La situazione in Ucraina si sta scaldando di nuovo. Nei giorni scorsi, numerosi articoli hanno discusso sull’ampliamento militare russo lungo il confine fra la Crimea e l’Ucraina.
L’ Irish Times offre [in inglese] questo titolo sensazionale «L’Ucraina afferma che un’invasione russa è possibile “ad ogni istante”»:
L’Ucraina ha affermato che un’invasione russa è possibile “ad ogni istante”, fra le notizie sui movimenti in Crimea di truppe e veicoli corazzati di Mosca, e sul leader della Ucraina orientale sopravvissuto ad un attentato.
L’avvertimento di Kiev ha alimentato le paure di un ritorno della guerra aperta in Ucraina, nella quale le Nazioni Unite e gli osservatori dell’Organizzazione per la Sicurezza e Cooperazione in Europa (OSCE) hanno notato un minaccioso aumento della violenza.
Testimoni
Ukraine Today ci affastella sopra [in inglese] «La Russia ammassa carri armati al confine fra la Crimea e la terraferma ucraina, dicono i testimoni»:
Dei testimoni affermano che grandi quantità di mezzi militari russi sono state ammassate vicino alle città di Dzhankoy e di Armyansk, nella parte nord della Crimea vicina al confine amministrativo con la terraferma ucraina.
“Alle 07:00 circa ora locale, oggi [sabato 7 agosto], le autorità occupanti russe hanno sospeso, per ragioni sconosciute, il traffico di cittadini e mezzi attraverso il confine amministrativo con la Crimea”, ha dichiarato domenica la Guardia di Confine Ucraina a UNIAN [in inglese].
Interviene Colonel Cassad
Come al solito, ci si deve rivolgere a Colonel Cassad per una valutazione accurata [in russo].
La traduzione dal russo è sempre difficile e impossibile in questo caso (almeno per me) perché l’articolo sopra riportato non è in formato testo, ma è un’immagine di un testo in russo.
Il lettore Jacob Dreizin è venuto in mio soccorso mettendo insieme vari articoli di Cassad. Due notti fa c’è stata una infiltrazione dall’Ucraina verso la Crimea, il valico russo di Armyansk è stato attaccato e resoconti ufficiosi parlano di russi morti, da uno a quattro.
In risposta a ciò, dozzine di veicoli militari sono arrivate nell’area, con elicotteri in aria.
L’articolo sopra riportato parla di sette infiltrati dall’Ucraina, e riconosce “perdite” non meglio specificate per i Russi.
Tentato omicidio
Sabato, Igor Plotnitsky, il leader della autoproclamata Repubblica Popolare di Lugansk, è rimasto ferito, così viene ritenuto, quando una bomba è esplosa a Lugansk accanto all’auto sulla quale stava viaggiando.

Igor Plotnisky, leader della autoproclamata Repubblica Popolare di Lugansk. Si ritiene che sia rimasto ferito sabato a Lugansk quando è esplosa una bomba accanto all’ auto sulla quale viaggiava.
La spiegazione delle “ragioni sconosciute”
Al di là del tentato omicidio e dell’attacco al confine da parte di una squadra di commando delle Forze Armate Ucraine, il confine fra Crimea e Ucraina è stato chiuso per ragioni “sconosciute”.
L’analisi dell’attacco di confine è facilmente disponibile su Colonel Cassad ma, per qualche motivo, tali rapporti non appaiono mai sui media ufficiali.
Al contrario, si vedono storie di copertina come quella della Russia che ammassa truppe sul confine della Crimea in “preparazione di una invasione ad ogni istante”.
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Articolo di Mike “Mish” Shedlock apparso su Mish Talk l’8 agosto 2016
Traduzione in italiano di Fabio_San per SakerItalia
[le note in questo formato sono del traduttore]
Spero che l’atteggiamento di Putin riguardo alle ultime vicende della crimea (si è trattato non solo di un tentativo di sabotaggio ma di un vero e proprio attacco condotto con mezzi corazzati contro il territorio della crimea, cioè della stessa russia) sarà molto più duro e deciso di quello tenuto riguardo al Donbass.
Non credo che lo farà ma se facesse una bella incursione aerea contro alcuni dislocamenti militari ucraini forse non sarebbe male…poi lasci che quei pazzi nazisti di Kiev gridino all’invasione…tanto è sicuro che la sgangherata Nato non farebbe altro che quello che già fa passando armi e soldi ai nazisti di Kiev….lor signori fanno solo guerre per procura…peraltro l’ucraina ancora non fa parte della Nato e, quindi, i nazisti di Kiev non potrebbero appellarsi al famigerato art. 5 dell’alleanza.
E’ ovvio che Kiev sfrutterebbe un eventuale attacco russo per alimentare un’altra guerra (utile anche a fini interni) ma c’è da star certi che quei buffoni di Kiev ne uscirebbero con le ossa rotte e forse, finalmente, la junta golpista sarebbe spazzata via.