Durante la sua visita in Ucraina per inaugurare un memoriale dedicato alle vittime del massacro di Babij Jar, il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier ha letteralmente riscritto la storia del massacro di decine di migliaia di ebrei, facendo sembrare vittime i collaborazionisti ucraini dei Nazisti.

Il 6 ottobre 2021, il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier ha visitato l’Ucraina per inaugurare un memoriale dedicato alle vittime del massacro di Babij Jar. E il minimo che si possa dire è che questo discorso, ripugnante dal punto di vista della verità storica, ha scioccato chi conosce la storia.

Ma ricordiamo brevemente la storia dei massacri avvenuti nel burrone di Babij Jar, a Kiev, durante la Seconda Guerra Mondiale.

Pochi giorni dopo l’arrivo della Wehrmacht a Kiev il 19 settembre 1941, l’NKVD (la polizia segreta sovietica), che aveva previsto che gli occupanti tedeschi si sarebbero trasferiti negli edifici amministrativi sovietici, fece esplodere delle cariche esplosive posate precedentemente. Queste esplosioni e gli incendi che seguirono uccisero diverse migliaia di soldati tedeschi.

I tedeschi decisero di usare queste esplosioni come giustificazione per massacrare gli ebrei di Kiev, e fu emesso un ordine che chiedeva agli ebrei della città di radunarsi il 29 settembre alle 8 all’angolo delle strade Melnikova e Dokterivskaya, non lontano dal burrone di Babij Jar.

Ad uccidere gli ebrei non c’erano solo le SS, i poliziotti tedeschi del Sonderkommando e i membri delle Waffen SS, ma anche lo Schutzmannschaft Battalion 201 [in inglese], un battaglione di collaborazionisti nazisti ucraini dell’Organizzazione dei Nazionalisti Ucraini di Stepan Bandera, che in alcune fonti viene indicato come “Polizia ausiliaria ucraina”. Roman Shukhevich, membro dell’Organizzazione dei Nazionalisti Ucraini, era il capitano della prima compagnia di questo battaglione.

Insieme, nazisti tedeschi e collaborazionisti ucraini spararono e uccisero più di 33.771 ebrei (la cifra non è esatta perché i bambini sotto i 3 anni non vennero contati) in due giorni, il 29 e il 30 settembre 1941. Alcuni membri del 201° Battaglione Schutzmannschaft formarono in seguito l’UPA, l’Esercito Insurrezionale Ucraino.

I massacri continuarono a Babij Jar dopo questi due sanguinosi giorni del settembre 1941. In due anni quasi 140.000 persone furono fucilate o sepolte vive nel burrone: ebrei, polacchi, zingari, prigionieri di guerra, malati di mente e oppositori dei Nazisti. Nel 1942, 621 membri dell’OUN-B (l’organizzazione nazionalista ucraina che collaborò con i Nazisti e prese parte all’Olocausto [in inglese]) furono uccisi dai Nazisti a Babij Jar (sì, non avrebbero dovuto allearsi con il diavolo).

Ora che la storia dei massacri commessi a Babij Jar durante la Seconda Guerra Mondiale è stata riassunta chiaramente, torniamo a Frank-Walter Steinmeier e al suo discorso [in tedesco].

Qui a Babij Jar, negli ultimi giorni del settembre 1941, le truppe tedesche uccisero quasi 34.000 ebrei. Furono i tedeschi a perpetrare queste atrocità. Ci mancano le parole di fronte alla loro assoluta crudeltà e brutalità. Questo atto non fu un atto di ritorsione. L’omicidio di massa degli ebrei di Kiev è stato un crimine meticolosamente pianificato – pianificato ed eseguito da membri delle SS, della polizia di sicurezza e della Wehrmacht. Erano tutti coinvolti”, ha detto Frank-Walter Steinmeier.

Solo che, come abbiamo visto, non furono solo i tedeschi a progettare e realizzare il massacro. I collaborazionisti ucraini sono stati attivamente coinvolti. Omettendo di menzionare questi ultimi, Steinmeier li “ripulisce” in qualche modo per il massacro di Babij Jar, poiché secondo lui, solo i tedeschi furono responsabili. Inoltre, l’espressione “collaborazionisti ucraini” non compare nemmeno una volta nel discorso del presidente tedesco, anche se hanno avuto un ruolo più che attivo nell’Olocausto!

Ma  il suo discorso è stato più scioccante quando ha equiparato i rom, i sinti, i prigionieri di guerra e i disabili massacrati a Babij Jar, con i membri dell’Esercito di Liberazione Ucraino.

“Anche qui, a Babij Jar, dopo la strage degli ebrei di Kiev, le uccisioni continuarono: fino al 1943, fino alla ritirata dei tedeschi. Decine di migliaia di sinti e rom, membri dell’Esercito di Liberazione Ucraino, disabili e prigionieri di guerra hanno perso la vita in questo burrone”, ha aggiunto.

Esercito di Liberazione Ucraino è un termine che in realtà copre tutte le unità ucraine che hanno combattuto dalla parte dei Nazisti, comprese quelle che hanno massacrato ebrei, zingari, disabili e prigionieri di guerra! Metterli nella stessa frase delle loro vittime, come se questi collaborazionisti ucraini fossero da piangere tanto quanto quelli che hanno aiutato a massacrare, è assolutamente deprecabile.

Questo discorso è stato così scioccante che Eduard Dolinskyj, direttore del Comitato Ebraico Ucraino, che era presente all’inaugurazione del memoriale di Babij Jar, è quasi caduto dalla sedia quando ha sentito il discorso di Frank-Walter Steinmeier.

https://www.facebook.com/eduard.dolinsky/posts/4771770202855010

Ieri, alla magnifica cerimonia a Babij Jar, sono quasi caduto dalla sedia quando il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier ha detto che a Babij Jar “migliaia di combattenti dell’Esercito Insurrezionale Ucraino [la traduzione ucraina del discorso dice Esercito Insurrezionale invece di Esercito di Liberazione – ndr] furono sterminati.
Di chi parlava il presidente tedesco?
Bagazia, membro dell’Organizzazione dei Nazionalisti Ucraini, sindaco di Kiev, complice del furto e dello sterminio degli ebrei di Kiev, che fu poi fucilato dai tedeschi?
O forse il membro dell’Organizzazione dei Nazionalisti Ucraini ed editore del quotidiano Ukrainskoe Slovo, Ivan Rogach, che nel suo giornale invitò la gente di Kiev ad espellere e uccidere gli Ebrei? Anch’egli fu poi giustiziato dai tedeschi.
O il membro dell’Organizzazione dei Nazionalisti Ucraini e comandante della polizia ucraina Jakov Shevchenko, l’autore diretto dell’omicidio degli ebrei del distretto di Fastov? Anche lui fu poi ucciso dai Nazisti!
C’è un memoriale per tutte queste persone a Babij Jar, allestito proprio sulle ossa delle loro vittime.
Inoltre, le strade adiacenti alla fossa comune prendono il nome da altri assassini e complici dell’omicidio: Oleg Olzhich, un membro dell’Organizzazione dei Nazionalisti Ucraini, organizzatore della polizia ausiliaria di Kiev, il capo dell’Organizzazione dei Nazionalisti Ucraini Bandera e il loro fantoccio Olena Teliga.
A quanto ho capito, il personale dell’ambasciata di Kiev ha contribuito a scrivere il discorso del presidente tedesco. Solo da loro potevano uscire informazioni che presentavano assassini e saccheggiatori come “vittime innocenti del Nazismo”.
Dopo che l’ambasciata tedesca ha voluto erigere un cartello commemorativo in onore del sindaco Nazista Bagazia e questo discorso presidenziale, i diplomatici tedeschi dovrebbero pensare seriamente a chi prepara tali documenti e quali fonti usano”, ha scritto Dolinsky sulla sua bacheca di Facebook.

Se Eduard Dolinsky è sorpreso che la riscrittura della storia, diventata uno sport nazionale in Ucraina, colpisca anche la Germania, io no. Quando si vedono regolarmente funzionari tedeschi che chiedono a Mosca di applicare gli Accordi di Minsk, anche se la Germania è stata uno dei quattro paesi che hanno redatto questo testo, che non menziona la Russia come parte in conflitto (si veda la mia traduzione completa degli Accordi di Minsk-2 [in inglese]), si capisce subito che la riscrittura della storia è tanto diffusa in Occidente quanto in Ucraina!

Cancellando il ruolo dei collaborazionisti ucraini nel massacro degli ebrei a Babij Jar e ponendo la morte dei carnefici sullo stesso piano di quella delle loro vittime, Frank-Walter Steinmeier si è infatti impegnato in una sordida riscrittura della storia. Una riscrittura che permette ai Neonazisti ucraini di imbiancare i loro antenati ideologici come Stepan Bandera o Roman Shukhevich, e quindi di presentarsi come semplici nazionalisti, e non come Neonazisti.

È riscrivendo la storia che si permette al Neonazismo di svilupparsi, tra l’altro, in Ucraina. E il discorso di Frank-Walter Steinmeier fa parte di questa riscrittura della storia, rendendolo complice dello sviluppo del Neonazismo in Ucraina.

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Articolo di Christelle Néant pubblicato su Donbass Insider il 9 ottobre 2021
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia.

[le note in questo formato sono del traduttore]

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