[Nota: lo scopo di questo articolo non è quello di confutare la teoria ufficiale della cospirazione, secondo cui due aerei avrebbero demolito tre edifici ed altre stupidaggini del genere, o fornire una teoria alternativa, ma quello di valutare ciò che il Movimento Verità per l’11 settembre è riuscito a conseguire negli ultimi 15 anni].
Sono passati 15 anni dai terribili eventi dell’11 settembre, ed è il momento giusto per dare uno sguardo a ciò che il movimento per l’11 settembre ha conseguito, ma anche a ciò in cui ha fallito. Lo smacco maggiore e più evidente è stato, naturalmente, l’incapacità di prevenire quel bagno di sangue che l’Impero chiama Guerra Globale al Terrore (GWOT – Global War on Terror) e tutte le guerre generate a loro volta dal GWOT in Nord Africa, Medio Oriente e altrove. Certo, in questo abbiamo fallito, ma non sono proprio sicuro che di ciò si possa incolpare il Movimento Verità per l’11 settembre. Lasciate che mi spieghi.
Il lavoro di intelligence viene alle volte descritto come “quello delle tre A”: acquisizione, analisi e accettazione. Se paragonassimo il Movimento Verità per l’11 settembre ad un’agenzia di intelligence che opera nell’interesse della popolazione mondiale, allora direi che abbiamo conseguito un grosso successo per quello che riguarda la prima “A”: acquisizione.
Acquisizione:
Attualmente abbiamo reso pubblici molti Gigabytes di dati video, audio, testo, tracciati radar e sismici ed altro materiale registrato sul 9/11, più che sufficiente a stabilire, come minimo, un “fondato motivo” per richiedere un’indagine sui fatti dell’11 settembre nuova, indipendente e legalmente validante. Dalla polvere degli edifici del WTC ai rigorosi tracciati radar dei voli AA77, UA175 e AA11 il Movimento Verità per l’11 settembre ha raccolto un’enorme mole di dati scientifici, pubblicamente disponibili per l’analisi.
Analisi:
Per quanto riguarda l’analisi, dopo una serie abbastanza lunga di false partenze, dovute sopratutto agli sforzi entusiasti di ricercatori volontari, ma tecnicamente poco preparati, il Movimento Verità per l’11 settembre ha poi incominciato ad arruolare una notevole varietà di scienziati, ingegneri, architetti, piloti, ufficiali dell’esercito, ecc. E il risultato del loro lavoro è stato assolutamente rimarchevole. Moltissime di queste analisi (tutte sottoposte a revisioni paritarie) sono disponibili sul sito web del Journal of 9/11 Studies, [in inglese] ed hanno dato vita ad un impressionante “elenco di consensi” [in inglese], anch’esso pubblicamente disponibile. Un buon esempio di questa analisi rigorosamente scientifica si può trovare nell’articolo “Materiale termitico ancora attivo scoperto nelle polveri della catastrofe del 9/11 al World Trade Center”, apparso sull’Open Chemical Physic Journal nel 2009:
Se buona parte del lavoro di acquisizione era stato fatto all’inizio da dilettanti, e anche se una parte, ma non tutta, dell’analisi era anch’essa stata portata avanti da dilettanti (compresi personaggi brillanti, come l’insegnante di fisica David Chandler che, da solo, ha costretto il NIST ad ammettere l’accelerazione in caduta libera di 2,25 sec. – vedere più sotto), la maggior parete delle analisi è stata ora eseguita da accademici e scienziati al massimo livello, e la cosa ha avuto un effetto così devastante sulla teoria ufficiale della cospirazione (è così che si dovrebbe chiamare la narrativa ufficiale sull’11 settembre, una “teoria della cospirazione”, dal momento che si basa su una cospirazione di al-Qaeda per attaccare gli Stati Uniti) che il governo americano ha dovuto praticamente rinunciare a difenderla (ne parleremo ancora più sotto).
Accettazione:
La maggior parte degli analisti di intelligence concorda sul fatto che l’accettazione, da parte di un governo o di un’opinione pubblica deliberatamente disinformata, è molto spesso la più difficile di tutte le tre “A” che compongono il processo di intelligence. Questo è, ahimè, dove il Movimento Verità per l’11 settembre ha fallito di più. Anche se la iper-ufficiale e super-politicamente corretta Wikipedia ha dovuto ammettere che “la maggior parte della gente semplicemente non crede che sia stata al-Qaeda a farlo”[in inglese].Il problema è che questa incredulità popolare non ha avuto nessun risultato sul panorama politico americano. In un certo modo, la cosa ha senso: l’11 settembre è successo all’inizio di un’amministrazione repubblicana, conseguentemente questo vuol dire che era stato pianificato sotto un’amministrazione democratica. Non che io creda che ci sia molta differenza fra Democratici e Repubblicani (è come confrontare la Pepsi con la Coca Cola), ma ciò fa semplicemente capire due aspetti fondamentali del sistema politico americano:
1) Lo “stato profondo” americano non è influenzato dai cambiamenti alla Casa Bianca
2) Lo “stato profondo” americano è equamente rappresentato in entrambe le fazioni del “Partito dell’1%” al potere.
In un certo senso, gli USA sono molto simili alla vecchia e cattiva Unione Sovietica: sono governati da una Nomenklatura [in inglese],un “Partito Interno” [in inglese] per usare un’espressione orwelliana, che tiene il rimanente 99% in una condizione che definirei di semi-servaggio (“semi” perché il servo moderno può legalmente lasciare il suo posto di lavoro e andare a cercarne un altro). E, anche se il vero “stato profondo” è solo una piccola sottosezione della nomenklatura americana, l’intera nomenklatura è legata ad esso da un profondo senso di solidarietà di classe. Questo spiega in primo luogo la cecità collettiva di praticamente tutta l’élite americana sui fatti dell’11 settembre: proprio come tutti sanno che Kennedy non è stato ucciso da uno sparatore solitario, la maggior parte della gente ora ha il sospetto che la teoria cospirativa ufficiale sull’11 settembre non sia altro che un mucchio di sciocchezze, solo che non vedono che differenza ciò possa costituire per loro o per il mondo in cui essi vivono. Mettete insieme una maggioranza silenziosa ed una élite al governo che vanno a braccetto nel negare l’evidenza, e avrete l’apparente sconfitta odierna del Movimento Verità per l’11 settembre.
A difesa del Movimento Verità per l’11 settembre devo ammettere che mi ci sono voluti otto anni per arrivare a capire quello che era successo (potete leggere qui [in inglese] come ho fatto a diventare un “credente”). Perciò non sono affatto nella posizione tale da criticare altre persone per la difficoltà ad accettare le immani conseguenze che comporta la teoria della “demolizione controllata” (questo è ciò che di solito spaventa la gente, la realizzazione che “se l’11 settembre è stato un auto-attentato, allora…). Un altro forte deterrente è il marchio d’infamia sociale e professionale connesso al fatto di essere considerati “estremisti” o “teorici della cospirazione” (qualche volta anche “antisemiti” o “negazionisti dell’Olocausto”), solo per aver osato mettere in dubbio la narrativa ufficiale. Naturalmente, la posta in gioco è altissima: se l’11 settembre è stato un auto-attentato, allora non solo il governo americano è assolutamente illegittimo, ma è di fatto un governo di occupazione, controllato da elementi stranieri o da traditori o da entrambi. E c’è chi nasconde deliberatamente la testa nella sabbia, il più profondamente possibile, per evitare di dover contemplare le pazzesche conseguenze del fatto innegabile che la cosiddetta “terra dei coraggiosi” è retta da un governo di occupazione che ha ridotto i cosiddetti “coraggiosi” al rango di servi, e che diverse migliaia di cittadini americani sono stati deliberatamente sacrificati per indurre una irragionevole isteria patriottica (con bandierine fatte in Cina e tutto il resto) in modo che fosse possibile utilizzare i più poveri degli Americani come carne da cannone in guerre genocide su tutto il pianeta. Certo questa è indubbiamente una presa di coscienza molto dolorosa: il Sogno Americano è solo questo – un sogno.
Qui sono anche all’opera due fenomeni psicosociali molto ben conosciuti: (quelli descritti) dall’Asch Conformity Experiment [in inglese] e dal Milgram Obedience Experiment [in inglese]. Il primo dimostra che gli esseri umani tendono a vedere quello che vede la maggioranza dei loro colleghi, mentre il secondo prende in esame il potere dell’autorità e la sua capacità di costringere le persone ad andare contro il loro buon senso.
Infine c’è anche da tenere in considerazione il fenomeno ben conosciuto del “dove mi siedo, sto”: tutti quelli il cui tenore di vita, reputazione ed immagine personale dipendono dalla “rispettabilità” del sistema in cui vivono, compresi giornalisti e bloggers, hanno un grosso interesse a rifiutare la realtà e a sostenere una narrativa assurda, semplicemente perché la loro agiatezza dipende direttamente dal “sistema”. Il questo senso, certo, il Movimento Verità per l’11 settembre è composto da elementi “estremisti”, persone che hanno deliberatamente rinunciato alla “rispettabilità” ufficiale e ad essere considerate “serie”, e che hanno scelto di dire che “l’Imperatore è nudo”[in inglese], anche se vengono sbeffeggiate (ma raramente contraddette) dai milioni di leccapiedi che formano la vera base del regime al potere a Washington, DC.
La grossa vittoria: l’accelerazione in caduta libera di 2,25 sec. del World Trade Center 7
Nonostante tutto, il Movimento Verità per l’11 settembre ha conseguito una grossa vittoria: ha praticamente costretto il governo americano ad ammettere che sono stati utilizzati gli esplosivi nell’abbattimento del WTC7! Certo, non proprio in questi termini. Ma come conseguenza diretta, sì. Non ripeterò qui tutta la storia, ma vi rimando a questi due siti, [in inglese]:
http://www1.ae911truth.org/en/evidence/35-key-facts/275-nist-admits-freefall.html
https://kendoc911.wordpress.com/nist/nist-admits-freefall/
Per farla breve, il NIST, l’Istituto Nazionale per gli Standard e la Tecnologia, è stato costretto ad ammettere che per 2,25 secondi il WTC7 (che, per inciso, quel giorno non era stato colpito da nessun aereo) era crollato con un’accelerazione da caduta libera. Questo sarebbe stato possibile solo se 8 piani di questo enorme edificio fossero stati rimossi, istantaneamente e simmetricamente. Una cosa del genere, amici miei, è fattibile solo con esplosivi accuratamente posizionati. Ecco il rapporto completo del NIST, che vi consiglio caldamente di leggere:
La parte importante è nel Cap. 3, pag. 45-46
Ecco la spiegazione di questo grafico fatta dal NIST:
Abbastanza chiaro, no? Accelerazione in caduta libera per circa 8 piani o 32 m. Accelerazione in caduta libera vuol dire che non si incontra alcuna resistenza mentre la cima dell’edificio passa nello spazio dove, fino a pochi secondi prima, c’erano 8 piani di cemento armato. Stiamo parlando di un edificio che aveva 58 pilastri perimetrali e 25 al centro della struttura. E, nonostante ciò, 8 piani di questa struttura sono in qualche modo spariti istantaneamente. Se leggerete il rapporto completo, vedrete che il NIST ammette questo fatto, ma non riconosce mai le sue implicazioni. Infatti, in una sezione separata, dal titolo “Scenari di un’ipotetica esplosione” il NIST esclude in modo specifico qualunque demolizione controllata basandosi sul presupposto (completamente errato) che non si erano udite esplosioni (se ne sono udite, naturalmente). Ma questo è solo per contenere i danni. Dal momento che il NIST ha dovuto ammettere i 2,25″ di accelerazione in caduta libera, il suo rapporto è defunto istantaneamente. I media e i bloggers super-ultra-politicamente corretti hanno scelto di ignorarlo. Gli altri, naturalmente, lo hanno notato.
Questa è l’ultima brochure di Architetti ed Ingegneri per la verità sull’11 settembre (AE911T) e la questione del WTC7 è uno dei maggiori argomenti trattati:
AE911T ha pubblicato anche un rapporto completo intitolato “La fisica del World Trade Center: perché l’accelerazione costante confuta il collasso progressivo” che tratta anch’esso di quelle che potremmo definire le “problematiche dell’accelerazione” del WTC1 e WTC2, e che mostra come tutte e tre le torri siano crollate con modalità incompatibili con la versione ufficiale degli eventi:
Infine il Dr. Robert Korol, professore emerito di ingegneria civile alla McMaster University in Hamilton, Ontario e membro della Società Canadese di Ingegneria Civile, ha diretto un gruppo di ricercatori accademici che ha preparato due articoli, sottoposti a revisione paritaria, sulla distruzione del WTC7. Entrambi gli articoli sono stati pubblicati sul Challenge Journal of Structural Mechanics [in inglese], il primo nel luglio 2015, il secondo nel febbraio 2016:
A questo punto, sarebbe corretto affermare che il Movimento Verità per l’11 settembre ha provato la teoria della “demolizione controllata” oltre ogni ragionevole dubbio. Questo è importante perchè rende ora possibile al suddetto movimento l’ingresso in una fase di lotta completamente differente. Lasciate che mi spieghi facendo un parallelo con un ipotetico omicidio.
La sequenza investigativa logica
Uno degli errori di logica commessi dai sostenitori della teoria cospirativa ufficiale nei confronti del Movimento Verità per l’11 settembre è quello di invertire la sequenza logica delle modalità investigative. Di solito dicono qualcosa del genere: “sarebbe stato impossibile sistemare la quantità necessaria di esplosivo nelle Torri Gemelle (ai sostenitori della narrativa ufficiale di solito non piace parlare del WTC7), perciò la vostra teoria non ha senso”. In realtà però, non è così che si indaga un crimine.
Immaginate di trovare una stanza completamente chiusa con all’interno il corpo di una persona assassinata. Nessun poliziotto direbbe mai “dal momento che nessuno ha potuto entrare nella stanza, non è avvenuto nessun omicidio”. Questo sarebbe ridicolo. Quello che l’investigatore direbbe è che, certo, indubbiamente c’è stato un omicidio, ma che, a questo punto, le indagini non riescono a spiegare come sia successo. Allo stesso modo, le osservazioni esterne dei crolli dl WTC1, WTC2 e WTC7 mostrano chiaramente come questi edifici siano stati abbattuti con demolizioni controllate, e già questo fatto è sufficiente per richiedere una nuova indagine. Il fatto che il Movimento Verità per l’11 settembre non possa spiegare ogni dettaglio di ciò che avvenne quel giorno non può essere una prova contro di esso. Adesso che abbiamo provato oltre ogni ragionevole dubbio che questi edifici sono stati abbattuti con demolizione controllate, sarebbe compito di una nuova indagine indipendente indagare e chiarire come sia potuto succedere ciò che abbiamo osservato.
Naturalmente una tale indagine non verrebbe mai permessa dallo “stato profondo” americano, questo è abbastanza chiaro. Inoltre, sarebbe la credibilità dell’intera nomenklatura americana ad essere minacciata da un’indagine del genere, perché se fosse realmente ed ufficialmente reso noto e riconosciuto che l’11 settembre è stato veramente un auto-attentato, le conseguenze di ciò sarebbero sicuramente un “cambio di regime” negli USA, un crollo completo dell’Impero Anglo-Sionista. Per questo motivo, non siamo esattamente in ansia (per una tale indagine).
Ancora meglio, alcuni ricercatori hanno fatto un lavoro fantastico indagando il “come” dell’11 settembre. Raccomando caldamente di leggere la ricerca dettagliata di Kevin Ryan, l’informatore all’interno della Environmental Health Laboratories Inc., una filiale della Underwriters Laboratories Inc. (da cui era stato licenziato per aver osato mettere in dubbio la versione ufficiale [in inglese]) “Possibilità di demolizione per le torri del WTC”, dove viene presentato uno scenario molto realistico di come i tre edifici avrebbero potuto essere predisposti con gli esplosivi e da chi. Guardate voi stessi:
Vorrei far notare che non bisogna essere d’accordo su ogni dettaglio dell’analisi di Ryan. L’importanza del suo lavoro sta sopratutto nel fatto che non è assolutamente vero che il Movimento Verità per l’11 settembre non abbia fornito nessuna spiegazione su come sia stato possibile riempire di esplosivo gli edifici, lo ha fatto e questo è, ancora una volta, più che sufficiente per richiedere un’indagine aperta, indipendente e legalmente validante su questi avvenimenti.
Conclusione
Io penso che il Movimento Verità per l’11 settembre abbia avuto un successo veramente fantastico, e che abbia centrato tutti gli obbiettivi raggiungibili nella realtà dell’Impero Anglo-Sionista. Il fatto che non sia stata aperta nessuna vera indagine e che nessuno sia mai stato incarcerato per i crimini dell’11 settembre non è colpa del Movimento Verità per l’11 settembre, ma è il diretto risultato di quel tipo di ignoranza, passività e rincretinimento generale che l’Impero ha imposto con successo alla maggioranza della sua popolazione. Inoltre, anche se c’è stata abbondanza di auto-attentati dopo l’11 settembre, nessuno di questi si è verificato all’interno degli Stati Uniti, e nessuno ha causato la perdita di migliaia di vite umane. Perciò, se “loro” (lo “stato profondo” americano) l’hanno fatta franca, “loro” non si aspettavano di essere sfidati in maniera così forte e, aggiungerei, efficace dalla loro stessa popolazione. Naturalmente, tutto può cambiare prima della fine dell’ultimo atto, e potremmo ancora assistere a qualche grosso auto-attentato all’interno degli Stati Uniti (magari una “bomba sporca” per anticipare un risultato elettorale?), ma, almeno negli ultimi 15 anni, questo non è successo e se dovesse mai accadere (e io penso che probabilmente accadrà), forse non sarà così sfacciato e provocatorio come l’11 settembre. E alla già assai sospettosa gente comune sarà molto meno facile far semplicemente accettare la versione ufficiale e portarla allo stesso livello di isteria patriottica della prima volta.
Personalmente sono profondamente grato a tutti quelli del Movimento Verità per l’11 settembre che mi hanno aperto gli occhi su quanto è successo 15 anni fa. Sono sgomentato dal coraggio, dall’integrità e dall’intelligenza delle migliaia di persone che si sono rifiutate di dire che una mela era un’arancia:
Credo fermamente che ogni persona che non si renda conto di quello che è veramente successo 15 anni fa sia, per definizione, ugualmente incapace di capire tutto quello che è successo da allora in poi. L’11 settembre è stato anche il fatto determinante che ha inaugurato la nostra era attuale e, se non altro per questa ragione, è stato anche il singolo evento più importante della nostra storia recente. Cristo ci ha detto che “non v’è nulla di nascosto che non abbia a diventar manifesto, né di segreto che non abbia a sapersi ed a farsi palese” (Luca 8:17) e che “conoscerete la verità, e la verità vi farà liberi” (Giovanni 8:32). L’Impero ha già rinunciato a difendere attivamente la sua ridicola teoria della cospirazione e ora conta solo sull’indifferenza e sulla passività dei suoi servi per far sì che il Movimento Verità per l’11 settembre sia ufficialmente ignorato il più a lungo possibile. Una volta sfidati, i leccapiedi del regime si ridurranno sempre a rispondere con il tradizionale cocktail di argomentazioni da uomo di paglia e di accuse personali. E tutto questo è molto positivo perché mostra una cosa molto semplice: stiamo vincendo.
The Saker
PS: per quelli di voi che fossero veramente digiuni dell’argomento, qui ci sono due film che raccomando caldamente di vedere [in inglese]:
911 Loose Change e American Coup:
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Pubblicato su Thesaker.is l’11 settembre 2016
Tradotto in italiano da Mario per Sakeritalia.it
Sono sicuro che c’è del marcio nella questione delle torri gemelle però non riesco a spiegarmi alcune cose: se le torri gemelle sono cadute per effetto di “demolizioni controllate”, tutti i video che mostrano quegli aerei che colpiscono le torri sono falsi? Se invece non sono falsi, a che scopo far collassare le torri con “demolizioni controllate”? forse per causare volutamente un numero maggiore di vittime in modo che ci fosse un maggiore impatto psicologico sulla popolazione? E/o forse per cancellare ogni prova che avrebbe potuto nuocere alla versione ufficiale?
Sarei grato a chi volesse rispondere a queste domande.
Ciao Stefano. Anche io credo ci sia del marcio in questa storia, anche più di quanto possiamo immaginare. Per far crollare le torri ci voleva una scusa, come appunto far schiantare due aerei in modo da dare colpa al terrorismo, per iniziare una guerra che ancora oggi va avanti. Poi ovviamente il Nist ha dovuto dare delle spiegazioni riguardo al crollo di 3 edifici causati appunto dagli aerei. È una mia opinione nulla di più..
Il fatto che ci siano molte cose che esulano dalla nostra comprensione sui fatti del’11/9 non possono in nessun caso mettere in dubbio ciò che si sa ormai con assoluta certezza. Quegli aerei non potevano in nessun modo essere pilotati da persone addestrate a pilotare piccoli aerei da diporto, né potevano girare per ore sul territorio degli USA e centrare con estrema precisione due sottilissimi bersagli a quella velocità.
Ipotesi? potevano essere radiocomandati, ma questa vale come tante altre e senza una indagine seria forse non lo sapremo mai.
ammesso che degli aerei (radiocomandati o no) si siano effettivamente schiantati sulle torri (peraltro le torri colpite dagli aerei sarebbero state 2 mentre di torri crollate mi sembra che ce ne siano state 3), non ho dubbi che abbiano potuto farlo solo perché a Washington qualcuno ha voluto che questo succedesse (un po’ come a suo tempo l’attacco a pearl harbor) per avere un magnifico pretesto per iniziare la guerra senza fine che c’è ancora oggi.
Anche la tesi della successiva “demolizione controllata” penso che sia corroborata da decine di indagini e opinioni di esperti…pertanto miei dubbi riguardano solo sul perché di quelle successive “demolizioni controllate”…a che servivano? a rendere la faccenda più spettacolare? a distruggere eventuali prove compromettenti? per non offrire ai nemici degli Usa la soddisfazione di vederle bruciare per giorni ed anche per evitare che fiamme e fumo creassero problemi di inquinamento? o forse serviva a tutte queste cose messe insieme?
Come hanno risposto gli esperti di controparte a queste domande?