Grazie a ‘saker is’ e a ‘saker italia’ per averci offerto questa preziosa documentazione Dice la brigata Ghost: ” Aspettateci a Kiev perché sicuramente ci arriveremo ! Non come conquistatori, ma come liberatori..” La testa della piovra nazista si trova a Kiev e là deve essere decapitata. Tagliare i tentacoli che si allungano nei territori della Novorussia è una soluzione necessaria, ma parziale,del problema. Auguri ragazzi ! Che l’anima di Mozgovoy vi guida e vi conduca alla meritata vittoria !
L’eliminazione di Mozgovoj rientra nell’operazione per distruggere il Donbas
“Una nostra fonte a Kiev, un attivista antifascista vicino allo Stato Maggiore, ha confermato ancora una volta la rilevanza delle informazioni (ad esempio, il nostro articolo del 7 luglio 2014, “Stato Maggiore della Ucraina: siamo sull’orlo del disastro” e del 14 luglio “Dettagli della sconfitta del gruppo meridionale delle truppe ATO“) riferisce che la “liquidazione” di Aleksel Mozgovoj è parte di un piano militare e politico del SBU per garantirsi il successo dell’operazione dal nome in codice “Molot” (martello). L’idea dell’operazione “Molot“, data la creazione di una “nuova realtà politica e militare“, infliggere diversi potenti colpi per dividere il campo nemico ed entro uno/due settimane “risolvere il problema della resistenza organizzata dei terroristi del Donbas“. Creazione di una “nuova realtà politica e militare” significa creare eventi militari e politici per costringere la leadership politica e militare della Russia a rivolgere l’attenzione a un nuovo punto di tensione, impedendone la reazione tempestiva alla ripresa delle ostilità su larga scala, e allo stesso tempo causare un conflitto tra le forze del Ministero della Difesa e della milizia della RPD, da una parte, e cosiddette milizie e cosacchi “selvaggi” dall’altro. Secondo gli strateghi di Kiev l’assassinio di Mozgovoj e vari altri diversivi dovrebbero scatenare la guerra civile nella “presunta RPL”. La fonte ha anche detto che il movimento di mezzi pesanti sul “fronte orientale” non è più nascosto come non si nascondono i tanti consiglieri statunitensi, utilizzati principalmente per l’addestramento dei soldati ucraini inviati in prima linea. Il loro compito è principalmente ricognizione e guerra elettronica. Gli ufficiali dello Stato Maggiore nella loro decisioni hanno studiato l’operazione “Lampo” con cui la Croazia occupò il territorio della Krajina Serba nel 1995, ora alla base dell’operazione “Molot“. L’informatore pensava che l’attenzione della Russia verrebbe deviata sulla Crimea, ma ora è piuttosto incline a pensare che il nuovo punto di tensione sarà in Transnistria, dato che il governo russo è stato messo in una posizione molto difficile con il blocco dei soldati delle forze di pace russe in Transnistria da parte di Kiev, de facto da diversi mesi, e ora de jure da qualche giorno. Queste notizie da Kiev confermano ciò che già si sapeva: Kiev intensifica i preparativi dell’ultima avventura militare, violando gli accordi Minsk. La junta di Kiev è costretta all’”assalto finale in Oriente” dal collasso economico, instabilità e pressione della dirigenza statunitense, per cui è assolutamente necessario coinvolgere la Russia in un “guerra calda”. L’estate sarà calda”. […]
Roman Nesterenko
Cara Chiara purtoppo temo che la vera testa della piovra non sieda a Kiev ma a Washington e Bruxelles, questo implica che non possiamo lasciare tutto in mano a questi poveri ragazzi ma anche noi nel nostro piccolo dobbiamo continuare la lotta in casa nostra
Nel frattempo in attesa dei funerali che si terranno il 27 volevo segnalare che non molte ore fa si è tenuta una commemoriazione pubblica in suo onore (ad Alchevks), per quanto ne so questa è la prima volta che si svolge un qualcosa di simile per la scomparsa di un capo partigiano, penso sia la dimostrazione più grande di quanto le sue azioni in vita siano state profonde e recepite nell’animo del suo popolo, volevano ricordarlo con affetto e semplicità e penso ci siano riusciti :-/
Oggi mi piacerebbe ricordarlo cosi, un video divertente che mostra quanto sia bella e profonda le cultura russa e quanto Aleksey fosse parte integrante di quel mondo, un video tanto in contrasto con le immagini tristi che abbiamo visto negli ultimi giorni.
“…. purtroppo temo che la vera testa della piovra non sieda a Kiev ma a Washington e Bruxelles….” (samo79)
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Beh sì, senz’altro, la piovra ‘mondiale’ risiede dove hai detto. Io parlavo della piovra nazista ucraina sostenuta ed alimentata dalla prima. 🙂
Grazie a ‘saker is’ e a ‘saker italia’ per averci offerto questa preziosa documentazione Dice la brigata Ghost: ” Aspettateci a Kiev perché sicuramente ci arriveremo ! Non come conquistatori, ma come liberatori..” La testa della piovra nazista si trova a Kiev e là deve essere decapitata. Tagliare i tentacoli che si allungano nei territori della Novorussia è una soluzione necessaria, ma parziale,del problema. Auguri ragazzi ! Che l’anima di Mozgovoy vi guida e vi conduca alla meritata vittoria !
L’eliminazione di Mozgovoj rientra nell’operazione per distruggere il Donbas
“Una nostra fonte a Kiev, un attivista antifascista vicino allo Stato Maggiore, ha confermato ancora una volta la rilevanza delle informazioni (ad esempio, il nostro articolo del 7 luglio 2014, “Stato Maggiore della Ucraina: siamo sull’orlo del disastro” e del 14 luglio “Dettagli della sconfitta del gruppo meridionale delle truppe ATO“) riferisce che la “liquidazione” di Aleksel Mozgovoj è parte di un piano militare e politico del SBU per garantirsi il successo dell’operazione dal nome in codice “Molot” (martello). L’idea dell’operazione “Molot“, data la creazione di una “nuova realtà politica e militare“, infliggere diversi potenti colpi per dividere il campo nemico ed entro uno/due settimane “risolvere il problema della resistenza organizzata dei terroristi del Donbas“. Creazione di una “nuova realtà politica e militare” significa creare eventi militari e politici per costringere la leadership politica e militare della Russia a rivolgere l’attenzione a un nuovo punto di tensione, impedendone la reazione tempestiva alla ripresa delle ostilità su larga scala, e allo stesso tempo causare un conflitto tra le forze del Ministero della Difesa e della milizia della RPD, da una parte, e cosiddette milizie e cosacchi “selvaggi” dall’altro. Secondo gli strateghi di Kiev l’assassinio di Mozgovoj e vari altri diversivi dovrebbero scatenare la guerra civile nella “presunta RPL”. La fonte ha anche detto che il movimento di mezzi pesanti sul “fronte orientale” non è più nascosto come non si nascondono i tanti consiglieri statunitensi, utilizzati principalmente per l’addestramento dei soldati ucraini inviati in prima linea. Il loro compito è principalmente ricognizione e guerra elettronica. Gli ufficiali dello Stato Maggiore nella loro decisioni hanno studiato l’operazione “Lampo” con cui la Croazia occupò il territorio della Krajina Serba nel 1995, ora alla base dell’operazione “Molot“. L’informatore pensava che l’attenzione della Russia verrebbe deviata sulla Crimea, ma ora è piuttosto incline a pensare che il nuovo punto di tensione sarà in Transnistria, dato che il governo russo è stato messo in una posizione molto difficile con il blocco dei soldati delle forze di pace russe in Transnistria da parte di Kiev, de facto da diversi mesi, e ora de jure da qualche giorno. Queste notizie da Kiev confermano ciò che già si sapeva: Kiev intensifica i preparativi dell’ultima avventura militare, violando gli accordi Minsk. La junta di Kiev è costretta all’”assalto finale in Oriente” dal collasso economico, instabilità e pressione della dirigenza statunitense, per cui è assolutamente necessario coinvolgere la Russia in un “guerra calda”. L’estate sarà calda”. […]
Roman Nesterenko
https://aurorasito.wordpress.com/2015/05/26/leliminazione-di-mozgovoj-rientra-nelloperazione-per-distruggere-il-donbas/
Cara Chiara purtoppo temo che la vera testa della piovra non sieda a Kiev ma a Washington e Bruxelles, questo implica che non possiamo lasciare tutto in mano a questi poveri ragazzi ma anche noi nel nostro piccolo dobbiamo continuare la lotta in casa nostra
Nel frattempo in attesa dei funerali che si terranno il 27 volevo segnalare che non molte ore fa si è tenuta una commemoriazione pubblica in suo onore (ad Alchevks), per quanto ne so questa è la prima volta che si svolge un qualcosa di simile per la scomparsa di un capo partigiano, penso sia la dimostrazione più grande di quanto le sue azioni in vita siano state profonde e recepite nell’animo del suo popolo, volevano ricordarlo con affetto e semplicità e penso ci siano riusciti :-/
http://www.youtube.com/watch?v=2gJPvcqrWAM
http://www.youtube.com/watch?v=AkRFIySbYoc
Ieri sera tra i vari siti russi ho trovato anche un video inedito, almeno in Italia.
http://www.youtube.com/watch?v=6jfCCZ1fzk0
Oggi mi piacerebbe ricordarlo cosi, un video divertente che mostra quanto sia bella e profonda le cultura russa e quanto Aleksey fosse parte integrante di quel mondo, un video tanto in contrasto con le immagini tristi che abbiamo visto negli ultimi giorni.
“…. purtroppo temo che la vera testa della piovra non sieda a Kiev ma a Washington e Bruxelles….” (samo79)
.
Beh sì, senz’altro, la piovra ‘mondiale’ risiede dove hai detto. Io parlavo della piovra nazista ucraina sostenuta ed alimentata dalla prima. 🙂