Da molto tempo avvertiamo l’esigenza di fornire ai nostri lettori la possibilità di entrare in contatto in maniera più diretta ed immediata con la nostra comunità. Ci siamo consultati a lungo sulle modalità ed abbiamo infine deciso di proporvi una serie di video in cui troverete analisi ed approfondimenti con il taglio serio e pacato che ci contraddistingue, ma con la forma amichevole e discorsiva di una chiacchierata attorno ad un Samovar. E proprio Samovar è il nome che abbiamo deciso di dare a questa serie.
Nella prima puntata Sascha Picciotto, amministratore di Saker Italia, si confronta con Stefano Orsi, nostro consulente militare focalizzato sui rapporti con la Siria, e Marco Bordoni, che segue la Russia e l’Ucraina.
Prima di lasciarvi all’ascolto di questo primo episodio, Vi chiediamo di segnalarci eventuali domande che saranno presentate ai nostri ospiti in occasione dei prossimi appuntamenti. Buona visione!
Ciao. Come mai tutto ciò che è male sulla terra viene accusato Putin, e poi al G 20 sembrano tutti amici? Poi, e vero che il kurks fu affondato gagli amere-cani, e Putin salvo la terra dalla guerra nucleare? ho letto che l America sarà al collasso finanziario,perché russia è Cina hanno deciso di usare le loro monete. e poi su sputnik Italia ho letto che l America non fallirà mai perché nel mondo si usa il dollaro su tutto e nonostante sia indebitata non fallirà mai, e mai cambierà niente. qual è la verità? Grazie 🙂
Domanda per Stefano Orsi. Ho letto su una rivista specialistica di affari militari che in caso di scontro diretto fra forze alleate degli USA e forze di Russia Siria e Iran in Siria le forze alleate degli USA potrebbero annientare in breve tempo quelle del nemico subendo perdite irrilevanti. E’ vero?
Vorrei chiedere a Stefano Orsi come valuta i nuovi aerei russi T 50 e SU 35 in particolare in rapporto agli aerei americani di quinta generazione F 22 ed F 35. Grazie e complimenti per il vostro lavoro!
Bellissima iniziativa quella di Samovar.
I due interlocutori sono complementari e le interazioni su certi argomenti aprono spiragli di varie interpretazioni dei fatti che allargano molto la visione dell’orizzonte (sempre molto complicato e contorto in politica-geopolitica )
Ciò a mio parere è molto positivo e fa sviluppare lo spirito critico sui fatti, visti da differenti angolature.
Apprezzo la possibilità di ascoltare un audio i vari pareri,
unica pecca è la mancanza di sincronismo fra audio ed immagine (risolta ascoltando e basta , come si fa con la radio, che fra l’altro permette una maggiore concentrazione su ciò che si dice…)
Seguo già alti siti come Aurora e Russia insider ed altri ma seguire il ragionamento in audio è molto meglio!!
Caro Max24,
Grazie per aver commentato approfonditamente, stiamo tentando di risolvere tutti gli ostacoli tecnici.
Ogni consiglio o suggerimento utile a migliorare la trasmissione sarà molto apprezzato.
Per ora, come giustamente ha sottolineato, stiamo dando priorità alla qualità audio piuttosto che alla risoluzione complessiva. Tuttavia abbiamo qualche soluzione in serbo anche in quella direzione.
Ora stiamo provando l’utility di livestreaming senza andare in diretta, per questo la risoluzione resterà bassa. Questa opzione ci permette di trasmettere da qualsiasi luogo, in qualsiasi momento, in diretta. Siamo sicuri che potremo utilizzare questo sistema in futuro per una qualsiasi delle nostre iniziative.
Anteprima: In queste ore stiamo registrando la seconda puntata.
Buona giornata!
La Redazione
Due questioni su cui fare delle domande.
La prima: La vittoria sul terrorismo potrebbe portare a una ridefinizione del Vicino Oriente all’insegna della rinascita del panarabismo e del partito Baath? Potrebbe la Repubblica Araba Siriana riacquistare il ruolo di vettore rivoluzionario, socialista e nazionale, e risvegliare i prodromi di quella che è stata la rivoluzione nasseriana? La centralità geopolitica siriana può fare di Damasco, oggi la prima sacca di resistenza al nuovo ordine mondiale, il fulcro per la costruzione di un fronte rivoluzionario all’imperialismo e alla finanza internazionale che va a rafforzare quello del BRICS?
La seconda: L’élite della finanza apolide preme per fare guerra alla Russia, e l’Europa ingabbiata nella NATO non riesce a sottrarsi nonostante la Russia sia il nostro naturale alleato e che solo per noi una tale guerra sarebbe un disastro giacché, come nell’ultimo conflitto mondiale, gli americani giocano in casa nostra, sempre che resti una guerra convenzionale. Considerando che la popolazione europea, che cerca di difendere con i denti quel poco di sovranità che le rimane, e la classe imprenditoriale, quella del tessuto della piccola e media industria, che ancora difende l’economia reale, non vogliono che si arrivi a una tale eventualità; e considerando che un tale conflitto aprirebbe un altro fronte con la Cina, che possibilità ha quest’èlite di provocare una guerra ora che sul fronte mediorientale, con molta probabilità, ha perso?
Un caro saluto a Marco a agli amici di Sakeritalia
Scusate, riformulo parte delle domande per semplificare l’incomprensibile garbuglio.
La seconda: L’élite della finanza apolide preme per fare guerra alla Russia, e l’Europa ingabbiata nella NATO non riesce a sottrarsi nonostante la Russia sia il nostro naturale alleato e nonostante il fatto che una tale guerra sarebbe un disastro solo per l’Europa giacché, come nell’ultimo conflitto mondiale, gli americani giocano in casa nostra. Ora considerando che la popolazione europea nel suo complesso non vuole che si arrivi a una tale eventualità, e considerando che una guerra alla Russia coinvolgerebbe l’alleato cinese, che possibilità ha quest’élite di provocare una guerra ora che sul fronte mediorientale, con molta probabilità, ha perso?