Nota: dopo esser stato lontano tre mesi, è un vero piacere tornare al blog. Detto semplicemente, mi siete mancati e mi mancava scrivere analisi. Sono quindi veramente deliziato di essere tornato e voglio ancora una volta ringraziare tutti coloro che hanno aspettato pazientemente che ricaricassi le batterie. Il vostro sostegno significa tutto per me. Grazie di tutto!
Il Saker.
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Cinque mesi fa, il 24 febbraio, la Russia ha cominciato “l’Operazione Militare Speciale” (SMO). Questo è ciò che la Russia, in termini molto semplici, ha raggiunto finora: l’Ucraina ha perso circa il 20% del suo territorio, circa 3.000 città e villaggi, metà del prodotto nazionale lordo e un terzo della produzione di carbone. Ha completamente perso l’accesso al Mare d’Azov e il traffico attraverso i porti del Mar Nero è stato congelato a causa dei combattimenti e della presenza di mine nei corridoi marittimi. Il numero di rifugiati ha raggiunto i sette milioni.
Ma questi fatti non raccontano tutta la storia. Ci sono tanti modi in cui questa storia potrebbe essere raccontata, ma voglio cominciare ad elencare alcuni elementi della narrativa occidentale che sono stati smentiti e nessuno sano di mente prenderebbe sul serio. Presenterò alcuni di loro senza ordine specifico (e ignorerò i punti più stupidi, come Putin che sta morendo di cancro o è molto malato (guardate qua le 50 notizie [in inglese] a questo proposito!) – non lo è, con grande dispiacere della CIA [in inglese] – o che Shoigu desidera roversciarlo).
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“La Russia sta perdendo la guerra, è stata sconfitta dagli ucronazisti vicino a Kiev, sta finendo viveri e munizioni ed è sul punto di capitolare.”
Primo, se guardate il numero delle truppe russe che ha conquistato l’aeroporto Antonov vicino a Kiev (un reggimento aviotrasportato) e il numero di forze che, via terra si è mossa verso l’aeroporto, potete facilmente convincervi che quella forza non serviva per attaccare o invadere Kiev. Questa forza ha fatto esattamente ciò che doveva fare: ha forzato gli ucronazisti a muovere delle forze per difendere Kiev, e quindi li ha bloccati abbastanza a lungo per stabilire la superiorità aerea, per attaccare e tagliare fuori le forze nel Donbass e nelle sue vicinanze, per distruggere i centri di comando e controllo e quasi tutta l’aeronautica ucraina. Ci sono voluti un paio di giorni, e una volta che la missione è stata completata, queste forze si sono ritirate, visto che non avevano letteralmente più nulla da guadagnare a mantenere quella posizione. È la parte ucraina che manca di armi, rifornimenti e soldati (ne riparlerò più tardi). I russi hanno tutta la potenza di fuoco di cui necessitano per molti anni in avanti.
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“La Russia deve cambiare i piani e le tattiche a causa delle grandi perdite sofferte nella prima fase dell’operazione.”
C’è un pizzico di verità qui, ma non la spiegazione corretta. Come ho menzionato più volte, l’operazione militare speciale è “speciale” perché è un’operazione che non è affatto una regolare operazione combinata. I russi hanno iniziato la SMO con meno soldati dei loro nemici, hanno preferito manovre e attacchi a lunga distanza invece di prendere e mantenere le città e gli insediamenti. Ancora più importante, i russi hanno tentato tutto il possibile per minimizzare le vittime ucraine e salvare l’infrastruttura ucraina (diversamente dai paesi “democratici” che per prima cosa distruggono centrali elettriche, ponti, strutture idriche eccetera per infliggere il massimo di “shock and awe” (colpisci e terrorizza) sulla popolazione civile!). I russi avrebbero facilmente potuto trasformare Kiev in Baghdad o Belgrado, come han fatto le bombe della NATO e degli Stati Uniti, ma hanno scelto deliberatamente di salvare tutte le vite possibili e le infrastrutture civili, anche a costo della vita dei soldati russi.
Nota a margine: un esempio perfetto è la piccola città di Adveevka, vicino a Donetsk, che è pesantemente fortificata e dalla quale gli ucronazisti sparano non solo a Donetsk ma anche verso altre città come Makeevka, uccidendo persone e distruggendo l’infrastruttura civile ogni giorno. I russi potrebbero usare i TOS-1A “Solntsepyok”, bombe aeree incendiarie (FAE), bombe come le FAB-3000, mortai pesanti e molte altre armi per trasformare Adveevka in un deserto senza vita. Ma ecco il problema: Adveevka è piena di civili, tra i quali anche parenti dei soldati delle Repubbliche. Inoltre, se la Russia usasse quelle armi nutrirebbe solo la macchina della propaganda AngloSionista per creare una città “victastar“ [in inglese] alla Sarajevo, o addirittura accusare la Russa di un “genocidio” alla Srebrenica. Il precedente di Bucha è un ostacolo che limita i russi in due modi: per prima cosa rende una ritirata quasi impossibile, ora che sappiamo che gli ucronazisti ucciderebbero tutti i “collaboratori” nelle aree lasciate dalle forze russe; e in secondo luogo significa che qualsiasi attacco, non importa se militarmente giustificato, sarà trasformato in un “massacro” esattamente come in Bosnia, Kosovo, Siria.
.Ciò che apparentemente ha sorpreso i russi è la volontà delle forze ucraine di attaccare le colonne russe in alcune città, anche se le autorità avevano indicato ai russi, come nel caso di Kherson, che la città non avrebbe resistito. Detto semplicemente, hanno scelto il modello di Mariupol, invece che quello di Kherson. Questa scelta è stata dettata quasi sicuramente dalle potenti squadre della morte di neonazisti che, al meglio, arresterebbero chiunque stia negoziando con la Russia e, al peggio, gli sparerebbero sul posto. I russi hanno trovato moltissimi corpi di soldati ucraini giustiziati.
Ma questo comunque non racconta l’intera storia.
La verità è che, dal punto di vista militare, l’Ucraina ha perso la guerra in meno di una settimana.
Qual è la mia prova per un’affermazione così apparentemente stravagante ed esagerata? Semplice: dall’inizio della SMO, gli ucraini non sono riusciti ad eseguire un singolo attacco o contrattacco a livello operativo. Al massimo sono stati in grado di eseguire piccoli attacchi a livello tattico, la stragrande maggioranza dei quali è fallita quasi istantaneamente; alcuni sono stati sconfitti in pochi giorni e, soprattutto, nessuno ha dato l’iniziativa operativa alla parte ucraina. Non una volta.
Allora, cos’è successo?
Se Kiev avesse avuto qualche autonomia e se la leadership ucraina avesse a cuore il proprio paese e il proprio popolo, avrebbe immediatamente chiesto la pace. Ma Kiev non ha mai avuto alcuna autonomia e ai buffoni al potere non frega niente del popolo ucraino.
Al contrario, sono stati gli Stati Uniti a dire agli ucraini di non arrendersi o ritirarsi mai, anche se ciò significava enormi perdite sia in termini di personale che di potenza di fuoco. L’Occidente, che disprezza gli ucraini e li odia quasi quanto odia i russi, è stato felice di vedere gli odiati ucraini e gli odiati russi che si uccidevano a vicenda (beh, per lo più sono i russi ad uccidere). Inoltre, essendo militari incompetenti, i leader occidentali credevano che la fornitura di armi, denaro, istruttori e forze speciali agli ucraini potesse, se non invertire la tendenza, rallentare la Russia abbastanza da creare paura, incertezza e dubbi nell’opinione pubblica russa. Anche quel piano è fallito in modo spettacolare, Putin è più popolare che mai, la quinta e la sesta colonna in Russia sono disperate (molti emigrano) e l’SMO ha il pieno sostegno della nazione russa.
Quanto ai tanto discussi “piani russi”, che nessuno ha visto, non sono come il progetto di un edificio. Non sono fissi, ma altamente flessibili e reattivi e, infatti, sono costantemente adattati e perfezionati in risposta agli sviluppi del terreno. Quindi, anche se i russi speravano che gran parte dell’Ucraina orientale avrebbe seguito il “modello Kherson”, si sono rapidamente adattati alla realtà che gli Stati Uniti e i suoi agenti nazisti nell’esercito ucraino avrebbero costretto l’Ucraina orientale a seguire il “modello Mariupol”. Quindi sì, i piani operativi sono come l’acqua in un ruscello, a seconda degli ostacoli incontrati, possono andare a sinistra o a destra per aggirare quell’ostacolo, ma in entrambi i casi stanno scendendo verso l’oceano. Il fatto che gli strateghi da poltrona abbiano dichiarato che la Russia “ha cambiato i piani” dimostra semplicemente che non capiscono come funziona la pianificazione operativa.
[Nota a margine: la maggior parte delle persone in Occidente pensa alle operazioni militari come qualcosa di simile al football americano: ci sono “linee/fronti” che sono difesi e la maggior parte delle forze si fronteggiano lungo queste linee. Non è così. La guerra moderna è molto più simile al calcio europeo, in cui ogni giocatore è “attaccato” a un giocatore avversario, e questi giocatori manovrano costantemente e s’impegnano regolarmente a vicenda. Ad esempio, la guerra moderna non ha realmente un “fronte” e un “retro” come possiamo vedere dagli attacchi russi nel profondo dell’Ucraina occidentale. Infine, la guerra moderna si basa profondamente su azioni coordinate. Vale a dire che anche se il lato A ha, diciamo, cinque sub-unità (diciamo compagnie) non puoi sommarle e contarle come un reggimento o una brigata perché non hanno la capacità di operazioni coordinate (per non contare quelle congiunte o combinate). Pensa alla tua mano, ha cinque dita, ma queste cinque dita diventano un pugno potente solo se le cinque dita agiscono all’unisono e diventano un pugno. Quindi, quando qualcuno scrive, diciamo, di 60.000 soldati ucraini nell’Ucraina orientale, questo descrive un numero X di plotoni, compagnie, reggimenti o persino “brigate” (metto le virgolette perché queste non sono vere brigate con una tabella completa di organizzazione ed equipaggiamento), queste sub-unità non sono in grado di coordinare le loro azioni come fa l’esercito russo. Si parla molto di “guerra incentrata sulla rete” che non è altro che operazioni potenziate di armi combinate, in cui il livello di integrazione include una fusione completa di tutti i dati C4ISR in un’immagine comune in tempo reale del campo di battaglia e un coordinamento completo di tutte le forze/mezzi militari. A proposito, solo la Russia ha pienamente sviluppato tale capacità (sebbene anche gli Stati Uniti abbiano compiuto seri progressi in questo campo)].
Ora affrontiamo due bugie più piccole ma comunque cruciali raccontate da alcuni sulla Russia:
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“Non ci sono Integrazionisti Atlantici o Sovranisti Eurasiatici in Russia”
Se non altro, questa guerra ha portato ad un grande sconvolgimento della società russa, in cui alcune persone hanno improvvisamente mostrato i loro veri sentimenti. Gli esempi vanno dai giornalisti russi in piedi con un cartello contro la guerra dietro un mezzobusto a quei russi all’estero che hanno accettato di condannare Putin e l’SMO o hanno accettato di partecipare a vari eventi sotto una bandiera neutrale o straniera, a Dmitri Medvedev che ora cambia tono a 180° e si presenta come un ultra-patriota. Ho elencato questi esempi perché sono conosciuti in Occidente, ma all’interno della Russia ci sono molti altri esempi simili, inclusi dirigenti d’azienda e politici eletti. Infine, anche lo stesso Putin ha menzionato l’esistenza di tali nemici interni della Russia. Il fatto che la Russia abbia ora ampliato la definizione di “tradimento” [in inglese] significa che gli agenti filo-americani in Russia ora corrono un grosso rischio per le loro attività. Alcuni membri della quinta colonna sono già stati condannati al carcere. Quanto ai membri della sesta colonna, odiano ancora Putin con passione, e continuano a cantare il loro mantra “tutto è perduto”, ma (quasi) nessuno li prende più sul serio.
L’ironia è che gli Stati Uniti volevano creare una crisi per rovesciare Putin ma, invece, questa crisi gli ha dato un’altra spinta in popolarità, nonostante alcuni problemi molto reali (settore automobilistico, aerei di linea civili, ecc.).
Passiamo oltre,
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“Putin è un tirapiedi israeliano, lavora a stretto contatto con gli israeliani”
In realtà, è abbastanza ovvio che i russofobi più rumorosi in Occidente siano prevalentemente ebrei, sia all’interno che all’esterno di Israele. Di solito, la scusa invocata è che ci sono stati pogrom antiebraici in Russia. Tuttavia, in realtà, tutti quei pogrom sono accaduti in quella che è oggi l’Ucraina, eppure è abbastanza chiaro che le organizzazioni sioniste ed ebraiche si stanno schierando in modo schiacciante con Kiev (nonostante il regime al potere sia innegabilmente nazista), e solo pochissimi individui si schierano con la Russia (ma esistono e non dovrebbero mai essere trascurati). Quanto al Cremlino, si sta stufando dell’arroganza israeliana in Siria (anche se gli attacchi aerei israeliani sono inefficaci e non fanno alcuna differenza per la realtà sul campo) e ora i russi chiedono [in inglese] che gli israeliani cessino i loro attacchi alla Siria. Gli israeliani non possono fermarsi, per ragioni politiche interne e persino psicoterapeutiche, ma è probabile che accada una di queste due cose: gli attacchi israeliani diventeranno ancora più inutili e simbolici, oppure la Russia abbatterà un aereo israeliano.
Ma basta parlare di Israele qui, questa è solo una piccola parte dell’Impero AngloSionista gestito dagli Stati Uniti. Passiamo ora alle azioni dell’Occidente negli ultimi cinque mesi.
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Allora che dire di USA/NATO/UE in tutto questo?
In primo luogo, voglio chiarire che credo fermamente che l’Impero AngloSionista sia morto l’8 gennaio 2020, quando ha permesso all’Iran di bombardare le basi del CENTCOM senza che nemmeno un solo proiettile di risposta fosse sparato. Quel giorno l’Impero mostrò al mondo che non aveva nemmeno le carte in regola per attaccare l’Iran. Per quanto riguarda gli Stati Uniti d’America, sono morti il 6 gennaio 2021.
Tuttavia, ricordate il mio esempio sopra delle cinque dita e del pugno? Anche se l’Impero come lo conoscevamo e gli Stati Uniti come li conoscevamo sono morti, ciò non significa che le sue parti componenti siano svanite tutte nel nulla. Paesi e imperi hanno slancio, proprio come il Titanic, quando sono feriti a morte. In poche parole, il processo finale di affondamento richiede tempo. L’Impero Russo morì nel febbraio del 1917, ma la guerra civile durò fino al 1923 (e direi anche fino alla Seconda Guerra Mondiale).
In secondo luogo, ci sono due piani totalmente diversi su cui l’Occidente (beh, in realtà gli Stati Uniti) hanno deciso di combattere la Russia:
- In primo luogo, hanno dichiarato una guerra per procura totale alla Russia, ma senza un confronto militare diretto con la Russia.
- Secondo, un #cancelRussia totale nella realtà virtuale delle pubbliche relazioni/propaganda. Queste azioni infantili (l’ultimo esempio qui [in inglese]) mostrano quanto sia davvero frustrato e impotente l’Occidente.
.Per anni ho affermato molte, molte volte, che la Russia e l’Impero erano bloccati in una guerra esistenziale dalla quale solo una delle due parte ne sarebbe uscita. Di solito aggiungevo che questa guerra totale era circa l’80% informativa, il 15% economica e solo il 5% cinetica. Esito a fornire numeri qui, ma direi che dopo un fortissimo successo nei primi 2-3 mesi della SMO, la guerra informativa inizialmente vinta dall’Occidente sta ora svanendo. La guerra economica è cresciuta enormemente, così come quella cinetica (sebbene sempre per procura). Sono molto riluttante a fornire numeri, ma in modo molto provvisorio segnerei la guerra in corso come forse il 10% informativa, il 50% economica e forse il 40% cinetica. Ancora una volta, per favore, non concentratevi su queste cifre molto incerte, la cosa fondamentale è questa: secondo il Presidente “Biden”, l’obiettivo degli Stati Uniti è infliggere [in inglese] un fallimento strategico alla Russia. Le stesse cose sono state pronunciate anche dall’Unione Europea, dai politici del Regno Unito e, in pratica, da tutti in Occidente.
Per quanto riguarda i polacchi dementi, uno dei loro ex presidenti e vincitore del premio Nobel ha dichiarato [in inglese] di voler ridurre la popolazione della Russia fino a cinquanta milioni. Poi ci sono gli inglesi, che vogliono ancora essere “grandi” o, almeno, rilevanti, e che parlano di “guidare il mondo libero” contro la Russia con alleati stellari come la Polonia, gli staterelli 3B e il Banderastan.
Quindi, diamo un’occhiata ai risultati su tre livelli:
- Militare: il miglior scagnozzo che gli Stati Uniti hanno avuto nella storia (le forze armate ucraine) viene lentamente e inesorabilmente distrutto da solo circa l’8-10 per cento delle forze armate russe.
- Economico: mentre alcuni settori in Russia hanno subito le cosiddette “sanzioni” (non sono sanzioni, ma atti di guerra e rapine crudeli, solo il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite può imporre sanzioni legali), tutto sommato la Russia ha resistito benissimo, e sembra avviarsi sulla strada del successo economico a causa del fatto che a) la maggior parte dei paesi si è rifiutata di obbedire alle richieste di Washington e b) l’economia russa è potente e reale, non virtuale come le economie occidentali. Ci vorranno un paio d’anni prima che la Russia si adatti, ma ora che questo processo è iniziato, è inarrestabile.
- Propaganda: qui l’immagine è abbastanza chiara: da una parte abbiamo gli Stati Uniti e le sue colonie, poi alcuni paesi con élite compradore che sono odiate dalla maggior parte delle persone, e paesi che sfidano apertamente Washington. Ciò è espresso al meglio da questa mappa del Ministero degli Esteri cinese:
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Una caratteristica chiave dei paesi mostrati in rosso sulla mappa (realistica) in basso è che tutti questi paesi hanno due fattori cruciali in comune: a) mancano (per lo più) di risorse reali (poiché le loro civiltà sono sempre state costruite [in inglese] sull’imperialismo, sul colonialismo e sulla semplice rapina) b) odiano così tanto la Russia da essere disposti a prendere misure che danneggiano loro stessi molto più di quanto feriscano la Russia. Questo tipo di follia satura di odio mi ricorda una vecchia barzelletta sovietica: “In un piccolo villaggio, un abitante scopre una bottiglia e quando la apre, esce un genio e dice: visto che mi hai liberato, ti concedo un desiderio, l’unica condizione è che il tuo vicino di casa riceva il doppio di quello che otterrai. Poi l’uomo ci riflette un po’ e risponde: per favore, cavami un occhio!” Questo è lo stato mentale attuale dei “leader” occidentali…
Questa è la “filosofia” centrale degli Stati Uniti: combattere la Russia fino all’ultimo ucraino, prolungare la guerra il più a lungo possibile, distruggere la maggior parte delle infrastrutture civili dell’Ucraina, sovvertire lo status del dollaro, far crollare l’economia mondiale, lasciare che l’Unione Europea crolli e bruci economicamente, socialmente e politicamente, ficcare l’agenda Woke in gola a tutti, anche se ciò li fa soffocare e vomitare e, ultimo ma non meno importante, infilare la testa nella sabbia e negare la realtà in tutti i suo aspetti..
Sì, l’Occidente è così immerso nell’odio rabbioso e nella paura della Russia che preferisce commettere un suicidio collettivo piuttosto che accettare un qualsiasi tipo di coesistenza con una Russia sovrana.
Lo slogan di Hitler “Drang nach Osten” [“spinta verso est”], relativamente vago/ambiguo/indiretto, ora è stato sostituito dallo slogan, molto più diretto e senza ambiguità, #cancelRussia [cancellare la Russia]. Stessa idea, solo detta più “in faccia”.
Per dirla tutta, la maggior parte del cosiddetto “Occidente” è di fatto governato dai seguenti tre gruppi, elencati in ordine di influenza:
- I neoconservatori americani
- Gli imperialisti anglosassoni
- Le élite europee che governano per procura
Mi ricorda molto l’album di Roger Waters intitolato “Animals”, in cui distingue tre archetipi delle nostre società moderne: cani, maiali, pecore. Ovviamente, i cani e i maiali governano le pecore, ma appena compare l’orso (russo), non hanno alcun potere contro di lui.
Questa piccola immagine racconta la verità sul rublo “che va in pezzi” come promesso da “Biden”.
È ciò che vediamo adesso e che probabilmente continueremo a vedere nel 2023. Il fatto che la guerra economica contro la Russia e la promessa delle Wunderwaffen [super armi] siano totalmente fallite, non sarà mai ammesso da queste persone profondamente psicopatiche ed estremamente deliranti. E se queste persone non possono ripetere ad infinitum le loro azioni, sicuramente continueranno a ripetere la loro retorica, come l’orchestra che continuava a suonare mentre l’“inaffondabile” Titanic stava affondando.
Eppure, almeno alcune persone normali in Occidente stanno subodorando qualcosa, da qui il vergognoso livello di gradimento di TUTTI i leader politici occidentali. Quest’ostilità si vede anche nei sondaggi [in inglese] in cui molti americani vorrebbero separarsi dagli altri Stati, in questo caso gli elettori di Trump. Considerando che gli elettori di Trump sono, di regola, molto più patriottici dei “liberali” americani fanatici delle lotte woke, questo dato è molto significativo. Ma anche ironico: gli Stati Uniti vogliono sgretolare la Russia e finiscono a pezzi loro stessi. È il Karma?
Non solo. Guardiamo la mappa dei paesi che hanno o non hanno imposto “sanzioni” alla Russia.
Notate che praticamente tutta la parte in verde è composta da paesi che l’Occidente ha invaso, derubato, devastato, schiavizzato, sovvertito, convertito con la forza, bombardato, “sanzionato” economicamente con blocchi e intimidazioni (attraverso le cosiddette “sanzioni secondarie”, un eufemismo per ricatto ed estorsione) e a cui, più di recente, è stata imposta la piena follia satanica dei fanatici woke (vedi le ambasciate americane su cui sventolano le bandiere del “pride”). I popoli di questi paesi in verde, che io chiamo “Zona B”, sanno come stanno le cose e per lo più odiano e disprezzano l’Occidente. E questo mette tutte le loro élite compradore di governo in una situazione molto difficile: i loro padroni statunitensi vogliono che dichiarino una guerra totale alla Russia, mentre la loro popolazione è in gran parte favorevole alla Russia. In passato, sarebbe stato un gioco da ragazzi: lo Zio Shmuel, con i suoi squadroni della morte gestiti dalla CIA, con le sue portaerei e la sua apparentemente infinita capacità di stampare moneta, era molto più importante per queste élite compradore della loro stessa popolazione. Ma ora che gli squadroni della morte sono stati in gran parte sostituiti da fanatiche checche buone solo a sparare a dei civili inermi, ora che le portaerei americane non spaventano più neanche paesi come l’Iran, la Corea del Nord o il Venezuela, e ora che l’intero sistema economico-finanziario internazionale costruito dall’Occidente sta crollando, queste élite compradore devono stare sempre molto ma molto più attente a non finire come i lacchè degli Stati Uniti in Bolivia: senza potere e in prigione. Anche la Colombia sembra scivolare via lentamente, così come il Brasile. E non citerò neanche l’assoluta inutilità di Guaido, della Tikhanovskaia e della banda degli “amici della Siria” (Maduro, Lukashenko e Assad stanno tutti bene, grazie!).
La situazione è lampante: solo chi vuole deliberatamente chiudere gli occhi, non riesce a vederla.
Questo ci lascia con la questione dei neocon statunitensi..
Che dire delle classi dirigenti occidentali? Che impatto, nel caso, ha avuto su di loro la SMO?
Per prima cosa, definiamo le nostre categorie. Nell’Unione Europea, noi non abbiamo in verità alcuna reale “classe dirigente”, abbiamo solo prestanome, burattini, pretenziosi governanti senza nessuna rappresentanza di alcun tipo (Olaf Scholz e Josep Borrell sono esempi perfetti). Non c’è alcuna “politica di difesa” o altra qualsiasi evidenza di rappresentanza di un qualche senso a ogni livello. L’Unione Europea è morta, senza idee e controllata totalmente dai neocon statunitensi.
Poi, negli Stati Uniti d’America, i neocon dettano legge, avendo il controllo totale di entrambi i partiti negli Stati Uniti. E mentre la base repubblicana (del GOP) è molto diversa dalla base democratica, i loro leader sono per la maggior parte intercambiabili. Per questo, io li considero come uno.
Le loro mentalità e visione del mondo sono alquanto chiare: sono suprematisti messianici e considerano sé stessi come superiori razzialmente al resto dell’umanità. Queste persone eccellono nell’arte di accumulare potere, di riffa o di raffa. A loro piace affermare di avere un’intelligenza superiore, ma in realtà ciò che li separa non è la potenza del cervello ma due aspetti chiave della loro visione del mondo: a) tribalismo e b) pulsione. Detto in parole povere, la maggior parte delle altre persone non hanno questa mentalità “noi contro di loro”, e solo un piccolo sottoinsieme della gente normale ha una vera spinta verso il potere e l’influenza. Allora, pur essendo una minoranza numericamente esigua, i neocon statunitensi hanno il pieno controllo degli Stati Uniti d’America.
Il loro profilo psicologico è, ben che vada, narcisistico, e nella maggioranza dei casi è proprio psicopatico. Ciò li avvantaggia, specie nei rapporti con la gente debole, ignorante e facilmente influenzabile. Ma quando incontrano qualcuno determinato che li respinge, sia esso la Russia, l’Iran, la Corea del Nord o perfino gli Hezbollah, diventano presto degli impotenti senza alcuna idea. Guardate l’espressione di Blinken nella foto qui sopra: è la faccia di un codardo e un perdente. Lui sarebbe potuto diventare un sarto decente, invece gli hanno chiesto di guidare la politica estera di una (adesso ex) superpotenza. Non fa meraviglia che tutto quel che ha mai prodotto siano disastri e abietti fallimenti!
Inizialmente, sentendosi ottimisti per il loro totale controllo su Eltsin e i liberali russi, i neocon statunitensi hanno celebrato la vittoria. Poi qualcosa è andato proprio storto, e all’improvviso sono stati affrontati da un leader radicalmente diverso, uno con il sostegno massiccio della gente russa. Qui ricordatevi che Putin era un funzionario del controspionaggio, specializzato sull’Occidente, un uomo che perciò aveva una conoscenza molto buona dei suoi nemici. Inoltre, Putin era abbastanza paziente da capire che nei primi anni del confronto con l’Occidente, la Russia non sarebbe stata in condizioni di sfidare apertamente l’Occidente, per non parlare di uno scontro militare. È per questo che, nel 2014-2015, impedì alle forze delle repubbliche del Donbass di spingersi ulteriormente ad ovest nonostante la rotta dell’esercito ucraino. Mentre sapeva che a quel tempo gli ucraini erano nel panico e disorganizzati, era anche consapevole che la Russia non poteva affrontare l’Occidente collettivo. Perciò fra il 2014 e il 2018, la Russia ha fatto uno sforzo gigantesco per sviluppare il tipo di capacità necessarie a poter affrontare l’Occidente e vincerlo. Lo scorso autunno, al tempo dell’ultimatum russo all’Occidente, la Russia era finalmente pronta.
Si noti che l’ultimatum russo non era un ultimatum per Kiev, quanto una sfida diretta agli Stati Uniti e alla NATO. I neoconservatori, ubriachi della loro spavalderia e del loro senso di superiorità razziale, in pratica hanno detto alla Russia di farsi fottere, e hanno raddoppiato la loro retorica. E quando la Russia si è mossa, sono andati davvero fuori di testa, da qui le loro politiche suicide nei confronti della Russia. Queste persone presumevano erroneamente che mentre la Russia avrebbe potuto (forse!) prevalere sulle forze ucraine, erano fiduciose che Putin non avrebbe osato sfidare apertamente l’Occidente unito. E quando Putin ha fatto proprio questo, sono entrati in piena modalità panico, da qui le sciocchezze che sentiamo quotidianamente dalle capitali occidentali.
Ma è andata anche peggio. Lungi dall’essere scoraggiati dalle promesse occidentali di fuoco e zolfo, i russi hanno quindi proceduto a distruggere metodicamente le forze armate ucraine. Nonostante l’esercito ucraino sia la migliore forza per procura nella storia degli Stati Uniti, nonostante i MILIARDI dati al regime nazista ogni mese, nonostante tutti i tipi di consegne di super-ultra Wunderwaffen, nonostante la guerra economica, la Russia sta ora martellando le forze ucraine+occidentali in Ucraina, giorno dopo giorno, e mentre gli Stati Uniti ordinano agli ucraini di combattere fino alla fine e di non ritirarsi mai, le numerose ondate di rinforzi della Volkssturm non hanno avuto alcun impatto sulle capacità belliche russe. Gli Stati Uniti hanno anche ordinato ai loro stati vassalli nell’Europa orientale di inviare le loro grandi forniture di armi dell’era sovietica in Ucraina (oltre 300 carri armati solo dalla Polonia!), e si vedono ancora Mi-24, Su-25 e MiG-29 con insegne ucraine nei cieli ucraini quasi ogni giorno, nonostante il fatto che quasi l’intera forza aerea ucraina sia stata distrutta nei primi tre giorni di guerra. Gli elicotteri sono facili da nascondere, gli aerei “ucraini” decollano dalle basi in Polonia e Romania, eppure non sembrano fare la differenza: per la maggior parte di loro è una missione di sola andata e lo sanno. Ma sono buone pubbliche relazioni, anche se costano vite (almeno questo è ciò che pensa lo Zio Shmuel). Ma ora che la già bassa credibilità dei media aziendali tradizionali è in caduta libera, anche queste “vittorie” di pubbliche relazioni producono pochissima trazione:
È assolutamente comico sentire i paesi occidentali (Germania, Italia e persino Stati Uniti) lamentarsi del fatto che i loro depositi di armi si stanno esaurendo mentre tutte queste consegne davvero enormi non hanno fatto alcuna differenza sul campo dall’inizio delle operazioni di combattimento.
[Nota a latere: la Russia ha la superiorità aerea sull’Ucraina? Si assolutamente. Alcuni elicotteri o velivoli ad ala fissa in missioni di sola andata non fanno la differenza. In effetti, una minaccia molto più grande per le forze aerospaziali russe sono le difese aeree ucraine che, sebbene vecchie, sono state spesso modernizzate e hanno il pieno supporto del C4ISR statunitense (Command, Control, Communication, Cyber, Intelligence, Surveillance and Reconnaissance) tra cui droni di sorveglianza, AWACS, satelliti, SIGNIT, eccetera, eppure i russi si sono adattati: i velivoli di supporto aereo ravvicinato volano bassi, mentre i loro aerei SEAD (soppressione delle difese aeree nemiche) volano in alto con missili anti-radar a lungo raggio pronti. Un rapido promemoria, mentre l’USAF/USN ha spesso ottenuto la supremazia aerea su paesi privi di una moderna forza aerea o di moderne difese aeree, non è riuscita a mettere fuori combattimento le difese aeree serbe durante le guerre Anglo-Sioniste contro la nazione serba. In effetti, l’USAF/USN *non ha mai operato in un ambiente pericoloso come quello attualmente creato sull’Ucraina, ma la forza aerospaziale russa relativamente molto più piccola ha raggiunto e mantenuto la superiorità aerea su questo enorme paese. Per quanto riguarda la supremazia aerea (in opposizione alla superiorità), è realizzabile solo contro un avversario molto mal armato: la superiorità aerea è quanto di meglio si possa sperare di ottenere, anche in teoria, su qualsiasi paese con difese aeree serie]
Eppure, le (relativamente piccole, ma più moderne) forze aerospaziali russe hanno raggiunto e mantenuto la superiorità aerea negli ultimi cinque mesi di operazioni di combattimento. Questo è un segnale estremamente allarmante per le forze USA e NATO. Immaginate cosa farebbe alla NATO tutta la potenza delle forze armate russe se fosse scatenata!
Ma c’è di peggio (per l’Impero): ci sono tutti i segnali e persino i messaggi chiari che Putin non sta affatto “bluffando” e che la Russia ha il pieno dominio dell’escalation sull’Occidente. ma ora sta diventando abbastanza evidente che il Cremlino non si fermerà in nessuna circostanza prima di una vittoria totale, e se questo significa guerra nucleare, così sia. E il popolo russo sostiene in modo schiacciante questa posizione.
Perché?
Perché il popolo russo ha finalmente visto il vero volto dell’Occidente, ora comprende che questa non è altro che una continuazione della Seconda Guerra Mondiale e che sono in gioco l’esistenza stessa e la sovranità del popolo russo. Ancora una volta, Putin l’ha detto chiaramente: “se qualcuno decide di distruggere la Russia, abbiamo tutto il diritto di reagire. Sì, sarebbe un disastro globale per l’umanità e per il mondo, ma essendo cittadino russo e capo della Russia, voglio porre una domanda: “Che senso ha il mondo senza la Russia?”. Se queste fossero solo parole a vuoto, come quelle che Biden legge (con difficoltà) dal suo telegobbo, sarebbe una cosa, ma queste parole devono essere ricordate nel contesto del dispiegamento di Avangard, Poseidon, S-500 e tutte le altre armi e tattiche sviluppate dalla Russia mentre i neoconservatori, ubriachi di arroganza, dormivano al volante.
Quindi no, anche se Putin fa raramente minacce, non bluffa mai.
La conclusione è questa: chiunque creda sinceramente che la Russia non cancellerà l’intero Occidente se verrà seriamente minacciata è un delirante allo stato terminale, non sa nulla della storia e non comprende la mentalità russa. Lo farebbe a suo rischio e pericolo.
Se c’è un messaggio che voglio trasmettere a chiunque sia disposto ad ascoltarlo è questo: Putin non sta bluffando, l’Occidente non può vincere e l’unica variabile qui è il prezzo che l’Occidente è disposto a pagare per la sua sconfitta.
A proposito, anche i cinesi sono molto stufi dei pazzi a Washington, basta controllare le loro ultime dichiarazioni [in inglese].
Qualcuno agirà davvero contro i neoconservatori? Ne dubito. Semmai, l’intera debacle di Trump ha dimostrato oltre ogni ragionevole dubbio che gli anti-neoconservatori statunitensi o sono falsi, o hanno la forza di volontà di una confezione di gelatina (cosa che vale anche per Tulsi Gabbard, tra l’altro). I neoconservatori si renderanno conto che se persistono nel raddoppiare, moriranno personalmente e fisicamente? Forse. Alla fine della fiera, gli Stati Uniti possono permettersi di avere un’Ucraina completamente distrutta e un’Unione Europea non meno completamente distrutta. Ora che il Regno Unito ha lasciato l’Unione Europea, agli Anglo non potrebbe importare di meno, e scatenare guerre in Europa è comunque una tradizione britannica secolare.
Il vero contraccolpo dell’arroganza e dell’ignoranza dei neoconservatori è che, lungi dal trattare prima con la Russia e con la Cina come obiettivo finale, hanno contribuito notevolmente a un importante rafforzamento dell’alleanza russa, cinese e indiana.
I neoconservatori potrebbero decidere di lasciar bruciare l’Europa, mentre manterranno il controllo degli Stati Uniti d’America che, a differenza dell’Unione Europea, hanno molte risorse naturali e rimarranno, se non un egemone mondiale, almeno una nazione potente. In tal caso, il loro piano è semplice: continuare a spingere per il massimo confronto e guerra in Europa, ma senza coinvolgere gli Stati Uniti in uno scambio nucleare con la Russia. Gli inglesi sulla loro isola potrebbero avere piani simili, solo su scala ridotta e con la necessità vitale di fare pieno affidamento sul sostegno degli Stati Uniti. Nel “migliore” dei casi (per loro), il Regno Unito sarebbe incaricato di gestire il caos in Europa per conto degli Stati Uniti.
A proposito, credo che ai Neoconservatori non freghi niente nemmeno di Israele e del popolo israeliano. Né le “élite” al potere Anglo se ne fregano del popolo degli Stati Uniti o del Regno Unito. Se c’è una lezione che dobbiamo trarre dall’orrore dell’11 Settembre è che queste persone non esiteranno a uccidere migliaia di “loro” perché, in realtà, nonostante tutti gli sventolabandiere patriottici o sionisti, a loro importa solo di loro stessi e del loro potere.
La NATO è una barzelletta e, prima o poi, la Russia denazificherà tutta l’Unione Europea, sia politicamente che economicamente, o, se non rimane altra opzione, militarmente. Prima l’Ucraina, poi i pazzi 3B+P dovranno essere denazificati. Poi sarà il turno di Unione Europea/NATO a cominciare dalla Germania. A quel punto, gli Stati Uniti avranno subìto un enorme disastro economico, sociale e culturale che probabilmente riformatterà l’attuale sistema politico statunitense. Dove andranno i neoconservatori dopo? Non lo so e, francamente, non m’interessa. I neoconservatori sono pericolosi come un parassita che invade il cervello di un ospite molto più grande. Una volta che l’ospite è a terra, il parassita potrebbe anche abbandonarlo e trovare un nuovo ospite. Di per sé, questo parassita è debole e universalmente antipatico.
Nel frattempo, le instupidite pecore Woke possono tenersi occupate chiedendosi [in inglese] se gli uomini possono partorire o decidere [in inglese] se una senatrice che “twerka” risolverà i molti problemi degli Stati Uniti.
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Allora dove andiamo da qui?
Ebbene, almeno finora, i leader degli Stati Uniti sono ancora in piena modalità “raddoppiare per sempre”, insieme ai loro schiavi volontari nell’Europa orientale. Il loro piano per la Russia è visualizzato al meglio con questa mappa [in inglese]:
Questi sogni bagnati includono anche il famigerato “Idel-Ural” che è stato denunciato [in inglese] da Aleksandr Solzhenitsyn nei suoi articoli contro l’altrettanto famigerata “legge sulle nazioni prigioniere”. In effetti, questa “legge” ha le sue origini [in inglese] dalla CIA e dalla Germania nazista. Quindi possiamo dire che questo non è altro che “la stessa roba vecchia, la stessa roba vecchia di nuovo”. Anche se non del tutto, alcune cose sono cambiate.
Durante la Seconda Guerra Mondiale il popolo russo capì rapidamente che Hitler non era un “liberatore”, non più di Napoleone prima di lui, e che usava quel tipo di linguaggio solo per cercare di ottenere la vittoria. Poi, durante la Guerra Fredda, era facile credere che il nemico dell’Occidente fosse il Comunismo e la sua idea di liberazione universale dal giogo capitalista. Sicuramente, se la Russia si fosse sbarazzata del PCUS, l’Occidente avrebbe abbracciato una Russia così libera, no?
No, è successo l’esatto contrario: nonostante le “libertà” “puoi mangiare di tutto”, dei blue jeans, fast food, criminalità e pornografia, la Russia è stata saccheggiata ed è arrivata molto molto vicina alla rottura totale (solo la Seconda Guerra Cecena con Putin come Comandante in Capo ha impedito che ciò accadesse). Invece del promesso “paradiso democratico”, la Russia si è profondamente immersa nel peggior tipo d’inferno capitalista immaginabile.
Inoltre, la combinazione di una macchina di propaganda sovietica piuttosto inetta e di una propaganda occidentale molto più efficace ha dato a molti russi l’illusione che l’Occidente fosse un gruppo di nazioni libere e prospere che volevano solo il meglio per la Russia. L’incubo occidentale degli anni ‘90 ha aperto gli occhi ad alcuni, ma non a tutti. Così come l’apocalisse nella cosiddetta “Ucraina indipendente”. Ma il tipo di odio aperto, diretto e assoluto per la Russia, per Putin e per tutto ciò che è russo che tutti vediamo ha convinto la stragrande maggioranza dei russi che ciò che l’Occidente voleva fin dall’inizio è una “soluzione finale” al “problema russo” non dissimile da quella che il regime papista di Pavelić durante la Seconda Guerra Mondiale voleva per i serbi: ucciderne un terzo, espellerne un altro terzo e “convertire” il restante terzo.
Certe cose non cambiano mai, soprattutto non in Occidente. I Musulmani hanno ragione quando parlano dei “crociati moderni”!
Finora, la Russia ha osservato solo con un certo stupore, e persino divertimento, come l’Unione Europea stesse commettendo un suicidio economico, politico e sociale senza nemmeno cercare di migliorare il proprio destino. Per i cittadini europei c’è solo una cosa più importante della loro mentalità imperialista e razzista: i loro portafogli. E quel portafoglio ha sofferto parecchio da quando sono state attuate le “sanzioni” autolesioniste contro la Russia. In Russia quest’atteggiamento viene definito un “bambino che si congela le orecchie per far incazzare sua nonna”: infantile, autolesionista e semplicemente stupido. Detto questo: quanti regimi (con questo intendo i sistemi politici, in opposizione ai governi che sono persone specifiche; per esempio, se Truss sostituirà Johnson nel Regno Unito, questo sarà un cambio di governo, ma non un cambio di regime) sono minacciati dal malcontento popolare nell’Unione Europea?
La triste realtà è nessuno. Oh certo, sono immensamente impopolari, proprio come “Biden” negli Stati Uniti, ma cambiare i prestanome fantoccio non farà nulla per cambiare i regimi al potere (fondamentalmente regimi di occupazione coloniale controllati dagli Stati Uniti).
È quindi probabile che la Russia dovrà alzare il livello del dolore di qualche tacca prima che le pecore nell’Unione Europea o negli Stati Uniti tornino in sé. In primo luogo, penso alle misure economiche, ma se i pazzi dei 3B+PU faranno qualcosa di veramente stupido, la Russia non esiterà a usare la forza militare se o quando necessario. La conclusione è questa: la Russia ha bisogno di denazificare tutto il continente europeo, e a più paesi viene detto di aderire alla NATO, più candidati alla denazificazione avrà la Russia.
È impossibile prevedere il futuro, a questo punto ci sono semplicemente troppe variabili, ma offrirei i seguenti passaggi suggeriti per l’escalation:.
- La Russia potrebbe gradualmente rifiutarsi di vendere le sue risorse, non solo gas e petrolio, ovviamente, ma tutto il resto che la Russia ha venduto all’Unione Europea in passato a prezzi molto buoni e che è stata una chiave per la ricchezza delle nazioni dell’Unione Europea. Quindi sarebbe un contrattacco economico su vasta scala della Russia contro l’Unione Europea. Come primo passo, la Russia potrebbe anche chiedere di essere pagata solo in rubli per tutte le esportazioni verso l’Unione Europea.
- La Russia sta già uccidendo decine di mercenari polacchi, britannici e altri (scusate, “consiglieri” e “volontari”) in Ucraina, ma la maggior parte di questi sono soldati di basso livello. La Russia potrebbe decidere di prendere di mira i ranghi più alti coinvolti nella guerra contro la Russia, compresi gli obiettivi a Kiev e altrove. Finora la Russia ha scatenato solo una piccola parte della sua reale potenza di fuoco, ma se le consegne di armi USA/NATO e il dispiegamento di mercenari aumenteranno, la Russia non avrà altra scelta che alzare ulteriormente il livello del dolore. E se i polacchi, o gli staterelli baltici impazziranno, gli attacchi contro obiettivi in questi paesi diventeranno inevitabili (Putin ha già messo in guardia contro questo quando ha menzionato l’attacco ai “centri decisionali”).
- Infine, se la Russia deciderà che ne ha avuto abbastanza, il primo obiettivo di una risposta militare russa alla guerra per procura USA/NATO sarà quello di attaccare le capacità C4ISR di USA/NATO, inclusi gli aerei AWACS/JSTARS, i centri SIGINT e i satelliti..
In questo momento, questi aerei USA/NATO stanno volando solo lungo lo spazio aereo ucraino e rimangono stanziati in basi al di fuori dell’Ucraina. Ma se, per esempio, USA/NATO partecipano attivamente ad un attacco contro la Crimea o il Ponte di Crimea, allora tutte le scommesse saranno annullate e gli S-400 e varie armi a lungo raggio parleranno.
Immaginate per un secondo che la Russia abbatta un AWACS/JSTARS statunitense, quale sarà la reazione dell’Occidente? E non intendo espressioni d’indignazione e odio, sono già al massimo e non hanno davvero alcun effetto sui russi. Gli USA/NATO proverebbero ad abbattere un aereo russo? E quale sarebbe la risposta russa a questo?
La verità è che gli USA/NATO semplicemente non hanno i mezzi per condurre una guerra di terra contro la Russia. Mancano letteralmente di tutto il necessario per farlo. Oh certo, hanno molti missili da crociera (per lo più vecchi e subsonici) che potrebbero sparare contro la Russia, ma anche qui, questo rappresenterebbe un dilemma per l’Occidente: se gli attacchi non hanno successo (com’è successo in Siria), cosa fare poi? E se questi attacchi avessero successo, cosa farebbero i russi dopo? Utilizzare le proprie capacità di deterrenza strategica convenzionale per colpire obiettivi in tutta Europa e forse anche negli Stati Uniti? E poi cosa?
[Nota a margine: la potenza aerea e i missili da crociera sono ampiamente sopravvalutati nella propaganda statunitense. Uno dei miei insegnanti al college era un colonnello USAF in pensione che lavorava per il programma YF-23 e che ci ha insegnato un ottimo corso sulla pianificazione delle forze. Un giorno disse in classe “a che ti serve bombardare tutti i tuoi bersagli e abbattere gli aerei nemici se quando torni il tuo club ufficiali è pieno di soldati nemici?!” Stava scherzando, ovviamente, ma quello che sapeva è che solo gli “stivali sul terreno” possono vincere una guerra. E “stivali sul terreno” sono esattamente ciò che né gli Stati Uniti, né la NATO (né Israele o l’Arabia Saudita tra l’altro) possono schierare, specialmente contro un esercito che ha la più grande esperienza di guerra terrestre del pianeta, e con un margine enorme !].
La verità è che la scelta per i neoconservatori è binaria: o accettare la sconfitta in Europa e mantenere gli Stati Uniti come loro premio e ospite, o morire in un grande confronto nucleare che spazzerà via milioni di persone (cosa di cui non si preoccupano affatto), compresi gli stessi neoconservatori (a cui tengono molto).
Cercare di ragionare o convincere maniaci razzisti messianici, narcisisti e deliranti è un compito pericoloso e per lo più futile. Questo è il motivo per cui la Russia sta alzando la scala del dolore molto, molto lentamente. In questo momento, la maggior parte degli sforzi del Cremlino non sono nemmeno diretti all’Occidente, ma a forgiare il nucleo del futuro mondo multilaterale, i paesi BRICS e i candidati BRICS (che forse includeranno Iran, Argentina, Egitto, Turchia, Arabia Saudita, Afghanistan, Messico, Libano e Indonesia nel prossimo futuro). La Russia sta anche espandendo i suoi legami con l’Africa e l’America Latina. Infine, ma non meno importante, Russia, Cina e India ampliano costantemente i loro legami e persino la collaborazione, soprattutto con la Cina.
A questo proposito, consiglierei caldamente ai neoconservatori e ai loro regimi fantoccio di considerare attentamente le implicazioni delle parole di Putin secondo cui “Non abbiamo ancora iniziato davvero nulla sul serio” (мы ещё всерьёз и не начинали). Questa non è una minaccia, ma una constatazione di fatto. Se l’Occidente continuerà a fingere che la Russia stia per crollare, o che Putin stia bluffando, determinerà cosa accadrà.
In questo momento, ed esattamente come avevo previsto sarebbe successo, la Russia ha praticamente rinunciato completamente a qualsiasi forma di dialogo con l’Occidente, dal momento che l’Occidente ha sostanzialmente interrotto tutti i suoi legami diplomatici con la Russia. Detto diversamente, la Russia sta ora agendo unilateralmente senza prendere in considerazione i lamenti e le minacce dell’Occidente. In effetti, la cruda realtà è che la Russia non ha bisogno, o utilità, dell’Occidente, specialmente un Occidente che cerca di commettere un suicidio collettivo con un milione di tagli. In questo momento, l’Occidente sta per lo più alzando la scala del dolore su se stesso, con poca o nessuna assistenza russa. Ma ciò non significa che la Russia non alzerà in modo pro-attivo quella scala se o quando necessario. E se le pecore in Occidente preferiscono eventi atletici o tornei di scacchi senza la partecipazione russa, lasciate che li facciano e, nel frattempo, che rendano questi eventi privi di significato. Lo stesso vale per tutta la follia #cancelRussia là fuori, inclusa la distruzione di statue e monumenti o le sanzioni ai musicisti russi. Gli europei dell’est, apparentemente orgogliosi e amanti della libertà, sembrano assaporare particolarmente le loro “gloriose vittorie” contro le antiche statue e monumenti sovietici. Io dico: lasciateli stare, hanno solo mostrato la loro impotenza e la loro totale irrilevanza. Se non hanno rispetto per se stessi, perché dovrebbe averlo qualcun altro?
Come si suol dire, “vai woke, e vai in rovina”. Un appropriato epitaffio sulla lapide dell’Occidente.
Per quanto riguarda la Russia, il suo vero futuro risiede nel sud, nell’est e nel nord. Non ha bisogno o utilità nell’Occidente. Quasi mille anni d’imperialismo occidentale stanno arrivando ad una morte vergognosa e autoinflitta, in un modo o nell’altro. Come ho scritto molte volte, quel sistema non era né praticabile né riformabile. O morirà per le sue stesse contraddizioni interne, o la Russia e la Cina dovranno eliminarlo. Hanno sicuramente i mezzi per farlo, ma non agiranno direttamente eccetto che non siano provocati.
Ma questo, se dovesse accadere, è ancora più avanti. Per il momento, stiamo entrando in una lunga fase (probabilmente molti mesi) di graduale aumento della scala del dolore. La Russia continuerà a schiacciare le forze NATO in Ucraina e a lasciare che le realtà economiche sprofondino nella consapevolezza delle pecore europee.
Come molti osservano in Russia: “adesso la russofobia avrà un caro prezzo”.
Non potrei essere più d’accordo.
Il Saker
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PS: quanto sopra era una specie di “vista a volo d’uccello” che ha cercato di coprire gli sviluppi chiave negli ultimi cinque mesi. D’ora in poi scriverò analisi più brevi, ma più frequenti, su questioni specifiche. In questo contesto, se avete domande o volete che affronti un argomento specifico nelle mie analisi future, fatecelo sapere nella sezione commenti qui sotto. Grazie!.
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Articolo del Saker pubblicato su The Saker il 23 luglio 2022
Traduzione in italiano di Raffaele Ucci, Elvia Politi, Sascha Picciotto e Fabio_san per SakerItalia
[le note in questo formato sono dei traduttori]
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La redazione di SakerItalia ribadisce il suo impegno nella lotta anti-mainstream e la sua volontà di animare il dibattito storico e politico. Questa che leggerete è l’opinione dell’autore; se desiderate rivolgere domande o critiche purtroppo questo è il posto sbagliato per formularle. L’autore è raggiungibile sul link dell’originale presente in calce.
L’opinione dell’autore non è necessariamente la nostra. Tuttavia qualsiasi commento indecente che non riguardi l’articolo ma l’autore, sarà moderato, come dalle regole in vigore su questo sito.
Sono lieto della ritrovata buona salute!
Le citazioni incisive ed entusiasmanti e stimolanti, da incorniciare, sono così tante
…che ci rinuncio.
Concordo su qualcosa alla quale avevo accennato in miei post…
impressionato dalla lucidità strategica russa fino al lunho o lunghissimo periodo…
ad es.
” …la maggior parte degli sforzi del Cremlino non sono nemmeno diretti all’Occidente, ma a forgiare il nucleo del futuro mondo multilaterale, i paesi BRICS e i candidati BRICS “.
Mosca vede oltre la curva dell’orizzonte.
Richieste?
Un commento su questo piccolo cesso sporco da stazioncina di provincia che è l’Italia…
sul piano politico, morale, ma anche militare…
Da Sigonella ogni giorno partono i droni sul Mar Nero… poi Verona la più grande base NATO con Francoforte, e Aviano… e gli immensi depositi petroliferi di Napoli… insomma, saremo missilati in caso di denazificazione continentale?
Intanto leggetevi questo articolo di Blondet sull’aria che tira in Germania: panico e paura di rivolte sociali anche violente ( https://www.maurizioblondet.it/ministra-tedesca-senza-il-gas-russo-non-possiamo-far-guerra-alla-russia/ )! E questi sarebbero politici di livello nazionale? Putin ha mostrato che il Ré è nudo! E impiegato solo cinque mesi! Ma dove avevano la testa questi qui? La parola “risorse strategiche” non sanno neppure cos’è! Mi chiedo cosa direbbe un Gothe o un Voltaire sullo stato dei loro paesi…
Rendiamoci conto e rammemoriamo a lungo l’isteria di molti governanti europei di molte istituzioni che hanno ostracizzato tutto ciò che è russo persone fisiche di oggi e la memoria di quelle di ieri e finanche le opere artistiche di secoli fa.
Quando questa presunta civilizzazione occidentale si comporta così non può far altro che provocare un Clima Politico che la porterà alla distruzione totale e senza rimpianti.
Su questo aspetto del conflitto(danni collaterali che avranno conseguenze permanenti) il Saker non ha approfondito o forse non ne ha fatto cenno nel suo articolo qui sopra riservandosi di provvedere più in là.
E’ importante per me e forse anche per altri utenti del blog comprendere quali danni procurerà alla due parti.
Il giorno in cui i plenipotenziari d’0ccidente dovranno sedersi a firmare davanti ai ministri incaricati dal Presidente Putin,ebbene dovrebbero/dovranno essere puniti a sentire ,in attesa di apporre la firma , la musica classica dei grandi compositori russi affinché si rammentino della legge del contrappasso della Divina Commedia, che vaticinava la fine di coloro che ebbero in dispregio la Vita altrui.
Dante dovrebbe scrivere una nuova versione della “Divina Commedia” con una versione ampliata dell’Inferno! I gironi dell’Inferno non bastano per personalità come Bill Gates, Klaus Schwab, George Soros ed similia! Per il resto joseph siamo d’accordo…
Insisto anche dopo aver letto il pensiero di saker: i russi sono prigionieri del rischio di dover usare atomiche. Visto che gli atlanticj fanno guerra quasi per sport come atteggiamento e con alta tecnologia e che sono convinti che i negri della steppa siano stupidi e’ chiaro che continueranno a punzecchiare l’ orso ( fino a farlo ammattire?) ,ma il giorno che lo ritenessero indebolito sarebbero i primi ad attacarlo con atomiche non su questo teatro, ma in qualcuna di quelle che hanno gia’ designato come repubbliche ex federate.l’ unica possibilita’ di uscire dalla ” prigione” e” che altri stati si posizionino armati.e’ inutile sminuire gli occidentali sul teatro e in generale: vogliono arrivare al cremlino, hanno idee chiare e altrettanto metodo dei russi!non ne hanno la compattezza morale ma hanno servi e mercenari
Il mondo è meraviglioso: anche una seconda turbina di North Stream 1 ha bisogno di manutenzione ( https://www.zerohedge.com/markets/putin-turns-screws-gazprom-unexpectedly-halts-another-more-nord-stream-turbine-european-gas )! Oops! Non si scherza mai con un giocatore di scacchi!
P.s: leggetevi i commenti sull’articolo. Sono da manuale!
buon pomeriggio e per prima cosa un caloroso bentornato al Saker!!
articolo al solito lucido e competente. Seconfo me i russi stanno stritolando l’ U-krajna neo nazista solo usando vecchie glorie quali i T-62 anziche’ rischiare l’ottimo T-14 Armata ( per altri versi utilizzano cmq sosficati missili e droni) … gli occidentaloidi prendono questi attacchi come pura assurdita’ senza capire che al Cremlino hanno previsto tutto fin nei minini dettagli…da qui a molti anni. ….speriamo abbiamo pieta’ .specialmente per l’ Itaglia :Pease disgraziato e governato da utili idioti ma tutt’altro che popolo russofobo….
saluti !! Gabriele T.
“Occidente collettivo”… giusta espressione… ma non in assoluto.
La storicità culturale europea noi non l’abbiamo più.
Dove è scappata, dove si è rifugiata?
In Russia.
Chi l’ha fatta scappare, quasi ammazzata, per sostituirla?
L’Occidente-Anglosfera di 5 Paesi… USA, UK, Canada, Australia Nuova Zelanda.
Con cosa “Occidente-Europa” fu sostituita?
Con “Americanismo”.
Chi sono costoro?
I nuovi Nazisti-Ariani.
Perchè?
Odiano tutti, tutti considerando inferiori che devono accettare di essere loro schiavi.
Sono Umani?
No.
Perchè?
Non diversi dagli Hitler, dagli Himmler, dai Goebbels…
E noi chi siamo allora?
Servi, schiavi, prostitute, nani da circo, muscoli per lavoro, per il divertimento del Principe Amerikano.
Buongiorno e ben tornato👍
Ottima analisi, come sempre, del resto.. “il saker è il saker”
Un salutone e a presto✌
ho riletto nuovamente e con più attenzione l’articolo che è profondamente argomentato perché si regge sul informazioni che non sono di pubblico dominio e naturalmente anche sulle sue competenze teoriche sia in economia sia in nelle strategie e tattiche che gli imperi del passato e presente hanno esplorato ed attuato per difendere il loro dominio.
Oggi è sempre più difficile costituire imperi e difenderli e gli uSA e UK lo stanno sperimentando ma non possono dolersene platealmente.
L’autunno e l’Inverno alzeranno il velo sulla fatiscente potenza occidentale.
La Russia però non starà a considerare i risultati ottenuti, sa che deve smembrare ciò che resta dell’influenza degli SU e soprattutto dei Privati che se ne sono serviti, che dovranno essere presi per le orecchie e sterilizzati in celle ordinarie dove dovranno vedersela con i disperati che il loro sistema che ha prodotto e continuerebbe a produrre.
Oggi nuova denigrazione della Russia
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attraverso Vlad the Mad (Putin) che ne cancellerebbe il passato dai libri di Storia
https://www.repubblica.it/cultura/2022/07/23/news/putin_cosi_la_russia_cancella_la_verita_sul_suo_passato_anche_dai_libri_di_scuola-358801421/
e la “Verità” cancellata del passato sarebbe che Stalin era uguale ad Hitler, invadeva le altre nazioni e perseguitava gli ebrei
> in Italia serve ora in apertura della campagna elettorale per stigmatizzare putiniani e no-vax assimilati tra di loro
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https://www.ilmattino.it/primopiano/esteri/russia_rimuove_kiev_ucraina_libri_scuola-6722374.html
questo tipo di denigrazione c’era già, ma è stato portato ad un nuovo livello
Bentornato Saker!…mancavano tanto le tue analisi.
Analisi che ritengo estremamente plausibili, anche se un dubbio mi rimane.
Se il conflitto dovesse degenerare su un fronte vastissimo o su più fronti, la Russia avrebbe le risorse umane per sostenerlo? Oppure sa già di poter contare sull’aiuto di altre nazioni “amiche” e più popolose?
Spero di vedere analizzato questo aspetto in un prossimo articolo. Grazie.
No, no…ma quali analisi più brevi ma più frequenti! Non puoi immaginare la soddisfazione ed il senso di gratificazione che ho avuto dopo la lettura di questo vero e proprio saggio. Direi di più, perché non scrivere un vero e proprio libro di geopolitica? Detto questo, un caro saluto dall’interno dell’Occidente…
Ah, quasi dimenticavo, posso consigliare un paio di sezioni (magari aggiornate, ove possibile) in più nel sito? Bielorussia, Caucaso e storia eurasiatica…grazie sempre.