VIDEO – REPORTAGE DAL FRONTE SULLA POSIZIONE DEL 31esimo POSTO DI BLOCCO
– Vittorio Nicola Rangeloni* –
Il trentunesimo posto di blocco e’ il punto strategico sul fronte più a nord del territorio della Repubblica Popolare di Lugansk. La posizione e’ controllata dalla brigata Prizrak e, a una distanza di un chilometro scarso, vede contrapposti i soldati delle Forze Armate d’Ucraina. Questo promontorio e’ strategicamente fondamentale perche’ controlla le principali strade che portano Lugansk ed a Stakhanov dall’altra parte. Si trova sotto controllo della LNR da qualche mese, ed e’ stata una conquista cruciale. Da qua, i militari ucraini sparavano con l’artiglieria verso i centri abitati circostanti. Anche questa posizione e’ presa di mira con frequenza, specialmente di notte, dall’esercito di Kiev. Gli attacchi, spesso vengono effettuati per mezzo di armi e calibri vietati dagli accordi di Minsk, come mortai, e carri armati. Vi proponiamo la trascrizione del video.
VNR: Ci troviamo sul trentunesimo posto di blocco sul fronte con l’Ucraina, alle nostre spalle, già lì, si vedono i soldati ucraini, prima li abbiamo visti che ci salutavano con la mano in questo momento ci stanno vedendo. Questo è stato un teatro di guerra molto importante, vediamo la tecnica ucraina distrutta alle nostre spalle: un tank, un’altro BTR da quella parte. Vediamo per terra che è pieno di “regalini” e di ordigni esplosi, appunto, dai militari ucraini.
Soldato Novorusso 1: Lì stanno i militari Ucraini, che si sono trincerati e rinforzati molto bene negli ultimi due mesi: lavoravano con mezzi che gli consentivano di scavare. Arrivavano betoniere ed armavano fortificazioni, gli consegnavano assi di legno. Insomma, hanno una buona difesa.
VNR: E, ditemi, chi occupa quelle posizioni, ne siete al corrente?
Soldato Novorusso 1: Dicono che ci siano i corpi della VSU [Esercito Ucraino].
VNR: E di quale armamento dispongono?
Soldato Novorusso 1: Vediamo un carro armato che si sposta all’orizzonte. Si vede solo la torretta perché non si scopre completamente. E poi torna di nuovo alla sua posizione. Gli accordi di Minsk, ed il cessate il fuoco, gli danno favorevoli condizioni per trincerarsi meglio e per riorganizzare le loro truppe e le loro forze. Se non ci fossero stati gli accordi di Minsk e se non ci avessero fatto fermare a Debaltsevo, volendo, saremmo già potuti arrivare a Kiev ed a Berlino. Durante questa tregua si sono fortificati molto bene e via radio abbiamo sentito addirittura come sono arrivati quelli dell’OSCE mentre lavoravano le ruspe. Gli è toccato coprire le nuove trincee ed i rifugi fortificati che avevano appena scavato.
Soldato Novorusso 2: Io non posso dire nulla di buono su questa situazione, mi rapporto negativamente, visto che loro possono aprire il fuoco contro di noi, hanno questa libertà, mentre noi ci dobbiamo attenere agli accordi. Loro nel frattempo riescono a predisporre buone difese, e cosa succederà non lo so. Tirarli fuori di lì sarà molto difficile, c’è chi ha visto e sa come si sono sistemati molto bene armando con il cemento. Insomma, in modo ideale. Inoltre lì non ci sono più i ragazzetti che c’erano l’anno scorso ma veri professionisti. Faremo quel che potremo.
Soldato Novorusso 3: Quello che vorrei dire a quei ragazzi che stanno da quella parte, che sono venuti a combattere contro di noi, a distruggere le nostre case, ad ammazzare le nostre amate donne, madri, e le persone a noi care, è che il fatto di avere buone armi non vi aiuterà. Questa è la nostra terra, qui siamo cresciuti, e tutto questo non può che aiutarci, siamo forti di spirito. Nessuno se ne andrà di qua rimanendo al proprio posto sino all’ultima goccia del proprio sangue. Pensateci, prima che sia troppo tardi, se vi serve questa guerra. Noi abbiamo imbracciato le armi, ma avevamo assolutamente altri progetti. Io, ad esempio, sono un semplice artista del circo, ma ho ritenuto che fosse mio dovere trovarmi qui. Cosa posso aggiungere? Pensate alle vostre madri, alle vostre donne. Nessuna vorrebbe perdere il vostro marito, e nessun figlio vorrebbe perdere il proprio padre. Piuttosto guardate cosa sta succedendo nella vostra Kiev… Cosa combina il vostro governo… di imbecilli, si può dire.
VNR: Abbiamo fatto due passi anche per questa posizione, lungo queste trincee, e abbiamo trovato davvero un sacco di bossoli, un sacco di ordigni che sono stati sparati, perché qua era posto il posto di blocco ucraino, da cui sparavano con l’artiglieria verso i centri abitati arrivando fino a Stakhanov. Immaginiamo come tutti gli ordigni scagliati da questi bossoli siano arrivati sulle persone, sui centri abitati, sulle case. Hanno distrutto e comportato una perdita enorme di vite umane e creato letteralmente un bagno di sangue.
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