I media di regime sono talmente invaghiti del governo ucraino post-Maidan che qualsiasi cosa negativa, inclusa una serie di misteriose morti di politici anti-Maidan, viene ignorata.
In seguito all’omicidio di Boris Nemtsov a Mosca il 27 febbraio, l’Occidente se l’é goduta. Passando dalle forti allusioni alle aperte accuse di assassinio politico diretto dal Cremlino, media e politici occidentali non hanno perso l’opportunità per trattare il presidente russo come un punching ball.
Il Parlamento Europeo ha adottato una risoluzione che chiede un’indagine internazionale della morte di Nemtsov e suggerisce che l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa, il Consiglio Europeo, e le Nazioni Unite dovrebbero avere un ruolo nell’inchiesta.
I senatori USA John McCain e Lindsey Graham hanno presentato una Risoluzione del Senato che condanna l’omicidio di Nemtsov. La Risoluzione chiamava anche il presidente Obama e la comunità internazionale a richiedere un’investigazione indipendente dell’omicidio ed a moltiplicare gli sforzi per promuovere la libertà di parola, i diritti umani e lo stato di diritto in Russia.
Inoltre incitava Obama a continuare a sanzionare coloro i quali violano i diritti umani nella Federazione Russa e ad aumentare il sostegno statunitense agli attivisti per i diritti umani in Russia.
E’ così si é proseguito…in tutto l’Occidente.
Nel frattempo, durante lo stesso periodo in Ucraina, al di fuori dell’area filo-russa del sud-est, veniva riportato quanto segue:
- 29 gennaio: l’ex presidente del governo locale della regione di Kharkov, Alexey Kolesnik, si é impiccato.
- 24 febbraio: il sindaco di Melitopol, Sergey Valter, si é impiccato poche ore prima del suo processo.
- 26 febbraio: Alexander Bordiuga, vicedirettore della polizia di Melitopol, é stato trovato morto nel suo garage.
- 26 febbraio: Alexander Pelushenko, ex membro del parlamento Ucraino ed ex sindaco di Zaporozhe, é stato trovato ucciso da colpi di arma da fuoco.
- 28 febraio: Mikhail Chechetov, ex membro del parlamento, membro del partito di opposizione (Partia Regionov), “è caduto” dalla finestra del suo appartamento al diciassettesimo piano, a Kiev.
- 14 Marzo: l’ex pubblico ministero di Odessa, il trentaduenne Sergey Melnichuk, “è caduto” fatalmente dal nono piano.
Il Partito delle Regioni (Partia Regionov) ha accusato direttamente il governo ucraino per le morti dei suoi membri e fatto appello all’Occidente perché reagisca a questi eventi. “Ci rivolgiamo all’Unione Europea, all’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa, ed alle organizzazioni per i diritti umani europee ed internazionali perché reagiscano immediatamente alla situazione in Ucraina, e diano una valutazione legale delle azioni criminali del governo ucraino, che uccide cinicamente i propri avversari politici”.
Da quanto sopra non possiamo concludere che il governo ucraino sia responsabile per tutte queste morti, neanche per una sola. Ma non possiamo nemmeno concludere che il governo russo sia responsabile per la morte di Boris Nemtsov, a dispetto di media e politici statunitensi.
Una ricerca nell’enorme database informativo Nexus non ha trovato alcuna menzione dei morti ucraini, ad eccezione dell’ultimo, Sergey Melnichuk, ma chiaramente non si trattava della stessa persona. Pare quindi che nessuna delle morti nella lista qui sopra sia stata ascritta al governo ucraino filo-occidentale.
Dove sono le richieste di investigazioni internazionali per queste morti? Negli Stati Uniti o in Europa? Dov’é il Senatore McCain?
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Articolo di William Blum apparso su Russia Insider il 5 aprile 2015.
Traduzione italiana a cura di Fulvio per SakerItalia.it
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