La grande bellezza della guerra di logoramento è che la strategia militare dei tentativi dei belligeranti di vincere una guerra logorando il nemico potrebbe non ottenere necessariamente il successo strategico previsto. Peggio ancora, può rimanere inconcludente e diventa difficile distinguere tra il vincitore e il vinto.
Il miglior esempio dei tempi moderni è stata la Guerra d’Attrito che l’Egitto lanciò nel marzo 1969 per logorare Israele mediante un lungo impegno, e quindi fornire all’Egitto l’opportunità di rimuovere le forze israeliane dalla penisola del Sinai, che Israele aveva preso all’Egitto nella Guerra dei Sei Giorni del 1967.
Quella guerra di logoramento si rivelò inconcludente. Nessun territorio cambiò proprietario e non ci fu un vincitore evidente. Le opinioni variano sul fatto che entrambe le parti abbiano ottenuto un successo strategico. Probabilmente, l’incapacità dell’Egitto di ottenere guadagni territoriali equivalse ad una vittoria israeliana; ma poi, il cambiamento nell’equilibrio psicologico risultò a favore dell’Egitto, cosa che alla fine portò al trattato di pace del 1979 che seguì gli Accordi di Camp David.
Ma per i negoziati pacifici finali, è necessaria la leadership. Henry Kissinger nel suo nuovo libro Leadership: Six Studies in World Strategy dedica un capitolo ad Anwar al-Sadat come uno dei sei leader mondiali che conosceva, che possedeva le strategie di governo necessarie per portare a termine la Guerra d’Attrito in Egitto. Kissinger la chiama la “strategia della trascendenza” di Sadat.
Quando si tratta del conflitto in Ucraina, la Russia sta cercando quello che Clausewitz chiamava “l’esaurimento dell’avversario”. Ma il paradosso è che la parte percepita come svantaggiata – l’Ucraina – sta cercando sempre più mezzi per neutralizzare i vantaggi della Russia nel tempo.
Non c’è dubbio che l’artiglieria ucraina abbia iniziato a colpire le forze russe dove fa male, nello sforzo logistico russo nella regione altamente strategica del Mar Nero meridionale, dove alla fine si deciderà la contesa geopolitica. Martedì il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che “La situazione in Ucraina testimonia i tentativi degli Stati Uniti di prolungare questo conflitto”.
Già da due mesi Kiev parlava del lancio di una grande controffensiva per riconquistare la città meridionale di Kherson, e invertire la tendenza contro le forze russe che avanzano verso la città portuale critica di Odessa, che è un’ancora di salvezza vitale per l’Ucraina.
Kiev sta distruggendo ponti sul Dnepr e i depositi di munizioni russi in Crimea, ma il movimento di fanteria più ampio deve ancora avvenire. Le forze russe si stanno rafforzando e trincerando per difendere Kherson. Politico ha scritto: “È una finta di Kiev per rimescolare e confondere le forze russe? O un’indicazione che l’Ucraina attualmente non ha la potenza di fuoco per spodestare la presa di Mosca su un territorio chiave – e che una guerra logorante di guadagni e perdite è inevitabile?”
Nel frattempo, cresce il dubbio che tutti quei miliardi di dollari di armi che si riversano in Ucraina da tutta Europa e dal Nord America facciano davvero la differenza per il “quadro generale”. Nella migliore delle ipotesi, l’Europa dovrà affrontare un inverno freddo e da brividi. Allo stesso modo, c’è anche lo scenario apocalittico [in inglese] dell’Europa in autunno con “crolli epici di azioni, debito, valute, inflazione molto più alta”.
Nella stessa linea del fronte del Donbass, i russi continuano a “macinare” l’esercito ucraino. Le operazioni sono attualmente battaglie posizionali lungo la linea Bachmut-Seversk-Soledar. Gruppi d’assalto russi sono entrati a Bachmut, che è un fulcro di comunicazione altamente strategico per Kiev, e quattro giorni fa sono riusciti a stabilire un punto d’appoggio nella periferia orientale della città. Mercoledì i russi hanno preso il controllo di Vershina, alla periferia sud-orientale di Bachmut. Sta iniziando un attacco su più fronti a Bachmut.
Per quanto riguarda la città di Soledar, le difese ucraine stanno crollando dopo aver subito pesanti perdite in duelli di controbatteria. I russi hanno affermato che oltre il 50 percento del personale e dell’equipaggiamento militare del 15º Battaglione Fanteria Motorizzata della 58ª Brigata Motorizzata delle forze armate dell’Ucraina è stato distrutto. Ancora una volta, le forze russe hanno preso il controllo di Peski la scorsa settimana, che ora riprenderanno l’offensiva anche verso Krasnogorovka.
Detto questo, c’è ancora molta strada da fare per portare l’offensiva russa ai confini amministrativi del 2014 del Donbass. Pertanto, le forze ucraine che sono state dissanguate non sono in grado di spingere forte mentre i russi continuano a ridurle in polvere.
L’odore di resa dei conti nell’aria
Martedì, un alto funzionario del servizio di intelligence estero russo SVR, Vladimir Matveev, che detiene il grado di generale, ha rivelato in modo sensazionale alla Conferenza di Mosca sulla sicurezza internazionale che la Russia ha informazioni secondo cui gli sponsor occidentali del presidente ucraino Zelenskyj l’hanno quasi licenziato, e stanno pianificando lo smembramento e l’occupazione di parte delle terre ucraine.
Per citare Matveev, “Come si può vedere dalle informazioni che arrivano all’SVR, i gestori occidentali hanno quasi licenziato (il regime di Kiev) e stanno lavorando duramente sui piani per lo smembramento e l’occupazione di almeno una parte delle terre ucraine. In realtà, c’è molto di più dell’Ucraina in gioco per Washington e i suoi alleati. È il destino del sistema coloniale di dominio mondiale”.
Il generale non avrebbe potuto declassificare informazioni così sensibili davanti ad un pubblico internazionale d’élite in un impeto di “guerra psicologica”. C’è un vago indizio da qualche parte che la resa dei conti non sia lontana?
Infatti, il Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres incontra oggi il presidente Volodymyr Zelenskyj in Ucraina per discutere una soluzione politica al conflitto. Lunedì, Guterres ha avuto una telefonata con il Ministro della Difesa russo [in inglese] Sergej Shojgu “per discutere le condizioni per le operazioni di sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhia”, durante il quale hanno “scambiato opinioni anche sulla missione conoscitiva in relazione all’incidente del carcere di Elenovka”.
La sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhia si è trasformata in un importante problema internazionale mentre continuano i bombardamenti ucraini. L’argomento è emerso in una conversazione telefonica [in inglese] tra il Segretario di Stato americano Antony Blinken e il suo omologo ucraino Dmytro Kuleba mercoledì. Secondo quanto riferito, gli Stati Uniti stanno cercando una riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sulla situazione in Ucraina mercoledì prossimo.
Ancora una volta, una missione conoscitiva imparziale sull’incidente della prigione di Elenovka può causare seri danni alla posizione di Zelenskyj, essendo un orribile crimine di guerra nel quale decine di prigionieri di guerra ucraini (dell’Azovstal di Mariupol, che venivano interrogati dai russi) sono stati messi a tacere con un attacco missilistico HIMARS.
Stiamo vedendo i primi segni di un Zelenskyj al quale viene messa una museruola? In un recente articolo sul New York Times, il noto editorialista Thomas Friedman ha fatto oscuri accenni al fatto che “in privato, i funzionari statunitensi sono molto più preoccupati per la leadership ucraina di quanto non facciano intendere. C’è una profonda sfiducia tra la Casa Bianca e il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj, molto più di quanto riportato”.
La conclusione è che potrebbe esserci di più di quanto sembri nelle osservazioni di ieri sera alla televisione Rossija 24 dell’ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatolij Antonov, che si aspetta di incontrare funzionari del Pentagono e del Dipartimento di Stato “nel prossimo futuro, dove sarà possibile mettere i puntini sulle i e determinare se gli americani sono davvero pronti per un’interazione equa e reciprocamente vantaggiosa”.
Antonov ha lamentato lo stato delle relazioni Russia-USA: “La situazione è deplorevole. Vorrei dire il contrario, ma non posso. Tutto ciò che è stato creato negli ultimi anni è andato in pezzi. Sembrava che due anni fa le relazioni fossero complicate quando abbiamo avuto l’amministrazione Trump che espelleva i diplomatici russi, litigando sulla proprietà. Ma oggi sono semplicemente senza precedenti”.
Ha aggiunto che i russi che viaggiano fuori dal loro paese o risiedono negli Stati Uniti, “sono discriminati per essere russi, intimiditi, perseguitati, minacciati. Purtroppo, i legami culturali, scientifici ed educativi sono stati interrotti. Le menzioni sul ruolo del nostro paese nella Seconda Guerra Mondiale vengono cancellate”.
Prendendo atto del fatto che il Ministro degli Esteri russo Lavrov e Blinken hanno tenuto colloqui telefonici alla fine di luglio per la prima volta in più di sei mesi, Antonov ha affermato: “Devo ammettere che il dialogo politico russo-statunitense oggi è paralizzato. Di conseguenza, anche le aree di reciproco interesse per i due paesi soffrono. I contatti sono occasionali… Siamo fermamente convinti che senza l’interazione diretta delle nostre (due) potenze non si possano risolvere non solo i problemi delle relazioni bilaterali, ma anche questioni che riguardano il mondo intero”.
Antonov sembrava “sensibilizzare” l’opinione pubblica russa. Ciò che ha detto è stata una completa inversione di tendenza rispetto al discorso di Putin [in inglese] del giorno prima che ha messo alla berlina “l’Occidente collettivo” e gli Stati Uniti in particolare.
A dire il vero, la guerra di logoramento in Ucraina si sta avvicinando a un punto di svolta. La controffensiva ucraina non si è concretizzata, mentre sembra improbabile anche un massiccio colpo da KO russo per eliminare direttamente l’esercito ucraino vacillante.
Nel frattempo, le agenzie di intelligence in Russia e Washington stanno elaborando silenziosamente uno scambio di prigionieri [in inglese] che il Presidente Biden desidera. Nelle cronache della Guerra Fredda, questi scambi di solito preannunciavano una distensione.
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Articolo di M. K. Bhadrakumar pubblicato su Ron Paul Institute for Peace and Prosperity il 19 agosto 2022.
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia.
[le note in questo formato sono del traduttore]
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Si legge da tempo che l’occidente prima o poi voglia finire l’impegno militare con la Russia per dedicarsi alla Cina (ed all’Iran) magari con Trump presidente. Ora, se ciò fosse vero e dal momento che il canovaccio è stato progettato minimo da decenni con una catena di causa ed effetto fin nei minimi particolari, ecco.., questa catena, questa serpe, questa linea temporale infera andrebbe recisa.
FSB ha individuato l’autrice dell’attentato a Daria Dugina.
E’ membra dell’Azov.
E ora ?
Si mandano le carte bollate in tribunale e si aspetta 10 anni, poi l’appello, poi la Cassazione con rinvio per parziale visto di forma, poi nuove perizie pschiatriche, e alla fine scarcerazione per decorenza dei termini, e assoluzione?
questa notizia mi sorprenderebbe se non avesse altri scopi che qui indico:
A) –
quell’agente esiste davvero ma il fatto che sia riuscita a scappare con i suoi complici indica che FSB non voleva il pesce piccolo ed è sulle tracce del mandante o mandanti.
B)-
I datori di lavoro dell’agente fuggita non hanno interesse a tenerla in vita e la dovranno eliminare per essersi lasciata individuare; tuttavia devono mettere in conto che la sua sparizione diventerà una prova e SBU si vedrà recapitare fra qualche tempo(non subito) nei suoi uffici a Kiev o dove si trovano ubicati , un missile ad alto tenore di energia cinetica.
C)-
per qualche motivo i Russi vogliono che Daria sembri il vero bersaglio, mentre molto probabilmente (ovviamente) volevano uccidere il padre. Perché? False flag? Deep state russo? Altro?
https://www.maurizioblondet.it/morte-della-figlia-di-dugin-diversi-punti-oscuri/
Dichiarazione di Dugin.
Sì ammiro la sua nobile e civile reazione… ma immagino il suo cuore spezzato.
Amici cari del sito, utenti e Redazione, che cosa è in gioco in questa guerra, se non definitivo futuro del carattere umano del vivere opposto al progetto di schiavitù del definitivo delirio materialistico?
L’appello di Alexandr Dugin dopo l’omicidio di sua figlia:
«Come tutti sapete, a seguito dell’attacco terroristico compiuto dal regime nazista ucraino, il 20 agosto, al ritorno dal festival Tradizione vicino a Mosca, mia figlia Daria Dugina è stata brutalmente uccisa davanti ai miei occhi da un’esplosione.
Era una bella ragazza ortodossa, patriota, inviata di guerra, filosofa. I suoi discorsi e reportage sono sempre stati profondi, fondati e misurati.
Non ha mai invocato la violenza e la guerra.
Era una stella nascente all’inizio del suo percorso.
I nemici della Russia l’hanno uccisa vilmente, di nascosto…
Ma la nostra gente non può essere spezzata nemmeno con colpi così insopportabili.
Volevano reprimere la nostra volontà con un terrore sanguinoso contro i migliori e i più vulnerabili di noi.
Ma non raggiungeranno il loro obiettivo.
I nostri cuori non bramano solo la vendetta o il castigo, è troppo meschino, non da Russi.
Abbiamo solo bisogno della nostra Vittoria.
Mia figlia ha messo la sua vita da giovane ragazza sul suo altare.
Quindi vincete, per favore!
Volevamo crescerla intelligente ed eroina.
Che possa anche ora ispirare i figli della nostra patria a compiere gesta eroiche”.
tradotto: solo la Vittoria in questa guerra potrà vendicare la vile uccisione di Darya
Non sono convinto dell’ analisi. Ormai la Russia si e’ ficcata in un tunnel,o distrugge e ammazza tutti gli ukraini o dovra’ ritirarsi e fare una figura di M che i libri di storia non parleranno d’altro…….per l’ eternita’.
https://www.timeout.com/newyork/news/a-statue-of-vladimir-putin-has-taken-residence-inside-a-central-park-playground-080822
https://www.manoramaonline.com/children/kidz-club/2022/08/08/statue-of-putin-in-the-playground-of-central-park-in-new-york.html
–
ovviamente ci provano, ma non sono sicuro che rideranno a lungo
ieri
https://www.youtube.com/watch?v=tfLfaCLpx0k
Orrore a Mosca
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oggi
https://www.youtube.com/watch?v=qIKhlCtgXgg
Minaccia Nucleare – MOSAICO – Rassegna stampa internazionale
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– Attentato a Mosca in cui è stata uccisa Daria Dugina, giornalista, figlia del filosofo Aleksandr Dugin. Ecco cosa ha scritto dell’Italia il sito internet di cui Daria era redattrice capo:
https://unitedworldint.com/26302-the-fall-of-the-quisling-draghi-and-italys-prospects/
La caduta del quisling Draghi e le prospettive dell’Italia
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– L’obiettivo di alcuni apparati dello stato profondo americano sarebbe quello di “balcanizzare” la Russia. Lo scorso giugno si è discusso di questo progetto in una riunione di un’Agenzia governativa degli Stati Uniti:
https://popularresistance.org/us-govt-body-plots-to-break-up-russia-in-name-of-decolonization/
IL GOVERNO DEGLI STATI UNITI COMPLOTTA PER DISTRUGGERE LA RUSSIA IN NOME DELLA “DECOLONIZZAZIONE”
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– Tensioni nei pressi della centrale nucleare di Zaporizhzhia. La Russia ha dato il via libera alle ispezioni dell’Agenzia internazionale per l’Energia atomica:
https://www.lefigaro.fr/international/centrale-nucleaire-en-ukraine-biden-macron-scholz-et-johnson-appellent-a-la-retenue-20220821
Durante i loro colloqui di domenica, i quattro leader occidentali hanno anche “concordato che il sostegno all’Ucraina nella sua difesa contro l’aggressione russa sarà mantenuto”.
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– Monsanto e Black Rock comprano terreni agricoli in Ucraina:
https://then24.com/2022/08/04/slavery-is-freedom-monsanto-and-blackrock-are-buying-up-ukraine/
la schiavitù è “libertà”? Monsanto e BlackRock stanno comprando l’Ucraina
Insieme, queste società statunitensi hanno acquistato circa 17 milioni di ettari nell’Ucraina orientale e meridionale, già l’intera area coltivata d’Italia.
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– Liz Cheney potrebbe correre come indipendente nelle prossime elezioni presidenziali del 2024 per impedire una rielezione di Donald Trump:
https://www.thetimes.co.uk/article/liz-cheney-may-run-as-independent-to-defy-trump-cqr0vslmz
Riguardo a Monsanto e Blak Rock, si sono presi il bidone (La Stangata)perché i russi si prenderanno la Terra occupata come preda di guerra e gli uomini di affari (oligarchi americani) scopriranno che si sono comprati la pelliccia dell’Orso ancor prima di vedere che ci lasciava la pelle; Vladimir o il capo tragico di Kiev.
https://www.azerbaycan24.com/en/we-should-kill-as-many-russians-as-we-can-ukrainian-envoy/
–
‘We should kill as many Russians as we can’ – Ukrainian envoy
ambasciatore della nazione in Kazakistan, Pyotr Vrublevsky:
“Stiamo cercando di uccidere il maggior numero possibile di russi. Più russi uccidiamo ora, meno i nostri figli dovranno farlo. Questo è tutto”, ha detto
–
mentre sul loro sito mirovorets dei nemici segnalati hanno scritto ‘Liquidata’ sulla foto di Darya Digina
Non capisco la parte dell’articolo in cui si parla di una guerra di logoramento tra Egitto e Israele nel 1969 che pur non avendo avuto successo dal punto di vista militare ha portato agli accordi di Camp David nel 1979 ?! Quegli accordi furono il frutto del contrattacco egiziano sul canale di Suez studiato e diretto dai generali dell’Armata Rossa nel 1973 “guerra del Kippur”. Ciò portò alla successiva crisi petrolifera governata dall’OPEC, al contrattacco sionista a sud ed ai successivi cessate il fuoco e armistizio. Gli accordi di Camp David sono invece il risultato del voltafaccia di Sadat che per altro pago con la vita. Tra l’altro alla guerra del Kippur parteciparono piloti del Patto di Varsavia. uno dei quali almeno fu abbattuto sul Sinai e morì e ne conobbi personalmente la vedova a Praga qualche hanno dopo.
Concordo con te.
Anche io penso che l’autore si sia confuso nelle date.
L’allora gen. Rabin superò Suez puntando su Alessandria, e mandò il famoso telegramna “sono in africa”, ma fu fermato da USA che imposero lo stop a Golda Meir… mentre Rabin a sua volta era bloccato dall’esercito egiziano
Però la 3^ armata egiziana che si era spinta a metà della penisola di Suez era a sua volta circondata.
Iniziò con Kissinger un faticoso negoziato lungo sotto le tende del deserto, mentre israeliani erano incuranti che la 3^ armata fosse senza acqua e impedendo i rifonimenti.
Lì fu la vittoria strategica di Sadat!
E si arrivò al riconoscimento dei 2 Stati… e alla restituzuine del Sinai occupato nel 67 all’Egitto…
Per inciso, quando Kissonger dopo 40 giorni stava finalmente per tornare in USA, ricevette la richiesta del siriano Assad padre… perchè USA di preoccupavano di Egitto e non anche di Siria ove Israele aveva occupato il Golan?
Kissinger volò a Damasco e o iniziò il negoziato fra Israele e Siria che portò ad un parziale ridimensionamento della occupazione israeliana.
Ed è ancora la situazione attuale.
Nelle sue memorie, Kissinger descrive bene gli incontri prrsonali con Assad padre riconoscendo la sua abilità politica non fanatica.
Piacere di sentirti visto che sai cose vere! benvenuto!
Ottimo articolo, veramente …
Mi ha colpito la conclusione, che ipotizza, facendo base sull’esperienza passata dei rapporti usa_Urss, uno scambio di prigionieri prossimo venturo, che forse annuncerà una fase di “distensione” fra la Russia e gli usa, anche se io non sono molto propenso a crederlo possibile, dati i criminali geurrafondai neocon incistati del dipartimento di stato e che controllano tutte le (marce) istituzioni usa.
Cari saluti