LO scartamento delle linee ferroviarie elettrificate ho visto nei video che i binari sono armati con traverse in cap( cemento armato precompresso) che sono sicuramente con scartamento 1435 mm che è unificato in tutta europa,e questo fatto ,se si può accertare con un misura significa che in questi 8 anni la Nato si è data da fare.
Infine significa che i locomotori elettrici o a diesel devono avere gli assali delle ruote coerenti con quella misura.
No, tutta la rete ucraina ha lo scartamento russo di 1520 mm.
Fa eccezione un breve raccordo dalla Polonia alla prima stazione entro il confine ucraino e la ferrovia Transcarpazia dal confine ungherese a Uzgorod, qualche decina di km, dotata di doppio scartamento con lo standard da 1435 mm realizzato da una rotaia all’interno del binario russo.
Esiste nell’estremo ovest ucraino una rete di ferrovie forestali, in gran parte semiabbandonate con scartamento da 750 mm, del tutto isolate dal resto della rete con standard russo.
I collegamenti ferroviari internazionali interessanti per l’Ukraìna a scartamento 1520 mm sono soltanto con la Moldova. Anzi: delle 3 linee tra la Moldova e l’Ukraìna, solo quella più settentrionale è utile agli ukri, dato che le altre 2 attraversano la Transnistria.
Altri collegamenti ferroviari internazionali a scartamento 1520 sono con la Bielorussia e con la Russia (e la Crimea).
Dopo il 2014 la Russia ha realizzato a est dell’Ukraìna un by-pass ferroviario che consente alla rete russa di evitare completamente il vicino da DENAZIFICARE.
Infine, avendo finalmente la Russia cominciato a neutralizzare le sottostazioni di alimentazione elettrica della rete ucraina, i treni di movimentazione dei rifornimenti occidentali di armi pesanti devono viaggiare in trazione diesel. Le ferrovie ukre hanno un buon parco di loko diesel ma questo comporta 3 enormi problemi: 1) minori prestazioni di trazione (i carichi trainabili) rispetto alle loko elettriche, 2) minore velocità a parità di carico, e qui si parla di treni che non supereranno i 40-50 km/h, 3) grosso deficit sul fronte dei combustibili raffinati adatti alla trazione diesel ferroviaria.
Le loko diesel occidentali per essere trasferite alla rete ukra necessitano di complicatissime modifiche agli apparati di trazione e ai carrelli per la differenza di scartamento. Tutti i carri merci carichi di armi devono subire il cambio di tutti i carrelli nelle località di confine con la Polonia e la Slovacchia, ovvero tra la Romania e la Moldova.
Chiudo: la Russia ha ultimamente reso inutilizzabile il ponte stradale e ferroviario alla foce del Dnestr sulla unica linea diretta dalla Romania a Odessa: Romania e Ukraìna sono quindi quasi del tutto isolate dal punto di vista dei rifornimenti di armi e carburanti.
La c. d. “Linea Stalin” della II Guerra, vale a dire il Dnepr presenta soltanto 8 ponti ferroviari in territorio ukro. Di questi 2 sono in territori già controllati dalla Russia. Il bombardamento dei 6 ponti sul fiume impedirà all’occidente il rifornimento di armi e combustibili al fronte ukro. Forse la Russia capirà che il momento per farlo è colcludere la OMS è proprio questo.
,,_cosa succederebbe in Nato se la Transistria chiedesse formalmente aiuto alla Russia e presenza sul suo territorio per difendersi da Ucraina e da Moldavia sobillate dalla Nato?
Come potrebbero difenderla? con un ponte aereo ? o in che modo?
Penso che la Russia lo farà entro maggio .
Pensate che la Nato potrebbe entrare in Moldavia con la stessa motivazione e se lo farà allora la Russia sarà costretta a cambiare stile e picchiare con mano pesante subito in ucraina poi con altro paese che iniziasse anche ad entrare con gli scarponi sempre con la motivazione del ” Ci ha chiesto aiuto e glielo abbiamo dato”.
Mi spiace deluderti Alberto 1 ma la Lisbona Kiev è da prima del 2014 entrata nel Mondo dei sogni (ove si eccettui il potenziamento di Orbassano, la TAV Torino-Lione e, forse, un nuovo Tarvisio) mentre tutto sommato esiste come realtà concreta la OBOR ovvero la via della Seta. Per quel che riguarda questa opera da anni vi transitano per ogni senso di marcia minimo 3 treni a settimana da Shangai ai porti del Nord Europa, treni che hanno un peso minimo di 5.000 TKBR (tonnellate*km-bruto rimorchiato) e che in meno di 1 settimana connettono la Cina con l’Europa del nord.
Per migliorare i collegamenti si è optato – tra la Slovacchia e Vienna – non per lo scartamento standard europeo (e cinese) di 1.435 mm ma per quello russo di 1.520 mm. In quanto alla Cina si sta uniformando lo scartamento con il “russo” anche tra la BAM (la Transiberiana a nord del Lago Bajkal e da qualche giorno connessa con la rete cinese grazie al Ponte sul fiume Amur) e la linea cinese afferente.
In Europa i lavori per la nuova OBOR auspuicabilmente riprenderanno dopo la guerra.
p.s. in Ukraìna su 23.000 km circa di ferrovie a scartamento “russo” ve ne sono 201 a scartamento standard: praticamente con una rotaia che ha il suo bordo interno a 8,5 cm all’interno del bordo interno della rotaia a scartamento russo: meno dell’ 1% della rete.
all interno ci sono 1500 soldati russi, come ci dicono, di conseguenza la nato non credo potrà nemmeno pensare di entrare in transnistria, non senza dover sostenere una replica, una durissima replica. dopodiche se chi governa in transnistria chiederà un aiuto ad una o un altra parte
Le ultime notizie sul crollo morale, causato dal crollo materiale, dei reparti ucraini, conferma le previsioni di Orsi…
di giorno in giorno, sembra accelerare il disgregamento e la ribellione.
Non vi ricorda un pò la paura tremenda che c’era dall’Autunno del 43 in Italia del Nord pur con tracce di inizio di insofferenza verso i Tedeschi e il regime italiano?
La gente inizia a prendere coraggio!
E avete notato anche il silenzio di *elensky?
Sembrava un inesauribile e frenetico creatore mediatico di successo…
3/4 volte al giorno creava un caso, un entusiasmo emotivo planetario…
Ora sembra in ombra, spento, rassegnato, è scomparso quasi.
Forse è triste per la fine ingloriosa assai che spetterà alla graziosa Lady Sniper …quanti ragazzi russi avrà sulla coscienza ridente e nazista?
In Yakutsia non fa tanto caldo…
i 400 mercenari britannici e americani e francesi della Avozstal lavorerebbero di buona lena per guadagnarsi per 20 anni un paio di ciotole di ceci e aceto al giorno…
1 ora e 52 minuti? Sarebbe troppo?? Io ascolterei i SITREP anche quattro, cinque ore di fila, senza interruzioni!!. Il servizio che state renddendo a tutgi coliro che capiscono e la situazione e vogliono essere sempre al corrente degli sviluppi sia sul campo che geopolitici, è di gran Valore!. Anzi, io sarei assai contento di sé la frequenza dei SITREP aumentasse, anche sé ovviamente mi rendo conto che il lavoro da svolgere per reperire le notizie, organizzare il materiale per poi presentarlo nei video, é notevole e assai impegnativo. Un Grazie dunque a Sasha ed a Stefano per il servizio a mio avviso Eccellente che ci rendono. Grazie e Buon lavoro.
LO scartamento delle linee ferroviarie elettrificate ho visto nei video che i binari sono armati con traverse in cap( cemento armato precompresso) che sono sicuramente con scartamento 1435 mm che è unificato in tutta europa,e questo fatto ,se si può accertare con un misura significa che in questi 8 anni la Nato si è data da fare.
Infine significa che i locomotori elettrici o a diesel devono avere gli assali delle ruote coerenti con quella misura.
No, tutta la rete ucraina ha lo scartamento russo di 1520 mm.
Fa eccezione un breve raccordo dalla Polonia alla prima stazione entro il confine ucraino e la ferrovia Transcarpazia dal confine ungherese a Uzgorod, qualche decina di km, dotata di doppio scartamento con lo standard da 1435 mm realizzato da una rotaia all’interno del binario russo.
Esiste nell’estremo ovest ucraino una rete di ferrovie forestali, in gran parte semiabbandonate con scartamento da 750 mm, del tutto isolate dal resto della rete con standard russo.
I collegamenti ferroviari internazionali interessanti per l’Ukraìna a scartamento 1520 mm sono soltanto con la Moldova. Anzi: delle 3 linee tra la Moldova e l’Ukraìna, solo quella più settentrionale è utile agli ukri, dato che le altre 2 attraversano la Transnistria.
Altri collegamenti ferroviari internazionali a scartamento 1520 sono con la Bielorussia e con la Russia (e la Crimea).
Dopo il 2014 la Russia ha realizzato a est dell’Ukraìna un by-pass ferroviario che consente alla rete russa di evitare completamente il vicino da DENAZIFICARE.
Infine, avendo finalmente la Russia cominciato a neutralizzare le sottostazioni di alimentazione elettrica della rete ucraina, i treni di movimentazione dei rifornimenti occidentali di armi pesanti devono viaggiare in trazione diesel. Le ferrovie ukre hanno un buon parco di loko diesel ma questo comporta 3 enormi problemi: 1) minori prestazioni di trazione (i carichi trainabili) rispetto alle loko elettriche, 2) minore velocità a parità di carico, e qui si parla di treni che non supereranno i 40-50 km/h, 3) grosso deficit sul fronte dei combustibili raffinati adatti alla trazione diesel ferroviaria.
Le loko diesel occidentali per essere trasferite alla rete ukra necessitano di complicatissime modifiche agli apparati di trazione e ai carrelli per la differenza di scartamento. Tutti i carri merci carichi di armi devono subire il cambio di tutti i carrelli nelle località di confine con la Polonia e la Slovacchia, ovvero tra la Romania e la Moldova.
Chiudo: la Russia ha ultimamente reso inutilizzabile il ponte stradale e ferroviario alla foce del Dnestr sulla unica linea diretta dalla Romania a Odessa: Romania e Ukraìna sono quindi quasi del tutto isolate dal punto di vista dei rifornimenti di armi e carburanti.
La c. d. “Linea Stalin” della II Guerra, vale a dire il Dnepr presenta soltanto 8 ponti ferroviari in territorio ukro. Di questi 2 sono in territori già controllati dalla Russia. Il bombardamento dei 6 ponti sul fiume impedirà all’occidente il rifornimento di armi e combustibili al fronte ukro. Forse la Russia capirà che il momento per farlo è colcludere la OMS è proprio questo.
,,_cosa succederebbe in Nato se la Transistria chiedesse formalmente aiuto alla Russia e presenza sul suo territorio per difendersi da Ucraina e da Moldavia sobillate dalla Nato?
Come potrebbero difenderla? con un ponte aereo ? o in che modo?
Penso che la Russia lo farà entro maggio .
Pensate che la Nato potrebbe entrare in Moldavia con la stessa motivazione e se lo farà allora la Russia sarà costretta a cambiare stile e picchiare con mano pesante subito in ucraina poi con altro paese che iniziasse anche ad entrare con gli scarponi sempre con la motivazione del ” Ci ha chiesto aiuto e glielo abbiamo dato”.
E’ la linea lisbona kiev che passerebbe da val di susa
Mi spiace deluderti Alberto 1 ma la Lisbona Kiev è da prima del 2014 entrata nel Mondo dei sogni (ove si eccettui il potenziamento di Orbassano, la TAV Torino-Lione e, forse, un nuovo Tarvisio) mentre tutto sommato esiste come realtà concreta la OBOR ovvero la via della Seta. Per quel che riguarda questa opera da anni vi transitano per ogni senso di marcia minimo 3 treni a settimana da Shangai ai porti del Nord Europa, treni che hanno un peso minimo di 5.000 TKBR (tonnellate*km-bruto rimorchiato) e che in meno di 1 settimana connettono la Cina con l’Europa del nord.
Per migliorare i collegamenti si è optato – tra la Slovacchia e Vienna – non per lo scartamento standard europeo (e cinese) di 1.435 mm ma per quello russo di 1.520 mm. In quanto alla Cina si sta uniformando lo scartamento con il “russo” anche tra la BAM (la Transiberiana a nord del Lago Bajkal e da qualche giorno connessa con la rete cinese grazie al Ponte sul fiume Amur) e la linea cinese afferente.
In Europa i lavori per la nuova OBOR auspuicabilmente riprenderanno dopo la guerra.
https://www.ferrovie.info/index.php/it/13-treni-reali/8753-ferrovie-una-nuova-linea-kosice-vienna-per-il-traffico-merci
p.s. in Ukraìna su 23.000 km circa di ferrovie a scartamento “russo” ve ne sono 201 a scartamento standard: praticamente con una rotaia che ha il suo bordo interno a 8,5 cm all’interno del bordo interno della rotaia a scartamento russo: meno dell’ 1% della rete.
https://www.msn.com/it-it/notizie/mondo/kiev-ha-un-arma-segreta-cos%C3%AC-resiste-ai-soldati-dello-zar/ar-AAWGiKg
intenso spionaggio satellitare “in tempo reale” USA a disposizione degli ucraini
all interno ci sono 1500 soldati russi, come ci dicono, di conseguenza la nato non credo potrà nemmeno pensare di entrare in transnistria, non senza dover sostenere una replica, una durissima replica. dopodiche se chi governa in transnistria chiederà un aiuto ad una o un altra parte
Le ultime notizie sul crollo morale, causato dal crollo materiale, dei reparti ucraini, conferma le previsioni di Orsi…
di giorno in giorno, sembra accelerare il disgregamento e la ribellione.
Non vi ricorda un pò la paura tremenda che c’era dall’Autunno del 43 in Italia del Nord pur con tracce di inizio di insofferenza verso i Tedeschi e il regime italiano?
La gente inizia a prendere coraggio!
E avete notato anche il silenzio di *elensky?
Sembrava un inesauribile e frenetico creatore mediatico di successo…
3/4 volte al giorno creava un caso, un entusiasmo emotivo planetario…
Ora sembra in ombra, spento, rassegnato, è scomparso quasi.
Forse è triste per la fine ingloriosa assai che spetterà alla graziosa Lady Sniper …quanti ragazzi russi avrà sulla coscienza ridente e nazista?
In Yakutsia non fa tanto caldo…
i 400 mercenari britannici e americani e francesi della Avozstal lavorerebbero di buona lena per guadagnarsi per 20 anni un paio di ciotole di ceci e aceto al giorno…
1 ora e 52 minuti? Sarebbe troppo?? Io ascolterei i SITREP anche quattro, cinque ore di fila, senza interruzioni!!. Il servizio che state renddendo a tutgi coliro che capiscono e la situazione e vogliono essere sempre al corrente degli sviluppi sia sul campo che geopolitici, è di gran Valore!. Anzi, io sarei assai contento di sé la frequenza dei SITREP aumentasse, anche sé ovviamente mi rendo conto che il lavoro da svolgere per reperire le notizie, organizzare il materiale per poi presentarlo nei video, é notevole e assai impegnativo. Un Grazie dunque a Sasha ed a Stefano per il servizio a mio avviso Eccellente che ci rendono. Grazie e Buon lavoro.