Scopo e Realizzazione
Di Kovov Rat
Traduzione russo/inglese J. Hawk
Le finalità operative dello Stato Maggiore ucraino hanno seguito uno schema classico:
Prima fase:
Uno. Creare di un saliente attorno alla città di Debaltsevo, concentrandovi il massimo possibile di truppe e creare due posizioni difensive, una a Debaltsevo stessa e l’altra a Olkhovatka.
Due. Concentrare truppe nella zona di Olenovka-Dokuchaevesk e instaurare una linea di difesa a sud.
Tre. Fortificare le posizioni all’altezza del posto di blocco 31 a Krymskoye, assicurarsi il controllo della strada per Bakhmutka tramite l’occupazione delle colline circostanti che assicurano la visuale di fuoco fino a Gorlovka, prevenendo così ogni possibilità di movimento per le truppe novorusse sull’asse Lugansk-Gorlovka.
Quattro. Impegnare il massimo possibile di forze della DPR in scontri di logoramento, usando come base operativa per questo tipo di azioni l’aereoporto di Donetsk.
Cinque. Fare in modo che l’esercito novorosso tenti di chiudere il saliente di Debaltsevo all’altezza di Svetlodarsk.
Guardando attentamente le mappe, si può vedere come il saliente di Debaltsevo presenti due particolari formazioni a “corna” in vicinaza di Gorlovka e Popasnaya. Schieramenti questi che, almeno sulla carta, sembrano essere fatti apposta per essere tagliati. Proprio quello su cui contavano gli ucraini.
Seconda fase:
Uno. All’inizio delle operazioni belliche, gli ucraini iniziano un massiccio bombardamento di artiglieria su Gorlovka da Artemovsk, Avdeevka e dalle alture circostanti il posto di blocco 31, per impedire alle forze della DPR di manovrare nei “corni” e spingerle alla chiusura del saliente attorno a Svetlodar.
Due. Fulminei attacchi lungo gli assi Debaltsevo-Gorlovka e Avdeevka-Yasinovataya tagliano fuori Donetsk e la chiudono in una enorme sacca. La DPR cessa praticamente di esistere.
Tre. Attacchi di supporto lungo gli assi Debaltsevo-Gorlovka e Avdeevka-Yasinovataya-Gorlovka isolano le forze della Novorussia nel saliente di Gorlovka.
Un tale piano di attacco è compatibile con la configurazione del fronte e le operazioni militari del periodo gennaio-febbraio 2015.
Il distaccamento di truppe ucraine a Debaltsevo e Olkhovatka era stato rinforzato e si erano approntate postazioni difensive e questa è la ragione del lento procedere delle operazioni nel Debaltsevo. Le forze ucraine avevano anche condotto una massiccia azione di avanscoperta sull’asse Avdeevka-Yasinovataya e bombardato pesantemente Gorlovka. Truppe ucraine si erano anche concentrate nelle vicinanze di Olenovka e Dokuchaevsk, operando molti tentativi di sfondamento in questi settori. Le forze novorusse si erano scontrate con una tenace difesa ucraina nella zona di Svetlodar, ottenendo in quella zona successi molto limitati.
Operazioni dell’esercito novorusso:
Prima di tutto c’è da dire che si era capito subito quale fosse lo scopo operativo delle forze ucraine. Con l’eliminazione dei “cyborg” dall’aereoporto, agli ucraini era venuta a mancare una posizione chiave fortificata vicino a Donetsk, ma allo stesso tempo la Novorussia ha finto di cadere nel tranello.
Contemporaneamente le forze novorusse distruggevano il posto di blocco n° 31 nel nord-est della regione di Lugansk, prendendo il controllo delle colline circostanti e bloccando le operazioni ucraine presso Popasnaya e Krymskoye.
Secondo. Dopo una fase offensiva nella zona di Svetlodarsk-Krasnyy Partizan, i novorussi sono passati a difesa, rinforzando i fianchi del saliente di Gorlovka a nord di Popasnaya. L’attività bellica di fronte a Mariupol aveva lo scopo di distogliere forze ucraine dalla zona di Olenovka. Gli assalti su Nikishino e Chernuchino hanno poi inchiodato sulla difensiva il raggruppamento di Olkhovatka.
Così si è formata la sacca del Debaltsevo, alla cui distruzione stiamo ora assistendo.
Commento del traduttore J. Hawk:
Questo scenario è perfettamente plausibile. Anche se il piano ucraino in sè stesso era buono, non bisogna dimenticare che un piano è buono solo quanto lo sono le truppe che lo devono eseguire. Questo è il motivo per cui l’esercito ucraino ha fallito. Le forze della Novorussia hanno dimostrato di essere meglio guidate e meglio motivate, fattori più che sufficienti a ribaltare lo svantaggio numerico rispetto agli ucraini.
L’esercito ucraino ha poi seguito troppo rigidamente il proprio piano d’azione, non c’è stato nessun tentativo di abbandonare il saliente quando è diventato evidente che non sarebbe servito da trampolino offensivo per tagliare fuori Donetsk. Il fatto che un così gran numero di uomini si sia fatto intrappolare in questo modo, la dice lunga, sia sul grado di incapacità dei comandi ucraini che sullo spirito combattivo della truppa. Qualità queste che, al contrario, non mancano certo fra le fila dei novorussi.
Le forze novorusse si sono anche distinte in quella che potremmo chiamare la “disciplina delle comunicazioni”, tutte le loro operazioni si sono svolte di sorpresa, senza inutili chiacchiere su internet e simili, dove comunque si tende a focalizzarsi su zone secondarie del fronte. Non dimentichiamo infatti che anche lo Stato Maggiore ucraino può leggere il blog del Colonello Cassad e quello che scrive Strelkov, ed entrambi lo sanno.
Che cosa succederà ora? Non è chiaro come farà l’Ucraina a tentare qualcos’altro di simile in un prossimo futuro. Questo è stato quanto di meglio hanno potuto fare, e non riusciranno a ripeterlo tanto presto. Non si sa come faranno gli ucraini a rimpiazzare le perdite, specialmente quelle di materiale pesante. Le nazioni NATO sanno fin troppo bene che ogni pezzo di armamento dato loro, apparirà dopo poco tempo come una carcassa fumante nei video di guerra novorussi. Anche se in teoria l’Ucraina ha la possibilità di arruolare molti uomini, il morale e il livello di addestramento sono molto bassi. Inoltre il paese è in condizioni assai peggiori di quanto lo fosse due mesi fa e gli organi di finanziamento occidentali (FMI), i veri padroni dell’Ucraina, guardano con sospetto ad una condotta militare troppo rischiosa.
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Traduzione italiana a cura di Mario per sakeritalia.it
articolo apparso sul sito Fort Russ il 14/02/2015
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