In questa puntata parleremo principalmente di Ucraina. Nonostante questo, nella parte iniziale discutiamo di Siria, Iran, Israele e covid. Come l’argomento urta alcuni lettori, suggeriamo loro di evitare la prima parte e ascoltare la seconda. La sitrep vera e propria comincia dal min 27 circa.
Buongiorno Stefano,
ringrazio te e Sascha per il lavoro di approfondimento e controinformazione che svolgete da anni, davvero essenziale nella desolante offerta informativa mainstream italiana.
Ho trovato questa notizia su southfront: circa 150 soldati turchi sarebbero stati avvistati nei pressi di Mariupol, ma non so se sia confermato. https://southfront.org/turkish-service-members-spotted-in-ukraines-mariupol/
Grazie per le tue parole Giuliano,
Per quanto riguarda spostamenti militari le fonti migliori sono locali. Avremo presto conferme in caso di escalation.
La notizia è stata presa da un canale Telegram, ma le immagini sembrano attuali e verosimili. Sappiamo che voli dall’Azerbaijan hanno già scaricato materiale (probabilmente droni) in Ucraina. Sappiamo che Erdogan nega la presenza di truppe turche. Il modus operandi sembra quello di usare PMC (private military contractors) per svolgere il lavoro sporco. Ditte private in grado di “assorbire” la responsabilità senza mettere in cattiva luce il governo. Se l’intenzione di inviare combattenti dalla Siria all’Ucraina si concretizzerà, questi PMC svolgeranno più ruoli contemporaneamente. Ed è quindi logico che per essere integrati alla forze ucraine siano spediti per primi a coordinare e preparare il campo per l’arrivo dei miliziani. E’ probabile la presenza di istruttori.
Desta preoccupazione notare con che facilità i terroristi sono inviati da un fronte all’altro, a qualsiasi distanza siano.
Che sia dalla Libia alla Siria, o viceversa. Che sia dalla Siria all’Azerbaijan. O dalla Siria all’Ucraina.
La mia speranza è che Erdogan smetta con la sua geopolitica bipolare, che prenda accordi seri con i propri vicini, Russia e Iran, tenda la mano alla Siria per terminare questi 10 anni di inutile guerra. Bisogna risolvere la questione curda e questi sono gli unici giocatori che devono sedersi al tavolo e decidere cosa farne, come comportarsi e trovare una soluzione che non sia violenta. Una soluzione pacifica che non ha nulla a che fare con più autonomia, ma più integrazione. I russi hanno una grande esperienza a riguardo e il loro aiuto può essere indispensabile nel coordinare qualcosa del genere.
Dopo tutti gli anni che l’Occidente ha creato macelli in Medio Oriente, sarebbe ora di sedersi nuovamente ad un tavolo di riconciliazione tra sunniti e sciiti.
Infine che Erdogan smetta di pensare che entrare in Europa sia una buona idea. Se lo vogliono in Europa è per sottometterlo, esattamente come tutti coloro che entrano a far parte dell’Unione. Sarebbe meglio quindi orientarsi ad Est e prendere accordi in grado di salvaguardare il futuro, invece che affacciarsi su un precipizio.
Purtroppo mi rendo conto che la posizione della Turchia oggi è precaria, un po’ dovuto alle scelte passate, un po’ dovuto alle avventure recenti, mi aspetto un futuro altrettanto travagliato. Come membro NATO e come player importante nella regione sappiamo che questa storia non si concluderà presto né felicemente.
Questa è solo la mia opinione,
A presto
Sascha
Grazie per la risposta puntuale ed articolata, Sascha!
Colgo l’occasione per segnalare un intervento radiofonico sul tema (30 minuti circa) di Alberto Fazolo, autore del libro “In Donbass non si passa – La resistenza antifascista alle porte dell’Europa”.
Questo il link: https://www.spreaker.com/user/radiortica/donbass-nuove-provocazioni-da-kiev-di-al
ho sentito a radio radicale trasmissioni che dire atlantiste è un eufemismo. piene di propaganda filoukraina da far venire la nausea. io penso che Pannella (un tipo di politico che da MOLTO tempo non riusciamo a trovare in Italia…) si sta rivoltando nella tomba. La linea radicale in questi ultimi periodi è così inqualificabile da renderci ben partecipi che ci stiamo ritrovando davanti ad un partito radicale che è tra i più oscurantisti e completamente opposto a quello che ha rappresentato negli anni 80 e 90.
Un vero voltafaccia che non può non essere determinato dai quattrini con cui sono stati comprati…….
Cosa ha fatto e sta facendo di utile per il Paese questo partito che non ha una filosofia politica che sia evidente?
All’Università ci insegnavano che sono “radicali”.
Ossia la corrente estremistica e iper-individualistica del pensiero unico liberale che è formato da tante correnti interne:
– radicali
– liberaldemocratici;
– socialdemocratici;
– liberal centristi;
– liberalconservatori.
In comune tutti costoro, di sx e di dx, in tutto il mondo hanno:
– il liberalismo economico scatenato;
– l’esaltazione isterica dei diritti individuali (strumento di libertà invero non a vantaggio dell’individuo, ma strumentalmente attraverso esso della scatenata libertà di movimento del capitale privato… individuale), giacché il consumismo sfrenato individuale può esistere solo sulla esaltazionedell’interesse “economico” – ossia del “piacere” – individuale esaltato corporeo di riduzione dell’umano alla sola animalità reattiva del piacere immediato, e soprattutto de-storicizzato, ossia caratterizzato dall’oblio della sedimentazione esperenziale della coscienza identitaria, individuale e collettiva;
– l’ostilità verso lo Stato considerato impaccio al libero e scatenato movimentto del capitale;
– lo Stato formalmente non può eliminarsi ma può e deve allora essere svilito, devirilizzato, impoverito di funzioni a favore del privato… una larva vuota che serve solo a mantenere forze utili alla conservazione del regime;
– il globalismo economico culturale al fine di creare un sistema unico e uniforme integrato che apparentemente solo economico e culturale è invero maschera della uniformità politica. Se qualcuno desidera un sistema unico della unica città-pianeta, è perchè vuole essere il sindaco (USA e grande finanza) di quella grande città;
– l’economicismo, ossia la riduzione dell’essere, tutto, materiale e ideale, alla sola funzione economica;
– il nichilismo autodistruttivo di ogni forma di aggregazione di convivenza civile moderata.