Con 18.000 cittadini morti a causa del COVID-19 e i paesi occidentali che interrompono le forniture di vaccini, l’unica speranza dell’Ucraina rimane un farmaco di fabbricazione russa. Qual è la probabilità di un simile sviluppo?
In precedenza, News Front aveva riferito che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump con un decreto aveva vietato l’esportazione di vaccini contro il coronavirus fino a quando tutti gli americani non li avessero ricevuti. Per l’Ucraina, dove le autorità hanno rifiutato il vaccino russo Sputnik V, ciò significa che le prime consegne commerciali saranno ritardate di mesi.
“Naturalmente, è impossibile spiegare alla società ucraina perché non dovrebbero prendere i vaccini dalla Russia quando l’America e l’Europa non li stanno dando”, – ha commentato il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj sulla situazione.
Il problema dell’Ucraina è che la sua leadership è completamente dipendente dagli Stati Uniti, afferma Konstantin Bondarenko, capo della Ukrainian Policy Foundation.
“L’ambasciata americana in Ucraina ha detto apertamente che l’Ucraina non può contare sull’acquisto di vaccini dalla Russia”, – dice l’esperto. – “Un’ambasciata che dice come dovrebbe agire un altro paese è forse una situazione senza precedenti nella storia”.
Vale la pena notare che la posizione di alto profilo del Dipartimento di Stato è favorire gli interessi delle compagnie farmaceutiche statunitensi. Per loro, l’Ucraina non ha a che fare con persone che soffrono per un virus mortale, ma un mercato che deve essere protetto dalla concorrenza. La situazione può cambiare solo se la situazione epidemiologica in Ucraina diventerà catastrofica, afferma Bondarenko. Il vaccino russo contro l’infezione da coronavirus è stato il primo del suo genere ad essere registrato. Nonostante le critiche occidentali, il vaccino ha attirato l’interesse di molti, tra cui Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. La produzione congiunta del farmaco è iniziata in Kazakistan, e anche l’Ucraina potrebbe sperare in una cooperazione simile.
La questione è stata discussa in un incontro tra Kirill Dmitrev, direttore generale del Russian Direct Investment Fund, Aleksandr Gincburg, direttore del Centro Nazionale di Ricerca Epidemiologica e Microbiologica N. F. Gamaleja, e Viktor Medvedchuk, uno dei leader del partito ucraino Piattaforma d’Opposizione – Per la Vita. L’azienda Biolik, con sede a Kharkiv, che produce vaccini contro la difterite e il tetano, era pronta a fornire le sue strutture per questo scopo.
Sebbene nell’attuale situazione politica sia impossibile parlare di cooperazione tra Ucraina e Russia, la produzione del farmaco a Kharkiv potrebbe effettivamente essere avviata, ne è convinto l’analista politico Kirill Molchanov. Secondo lui, ciò dovrebbe avvenire rigorosamente su base commerciale, poiché Kiev negherà ufficialmente con insistenza questa impresa.
“Non escludo che con un programma commerciale simile, se il vaccino russo verrà certificato in Ucraina, la società Biolik con sede a Kharkiv, come ha detto Medvedchuk, potrebbe iniziare a produrlo”, – ha detto Molchanov.
In definitiva, se Kiev continuerà a sacrificare la salute delle persone, le tensioni nel paese potrebbero trasformarsi in proteste di massa e persino rovesciare il governo. Zelenskyj si trova quindi in una situazione di stallo, afferma Dmitrij Abzalov, capo del Centro Russo per le Comunicazioni Strategiche.
“Se non accettano il vaccino [russo], finirà in una specie di Maidan. Se lo accettano, diranno come osano negoziare con l’aggressore”, – spiega l’analista. – “Tuttavia, ci sono sospetti che gli ucraini alla fine decideranno da soli entro l’estate o addirittura in primavera, poiché la pandemia porterà sicuramente l’economia ucraina ad un punto morto”.
*****
Pubblicato su Newsfront il 25 dicembre 2020
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia.
__________
La redazione di Saker Italia ribadisce il suo impegno nella lotta anti-mainstream e la sua volontà di animare il dibattito storico e politico. Questa che leggerete è l’opinione dell’autore; se desiderate rivolgere domande o critiche purtroppo questo è il posto sbagliato per formularle. L’autore è raggiungibile sul link dell’originale presente in calce.
L’opinione dell’autore non è necessariamente la nostra. Tuttavia qualsiasi commento indecente che non riguardi l’articolo ma l’autore, sarà moderato, come dalle regole in vigore su questo sito.
anche il saker allineato perfettamente………………………
[Nota del moderatore: Peccato che l’articolo sia di NewsFront e non del Saker.]
Forse da ingenuo, mi pongo alcune riflesioni.
1 . Il covid esiste. Ed esiste come infezione mortale (con patologia di grande sofferenza… non è proprio una influenza forte) che richiede cure particolari e assistenza ospedaliera specialistica per aver la quale gli Stati hanno speso molto, anche con caratteri di emergenza costruttiva e d’urgenza drammatici;
2 . Big Pharma ha i suoi vantaggi, come li ha da qualsiasi patologia a partire dal mal di denti e dall’aspirina;
3 . il complottismo è un pensiero debole, ridotto all’essenziale, sostiene che gli Stati avrebbero complottato, insieme o quasi, per esagerare la mortalità, diciamo la pericolosità, del virus, al fine di creare uno stato generale di autoritaritarismo pronunciato, e con l’imposizione della vaccinazione finalizzata a favorire gli interessi economici di Big Pharma anche per creare una sudditanza genetica da fantascienza per il Reset mondiale progettato dalle Elites.
Mi pongo alcune domande.
1. Gli Stati, diciamo, il mondo è entrato in una crisi economica recessiva spaventosa… sarebbe quindi un suicidio voluto e concordato fra i governi per favorire Big Pharma?
2. Dire “il mondo” significa dire tutto e dire niente: cos’è “il mondo”, la Cina? Si è avvantaggiata forse perché è l’unico paese con PIL positivo al 4%… ma prima veleggiava al 6,5%. Gli è convenuto, e con tutte le spese di gestione dell’emergenza e d’immagine?
E l’Occidente fa parte del “mondo Cina”? NO. Perdere competittività da parte dell’Occidente verso Cina sarebbe stato atto voluto, corrispondente alla volontà cinese di ridurre la propria competitività con Occidente?
E la Russia di Putin? Certo, anche lì c’è la propria Big Pharma, ma avrebbe partrecipato al progetto (“occidentale”, “cinese” o di chi sa chi) per quale motivo? Per indebolirsi ancora di più sul piano economico e finanziario… e con quale vantaggio per sé proprio in anni cruciali con minaccia di sterminio economico-politico e culturale e militare nel confronto con Occidente, e con il petrolio che stenta a superare i 50$ anche per la riduzione di consumo derivante dalla diminuzione occidentale e cinese di produzione industriale?
3. Tutti quanti noi nati fino agli anni ’70 siamo in buona salute, non storpiati dalla poliomelite, non ammazzati dal vaiolo o dalla TBC. Tutti. E i giovani di oggi che fanno tanto i fighettini non hanno dovuto più fare quei vaccini che fece la mia generazione all’asilo e alle elementari appunto perchè quelle malattie, in conseguenza della vaccinazione, scomparve dal territorio occidentale e italiano… adesso da un pò di anni sono ricomparse, …anche la malaria! (per certi motivi).
Allora: il vaccino come strumento terapeutico preventivo è cosa buona o cosa cattiva?
E nello specifico: il vaccino anti-covid?
Sì ma c’è il Reset! …(?)
1) per il plasmodio responsabile della malaria non è mai esistito un vaccino, quindi non lo si è mai potuto smettere
2) contro l’aggressione di quella noxa da secoli esiste il chinino (un tempo venduto anche in italia dai Monopoli di Stato), oggi migliorato nella sua efficacia in difesa degli eritrociti (emoglobina) dalla aggressione del plasmodio malarico con l’idrossiclorochina.
3) uno dei siti di attacco privilegiato del sars-cov-2 è proprio nel sangue e specificamente nei fattori della sua coagulazione intravasale, al punto che la iposaturazione da ossigeno nei pazienti erroneamente fatti crepare intubati è data dalla microembolia diffusa per la quale non avviene più lo scambio di O2 tra alveoli e globuli rossi per la qual cosa la polmonite interstiziale, sostenuta da altri fattori opportunisti, è conseguenza dello stato vascolare indotto dal sars-cov-2 e non causa essa stessa della anussia dei pazienti e del loro exitus. La idrossiclorochina si è rivelata, come il chinino per la malaria, un efficacissimo presidio contro la microembolia intravasale diffusa e quindi la morte con CoViD-19. Sarà un caso che il governo italiano la abbia vietata? chiedersi il perché è complottista?
4) numeri alla mano, per l’Italia: le morti CON Covid assommando a 70.000 unità (malcontate per eccesso) rappresentano sulla percentuale dei residenti lo 0,12% di mortalità. Questo certifica che oltre il 99,88% degli italiani NON MUORE né PER Covid ma neppure CON Covid (la distinzione è d’obbligo perché da noi anche se uno sventurato muore sotto il treno e nel tampone post mortem di routine risulta positivo, lo stesso è classificato come morto per CoViD-19)
5) dai tamponi effettuati anche con 40 amplificazioni PRC (per la qual cosa si è positivi a un coronavirus anche se si fu contagiati 3 anni fa da una banale influenza senza sintomi, ma non necessariamente alla variante sars-cov-2 tra i coronavirus), risultano contagiati – così i Media Mainstream – circa 2 milioni di italiani, dei quali oltre il 90% né sintomatici, né malati e ancor meno contagiosi (così anche l’OMS); costoro danno luogo alla percentuale del 3,33% sui residenti. Quindi il 96,7% degli italiani (e clandestini annessi) è completamente alieno da ogni contatto e/o contagio con il sars-cov-2, tanto meno è malato o morto! (e la chiamano PANDEMIA! nel 1348 la peste nera aveva percentuali di mortalità oltre il 30% dei residenti)
6) Pfizer e stampa compiacente si compiacciono nell’affermare essere il proprio vaccino (ma anche del ModeRNA si dice lo stesso) SICURO AL 95%………
7) dato che 96,7 > 95 e il primo numero è la sicurezza offerta da madre natura ai cittadini in presenza dell’evento “pandemico” mentre il secondo è la sicurezza sbandierata per il vaccino………. Non so se rendo l’idea: SUGGERIREI DI SEGUIRE IL CORSO NATURALE DEGLI EVENTI!
8) P.S. nel caso della morbilità da polio o di mortalità da vaiolo i numeri erano ben altri tanto che ben valeva affrontare il rischio della vaccinazione (io con l’antivaiolosa rischiai nel 1969 la morte per setticemia, e dal vaccino mi salvarono potenti dosi di antibiotici, ma data l’alternativa forse anche nel caso ne valse la pena). Dai numeri da AFFERMAZIONISTA (quindi non da negazionista) riportati, mi sembra che per la pseudo-pandemia (*) da sars-cov-2 non sia proprio il caso di rischiare
(*) Pan-demia = che interessa TUTTO il popolo, etimologicamente. Il 3,3% di quello, scientificamente