La strategia di Zelenskyj di difendere il territorio a tutti i costi è stata disastrosa per l’Ucraina.
Alla fine del 1942, quando la Wehrmacht non riuscì più ad avanzare a est, Hitler fece passare le forze di terra tedesche da una strategia “orientata contro la forza nemica” a una strategia “di mantenimento del terreno”. Hitler chiese ai suoi eserciti di difendere vasti tratti di territorio sovietico, in gran parte vuoti e irrilevanti.
“Mantenere il terreno” non solo privò l’esercito tedesco della sua capacità di riservatezza operativa e, soprattutto, della possibilità di aggirare il lento e metodico avversario sovietico; mantenere il terreno spinse anche la logistica tedesca al punto di rottura. Quando la tenuta del terreno venne combinata con infiniti contrattacchi per riconquistare territori inutili, la Wehrmacht venne condannata ad una lenta e deleteria distruzione.
Anche il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj, (presumibilmente su suggerimento dei suoi consiglieri militari statunitensi e britannici), ha adottato una strategia per mantenere il terreno nell’Ucraina orientale. Le forze ucraine sono immobilizzate all’interno delle aree urbane, e hanno preparato le difese. Di conseguenza, le forze ucraine hanno trasformato i centri urbani in fortificazioni per quelle che sono diventate “ultime resistenze”. Sono state vietate ritirate sensate da città come Mariupol [entrambi i link in inglese] che avrebbero potuto salvare molte delle migliori truppe ucraine. Le forze russe hanno risposto isolando metodicamente e schiacciando i difensori rimasti, senza possibilità di fuga o soccorso da parte di altre forze ucraine.
La determinazione di Mosca nel distruggere le forze ucraine al minor costo per le vite russe ha prevalso. Le vittime ucraine sono sempre state più pesanti di quanto riportato dal momento in cui le truppe russe hanno attraversato l’Ucraina orientale, ma ora, grazie al recente fallimento dei contrattacchi ucraini nella regione di Kherson, hanno raggiunto livelli orribili, che è impossibile nascondere. Il tasso di vittime ha raggiunto i 20.000 morti o feriti al mese [in inglese].
Nonostante l’aggiunta di 126 obici, 800.000 colpi di artiglieria e HIMARS (artiglieria missilistica statunitense), mesi di duri combattimenti stanno erodendo le fondamenta delle forze terrestri dell’Ucraina. Di fronte a questo disastro, Zelenskyj continua ad ordinare contrattacchi per riconquistare il territorio, per dimostrare che la posizione strategica dell’Ucraina nei confronti della Russia non è così disperata come sembra.
La recente avanzata ucraina verso la città di Izjum, il collegamento tra Donbass e Kharkov, è sembrato un regalo a Kiev. I satelliti statunitensi hanno indubbiamente fornito [entrambi i link in inglese] agli ucraini un’immagine in tempo reale dell’area, mostrando che le forze russe ad ovest di Izjum contavano meno di 2.000 fanti leggeri (l’equivalente della polizia paramilitare, ad esempio SWAT e fanteria aviotrasportata).
Il comando russo ha deciso di ritirare la sua piccola forza dall’area, che è circa l’1% del territorio ex ucraino attualmente sotto il controllo russo. Tuttavia, il prezzo per la vittoria della propaganda di Kiev è stato alto – a seconda della fonte [in inglese], si stima che da 5.000 a 10.000 soldati ucraini siano stati uccisi o feriti in un’area piatta e aperta che l’artiglieria, i razzi e gli attacchi aerei russi hanno trasformato in un campo di sterminio.
Data l’incapacità di Washington di porre fine [in inglese] alla guerra in Ucraina con la sconfitta delle armi russe, sembra certo che la Beltway [alla lettera “la tangenziale”, termine per indicare Washington nel linguaggio comune americano] cercherà invece di trasformare le rovine dello stato ucraino in una ferita aperta sul fianco della Russia che non si rimargini mai. Fin dall’inizio il problema con questo approccio è stato che la Russia ha sempre avuto le risorse per intensificare potentemente i combattimenti e porre fine ai combattimenti in Ucraina in termini molto duri. L’escalation è ora in corso.
In una dichiarazione pubblica [in inglese] che non dovrebbe sorprendere nessuno, il Presidente Putin ha annunciato la mobilitazione parziale di 300.000 riservisti. Molti di questi uomini sostituiranno le forze regolari dell’esercito russo in altre parti della Russia e le libereranno per le operazioni in Ucraina. Altri riservisti aumenteranno le unità russe già impegnate nell’Ucraina orientale.
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Washington ha sempre scambiato la disponibilità di Putin a negoziare e limitare la portata e la distruttività della campagna in Ucraina come una prova di debolezza, quando era chiaro che gli obiettivi di Putin erano sempre limitati all’eliminazione della minaccia NATO alla Russia nell’Ucraina orientale. La strategia di Washington di sfruttare il conflitto [in inglese] per vendere caccia F-35 alla Germania – insieme ad un gran numero di missili, razzi e radar ai governi alleati dell’Europa centrale e orientale – le si sta ritorcendo contro.
L’establishment della Difesa ha una lunga storia di successi nel tranquillizzare gli elettori americani con cliché insignificanti. Mentre le condizioni favorevoli a Mosca si sviluppano nell’Ucraina orientale e la posizione della Russia nel mondo si rafforza [in inglese], Washington si trova di fronte ad una scelta difficile: parlare di aver “degradato la potenza russa” in Ucraina con successo, e ridimensionare le sue azioni. O rischiare una guerra regionale con la Russia, che inghiottirà l’Europa.
In Europa, tuttavia, la guerra di Washington con Mosca è più di un semplice argomento spiacevole. L’economia tedesca è sull’orlo del collasso [in inglese]. Le industrie e le famiglie tedesche sono affamate di energia che diventa sempre più costosa. Gli investitori americani sono preoccupati perché il record storico indica che la performance economica della Germania è spesso foriera di tempi economici difficili negli Stati Uniti.
Ancora più importante, la coesione sociale negli stati europei, soprattutto in Francia e Germania, è fragile. Secondo quanto riferito, le forze di polizia di Berlino [in inglese] stanno elaborando piani di emergenza per far fronte a rivolte e saccheggi durante i mesi invernali se la rete energetica della città “multiculturale” crollerà. Il malcontento sta crescendo, rendendo abbastanza plausibile che i governi in Germania, Francia e Gran Bretagna seguiranno probabilmente il percorso dei loro colleghi di Stoccolma e Roma [entrambi i link in inglese], che hanno perso o perderanno il potere a causa delle coalizioni di centrodestra.
A quest’oggi Kiev continua a fare un regalo a Mosca gettando le ultime riserve di personale contro le difese russe. Washington, insiste il Presidente Biden, sosterrà l’Ucraina “per tutto il tempo necessario”. Ma se Washington continua a prosciugare le riserve petrolifere strategiche americane [entrambi i link in inglese] e a spedire scorte di guerra americane in Ucraina, la capacità di proteggere e rifornire gli Stati Uniti competerà con il sostegno dell’Ucraina.
La Russia controlla già il territorio che produce il 95% del PIL ucraino [in inglese]. Non ha bisogno di premere più ad ovest. In questo momento sembra certo che Mosca finirà il suo lavoro nel Donbass, quindi rivolgerà la sua attenzione alla cattura di Odessa, una città russa [in inglese] che ha visto terribili atrocità commesse dalle forze ucraine contro cittadini russi nel 2014.
Mosca non ha fretta. I russi non sono altro che metodici e riflessivi. Le forze ucraine stanno morendo dissanguate [in inglese] in un contrattacco dopo l’altro. Perché correre? Mosca può essere paziente. Cina, Arabia Saudita e India stanno acquistando petrolio russo in rubli. Le sanzioni stanno danneggiando gli alleati europei dell’America, non la Russia. Il prossimo inverno probabilmente farà alterare il panorama politico europeo più di qualsiasi azione che Mosca potrebbe intraprendere. A Zakopane, una cittadina di 27.000 anime nell’estremo sud della Polonia, sta già cadendo la neve.
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Articolo di Douglas Macgregor pubblicato su The American Conservative il 22 settembre 2022
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia.
[le note in questo formato sono del traduttore]
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Direi ottima sintesi dell’oggi. La fonte è molto autorevole e ottimo giornale.
I gazzettieri e propagandisti della nato in tialia chiaro dicono che il referendum è un bluff , che la russia ha perso etc etc…
Se anche la popolazione riuscisse a votare ,superando le azioni di disturbo degli ucraini ,che continuano a molestare e uccidere nei centri abitati i cittadini etnicamente di civilizzazione russa, per impedire le operazioni di voto, ebbene ,gli occidentali affermeranno che non ne riconoscono i risultati!
La negazione dei fatti compiuti da parte dei passetti della Nato sarebbe ed è irrilevante per la RUSSIA ,che deve raggiungere due obiettivi immediati irrinunciabili;
A) -avere la fiducia delle popolazioni che avranno votato in maggioranza per essere aggiunte( non annesse) alla Russia; perché l’una implica una domanda di essere accettati ,che è accolta, l’altra( l’annessione) implica che è stata acquisita senza il parere e la volontà della popolazione; esse saranno difese e si difenderanno attivamente , questa volta in armi ,e non più come osservatori spaventati ed impotenti a difendersi.
B)- la maggiore estensione dei territori russi verso l’ovest implica un successo geopolitico perché la linea rossa imposta dalla Russia, che gli USA non volevano saperne di considerarla un “Limite” alla loro strategia di dominio:
La nuova realtà politica e militare sul Territorio Russo sarà dichiarata ufficialmente all’impero e all’altra parte del Mondo non ancora messo ai ferri dall’occidente ; essa non potrà essere superata senza un conflitto diretto che vedrà le prime vittime nei militari dei Paesi Nato.
li, 24/9/22
Che la Federazione Russa non abbia bisogno di premere più a ovest (e a nord) nello stato fallito-canaglia-provocatore ukraino è certo, perché altrimenti dovrabbero impiegare più truppe e più armi, mettere in conto perdite maggiori e, soprattutto, mantenere popolazioni ostili già oggi alla frutta, senza risorse, aduse alla corruzione, milioni e milioni di questi (se non fuggiranno), ma l’economia russa non potrebbe permetterselo ….
Cari saluti
Vero quello che dici….purche’ ci sia supremazia aerea senno da quel territorio continuano a bombardare anche dentro la russia…..considero buona la presa di posizione cinese, entrano nel gioco
Purtroppo i guerrafondai neocn del dip.di stato usa, che circondano la mummia urlante biden-bidet, hanno già in mente le forniture di aerei ai loro mercenari ukrainofoni …
Per alleggerire la pressione dell’impero del male occidentaloide sulla Federazione Russa, dovrebbe finalmente inziare la liberazione armata di Formosa da parte cinese (dubito però che i cinesi lo faranno in tempo utile).
In quel caso, gli assassini neocon-statunitoidi (che ammazzeranno anche noi) perderebbero la testa, con due fronti di conflitto aperti a migliaia di chilometri di distanza!
Non ce la farebbero a reggere.
Allora il pericolo nucleare diverebbe ancor più concreto nel breve e questo sarebbe l’aspetto più negativo in assoluto.
Cari saluti
Se Purin annette, è per sempre.
Dimostra impotenza del West.
Lui dimostra al pianeta che vince e ottiene ciò che vuole.
West dimostra di essere impotente, decadente.
Per questo le annessioni valgono, per il West, il confronto atomico limitato… (sulla pelle degli europoidi citrulli, ovviamente).
Annettere significa vittoria totale nel lungo periodo… e sconfitta definitiva nel lungo periodo.
Siamo a mezzogiorno, non si può più eludere il duello…
Siamo a poker, vedo! Non si può più rilanciare.
Uno vive, e l’altro muore. Chi?
West non può ingoiare annessioni con condanne, sanzioni, e altro ciarpame… o combatte e vince, o l’impero amerikano finisce.
Secondo me, intendiamoci, para mì, come dicono gli spagnoli.
Gli USA/Occidente non hanno alcuna intenzione di terminare il conflitto: vogliono la vittoria totale anche possibilmente col ritorno a una Russia colonia di tipo eltsiniano di loro proprietà. Non riesco però a decifrare lo scopo finale delle operazioni russe in Ucr. Se anche la Russia riuscisse ad assicurarsi un controllo decente della parte est del Paese si ritroverebbe comunque la restante parte sempre maggiormente militarizzata e comunque costantemente all’attacco. Non mi sembra plausibile, in termini logici, la spiegazione che alla Russia stia bene un conflitto perenne in quell’area.
se vorranno tuttavia per averla dovranno nuclearizzarla,fatto che ,se pure tenteranno con le bombe mignon, troveranno in risposta immediata in quelle macro ,in contemporanea nei luoghi in cui ci sono i mandanti civili ( i fondi d’investimento di Rockfeller e simili) le università ,gli impianti industriali dei giganti della Tecnologia , i porti dove sono basate le portaerei, la borse di NY.i centri di controllo informatico privati e militari e taglio comunicazione die cavi sottomarini .Insomma gli USA saranno ciechi e sordi e tagliati fuori dal Mondo.
L’Impero è unVirus che muore quando nessuno lo può e non lo vuole ospitare .Torneranno alla economica agricola di sussistenza e le bande armate che si formeranno non potranno nemmeno più avere le fabbriche pe rie armi perché le tecniche passate non saranno più conosciute. Il Pianeta infetto guarirà e tornerà vivere. La ricerca scientifica sarà vietata e gli scienziati che scoprono sempre nuove fonti di energia verranno privati dei luoghi in cui preparavano la base teorica per produrre altre armi più letali.
(Naturalmente non dovrebbe accadere ma alla follia imperiale nulla è impossibile e ne abbiamo testimonianze nei comportamenti nel passato remoto dell’impero romano d’occidente che defunse per molte ragioni ma anzitempo rispetto a quello d’Oriente ),
Grazie per le acute osservazioni. Sottolineo la “follia imperiale” (e anti umana) dei padroni del cosiddetto Occidente. Una follia che fa paura tanto è inumana in ogni suo aspetto. Teniamoci saldi.
Avete letto quello che sta succedendo nell’Impero di Mezzo ( https://www.maurizioblondet.it/golpe-a-pechino/ )? Si vocifera di un golpe! E se uno legge i commenti a questa notizia apparsa su ZeroHedge ( https://www.zerohedge.com/political/germany-greens-plan-ban-native-germans-third-jobs-promote-diversity ) molti sono concordi nel dare da possibile a probabile una guerra civile in Germania! Stiamo vivendo tempi interessanti!
niente fonte attendibile, per ora solo illazioni sparse sul web
vedremo…
da fonte di servizi U$A :”sabotata auricolare ombelicale a sleepy joe che sta girando sperduto per central park””
ahahah
–,se dalla Russia non escono ancora notizie riguardo a quanto circola da stamani, e neppure smentite dalla Cina ( verso le 11 mi era apparso la notizia in inglese che Xi era agli arresti ), significa che si tratta di un tentativo di colpo di Stato di cui si deve attenderne gli esiti entro la giornata, oppure una notizia falsa degli USA per vedere gli effetti interni alla Cina.( ricordiamoci i 37 km di coda solo pochi giorni fa di Russi in fuga verso la Finlandia!)
Se il fatto è accaduto non si potrà nasconderlo a lungo.
Prima o poi comunque vedremo i nostri media godere di tali notizie e fra queste i commenti del tipo: -avete visto il Dragone voleva detronizzare gli USA e non è capace a guardarsi in casa!
Vedremo anche i Paesi a Nord, quindi la Russia, e forse Corea del Nord mobilitare le loro forze di sorveglianza .
Se tuttavia la notizia è un falso degli USA ,che stanno facendo le prove del Nove, per vedere se il loro servizio PSYOP
è efficiente allora ci saranno conseguenze nei rapporti con la Cina che dovrà schiacciare la fronda interna e poi occupare il suo Territorio dove i perdenti della Rivoluzione hanno per lungo tempo servito gli interessi degli USA eterno pericolo per i Cinesi continentali.
“C’è una grande confusione sotto il cielo. Va molto bene così”
(il Presidente Gatto)
joseph, quello che dici è vero. Meglio aspettare notizie certe ma una riflessione mi è venuta: siamo certi che quello che stiamo vedendo siano solo le fasi iniziali di una futura Terza Guerra Mondiale? Se teniamo conto di quello che si sa dei piani ideati negli U.S.A subito dopo la fine della Seconda quello che vediamo non è che il proseguo adattato alle nuove condizioni di quei piani. Aggiungiamoci il ruolo dei seguaci di Leo Strauss e il piatto è pronto!
Attenzione a cosa sta succedendo in Iran ,appena l’Iran ha rifornito la russia di droni (i gerani) eccoti il tentativo di rivoluzioncella colorata ..artico sulla facenda Di Hafsa Kara Mustapha
Ho avuto la fortuna di visitare l’Iran alcune volte e sono stato in alcuni dei suoi luoghi più iconici, dalla capitale Teheran alla storica Isfahan alla città santa di Mashhad. A parte la bellezza dei suoi dintorni, le affascinanti moschee o la leggendaria ospitalità della sua gente, ciò che mi ha colpito di più, come donna, è stata la sua sicurezza. Forse il ricordo più notevole dei miei viaggi in questa nazione orientale è stato il fatto che la gente del posto andava ai parchi di notte, comprese le donne da sole o con i loro bambini piccoli. Di tutte le molte cose che ho visto in Iran, e ne ho viste molte, l’immagine persistente di donne che facevano jogging o sedute da sole su una panchina a tarda notte era la più sorprendente. Questo, dopotutto, è qualcosa che non oserei fare in nessuna capitale occidentale e si è rivelato tanto più sorprendente data la raffica di copertura negativa di cui siamo costantemente alimentati su questo paese e su come vengono trattate le sue cittadine, in particolare. Nei giorni scorsi sono stati segnalati disordini nel nord-ovest del Paese dopo che una giovane donna, Mahsa Amini, che è stata chiamata in un ufficio amministrativo, è crollata in sala d’attesa e di conseguenza è stata dichiarata morta in ospedale. La storia è stata accolta dai media occidentali e trasmessa come l’ennesimo caso di misoginia istituzionale dal governo della Repubblica islamica. È stato riferito che è stata arrestata per non aver indossato il velo in modo appropriato. Questo è forse l’elemento più sorprendente di questa triste vicenda. In Iran ho notato molte giovani donne con solo un velo sciolto sulla testa e capelli molto chiaramente visibili. In alcuni casi, indossavano non tanto una sciarpa, ma quasi un nastro, progettato solo per rispettare le regole vigenti nel paese.
Quando, da giornalista curioso, ho chiesto informazioni sul loro hijab, la maggior parte mi ha detto che le regole erano state notevolmente allentate negli ultimi anni. Eppure la storia di questa donna è ormai un fenomeno mondiale. I social media sono pieni di dettagli su questo caso e gli appelli a sostegno dei disordini in corso in Iran sono di tendenza su piattaforme come Twitter. La storia ovviamente ha il segno distintivo di ciò che i media mainstream amano quando riferiscono di stati che non seguono la linea occidentale. La deceduta era una donna, di etnia curda iraniana, il suo abbigliamento era stato considerato “inadatto” dalle autorità. In breve, tutti gli ingredienti necessari per innescare i liberali occidentali e convincere i soliti sospetti delle ONG a lanciare una campagna infangante sul gigante produttore di petrolio del Medio Oriente. Nonostante un’indagine immediatamente avviata sulle cause della sua morte e un alto funzionario in visita alla sua famiglia per porgere le sue condoglianze, questo sfortunato incidente viene sfruttato per segnare punti vitali contro l’Iran in un momento in cui i paesi occidentali sono alla disperata ricerca di gas in mezzo all’Ucraina guerra. È una tattica ben oliata impiegata dagli stati canaglia per innescare disordini nei paesi ricchi di risorse nel tentativo di garantire che le loro preziose merci vengano infine vendute a un prezzo vantaggioso e attraverso condizioni che avvantaggiano l’acquirente a scapito del venditore. Iraq, Libia, Somalia ricca di oro… l’abbiamo visto così tante volte che è diventato noioso, eppure le nuove generazioni di giovani indottrinati sono comunque disposte a buttarsi nella mischia e impegnarsi in una sofisticata campagna mediatica contro l’Iran, pensando in qualche modo che le loro grida e le loro beffe sono a beneficio delle donne rispetto ai giganti della cooperazione occidentale. Sospette ONG come Hengaw, le cui origini e finanziamenti sono oscuri, ma il cui sito Web è ospitato in Finlandia, hanno trasmesso notizie esagerate sulla presunta brutalità della polizia. Questo a sua volta ha infiammato una situazione già tesa e sono scoppiate rivolte in tutto il paese. Gli agenti di polizia sono presi di mira e in un caso si dice che un poliziotto sia stato dato alle fiamme da manifestanti arrabbiati. I media occidentali raddoppiano la condanna e i soliti sospetti come le inefficaci Nazioni Unite, abitualmente cieche di fronte ai crimini commessi dai paesi occidentali e dal regime israeliano, hanno ordinato un’indagine immediata sul caso, nonostante l’Iran sia una nazione sovrana in grado di portare avanti avviare un’indagine per conto proprio
Una ragazza quindicenne di nome Zainab Essam Al Khazali è stata uccisa dall’esercito americano il 20 settembre vicino al famigerato Camp Bucca a Baghdad, ma nemmeno un singolo media occidentale ha riportato l’omicidio, dimostrando ancora una volta che non si tratta sempre di diritti umani . Ciò che è importante è creare disordini e distruggere nazioni stabili, come è successo così spesso in passato. Purtroppo, molti espatriati iraniani chiedono, comodamente dalle loro dimore occidentali, che i disordini continuino, proprio come facevano le loro controparti libiche e siriane solo pochi anni fa e con le conseguenze che ora conosciamo. Vale la pena ricordare che il rigoroso regime di sanzioni imposto all’Iran ha innescato una crisi economica che a sua volta ha un impatto sulla vita degli iraniani medi. In questo clima, qualsiasi scintilla può incendiare la strada, come ci si può aspettare molto presto in molte città occidentali, quando il prezzo dell’energia continua a salire e le persone soffrono la fame.
Eppure, come spesso accade, Londra, Parigi o Washington sono ignari delle proprie crisi, preferendo concentrarsi su altri paesi. La Francia, ad esempio, sempre desiderosa di interferire in qualsiasi storia che coinvolga donne musulmane, non vede l’ironia nell’avere un attuale ministro degli interni, Gerard Darmanin, indagato per stupro. Le donne francesi che denunciano un’aggressione sessuale avranno a che fare con agenti il cui capo è stato lui stesso accusato di aver violentato le donne. Tuttavia, i media francesi sono in delirio per il caso del giovane Mahsa, la cui tragica scomparsa viene grottescamente sfruttata per il capitale politico. In Gran Bretagna, dove il monarca più longevo fu sepolto con tutto lo sfarzo e le cerimonie che si addicono all’era feudale del Medioevo, i politici rimangono ciechi di fronte alle crescenti tensioni nelle loro stesse strade. Mentre i media statali hanno riferito delle migliaia di persone che hanno reso omaggio alla defunta regina, la loro copertura è stata piuttosto debole quando si è trattato di trasmettere il disagio con cui molti in tutto il paese hanno visto il costo inutile di un funerale di dodici giorni , quando ormai migliaia di persone non sono in grado di pagare le bollette dell’energia e presto anche il cibo. Distrarre le masse con storie inutili sulle celebrità o addirittura sull’Iran può durare solo così a lungo, ma sembra che la formula collaudata abbia ancora dei bei giorni davanti a sé. L’Iran, ovviamente, ha affrontato molti tentativi di ingerenza straniera e ne è uscito solo più forte. Speriamo che le violenze ora denunciate finiscano e che il giovane Mahsa riposi in pace. Hafsa Kara-Mustapha è giornalista, analista politico e commentatore con una particolare attenzione al Medio Oriente e all’Africa. Ha lavorato per il gruppo FT e Reuters e il suo lavoro è stato pubblicato sulla rivista Middle East, sul rapporto Jane’s Foreign e su una serie di pubblicazioni internazionali. Esperto regolare in TV e radio, Hafsa può essere visto regolarmente su RT e Press TV.
questo si è un vero problema, ci sono di mezzo gli askenazisti ,non le balle sulla cina
se non stroncano subito l’iran rischia seriamente
La notizia era falsa per quanto riguardava la Cina ( https://www.maurizioblondet.it/fake-news-il-presidente-xi-non-e-stato-rovesciato-dallesercito-cinese-di-andrew-korybko/ ).
come volevasi dimostrare…