fatto che agisca così di nascosto deve limitare la sua efficacia.
Nonostante tutto, ciò che dobbiamo comprendere è che Gryzlov ha una importanza superiore sia a Zurabov che a Surkov.
Con Gryzlov ora rappresentante della Russia nel Gruppo di Contatto, né Zurabov né Surkov hanno più un ruolo chiave, ed è probabile che entrambi siano relegati o – nel caso di Surkov – rimossi quanto prima dalla scena.
Per quanto riguarda le ragioni della nomina di Gryzlov, è sicuramente legata alla frustrazione russa con lo stallo negli accordi di Minsk.
Non solo il governo ucraino ha fallito interamente nel seguire le sue promesse politiche fatte a Febbraio a Minsk, ma anche la situazione militare sta deteriorandosi sempre di più.
La nomina di Gryzlov mette un uomo forte – un uomo di fiducia per Putin – nella posizione di gestire la situazione mentre si deteriora.
Mentre Putin è sempre più fiducioso che gli interessi occidentali in Ucraina stiano scemando, ha portato sulla scena un uomo duro a cui può essere data carta bianca per cambiare la situazione in favore degli interessi russi.
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Articolo di Alexander Mercouris, pubblicato da Russia Insider il 28 Dicembre 2015
Traduzione in Italiano a cura di Sascha Picciotto per SakerItalia.it
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