È iniziata la tanto attesa offensiva russa in Ucraina.
L’esercito ucraino, spinto dai suoi controllori statunitensi, aveva destinato la maggior parte delle sue risorse alla difesa statica del settore Bakhmut (Artyomovsk) – Soledar del fronte orientale. Un numero pazzesco di brigate ucraine, anche se molte parzialmente esaurite, erano concentrate [in inglese] su quel fronte lungo 50 chilometri. Questo ha lasciato gli altri settori quasi vuoti di truppe ucraine.
Ho contato l’equivalente di circa 27 formazioni di dimensioni di brigata in quell’area. La dimensione normale di una brigata è di circa 3.000-4.000 uomini con centinaia di veicoli di ogni tipo. Se tutte le brigate fossero al completo, la forza sarebbe di 97.500 uomini. In una recente intervista, il comandante militare ucraino Zaluzhny ha dichiarato che il suo esercito ha 200.000 uomini addestrati a combattere, mentre altri 500.000 hanno altre funzioni o sono in fase di addestramento. Le forze che attualmente vengono sbranate nell’area di Bakhmut costituiscono il 50% delle forze ucraine pronte a combattere..
Nei settori meridionale e settentrionale della linea di battaglia le forze ucraine sono state assottigliate, e sono in grado di difendersi solo da forze minori.
Le forze ucraine a nord e a sud si trovano nella stessa posizione in cui si trovavano le truppe russe quando l’anno scorso l’esercito ucraino lanciò un attacco lampo nella regione di Kharkiv. La forza di controllo russa, composta di circa 2.000 guardie di frontiera e polizia federale, si ritirò e usò l’artiglieria per distruggere le forze ucraine in arrivo. L’attacco esaurì le forze e si è fermò dopo aver percorso circa 70 chilometri su un fronte piuttosto ampio. Ma l’Ucraina non dispone più, a differenza dei russi di allora, dell’artiglieria necessaria per fermare una spinta più ampia.
La grande concentrazione ucraina a Bakhmut è ora in un accerchiamento operativo. Le forze russe sono avanzate a nord e a sud della città, e la loro artiglieria può facilmente controllare le strade di uscita occidentali di Bakhmut. È una situazione simile a quella di Verdun [in inglese]. L’artiglieria russa è di gran lunga numericamente superiore, e può massacrare le truppe ucraine a volontà. Persino l’esercito americano sta suggerendo [in inglese] all’Ucraina di rinunciare alla città. Se il governo di Kiev dovesse accettare, si tratterebbe di una ritirata sotto il fuoco del nemico, con probabili perdite elevate. Non ritirarsi, però, peggiorerebbe ulteriormente le cose.
La concentrazione ucraina su Bakhmut mette in pericolo gli altri fronti. Io e altri [in inglese] abbiamo suggerito [in inglese] per diverso tempo che le forze russe utilizzeranno la regione meridionale di Zaporozhye per una grande spinta verso le retrovie delle forze ucraine intorno a Bakhmut:
Le mosse russe contro la terza e la quarta linea di difesa ucraina saranno probabilmente sostenute da una mossa da sud che libererà il resto dell’oblast di Zaporozhye e Donetsk.
A parte queste operazioni, il comando russo ha a disposizione un numero sufficiente di truppe per condurre un altro grande attacco. Questo potrebbe arrivare da nord, nella regione di Kharkiv, dietro le truppe ucraine che attualmente attaccano le linee russe più a est.
La mappa del sito Military Land Deployment, favorevole alla parte ucraina, mostra solo tre brigate della Difesa Territoriale che coprono una linea di difesa meridionale lunga 100 chilometri. Queste brigate sono ricche di fanteria ma non sono mobili. Hanno solo poco equipaggiamento pesante. La 65a Brigata Meccanizzata ucraina è l’unica forza capace nell’area. Sta controllando la città di Zaporozhye, ma ha subìto [in inglese] a lungo un forte dissanguamento della sua posizione.
Una Brigata di Fanteria Motorizzata, la 56ª, è stata aggiunta al fronte meridionale circa sei giorni fa. In agosto questa brigata era stata gravemente danneggiata nella difesa di Peski sul fronte orientale. Da allora è stata ricostituita con nuovi soldati di leva e un’ampia gamma di equipaggiamenti “occidentali”. Non può essere considerata un’unità pienamente capace.
Non c’è nessuna brigata di artiglieria ucraina nel settore. Non sono quindi disponibili capacità di contro-artiglieria.
La forza russa che attacca è la 58a Armata della Federazione Russa. Non si tratta di forze VDV leggermente corazzate e dispiegabili per via aerea come quelle che hanno combattuto intorno all’aeroporto Gostomel vicino a Kiev. Non si tratta di milizie delle repubbliche del Donbass viste sul fronte orientale. Non sono forze cecene che assaltano Mariupol. Non sono i mercenari della Wagner che circondano Bakhmut.
Si tratta del vero esercito russo, quello Rosso, con tutte le sue risorse pesanti e la capacità di condurre una guerra ad armi combinate.
I primi attacchi russi nella zona sono stati lanciati due giorni fa. Le linee ucraine si sono immediatamente sfaldate e le forze russe sono avanzate di circa 5 chilometri già il primo giorno. Ieri sono avanzati ulteriormente.
Tutto ciò che è in rosso e in giallo a nord della linea rossa chiusa sono le recenti avanzate russe:
Qualche settimana fa, in un’intervista all’Economist, il comandante dell’esercito ucraino, generale Zaluzhny, ha definito [in inglese] un attacco russo in questo momento la “peggiore” situazione possibile:
Ma il motivo principale per cui la Russia ha arruolato così tanti giovani, secondo i generali, è quello di tornare all’offensiva per la prima volta da quando il suo tentativo di conquistare il Donbass è fallito in estate. “Proprio come nella [Seconda Guerra Mondiale]… da qualche parte al di là degli Urali stanno preparando nuove risorse”, dice il generale Zaluzhny, riferendosi alla decisione sovietica di spostare l’industria della difesa verso est, al di là della portata dei bombardieri nazisti. “Si stanno preparando al 100%”. Un grande attacco russo potrebbe arrivare “a febbraio, nella migliore delle ipotesi a marzo e nella peggiore alla fine di gennaio”..
Zaluzhny ha dichiarato di voler costituire delle riserve, ma nel frattempo ha inviato ancora più truppe a Bakhmut:
La tentazione è quella di inviare riserve [a Bakhmut]. Una strategia più saggia è quella di trattenerle.
…
“Che i soldati in trincea mi perdonino”, dice il generale Zaluzhny. “È più importante concentrarsi sull’accumulo di risorse in questo momento per le battaglie più lunghe e pesanti che potrebbero iniziare l’anno prossimo”..
È improbabile che le riserve di cui dispone attualmente siano equipaggiate, addestrate e pronte a combattere. Saranno troppo esigue per fermare un attacco russo completamente meccanizzato attraverso il sud-ovest della provincia di Donetsk, piuttosto scarsamente popolato.
L’obiettivo della spinta russa a sud non sarà quello di conquistare città come Zaporozhye. L’obiettivo è quello di mettere sotto il fuoco dell’artiglieria le principali vie di trasporto, ferrovie e strade, dall’Ucraina occidentale al fronte nell’Ucraina orientale. Ciò impedirà non solo il rifornimento delle truppe ucraine sul fronte orientale, ma anche la loro uscita dalla linea del fronte. Un’avanzata di 100 chilometri verso nord servirebbe soprattutto a questo. Una spinta complementare da nord verso sud, che potrebbe arrivare o meno, chiuderebbe definitivamente il calderone..
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Articolo di Bernhard pubblicato su Moon Of Alabama il 21 gennaio 2022
Traduzione in italiano di Fabio_san per SakerItalia
[le note in questo formato sono del traduttore]
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Ad oggi poco più che ricognizioni aspettiamo un po’. Ma il momento mi sembra quello giusto prima che gli enormi aiuti occidentali facciano sentire il loro peso.
la descrizione della situazione in campo ,secondo l’articolista, sembrerebbe favorevole ai russi,( e lo è verosimilmente se le cose stanno come le ha descritte,) ma essi ( i russi)storicamente, non preannunziano i loro attacchi decisivi, attendono ordinariamente che le forze avverse si schierino o gli impediscano la logistica di ritirata per distruggerle su posto( con Paulus) od inseguendole(con il Bonaparte).
La situazione migliore sarebbe, mio avviso ,che mentre lavorano dentro la sacca di Bakmut ,in cui chiuderanno le forze Nato /Ucraine, si distruggano contestualmente alcuni Ponti sul Dneper ,non tutti perché la ritirata degli ucraini dovrà concentrarsi solo su una parte di essi e dovranno arrendersi o essere annientate.
24/1/23
in effetti la temperatura a Zaporižžja già va sottozero solo la notte, a poco a poco potrebbe prevalere il fango rispetto al ghiaccio; invece a Kharkival nord ancora per tutto il mese di febbraio dovrebbe prevalere il ghiaccio.
Forse per questo Nicolai Lilin ha detto più volte nei suoi video che potrebbe esserci presto l’offensiva russa, ma da nord.
https://www.youtube.com/watch?v=tIG9-M57yjI
– Nikolai Lilin: “A breve i russi scateneranno una decisiva offensiva da nord-ovest”
https://www.youtube.com/watch?v=XF9GJ0lpIiA
– L’offensiva russa da nord-ovest e un eventuale intervento militare diretto degli USA in Ucraina
Credo che il tempo stringa, questa volta, perché l’impero del male sta per inviare valanghe di armi ai suoi nazisti (che muoiono e moriranno a pacchi), infatti hanno costretto anche i “riluttanti” nelle colonie a svuotare i loro depositi militari e a sottrarre armamenti alla difesa nazionale.
Prima che i troll di mordor prodotti dal fango (rasputiza) e pungolati dal sauron usa abbiano la forza di marciare ancora, credo che dovrà scattare la tanto attesa offensiva russa.
Spero che sarà fra gennaio e febbraio e spero che il Cremlino questa volta tenga conto dello scorrere del tempo.
Il rischio sarà che davanti al totale collasso dei troll nazisti + “volontari” intervenga su ordine neocon la soldatglia usa e nato invadendo la parte occidentale dell’ukraina (che non esisterà più, finalmente) e che fronteggino l’Armata Russa con probabilità elevate di innesco di una guerra su vasta scala … Che sicuramente avrà un esito nucleare.
Cari saluti
io non sarei così certo riguardo all’uso dell’atomo;
ambedue gli avversari perderebbero la partita; non esiste ili pareggio in questa faccenda.
Se i russi hanno studiato bene il piano e lo eseguiranno secondo la tempistica e disposizioni dei generali, prevedo che accada il seguente scenario:
A)- i russi avanzano prima che la Nato entri con gli scarponi dei suoi soldati e si fermano sulla riva sinistra del Dneper;
B) -gli americani/inglesi con gli ascari al seguito(polacchi e baltici)entrano per prendere possesso del Territorio sulla riva dx del Dneper.
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Questa ipotesi consentirebbe di favorire un tavolo di discussione che consenta alle parti di rivolgersi alla propria opinione pubblica affermando che la situazione in campo consente un Armistizio favorevole per le parti belligeranti.
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I russi diranno che a Kiev il governo è caduto perché essa è stata presa per metà dai russi e metà dalla Nato che chiudono in pareggio sul Territorio ma la Nato ora può dire che l’Ucraina sarà divisa come lo fu la Germania Nazista.
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Gli Americani e inglesi diranno che hanno vinto perché avrebbero impedito ai russi di conquistare tutto il territorio della (ormai ex capitale).
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Domanda: chi ha perso?
Certamente gli ucraini che non potranno più governare il Paese che hanno svenduto agli USA la propria Sovranità.
Ci saranno due governi a Kiev ;uno a est ed uno a Ovest del Dneper.
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Rimane aperta la questione dell’oblast di Odessa che consentirebbe alla Nato di piazzare una sua mega base marittima che sarà ancora una volta un pericolo per la Russia.
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Quest’ultima ipotesi mi fa credere che i russi non si contenteranno di raggiungere il Dneper ,vorranno anche chiudere lo sbocco al Mar Nero.
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Nel frattempo potrebbe succedere qualche sorpresa bellica agli americani in Estremo Oriente !
Il tempo stringe, l’attacco dovrebbe avvenire da nord-ovest, ma al momento i Russi stanno fortificando Mosca, un motivo ci sarà.
https://www.youtube.com/watch?v=0hJAF4e0U3g
– (con) Mario Pietri di Mondo Multipolare: approfondimento sul conflitto ucraino con Stefano Orsi.
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intanto in questo video si approfondisce anche come gli USA stiano stravincendo la guerra energetica ed industriale contro l’Europa (non si parla degli UK).
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Se gli ucro collassano, e i Russi prendono Odessa in un lampo, potrebbe essere sufficiente per gli occidentali che entrino Polacchi-Rumeni-Ungheria a prendersi gli oblast di loro interesse.
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https://www.youtube.com/watch?v=omYbddepXBU
– Kiev ammassa armi Nato vicino a centrali nucleari, polizia Kosovo spara a serbi
https://www.youtube.com/watch?v=89uVUc0-5lc
– Medvedev annuncia unione militare anti Usa, soldati scelti ucraini disertano in Russia
aggiornamenti da “il Magiaro” https://www.youtube.com/@IlMagiaro
[https://southfront.org/all-masks-thrown-off/ – zinco (tradotto dall’inglese)](tratto dal sito di Colonnel Cassad, di oggi 25/1/23.
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In questo art. molto ben strutturato,si prende atto che la Russia non farà più alcun passo indietro considerando che la Nato non dovrà farne più in avanti.
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Si è spiegato anche perché si è dovuto “purgare” l’amministrazione statale e della difesa.
Ci troviamo, in buona sostanza in una situazione simile al 1941. L’Occidente, fin dalla caduta di Gorbacev e poi dal 2014, con gli ascari ucraini, ha provocato la Russia alla guerra per metterla nel sacco.
Anche in campo bellico s’incontrano l’Offerta e la Domanda ma il punto di equilibrio(questa volta) non sarà
l’accettazione dello stato quo ante ma la sconfitta di chi barava e bara nelle relazioni internazionali.
Questa Guerra avrà ,come effetto collaterale ,anche il decesso dell’ONU, i cui vertici sono compromessi dalla corruzione USA.
Undici mesi di guerra sono trascorsi ed erano necessari per comprendere che l’Occidente voleva e vuole la Morte della Russia.
(25 gennaio 23)lunedì