C’è un vento da est che arriva per tutti. Un vento che non ha mai soffiato… Sarà freddo e amaro… E molti di noi potrebbero appassire prima del suo soffiare. Ma è comunque il vento di Dio, e una terra più pulita, migliore, più forte giacerà al sole quando la tempesta si sarà schiarita.

L’Ultimo Saluto di Sherlock Holmes, Sir Arthur Conan Doyle, ottobre 1917

L’Afghanistan povero e montuoso è al centro dell’Heartland eurasiatico. Intorno ad esso, in senso orario, si trovano la Russia con l’Asia centrale russa, la Cina, il subcontinente indiano e l’Iran. A causa della sua posizione geografica, nonostante il suo terreno inospitale e la povertà delle sue risorse naturali, l’Afghanistan è stato al centro di guerre sin dalla prima delle tre fallite Guerre Anglo-Afghane nel 1839. Poi i 16.500 invasori di un’armata vittoriana furono massacrati dagli afgani, lasciando meno di dieci sopravvissuti. Da allora è noto come “Il Cimitero degli Imperi”.

Fu qui che l’Impero Britannico fu sconfitto nel 19° secolo, che l’Impero Sovietico fu sconfitto nel 20° secolo e che l’Impero Americano fu sconfitto nel 21° secolo: una nuova fase della cui sconfitta fu vista così drammaticamente a Kabul nell’agosto 2021.

Tutti e tre gli imperi hanno perso perché hanno cercato di imporre un’ideologia atea de facto ad una società strettamente tradizionale, che mantiene sinceramente le sue credenze musulmane, per quanto estranee possano sembrare agli invasori atei britannici, sovietici o americani. Quando un popolo aderisce con fervore alle proprie tradizioni e valori di civiltà, non può essere sconfitto da nessuno. Per questo si dice che in Afghanistan è facile entrare, ma è molto difficile uscirne. Così, gli americani scapparono, proprio come gli inglesi prima di loro.

Ci viene in mente il vecchio proverbio russo: “Non toccare e non puzzerà”. In altre parole, lasciate gli afgani soli in tutta la loro enorme diversità a governare loro stessi. In effetti, lasciate tutti soli in tutta la loro enorme diversità a governare se stessi. Ma questo è qualcosa che gli imperialisti di ogni tipo non capiscono. Per loro, per definizione: “La nostra taglia è adatta a tutti”.

L’Ucraina è completamente diversa dall’Afghanistan. Prima di tutto, non è nel centro dell’Eurasia. La metà orientale è sempre stata parte integrante della Russia europea fino a quando, nel 1922, Lenin decise, per ragioni di manipolazione politica, di cederla alla metà occidentale perché la controllasse. Per quanto riguarda la metà occidentale, è essa stessa divisa in parti diverse, ma gran parte della metà occidentale della metà occidentale, rilevata dalla Polonia nel 1939, è chiaramente vicina ai confini di una civiltà diversa – la civiltà occidentale. In effetti, questo estremo quarto occidentale, che può essere vagamente chiamato “Galizia orientale”, è passato di mano tra la Polonia (civiltà occidentale) e la Russia (civiltà Cristiana Ortodossa) molte volte nel corso dei secoli.

Gli ucraini amano socializzare, scherzare, cantare e ballare. Amano anche lo spettacolo esteriore e la decorazione. A volte sono accusati di superficialità, materialismo e del falso senso del diritto a cui tendono i provinciali. La loro tentazione è dire: l’America è con noi. Gloria all’Ucraina! I migliori russi post-sovietici dicono: Dio è con noi. Gloria a Dio! C’è una differenza. Se tutti i russi dicono la stessa cosa, vinceranno, proprio come hanno vinto gli afgani contro gli atei. Quando un popolo aderisce con fervore alle proprie tradizioni e valori di civiltà, mantenendo la propria identità, non può essere sconfitto da nessuno. Il Vietnam lo ha dimostrato.

Quindi, abbiamo due paesi abbastanza diversi e incomparabili: l’Afghanistan al centro del centro, e l’Ucraina ai margini occidentali, che è il significato del suo stesso nome. Gli afgani vivono su montagne impervie, gli ucraini nelle steppe aperte. Gli afgani hanno un’identità molto forte, anche se, come altri abitanti delle montagne, come nelle Highland scozzesi o nelle Alpi svizzere, sono divisi in clan tribali ferocemente diversi e in guerra, e da lingue diverse a seconda della valle in cui vivono. Tuttavia, gli ucraini nella loro terra aperta sono influenzati in un modo e nell’altro, in gran parte a seconda di chi fa l’offerta migliore, a seconda di dove soffia il vento e scorre la marea.

Gli Stati Uniti hanno costantemente cercato di sminuzzare, occupare e controllare parti marginali dell’Eurasia, isole come l’Islanda, le isole britanniche e l’Irlanda, il Giappone, le Filippine e Taiwan, penisole come la Corea del Sud, il Vietnam del Sud e l’Europa occidentale. Nel 1975 furono umiliati e cacciati dal sud-est asiatico quando Saigon fu alla fine liberata. Altre aree che occupano, come Taiwan e la Corea, sono minacciate. Nel 2021, dopo aver osato occupare non un’area marginale, ma il centro stesso dell’Heartland eurasiatico in Afghanistan, sono stati umiliati e cacciati. È stato un classico esempio di arroganza ed esagerazione. “Siamo americani, possiamo fare qualsiasi cosa”. In realtà, no.

Ora gli Stati Uniti stanno cercando di aggrapparsi all’Europa occidentale puntellando la sua terra di confine letterale, l’Ucraina. Questo è uno degli ultimi tentativi degli Stati Uniti di mantenere il potere in Eurasia. Gli USA temono l’Eurasia, perché l’Eurasia è molto più forte di loro, e gli USA sono isolati nella loro grande isola, posta, come in quarantena, tra l’Atlantico e il Pacifico. Un giorno saranno costretti ad ammettere con riluttanza che l’Eurasia è geograficamente indivisibile, per quanto cerchino di dividerla politicamente e occuparla militarmente. Quindi si ritireranno nel loro isolamento sulla loro grande isola, rifiutata dall’Afro-Eurasia, dall’Oceania e dall’America Latina, e inizieranno a fare una seria ricerca interiore sulla propria storia. Si chiama pentimento.

Da oltre tre generazioni gli Stati Uniti si espandono verso est attraverso l’Atlantico. Hanno controllato il Regno Unito dal 1942, da dove hanno invaso il resto dell’Europa occidentale nel 1944 e hanno invaso l’Europa centrale dal 1989, usando élite fantoccio, compiendo omicidi e giocherellando alle elezioni. Il Portogallo sotto Salazar, la Spagna sotto Franco, l’Italia sotto ogni possibile truffatore, la Grecia sotto i Colonnelli, la Francia dopo aver deposto l’ultimo francese, De Gaulle, il Regno Unito sotto i Conservatori, sono solo esempi delle loro manipolazioni. L’elenco degli omicidi statunitensi è infinito: Dag Hammarskjold, Aldo Moro, Olof Palme. Guardate [in inglese]:

https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_assassinations_in_Europe

Esattamente una generazione dopo aver conquistato l’Europa centrale nel 1989, dal 2014 gli USA hanno cercato di espandersi nell’Europa orientale. Ora siamo ad un punto irreversibile. I libri di storia saranno scritti nello stile “Prima del 2022 e dopo il 2022”.

Oggi l’Ucraina viene smilitarizzata e denazificata. Come la Crimea, le due province del Donbass sono quasi liberate, così come le due province di Kherson and Zaporozhie. Non è chiaro fino a che punto si spingerà la Federazione Russa, ma la minaccia esistenziale alla Russia rappresentata dall’Ucraina governata dagli Stati Uniti viene schiacciata. Per il momento il regime fantoccio di Kiev, cioè gli USA, “non è pronto a parlare con la Russia”. Eppure la diplomazia che porti ad un’equa divisione dell’Ucraina è l’unica via d’uscita. Un ex Ministro degli Esteri romeno ha appena detto molto bene, parlando degli attuali “confini innaturali” dell’Ucraina, che sono alla radice di tutti i problemi e hanno fornito agli Stati Uniti la scusa per questa terribile guerra [in russo]:

https://readovka.news/news/112297.

Se non ci saranno negoziati di pace, l’Europa occidentale andrà in bancarotta, congelerà, morirà di fame e poi si ribellerà contro i suoi feudatari americani che tiranneggiano i loro stati vassalli europei dai loro castelli: Ansbach, Stoccarda, Wiesbaden, Vicenza, Camp Bondsteel, Ramstein, Aviano, Lakenheath, Mildenhall, Rota, la Baia di Suda ecc. Si veda [in inglese]:

https://en.as.com/en/2022/02/28/latest_news/1646087023_518781.html.

Perché il vero centro delle cose oggi non è la guerra per procura tra Russia e USA che si combatte sui campi di battaglia dell’Ucraina e altrove, dalla Siria all’Armenia: è nell’Europa occidentale. Questa penisola non può più continuare ad avere una mentalità coloniale. Deve diventare abbastanza civile da rendersi conto che è solo una parte dell’Eurasia. È divisa dagli Stati Uniti molto più dell’Oceano Atlantico. È a mondi di distanza. Solo quando l’Europa occidentale lo capirà, sopravvivrà. Il suo piano di sopravvivenza e il suo destino sono diventare una parte, una parte importante, ma comunque solo una parte, dell’Eurasia. Deve smettere di guardare verso ovest, nel mare vuoto, e rivolgersi invece verso est, verso la terra gremita di persone.

Dopo molti anni di esitazioni politiche piuttosto stupide, la Bielorussia ha riconosciuto che il suo destino è in Eurasia. Il Kazakhstan esita, ma sta riconoscendo la realtà. Anche la Nuova Ucraina lo riconoscerà. L’Ungheria è già sul punto di farlo. Parti sostanziali dell’Europa centrale e sudorientale, in particolare, ma non solo, i Balcani, quasi certamente lo riconosceranno col tempo. Quindi starà solo a paesi come gli Stati Baltici, la Polonia, la Repubblica Ceca, la Slovacchia, la Croazia, la Slovenia, i paesi nordici e tutta l’Europa occidentale ad ovest della vecchia linea del Patto di Varsavia, fino alle isole britanniche, all’Irlanda e anche l’Islanda, accendere il cervello e seguire.

Come abbiamo detto, abbiamo due paesi abbastanza diversi e incomparabili: l’Afghanistan al centro del centro e l’Ucraina ai margini, che è il significato del suo stesso nome. Gli afgani sono musulmani ferocemente tradizionalisti, gli ucraini sono amanti del piacere più spensierati. Ma hanno una cosa in comune: sono entrambi Cimiteri di Imperi. L’Afghanistan è il cimitero di tre imperi. L’Ucraina, in particolare, è il cimitero di due imperi, dell’impero Nazista e dell’impero Neonazista.

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Pubblicato da Batiushka su The Saker.is il 18 settembre 2022
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia.

[le note in questo formato sono del traduttore]

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