Il leader della DNR, Alexander Zakharchenko, è stato intervistato ieri durante uno dei talkshow più seguiti della TV russa, “Una serata con Vladimir Soloviev” e, alla domanda del conduttore se fossero già stati identificati gli (eventuali) complici sul posto che avevano reso possibile l’omicidio, ha replicato dicendo unicamente: “le indagini sono tuttora in corso”. Questo breve scambio di battute fa capire un paio di cose interessanti.
Primo, anche se c’è qualcuno che non vorrebbe che certe domande venissero fatte, queste vengono comunque fuori, anche alla TV russa, in prima serata.
Secondo, anche se Zakharchenko, ovviamente, ha accusato il servizio segreto ucraino, lo SBU, non ha rigettato l’idea che ci potessero anche essere delle complicità a livello locale. Tutto quello che ha detto è stato: “le indagini sono tuttora in corso”. Scommetto che questo argomento, le complicità locali, continuaranno a tormentare la dirigenza della DNR, a meno che non venga fuori qualche spiegazione plausibile per quello che è successo.
Terzo, il blogger russo Anatolii Sharii ha postato ieri un video carino e molto divertente su quelli che lo criticano solo per il fatto di voler fare domande imbarazzanti. Ecco quello che dice in un video intitolato: “Nessuno ha vietato di non pensare” (sottotitoli in inglese).
Tutto quello che posso dire è che sono pienamente d’accordo: se qualcuno preferisce non pensare, benissimo! Ma che per favore non censuri gli altri per il solo fatto di voler usare il proprio cervello.
Adesso andiamo ad analizzare una conseguenza molto pericolosa della situazione attuale.
Da una parte, abbiamo l’assassinio di un comandante militare della DNR molto popolare, dall’altra ora c’è il leader della DNR, Alexander Zakharchenko che, in pubblico, minaccia direttamente di vendicarsi colpendo personalità ucraine, sopratutto i capi del SBU. Ecco quello che ha detto (sottotitoli in italiano).
E ieri, durante lo show con Soloviev, Zakharchenko è arrivato a dire che le sue truppe sono pronte a liberare Kiev.
Ora, mettetevi al posto di un leader ukronazi o, ancora meglio, al posto del capo-stazione della CIA a Kiev: Minsk-2 non lo volete, quello che volete è una guerra con la Russia. Non è forse ovvia la soluzione?
Organizzate un orribile attacco terroristico a Kiev, diciamo una auto bomba contro il palazzo dell’SBU a Kiev nell’ora di punta, proprio per essere sicuri di coinvolgere il massimo numero di civili e poi, naturalmente, incolpate di tutto Zakharchenko e i leaders della DNR. E quando tutto il “mondo civile” (cioè gli USA e i suoi fantocci della NATO) avranno denunciato l’ultima “nefandezza della Russia”, lanciate una massiccia offensiva contro la Novorussia e dite che siete stati attaccati dalle forze della DNR, “proprio come aveva detto Zakharchenko”.
Amici, questo è molto, molto brutto. Non me la sento di prendermela con Zakharchenko per quello che ha detto, ha appena perso un caro amico ed è chiaramente alterato, ma il fatto è che tutta questa storia comincia ad apparire estremamente pericolosa.
Per rendere le cose ancora brutte, ci sono ora dei chiari segnali di come l’amministrazione Obama abbia deciso di alzare (ancora una volta) la posta in gioco in Siria e che il loro astutissimo piano è quello di far sloggiare a suon di bombe quelli del Daesh da Mosul, per costringerli ad entrare in Siria e partecipare ai combattimenti contro i Siriani e i Russi. Appena in tempo per sottrarre ai Russi la vittoria ad Aleppo (o almeno così sperano gli Americani). E, naturalmente, le bombe che cadono su Mosul sono “democratiche” e “umanitarie”, perciò la stampa non ha nulla da obbiettare. Solo le bombe russe sono “disumane”, e quindi orribili.
Allora, se gli Anglo-Sionisti hanno deciso di alzare la posta in Siria, non potrebbero aver deciso di farlo anche in Ucraina? Creare una bella guerricciuola, giusto in tempo perchè Hillary sconfigga Trump che, dopo tutto, è un ben noto “alleato di Putin”, giusto?
Ritengo che il rischio di un false-flag, organizzato dalla CIA o dallo SBU in Ucraina (probabilmente a Kiev) sia attualmente altissimo, come quello di un attacco ukronazi alla Novorussia.
The Saker
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Articolo pubblicato da Thesaker.is il 19 ottobre 2016
Tradotto in Italiano da Mario per SakerItalia.it
Cosa dovrebbero fare quelli della DNR? stare ancora con le mani in mano mentre quelli di Kiev (col supporto dei loro complici dentro e fuori l’ucraina) gli ammazzano uno ad uno i migliori combattenti e comandanti?
La reazione dl Zakharchenko è sacrosanta e, ammesso che facendo quello che ha minacciato finirebbe per favorire la guerra che vogliono sia a Washington sia a kiev, pazienza!
Ci sono situazioni e provocazioni alle quali non si può non rispondere e, peraltro, se l’assassinio di “Motorola” è stata una provocazione proprio per alimentare una nuova guerra (come personalmente ho ipotizzato fin dall’inizio) , il non rispondere non servirebbe a preservarsi da eventuali false flag … se i cani rabbiosi di Kiev vogliono una guerra nessuno potrà mai impedirgli di mettere qualche bomba in qualche mercato per poi accusare quelli del donbass e la russia…non li hanno forse già accusati falsamente dell’abbattimento di quell’aereo di linea ? allora tanto vale rispondere subito. Spero solo che Zakharchenko abbia la forza militare di fare quello che ha detto e che davvero riesca a portare la guerra fino a Kiev.
Comunque, riascoltando le dichiarazioni di Zakharchenko, mi sembra che conosca già i mandanti e si tratta solo di scoprire gli esecutori e i loro possibili complici all’interno della stessa DNR.
Non mi sembra, quindi, che sospetti che la morte di “Motorola” dipenda – come ipotizzato dallo stesso Saker e da altri – da una faida interna né che sia stata organizzata dal cremlino.
–non c’è dubbio che un responsabile politico del Donbass deve avere un forte autocontrollo ,nei riguardi di” dichiarazioni pubbliche” , dopo l’assassinio di Motorola ,considerando che i media occidentali e/o avversi all’esistenza di Novorossja, vanno a nozze per enfatizzare eventi che poi si auto-realizzano un po’ come accade nelle speculazioni finanziarieoccidentali quando devono raggiungere l’obiettivo.
Zakarcenko sarà certamente severamente redarguito dai protettori di Mosca che non hanno bisogno di altri fronti da gestire.
Gli sfoghi sono ammessi in ambito familiare ma non in altri contesti.
ma cosa ha detto di così riprovevole Zakarcenko? promettendo vendetta contro gli assassini di Kiev ha detto solo quello che buona parte delle persone normali direbbe senza stare a preoccuparsi dei “,media occidentali” che, comunque, parlerebbero male di Zakarcenko.
Che palle con questa storia di preoccuparsi in continuazione di quello che dicono le prostitute mediatiche occidentali…bisogna innanzitutto preoccuparsi del proprio popolo!
Spero che se i russi alla medvedev, sempre preoccupati di quello che diranno i media occidentali, lo rimproverano li mandi affanculo.
La resistenza del donbass non deve molto né a Putin né ad altri se non ai volontari russi che l’hanno aiutata fin dall’inizio (tipo il comandante Strekof…spero di scrivere bene il nome) e ai partiti non di governo che l’hanno appoggiata e aiutata…primo fra tutti il partito comunista russo….putin è arrivato in ritardo e s’è distinto soprattutto nel frenare le spinte rivoluzionarie della Novorussia…forse avrà avuto i suoi buoni motivi ma quelli di novorussia ne hanno altri ancora più buoni per ribellarsi e combattere: non essere eliminati fisicamente!