Sabato 13 Dicembre  2014

Cari amici ,

ho appena ricevuto una email da Larchmonter 445 che solleva una domanda molto importante. Con il suo permesso, ho deciso di condividere la mia risposta con tutti voi.

The Saker

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LA DOMANDA:

L’Ucraina sta diventando una base NATO/USA priva di un’economia sostenibile, con un governo criminale completamente corrotto. Ha perso le caratteristiche di uno Stato. Sappiamo che l’economia non funziona, ed è a livello di sussistenza.

Cosa vi ricorda nella Storia questa forma di colonizzazione, e cosa prospetta in quanto piattaforma permanente di proiezione dell’egemonia USA ai confini della Russia?

E nel contesto dei missili da crociera statunitensi in Polonia e dei 100 carri armati statunitensi in Lettonia, anch’essi al confine russo, come interpretare tali sviluppi?

Si aggiunga che la polizia militare canadese dirige la polizia di Kiev (inasprendo l’apparato di sicurezza, a mio parere) e che 1000 consiglieri militari statunitensi appoggiano le truppe ucraine, anche nel sistema di comando e controllo. Io vedo due eserciti per procura confrontarsi dietro una maschera di facciata.

Sei d’accordo che le truppe sul terreno (“boots on the ground”, NdT) sono un sacrificio cui l’Egemone è disposto (sicuramente ai russi non interessa chi ci sia nella zona di guerra: devono dominare o saranno sconfitti)?

Io interpreto il rafforzamento della NATO al confine russo con l’Europa dell’Est e la ristrutturazione interna (nei fatti, il rovesciamento del governo ucraino) come inquietante e imminente scoppio di una guerra che marchi per sempre la Federazione Russa quale minaccia alla stabilità mondiale.

La milizia è solo una maschera dei militari russi. Tutti sanno che la Russia non può permettersi la sconfitta o di perdere terreno. L’esercito fantoccio ucraino è carne da cannone, una maschera dei mercenari e dei consiglieri NATO e USA.

La parte opposta non ha tale fardello circa ‘la sconfitta’. Se gli ucraini perdono e si rifiutano di combattere, la Russia sarà demonizzata e la battaglia per ulteriori conflitti militari si sposterà in qualche altra zona calda. Pertanto, l’Egemone non può essere battuto da una sconfitta in Ucraina.

Spero che nella risposta ti attenga solo alla minaccia militare, alla sfida militare, ai valori strategici di mosse e contromosse. Penso che tale situazione muti il quadro ed inasprisca la minaccia esistenziale alla Russia. Ma senza l’analisi militare, non so se ciò che vedo sia ciò che penso di vedere.

Larchmonter 445

 

LA RISPOSTA:

Agli strateghi militari piace avere opzioni e piani d’emergenza disponibili per il maggior numero di situazioni possibili. E ad un Capo di Stato Maggiore Generale non piace dire al presidente “Nossignore, non abbiamo previsto questa situazione”. Per evitarlo, i militari simulano molte situazioni, la maggior parte delle quali non si verificherà mai.

Non molto tempo fa, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, le potenze anglosassoni avevano almeno tre piani di guerra contro l’URSS: Operation Dropshot, Plan Totality e Operation Unthinkable.

Ecco alcuni riferimenti da Wikipedia su ciò che queste operazioni pianificavano:

Operation Dropshot: prevedeva missioni che avrebbero utilizzato 300 bombe nucleari e 29.000 bombe ad alto esplosivo su 200 obiettivi in 100 città per cancellare l’85% del potenziale industriale dell’Unione Sovietica in un solo colpo. Tra 75 e 100 delle 300 armi nucleari erano destinate a distruggere a terra gli aerei da combattimento sovietici.

Plan Totality: 20 città sovietiche da distruggere con un attacco preventivo: Mosca, Gorkij, Kujbishev, Sverdlovsk, Novosibirsk, Omsk, Saratov, Kazan, Leningrado, Baku, Tashkent, Cheljabinsk, Nizhnij Tagil, Magnitogorsk, Molotov, Tbilisi, Stalinsk, Groznij, Irkutsk e Jaroslavl.

Operation Unthinkable: prevedeva l’attacco a sorpresa di 47 divisioni anglo-americane nella zona di Dresda, al centro delle linee sovietiche. Erano circa la metà delle 100 divisioni (2,5 milioni di uomini) a disposizione di inglesi, statunitensi e canadesi all’epoca. (…) La maggior parte delle operazioni offensive sarebbe stata condotta da forze statunitensi ed inglesi, così come da forze polacche e da 100.000 soldati della Wehrmacht tedesca.

Non dirò di più, vi basterà cercare su Wikipedia e altrove. Questa è l’idea anglosassone di come trattare con “gli alleati russi”: pugnalarli alla schiena con un attacco nucleare a sorpresa, cancellare la maggior parte delle loro città e scagliargli contro la Wehrmacht nazista.

Con “alleati” come questi, i nemici a cosa servono?!

Eppure, non è successo. Oh, non perché questi “fari di democrazia” avessero scrupoli, ma per motivi ben più banali: in tutti e tre i casi, i rischi erano considerati troppo grandi e le possibilità di successo troppo scarse. E ora ecco la buona notizia: quasi 70 anni dopo le possibilità di vittoria contro la Russia sono ancora più piccole, e i rischi infinitamente più grandi.

In primo luogo, nel 1945 un attacco a sorpresa era teoricamente possibile. Oggi è categoricamente impossibile. In secondo luogo, nel 1945 gli anglosassoni avevano il monopolio delle armi nucleari. Oggi la Russia gode di una superiorità qualitativa e quantitativa nelle armi nucleari. In terzo luogo, mentre nel 1945 i sovietici non potevano colpire il territorio degli Stati Uniti, ora la Russia può distruggere tutte le grandi città degli Stati Uniti. L’unica cosa che non è cambiata è che, come nel 1945 l’esercito sovietico avrebbe potuto far carne tritata delle forze anglosassoni, così oggi il moderno esercito russo è molto più potente delle forze NATO in Europa.

In tre occasioni quest’anno ho cercato di spiegare perché Stati Uniti e NATO non hanno opzioni militari in Ucraina (vedasi Ukraine SITREP March 11 (e alcune correzioni); Remembering the important lessons of the Cold War e Thinking the unthinkable). Non voglio qui ripetere tutto. Mi limiterò ad indicare i preparativi degli Stati Uniti per Desert Shield e Desert Storm, che videro massicci spostamenti di attrezzature e uomini da parte di Stati Uniti e alleati in Arabia Saudita, che durarono molti mesi prima che l’attacco all’Iraq potesse avvenire. Spostare qua e là alcuni stormi di caccia o inviare dei carri armati in Lettonia non è nemmeno paragonabile allo sforzo che sarebbe necessario per preparare un attacco alla Russia.

Inoltre, nella guerra moderna gli Stati Uniti non hanno bisogno dell’Ucraina (o dell’Europa) per la proiezione di potenza. Infatti, avvicinarsi alla Russia è pericoloso per forze e sistemi che possono colpire a distanza, a meno che non si consideri seriamente un’offensiva terrestre dell’esercito statunitense in Ucraina, che USA e NATO non sono attualmente in grado di condurre perché non dispongono delle forze necessarie.

E poi, si ricordi che tutti gli eserciti “NATO” sono più o meno uno barzelletta. Se davvero si vuole minacciare seriamente la Russia, solo gli Stati Uniti ne hanno i mezzi; il resto della “alleanza” NATO è essenzialmente politica. Polacchi ed estoni possono “giocare alla NATO” quanto vogliono, ma non sono più rilevanti dei Paesi Bassi o dell’Italia (anche meno, in realtà).

E abbiamo visto tutti ciò che le forze aeree USA/NATO possono fare nelle migliori condizioni possibili, in Kosovo: cioè niente. E lì si confrontarono con sistemi di difesa aerea russi degli anni ‘70. Potete immaginare cosa potrebbe fare la stessa potenza aerea contro le moderne difese russe del 2014.

Lo stessa si può dire per il confronto aria-aria: una cosa è affrontare la prima versione d’esportazione dei MiG-29 e un’altra scontrarsi con SU-35 e MiG-31BM (o anche SU-27 modernizzati agli standard SM1/SM2). E si ricordi che la NATO ha difese aeree estremamente scarse ed obsolete. Una volta che l’Aeronautica russa attaccasse le forze di terra della NATO con SU-34 scortati da SU-35, la situazione diventerebbe molto brutta e molto rapidamente per la NATO. La Russia è in vantaggio anche nell’artiglieria, nei missili balistici tattici e da crociera, nelle armi anticarro, nei missili da crociera tattici aviolanciati e in molti altri settori.

Ma la cosa più importante, e sono fermamente convinto che sia la parte più importante di qualsiasi operazione militare, il soldato, è molto più capace e più duro nell’esercito russo che in qualsiasi Paese NATO. È vero, Stati Uniti e NATO hanno ancora comunicazioni superiori, tra cui le comunicazioni sul campo di battaglia, e in generale una migliore capacità di ricognizione, ma non basterebbe a spostare la bilancia.

Ma anche se assegniamo a USA e NATO il vantaggio, sotto ogni aspetto, sappiamo che la dottrina militare ufficiale russa afferma chiaramente che se le forze convenzionali non bastassero a proteggere la Russia, sarebbero utilizzate le forze nucleari tattiche. Quindi è difficile immaginare quale tipo di “vittoria” le forze USA/NATO potrebbero realizzare.

Per tutti questi motivi non credo che un attacco USA/NATO alla Russia accadrà mai.

Lo schieramento di forze militari in varie località di Europa e Stati Uniti ha scopi ben diversi: mostrare in “termini politici” che Stati Uniti e NATO sono “seri” e “decisi” a “proteggere” i loro “alleati europei” anche contro una del tutto immaginaria “minaccia russa”.

E anche le “forze di punta” della NATO sono uno una burla. Un costoso trucco pubblicitario, niente di più.

Il vero rischio è che Stati Uniti/NATO intraprendano una guerra alla Russia, ma attraverso l’Ucraina. Molti osservatori in Russia e Ucraina dicono che “gli Stati Uniti sono pronti a combattere i russi fino all’ultimo soldato ucraino” ed è purtroppo tutto vero.

Il largamente atteso attacco post-elezioni ucraine non c’è stato. Probabilmente per una combinazione di fattori, tra cui le elezioni in Ucraina, la riapertura del Voentorg [aiuti militari russi alle forze di auto-difesa del Donbass, NdT] e il fatto che i comandanti ucraini ritengono di aver bisogno di altro tempo per prepararsi. Tuttavia, se per qualche miracolo il regime nazista a Kiev sopravvivesse fino a primavera, la ripresa dei combattimenti è probabile. A quel punto gli Stati Uniti userebbero il loro totale controllo della giunta nazista per avviare una vera e propria guerra tra Russia e Ucraina che, naturalmente, l’Ucraina non potrebbe vincere, ma che sarebbe un disastro per Russia e Ucraina, e giustificherebbe una russofobia ancora più rabbiosa nell’Unione Europea, soprattutto dopo l’inevitabile vittoria russa.

La miglior difesa della Russia verso tale scenario sarebbe rafforzare la Novorussia abbastanza da resistere all’attacco ucraino, mentre usa tutta la sua influenza per innescare una rivolta popolare contro il regime. Dopo tutto, parliamo dell’invio di soldati ucraini in una guerra che non possono vincere, per essere massacrati en masse dai militari russi, infinitamente superiori. Arriviamo sempre alla stessa conclusione: alla fine il popolo ucraino deve decidere per se stesso, se vuole vivere in uno Stato nazista fallito o morire per l’Impero anglo-sionista.

Quanto alla Russia, la minaccia non è militare. Non dagli Stati Uniti, non dalla NATO, non dalla UE o dai militari ucraini. Difatti Putin ha specificatamente dichiarato che le forze armate russe bastano a proteggere la Russia da qualsiasi attacco concepibile. Ed ha ragione. Per la Russia, la minaccia è prima di tutto la “Quinta Colonna” degli “Integrazionisti Atlantici” interni al regime, in particolar modo dentro e vicino al governo Medvedev, che è nella posizione perfetta per sabotare il corso politico “Sovranista Eurasiatico” di Putin e dei suoi sostenitori, avendo tutto l’interesse ad impedire la tanto necessaria riforma dell’economia russa creando malcontento popolare contro Putin.

In verità, sono Ucraina e Unione Europea i più a rischio nella situazione attuale. Sono gli agnelli sacrificali di un Impero Anglo-Sionista che non controlla più la sua arroganza e ipocrisia. Se gli Anglo-Sionisti riescono a scatenare una guerra russo-ucraina, gli ucraini ovviamente perderanno mentre l’Europa Occidentale sarà completamente soggiogata dagli USA per molti anni anni a venire, con il pretesto di proteggere l’Europa da una immaginaria “minaccia russa”. Considerando quanto siano totalmente asserviti a Washington i politici dell’Unione europea, ed il controllo totale degli Stati Uniti sulla junta nazista, l’unica speranza è un risveglio tardivo e miracoloso dei popoli europei o di quello ucraino.

Non trattengo il fiato, anche se la speranza muore per ultima.

The Saker

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