Un lettore, di recente, mi ha chiesto perché non ho più pubblicato alcuna mappa sulla situazione militare in Ucraina, e questa è una domanda giusta a cui risponderò di seguito.

Ci sono alcune ragioni, ma la principale, e più ovvia, è questa: a differenza del primo mese o due dell’Operazione Militare Speciale ci sono pochissime modifiche per cui valga la pena di mostrarle su una mappa. Questo NON vuol dire che non ci siano cambiamenti in prima linea, ce ne sono molti, ma semplicemente non si traducono in mappe dall’aspetto gradevole.

Un recente post su Moon of Alabama ha citato quella che sembra essere una fuga di notizie dal comando ucraino e che ripubblicherò qui:

I canali ucraini stanno discutendo di quali potrebbero essere i dati trapelati dallo Stato Maggiore delle Forze Armate Ucraine:

le Forze Armate Ucraine sono solo al 43-48% delle capacità
–gli  operatori sanitari sono al limite
– le armi leggere e i blindati non bastano
191.000 soldati sono stati uccisi o feriti (solo delle Forze Armate Ucraine, escluse le altre)
– non c’è abbastanza olio idraulico e azoto liquido per gli obici M777
– a nessuno importa dei dispersi, non ci sono statistiche
– le attrezzature trasferite dall’Occidente si stanno esaurendo
– le armi occidentali sono utilizzate da dilettanti, poiché non ci sono specialisti qualificati
– non c’è nessun modo per riparare le armi sul posto a causa della mancanza di ricambi e specialisti, tutto viene inviato in Polonia 

A proposito, anche con questo terribile rapporto, metterei in guardia dal prevedere una rottura decisiva del morale. Come a Peski, i feriti che camminano sono rispediti direttamente in trincea

Vorrei solo aggiungere qui che Peski è stata presa.

Ma i fattori chiave qui sono “Le Forze Armate Ucraine hanno solo il 43-48% delle capacità” e “191.000 soldati sono stati uccisi e feriti (solo delle Forze Armate Ucraine, escluse le altre)”.

Le cifre potrebbero cambiare da paese a paese, e tutto dipende dal tipo di guerra che è condotta, ma la regola pratica che mi è stata insegnata è che qualsiasi unità che abbia perso oltre il 30% della sua forza non è in grado di portare a termine le sue teoriche missioni di combattimento. Ora, nella storia, ci sono molti esempi di unità con il 30% o anche meno di effettivi, ma tali unità possono solo mantenere le loro posizioni, non operare una ritirata ordinata, figurarsi un contrattacco. L’esito finale è sempre lo stesso, alla fine tali unità crollano e scompaiono (per morti, catturati o disertori).

In altre parole, in questa fase della guerra, statistiche come quella sopra raccontano la storia, le mappe no.

Detto ciò,

la verità è che le forze ucraine nel Donbass sono state de facto in un calderone operativo  fin  dalla prima settimana dell’Operazione Militare Speciale. Ciò non è il risultato di nessuna speciale mossa militare russa, ma di un fattore geografico. In poche parole, l’Ucraina orientale è un gigantesco calderone. È vero, non è un calderone bloccato, il che significa che la parte ucraina può ancora spostare le forze dentro e fuori dal calderone, ma era già “bloccato dal fuoco”, cioè le forze russe potevano, e lo hanno fatto, attaccare con devastante efficacia le forze che si muovevano dentro e fuori.

Promemoria rapido: gli ucraini, sostenuti dai miliardi di dollari dell’Occidente combinato, hanno avuto otto anni per preparare fortificazioni molto robuste lungo i paesi e le città che controllavano prima dell’Operazione Militare Speciale. Forse qualcuno si aspettava che i russi si muovessero frontalmente, bombardassero a tappeto il Donbass controllato dagli ucraini (come farebbero gli Stati Uniti) e poi attaccassero frontalmente subendo enormi perdite. I russi, saggiamente, non sono stati così cortesi. Al contrario, hanno scelto di abbattere lentamente le difese ucraine.

Queste tattiche, tra l’altro, hanno portato alla liberazione di alcune città e villaggi da parte della Russia (Izum, Peski e altri) e alla creazione di alcuni “calderoni” tattici che alla fine sono stati assorbiti. Ma, ancora una volta, le mappe non riflettevano la natura di ciò che stava accadendo.

Una domanda che ricevo spesso è: come mai i russi non riescono nemmeno a fermare i bombardamenti di Donetsk provenienti, ad esempio, da Avdeevka? Hanno una forza di artiglieria molto più forte e più grande e hanno ottime capacità di controbatteria, quindi che problema hanno?

Semplice, gli ucraini dispongono la loro artiglieria proprio accanto agli edifici occupati dai civili. Perciò, quando un mortaio, un obice o un MLRS ucraino sparano a Donetsk o Makeevka, i russi VEDONO da dove ha sparato, ma non possono semplicemente rispondere con una loro scarica, perché ciò ucciderebbe decine se non centinaia di civili innocenti. Ciò darebbe anche all’Occidente il “massacro russo” che tanto desiderava a Bucha. Quindi, invece di rispondere al fuoco, i russi perfezionano i loro dati di tiro, il che non solo richiede tempo, ma consente anche agli ucraini di spostarsi, non necessariamente di molto, solo di poche decine o centinaia di metri, a volte proprio dall’altra parte di un edificio.

Perciò i russi hanno deciso che muoversi lentamente ha molto più senso che assaltare frontalmente le fortificazioni ucraine. Ciò è migliore sia per le forze delle LDNR che per le forze russe, ed è molto migliore per i civili.

Allora, perché pensate che l’intera infrastruttura civile, diciamo, di Kiev o di Kharkov, sia perfettamente funzionante? Se davvero credete sinceramente che i russi non avrebbero potuto distruggerle il primo giorno dell’Operazione Militare Speciale, si può anche smettere di leggere e non tornare mai più su questo blog. Per il resto, ecco la verità che spiega davvero tutto: 

==>> I russi non combattono le guerre come fanno gli Stati Uniti <<==

.Che cosa intendo con questo?

Ecco il piano di guerra basilare degli Stati Uniti:

  1. Attaccate un paese sostanzialmente indifeso.
  2. Ottenete la supremazia aerea (in assenza di moderne difese aeree).
  3. Sparate una grande quantità di missili da crociera, fateli seguire da massicci attacchi aerei.
  4. Se ciò non bastasse, prendete di mira e distruggete deliberatamente l’intera infrastruttura civile.
  5. Poi inviate le forze di terra, la cui tattica di base è questa: avanzare e sparare a persone indifese e, quando si incontra resistenza, chiedere un attacco aereo. Poi continuare.
  6. Dichiarare vittoria e tornarsene a casa (idealmente lasciando il controllo a un regime fantoccio compradore).

Il risultato è ben oltre il milione di morti in Iraq, la totale devastazione della Libia, il massiccio bombardamento di civili serbi in Bosnia, Croazia, Serbia, Montenegro e Kosovo, eccetera, eccetera, eccetera.

I russi rifiutano semplicemente quella “logica”, per ragioni morali e pragmatiche. Ricordate il punto 6 qui sopra! Questa *non* è un’opzione praticabile per i russi.

Storicamente, il genocidio è SEMPRE stato il modo occidentale di guerreggiare, questo è particolarmente vero per gli inglesi e gli americani statunitensi. Non dovete credermi, leggete semplicemente questo libro: The First Way of War: American War Making on the Frontier, 1607–1814 di John Grenier, ritiratosi dalla US Air Force nel 2009 dopo una carriera ventennale in cui ha raggiunto il grado di tenente colonnello e prestato servizio per due stagioni come professore all’Accademia dell’Aeronautica Militare. Attualmente è professore senior di storia militare americana per il programma online Masters of Art in Military History (MMH) della Norwich University. Davvero, dico sul serio, prendete il suo libro, leggetelo e perdete ogni ingenua illusione che potreste avere sulla “democrazia occidentale” e su come i “liberali” fanno la guerra agli altri.

Un’altra domanda che ricevo è questa: perché i russi non aggirano le città e i villaggi ucronazisti nel Donbass e si spingono più in profondità all’interno dell’Ucraina? La risposta è semplice: perché ciò porrebbe le forze russe tra le ancora esistenti posizioni ucraine, quelle che i russi stanno lentamente abbattendo ora, e le forze ucraine nell’Ucraina centrale. Non sorprende che i russi non vogliano combattere su due fronti con le loro forze, uno a ovest e uno a est. Allora che dire delle famose “operazioni di attacco corazzato in profondità” o dell’uso del gruppo tattico dei battaglioni come gruppo di manovra tattico-operativo? Queste sono tutte parti di un’operazione di armi combinate regolare, su vasta scala, sì, ma l’Operazione Militare Speciale NON è, ripeto, NON è una normale operazione di armi combinate. Un esempio: quando i russi hanno avviato la loro Operazione Militare Speciale, gli ucraini avevano una superiorità numerica piuttosto sostanziale sui russi, combinata con elementi tecnologici militari specifici (come comunicazioni sicure avanzate) che le forze LDNR non avevano per niente e che l’esercito russo aveva, ma non fino agli stessi livelli di sub-unità degli ucraini. Che cosa vediamo oggi? La superiorità numerica è scomparsa, e le tecnologie avanzate fornite agli ucronazisti dall’Occidente hanno reso solo le cose più difficili per i russi, ma non sono riuscite a incidere sul risultato.

E, naturalmente, la domanda “preferita”: tu (e altri) hai detto molte volte che la Russia avrebbe potuto e voluto sconfiggere l’Ucraina in pochi giorni, poche settimane al massimo. Quindi ora ammetti di aver sbagliato completamente?

Innanzitutto, partiamo dal presupposto di questa domanda, vale a dire che la Russia non ha sconfitto l’Ucraina in giorni o settimane. E’ vero?

Direi di no. I russi praticamente *HANNO* disabilitato con successo le forze armate ucraine nei primi giorni e settimane di guerra: quasi l’intera forza aerea ucraina è stata distrutta, così come gran parte delle difese aeree ucraine. Per quanto riguarda le forze di terra, non sono riuscite ad eseguire un solo efficace contrattacco, al massimo hanno affermato che ogni ritirata russa era il risultato dei loro contrattacchi, ma permettetemi di porre una semplice domanda: se quei contrattacchi hanno avuto un così tanto successo, dove sono i risultati???  Non ce ne sono, beh, a parte le fiabe che escono da Kiev, ovviamente. E poiché Kiev ha mentito ogni volta su tutto, dal Primo Giorno dell’Operazione Militare Speciale, come può qualcuno prendere sul serio le sue solenni affermazioni?

Allora, cosa è successo davvero?

Numero di mercenari stranieri in Ucraina

È successo che l’Occidente unito ha deciso di sostenere con tutta la sua potenza militare il regime nazista a Kiev. Sono stati messi a disposizione delle forze ucraine non solo MILIARDI di dollari di equipaggiamenti, ma anche MIGLIAIA di “volontari” inviati in Ucraina per sostenere le forze ucronaziste (vedi grafico a destra, clicca qui per una risoluzione più alta. Traduzione rapida dei termini principali: Страна: paese; Прибыло: arrivato; Уничтожено: distrutto; Убыло: partito; Всего: totale).

Infine, ma certamente non meno importante, gli Stati Uniti e la NATO stanno facendo uso di tutte le loro capacità C4ISR a sostegno delle forze ucronaziste. In effetti, sarebbe corretto affermare che gli Stati Uniti più la NATO hanno preso ora il pieno controllo di tutte le operazioni militari in Ucraina (hanno anche presieduto alla repressione totale di ogni forma di opposizione interna ucraina!).

Una volta compreso questo, permettetemi di porvi tre semplici domande:

  • Io, o qualcun altro, ho dichiarato che la Russia avrebbe sconfitto militarmente le forze combinate USA+NATO in giorni o settimane?
  • VOI quanto tempo stimereste che ci vorrebbe ai russi per raggiungere un tale obiettivo?
  • Non vedete davvero che, nonostante il sostegno massiccio e totale dell’Occidente, la Russia è sulla buona strada per fare proprio questo, per sconfiggere non solo la migliore e più grande forza per procura nella storia degli Stati Uniti, ma anche tutti gli sforzi fatti dall’Occidente unito per sconfiggere militarmente ed economicamente la Russia?

Se non avete visto ciò, diciamo anche un mese o due fa, potrei capire. Ma se ANCORA oggi non sentite l’odore del caffè, allora vi dichiaro senza speranza, vi incoraggio a smettere di leggere questo articolo e a stare lontano da questo blog 🙂

Seriamente, se l’Occidente collettivo avesse lasciato il regime ucronazista a Kiev a se stesso, “Ze” avrebbe dovuto capitolare dopo circa dieci giorni dell’Operazione Militare Speciale, se non altro per salvare la vita dei soldati e dei civili ucraini.

I russi si aspettavano una reazione così massiccia dall’Occidente? Il termine “aspettarsi” è molto fuorviante. Non è così che funzionano queste cose. I piani operativi e strategici non si basano su un unico scenario che “speri” si concretizzi. Anche qui ci sono due cose che dovremmo sempre ricordare:

  • Il compito delle agenzie di intelligence e dei dipartimenti di pianificazione delle operazioni è quello di preparare e modellare quanti più scenari possibile, quanto meno ragionevolmente immaginabili.
  • I piani operativi e strategici non affrontano questioni tattiche e cambiano COSTANTEMENTE a seconda di un riscontro e di un ciclo decisionale.

Un esempio: Putin ha ammesso durante un’intervista televisiva che quando i russi sono entrati in Crimea, aveva messo le forze nucleari russe in massima allerta. Vuole questo dire che qualcuno al Cremlino o allo Stato Maggiore si aspettava che gli Stati Uniti bombardassero la Russia? Ovviamente no! Ma HANNO considerato questa possibilità e hanno intrapreso l’azione necessaria per cercare di impedirla.

Lo stesso qui. Sono molto fiducioso che i russi fossero completamente preparati per la folle e, francamente, suicida reazione dell’Occidente all’Operazione Militare Speciale. In effetti, quella risposta “massima” è stata una delle MOLTE contingenze per cui i russi devono essersi preparati. In qualità di ex analista dell’intelligence, posso dirvi che l’analisi militare esamina quante più opzioni possibile, e quindi la gente della pianificazione operativa fa i propri preparativi per qualsiasi evenienza.

Ora è del tutto chiaro come l’Occidente sia determinato a combattere [in inglese] la Russia fino all’ultimo ucraino. Da qui l’ordine davvero idiota dato alle forze ucraine migliori e più capaci di non impegnarsi in una difesa mobile, ma di mantenere la propria posizione nel Donbass fino a quando non saranno completamente distrutte.

Inoltre, è anche ampiamente chiaro che i paesi occidentali sono disposti [in inglese] a distruggere non solo le proprie economie, ma l’intero sistema finanziario internazionale per cercare di danneggiare il più possibile la Russia (e la Cina).

In altre parole, la Russia non è impegnata in una guerra contro l’Ucraina, ma contro l’intero Occidente unito e consolidato.

==>> Non lo dico almeno dal 2013? <<==

Quanto durerà questa guerra?

Non posso rispondere perché la risposta dipende interamente da: quanto sono suicidamente stupidi i leader dell’Impero AngloSionista?

Le forze ucraine nell’Ucraina orientale non hanno più speranze per una ritirata ordinata, quindi saranno distrutte. Quanto presto? Non lo so, dipende dalla gente in trincea e da quanto forte sia la presa che hanno i nazisti su quelle forze.

Ci sarà un contrattacco ucraino verso Kherson? Spero proprio di no.

Perché? Perché ora le forze ucraine sono sepolte all’interno della città di Nikolaev e, se decideranno di attaccare, non solo dovranno entrare nel loro ordine di pre-battaglia fuori dai confini protettivi della città, ma dovranno anche attraversare una pianura per lo più deserta. In altre parole, sarà un massacro.

Potrebbero ancora provarci? Sicuro! TUTTI gli ordini dati alle forze ucraine da USA+NATO sono, di fatto, suicidi e non hanno alcun senso militare. Nessun neocon se ne fregherà mai degli ancor più ucraini massacrati.

Cos’altro potrebbero fare gli ucraini?

Principalmente, ciò che hanno fatto finora, tra cui:

  • Massacrare il maggior numero possibile di civili nelle aree liberate, anche con l’uso di armi vietate (mine antiuomo e munizioni a grappolo).
  • Organizzare efficaci attacchi terroristici non solo nelle aree liberate del Donbass, ma anche all’interno della Russia (in cui gli ucraini si sono dimostrati piuttosto bravi).
  • Potrebbero condurre ulteriori attacchi contro la Russia, la Crimea e il ponte di Crimea. Nessuno di questi attacchi farà alcuna differenza militare o avrà anche un grande impatto, ma farà bene alle pubbliche relazioni, specialmente con il pieno sostegno della macchina propagandistica anglosionista, alias “la stampa libera”.
  • Stanno provando a bombardare la centrale nucleare di Zaporozhie. La centrale di Chernobyl potrebbe diventare di nuovo un obiettivo. Infine, gli ucronazisti hanno ancora accesso a molte scorie nucleari esaurite che potrebbero usare come “bomba sporca” contro la loro stessa popolazione, e incolpare la Russia (pensatela come una “Bucha nucleare”).
  • Il flusso costante di velivoli ad ala fissa e rotante dalla Polonia, dalla Romania e da altri paesi continuerà, dando alla propaganda ucronazista l’illusione che la Russia non abbia la superiorità aerea sull’intera Ucraina.

C’è anche una possibilità molto reale che Polonia e Ungheria possano entrare nell’Ucraina occidentale per “proteggere” i loro cittadini. Finora si sono astenuti dal farlo, almeno apertamente, probabilmente perché i comandanti USA/NATO non vogliono rischiare un attacco russo alle forze NATO (lo hanno detto pubblicamente anche quegli idioti di Biden e Stoltenberg!). Tuttavia, se fatto in modo intelligente, Polonia e Ungheria potrebbero ottenere, attraverso canali del tutto non ufficiali, una promessa russa di “distogliere lo sguardo” e di non intraprendere alcuna azione. Perché? Perché la Russia non ha alcun bisogno di questi territori, e perché la Russia sarà più che felice di lasciare che i polacchi e gli ungheresi si occupino dei pazzi ucronazisti dell’Ucraina occidentale.

Spero questo risponda almeno ad alcune delle vostre domande.

Citerò un’ultima cosa: mentre il collasso del sistema finanziario internazionale è già a buon punto, i suoi effetti, finora, non sono stati pienamente avvertiti, sicuramente non negli Stati Uniti e nemmeno completamente nell’Unione Europea. Una volta che l’entità di questo disastro autoinflitto diventerà assolutamente innegabile, nemmeno da parte dalla “stampa libera” gestita dai neocon, le cose in Occidente inizieranno a cambiare politicamente. Perciò ora è il momento di aspettare e vedere, non speculare.

The Saker

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 Intervista di The Saker pubblicata su The Saker l’11 agosto 2022
Traduzione in italiano di Fabio_san per SakerItalia

[le note in questo formato sono del traduttore]

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