Notizie interessanti per due giorni di fila.  In primo luogo, il Ministero della Difesa russo ha concluso che le esplosioni al campo d’aviazione russo in Crimea sono state il risultato di un’operazione diversiva (uso il termine “diversivo” nel senso russo di “diversiia” che significa sabotaggio/danneggiamento). E oggi i russi hanno annunciato di aver arrestato due dipendenti della centrale nucleare di Zaporozhye (una guardia e un ingegnere!) [in russo] che fornivano agli ucraini le coordinate di puntamento e la correzione del tiro.  Ora la Russia avverte che un attacco massiccio a questa centrale nucleare avrebbe conseguenze catastrofiche [in inglese].

Il mio scopo oggi non è quello di discutere la situazione intorno a quella centrale nucleare, ma di considerarla come la punta di un iceberg molto più grande.

Finora, solo il mio amico Andrei Martyanov ha menzionato i rischi molto reali di sabotaggio e/o attacchi terroristici da parte di gruppi diversivi ucraini, tra cui il possibile sabotaggio dell’incrociatore Moskva e l’attacco al campo d’aviazione in Crimea.  Come al solito, Andrei Martyanov ha colto nel segno.  Vorrei approfondire un po’ l’argomento nel mio formato preferito, “per punti”.

  • In primo luogo, è semplicemente innegabile che l’SBU/GUR ucraino ha dimostrato di poter condurre, e di aver condotto, attacchi diversivi molto efficaci, compreso l’omicidio di numerosi leader della LDNR. A volte gli ucronazisti hanno utilizzato unità speciali dell’SBU/GUR, altre volte hanno reclutato con successo persone del posto (sia nella LDNR che in Crimea) per condurre atti di sabotaggio e terrorismo.
  • In secondo luogo, è importante capire che, sebbene l’Operazione Militare Speciale non sia una vera e propria guerra civile, presenta precisi ASPETTI di guerra civile, a cominciare dall’innegabile realtà che nell’Ucraina occupata dai nazisti vi sono segmenti di popolazione filorussi, ma ci sono anche segmenti filo-ucronazisti nelle popolazioni di LDNR/Russia. Perciò entrambe le parti hanno persone capaci e disposte ad aiutare l’altra parte, compresi gli elementi anti-russi e filo-ucraini nelle aree controllate dalle LDNR/Russia (compresa la Crimea).
  • In terzo luogo, oltre ai motivi ideologici e alla semplice corruzione, bisogna capire che sia l’SBU/GUR che l’SVR/G(R)U russi hanno accesso a banche dati che consentono loro di ricattare una persona dell’altra parte per indurla a collaborare. Possono usare informazioni compromettenti su qualsiasi attività (passata o presente) che, se rese pubbliche, possono mettere una persona in un mare di guai, ma possono anche fare pressione sui membri della famiglia, persino minacciare e convincere direttamente qualcuno a collaborare.  Infine, ci sono molte persone povere e indigenti da entrambe le parti, che hanno estremo bisogno di denaro, magari non per acquistare uno yacht multimilionario ma, ad esempio, per ottenere cure mediche per un membro della famiglia. I servizi speciali occidentali sono molto bravi ad individuare e utilizzare queste persone.
  • In quarto luogo, come per qualsiasi altro conflitto, quando è in corso una guerra ci saranno alcune persone che ne trarranno beneficio, ma ci sarà sempre chi perderà molto e che potrebbe essere molto scontento. Le persone risentite sono ottime reclute per i servizi speciali (la maggior parte dei disertori sovietici ha tradito il proprio paese non per denaro, anche se alcuni lo hanno fatto, ma perché sono stati trattati ingiustamente dai loro superiori o dallo stato sovietico).
  • Cinque, i servizi speciali sono molto abili a 1) individuare le vulnerabilità e 2) sfruttarle. Poiché, per definizione, gli esseri umani sono esseri umani, ci saranno persone vulnerabili da entrambe le parti del conflitto.
  • Finora, gli ucraini hanno già fatto largo uso di queste tattiche diversive, mentre i russi no (almeno per quanto ne sappiamo, e ci sono molte cose che non sappiamo). Il punto non è definire una parte “buona” e l’altra “cattiva”, ma rendersi conto che entrambe le parti possono e vogliono usare queste operazioni speciali per disturbare le azioni e il morale dell’altra parte.

Ora, una cosa che avrà un impatto enorme su tutto questo è la decisione russa di distribuire passaporti russi a tutti gli ucraini che ne vogliono uno.  No, NON critico questa decisione, che è stata presa per motivi sia morali che pragmatici, ma sottolineo che questa decisione avrà un costo molto reale: un forte aumento del numero di cittadini russi la cui vera lealtà non è verso la Russia, ma verso l’ideologia dell’Euromaidan, o addirittura ucronazisti.  Ci sono persone di questo tipo persino nella Russia vera e propria!

Il fatto che queste persone siano solo una piccola frazione della popolazione russa è irrilevante: tutto ciò di cui l’SBU/GUR ha bisogno sono poche, forse qualche decina, di queste persone.

E sì, certo, questa è una sfida diretta alle agenzie di intelligence e sicurezza russe (SVR, FSB, GUSB/MVD, FSO, G(R)U e altre).  Ma la realtà è questa: per quanto bravi siano i servizi d’intelligence e di sicurezza russi, non è possibile catturare tutti, né mettere sotto sorveglianza 24 ore su 24, 7 giorni su 7, tutte le persone potenzialmente sospette (anche se si sapesse chi sono).  La verità è che ci saranno sempre gli “informatori” che riusciranno ad eludere il rilevamento e l’intercettazione. Si possono catturare centinaia di persone di questo tipo, ma alcune passeranno sempre attraverso la rete e saranno utilizzate dall’altra parte.

A proposito, per l’Occidente e i nazisti di Kiev dichiarare che tutte le esplosioni nella LDNR/Russia (compresa la Crimea) sono il risultato di attacchi missilistici ha perfettamente senso!  Non solo aumenta il morale degli ucraini (Wunderwaffe e tutto il resto), ma mostra ai curatori occidentali del regime nazista di Kiev quanto sia ancora “efficace” e “capace di combattere” l’esercito ucraino. Infine, ma non meno importante, dare il merito ai missili è un modo molto logico per cercare di spostare i riflettori dai sabotatori e dai terroristi.  I russi lo capiscono perfettamente, ma la gente in Occidente a quanto pare no, da qui il sistematico disconoscimento dell’operazione diversiva da parte di tanti commentatori che preferiscono sognare ad occhi aperti su missili superdotati e altre meraviglie assortite, e liquidare gli atti, meno “sexy”, di semplice sabotaggio.

La conclusione è questa: se l’SBU/GUR è riuscita a reclutare due dipendenti della centrale nucleare di Zaporozhye, chi altro pensate che possa reclutare in futuro (o abbia già reclutato)?  Pensate a persone coinvolte nella manutenzione tecnica, nei trasporti, nella logistica, nelle prigioni e nelle strutture per prigionieri di guerra, eccetera, eccetera. Diamine, gli ucraini hanno persino cercato di corrompere un pilota di Su-34 e di fargli pilotare il suo aereo verso la parte ucraina in cambio di un passaporto dell’Unione Europea e di denaro. Questo complotto dell’SBU/GUR è pateticamente fallito, e i russi sono riusciti da ottenere persino alcune informazioni riservate sulle difese aeree ucraine, che sono state prontamente smilitarizzate. Tuttavia, le ragioni principali sono probabilmente doppie: in primo luogo, i piloti di Su-34 sono sicuramente un’élite molto motivata, e sono anche strettamente monitorati dai servizi di controspionaggio russi. Quindi, forse la prossima volta, l’SBU/GUR deve “mirare” ad un obiettivo più modesto e meno protetto.

E chi può dire che la prossima volta l’SBU/GUR fallirà?

Alcuni si chiederanno perché i russi non abbiano potuto fare in Ucraina quello che hanno fatto in Cecenia.  Ci sono molte differenze fondamentali, tra cui:

  • La Cecenia è un pezzo di terra minuscolo rispetto all’Ucraina e, in confronto, è relativamente facile da “bloccare”.
  • La popolazione dell’Ucraina (anche dopo che milioni di persone se ne sono andate) sovrasta quella della Cecenia.
  • In Ucraina non esiste un equivalente di Ahmad Hadji Kadyrov o di suo figlio Ramzan.
  • I ceceni takfiri non hanno mai avuto il tipo di potenza di fuoco o di armi che hanno gli ucraini.

Quindi no, il precedente della Cecenia non implica in alcun modo che i nazisti in Ucraina saranno sconfitti con la stessa rapidità con cui sono stati sconfitti i takfiri.

Questo è un grosso problema per la Russia e, peggio ancora, è un problema che non sparirà tanto presto.

L’unica cosa che i russi possono fare è 1) prepararsi a un’operazione di controspionaggio e contro-diversivo molto lunga, che durerà molti anni, e 2) accettare la realtà della guerra per quello che è, e non spaventarsi la prossima volta che gli ucraini faranno saltare in aria qualcosa, che si tratti di una nave, di un treno, di un aereo, di un ponte o di qualsiasi altro obiettivo nelle LDNR o in Russia.

L’unica buona notizia che i russi devono tenere a mente è che questi attacchi diversivi/terroristici, almeno la maggior parte, sono ancora fondamentalmente delle operazioni psicologiche e sono per lo più progettati per avere un effetto di pubbliche relazioni. In termini d’impatto effettivo sulle capacità militari russe, sono prossimi allo zero, proprio come gli attacchi israeliani in Siria hanno fatto esattamente *zero* differenza sul terreno in Siria. Per incidere realmente sulle operazioni militari è necessario disporre di una forza partigiana/“di retrovia” ampia, vitale e sofisticata, che gli ucraini non hanno, non con un ampio margine. Inoltre, per influenzare realmente le operazioni militari, queste tattiche di diversione devono essere attentamente coordinate con le forze militari amiche “regolari” (come i partigiani sovietici durante la Seconda Guerra Mondiale, che lavoravano a stretto contatto con le forze armate sovietiche).

Perciò sì, si tratta di un problema, molto spiacevole, che sarà difficile da affrontare, ma che non influirà sulle operazioni militari russe.  Anche se gli ucraini dovessero far saltare in aria sia la centrale nucleare di Chernobyl che quella di Zaporozhye, ciò non influirà in modo significativo sull’Operazione Militare Speciale, e nemmeno sulla guerra tra la Russia e l’Occidente unito. L’intero esercito russo è addestrato, e addestrato bene, ad operare in un ambiente ostile nucleare, chimico o batteriologico. Per quanto riguarda la logistica russa, è estremamente sofisticata e altamente ridondante, quindi anche se gli ucraini fanno saltare un nodo della rete di rifornimento, questo sarà rapidamente riparato e/o facilmente sostituito o aggirato.

Detto questo, personalmente consiglierei a tutti di prepararsi mentalmente a ciò che quasi certamente sta per accadere in un futuro non troppo lontano. Se comprendiamo ciò che tali operazioni possono e non possono ottenere, le vedremo in modo sobrio e pragmatico, e non cederemo all’isteria (da più parti, compresa la sesta colonna russa) che inevitabilmente seguirà qualsiasi attacco di questo tipo.

.The Saker..

Addendum: con tanti commentatori che si spaventano per una potenziale fusione di tutti i reattori nucleari della centrale nucleare di Zaporozhye, vorrei dire questo: i reattori stessi sono molto più difficili da colpire rispetto alle strutture di stoccaggio del combustibile nucleare esaurito, che non sono altrettanto ben protette. Ancora una volta, il vero pericolo non è quello cui pensiamo istintivamente per primo.

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 Intervista del Saker pubblicata su The Saker il 18 agosto 2022
Traduzione in italiano di Fabio_san per SakerItalia

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