Nata nelle Samoa Americane, il Rappresentante (Maggiore) Tulsi Gabbard delle Hawaii , democratica, e che si oppone molto più di Trump all’ipocrisia e alla falsità di ogni tipo, è ora in corsa per la Presidenza degli Stati Uniti. A differenza di Trump o Clinton o Obama o Romney o tanti altri, Tulsi è un militare, un veterano di guerra decorato.
A differenza di tutti loro, è apertamente contro la guerra come base per la “diplomazia” americana.
La Gabbard continua a servire come Maggiore nella Guardia Nazionale dopo due campagne di combattimento in Iraq, una nel 2004 come arruolata, e una seconda come comandante di plotone nel 2009.
Lei è nota, in particolare, per un disegno di legge presentato al Congresso, H. 608 – Stop Arming Terrorists Act.
La Camera dei Rappresentanti controllata da Israele/GOP [Grand Old Party, Gran Vecchio Partito, il Partito Repubblicano] ha accantonato il disegno di legge, e la storia d’amore dell’America con l’ISIS e al-Qaeda è andata avanti come la conosciamo, mentre una stampa americana profondamente censurata ha iniziato una campagna diffamatoria contro Gabbard.
Da Congress.gov:
Stop Arming Terrorists Act
Sponsor: Rep. Gabbard, Tulsi (D-HI-2) (Introdotto il 23/01/2017)
Questo disegno di legge vieta l’uso dei fondi delle agenzie federali per fornire assistenza sotto copertura a:
(1) Al Qaeda, Jabhat Fateh al-Sham, lo Stato islamico dell’Iraq e il Levante (ISIL), o qualsiasi individuo o gruppo che è affiliato, associati con essi, cooperanti con essi, o aderenti a tali gruppi;
(2) al governo di qualsiasi paese che l’Ufficio del Direttore dell’Intelligence Nazionale (ODNI) ritiene che negli ultimi 12 mesi abbia fornito assistenza sotto copertura a tali gruppi o individui.
“L’assistenza sotto copertura” è definita come:
Articoli di difesa, servizi di difesa, addestramento o supporto logistico, o qualsiasi altra assistenza militare fornita come concessione, prestito, credito, trasferimento o vendite in contanti; condivisione di intelligence; o assistenza in denaro.
Tutta le discussioni su questo disegno di legge e su come sia stato accantonato e per quale motivo, sono censurate negli Stati Uniti. Perché il Partito Repubblicano vuole eliminare un disegno di legge che vieta agli Stati Uniti di aiutare i gruppi terroristici contro i quali sostiene di essere in guerra? E’ chiaro che questa è una confessione su come gli Stati Uniti non stiano semplicemente armando e sostenendo ISIS e al Qaeda, ma che lo stanno facendo da sempre.
L’America ha fondato al Qaeda? È sempre stata controllata dagli americani, compreso prima, durante e sicuramente dopo l’11 Settembre? Una risposta “sì” a tutte le domande è sostenibile, in quanto nessuna prova contraria è mai stata dimostrata e, naturalmente, non sono mai state poste domande pertinenti.
Non fare domande e mettere in scena finte indagini è quello che i repubblicani del Congresso, tutti finanziati dal boss israeliano del gioco d’azzardo Sheldon Adelson, fanno meglio. In verità, questo è tutto ciò che fanno.
Per analogia, mi viene in mente forse John Kerry, un candidato democratico del 2004 che è stato schiacciato da violente manovre elettorali riguardanti il conteggio dei voti, interferenze, liste di registrazione degli elettori riciclate; una colossale organizzazione per tenere il pacifista Kerry fuori dall’Ufficio Ovale.
Tulsi e John hanno qualcos’altro in comune: entrambi hanno incontrato il presidente siriano Assad. Gli addetti ai lavori sanno che la famiglia Kerry e gli Assad sono buoni amici. Quando Assad fu accusato dagli screditati Elmetti Bianchi di gassare la sua stessa gente, allora il Segretario di Stato Kerry fu pronto a dire al presidente Obama che l’accusa non solo era falsa, ma anche assurda.
Tulsi Gabbard, che ha incontrato il presidente Trump, comunicandogli ciò che ha appreso dall’incontro con il presidente Assad, non è stata presa sul serio. Trump, ora chiaramente in mano ai gangsters di “Kosher Nostra”, non solo ha ripetutamente attaccato la Siria direttamente, ma l’esercito di Trump ha messo in scena “incidenti” che hanno ucciso migliaia di civili siriani.
Ancora oggi, con gli attacchi israeliani in Siria diventati luogo comune, le fonti militari ci dicono che questi attacchi sono, in realtà, sostenuti dagli Stati Uniti, e che stranamente Donald Trump, “il controllato dai russi” secondo la narrazione collettiva, aiuta continuamente Israele contro la Russia.
In effetti, Trump ha anche lavorato sodo, ma senza successo, per mettere la Turchia contro la Russia, e ha spinto l’Ucraina ad attaccare la Russia, compreso lo scontro navale nel Mar Nero, e, badate bene, questo sarebbe un presidente “controllato dalla Russia”. Ah, ma stiamo divagando, il vero soggetto è Tulsi Gabbard e cosa significa la sua candidatura.
Per avere uno scena reale, torniamo ai giorni inebrianti della fine degli anni ‘60. Abbiamo avuto una svolta presidenziale nel 1968 con il pazzo Richard Nixon, uno dei personaggi più odiati della storia, molto prima del Watergate, in una corsa presidenziale dove il vicepresidente Hubert Humphrey e l’ex-procuratore generale e ora senatore degli Stati Uniti, Robert Kennedy, erano in corsa per la presidenza.
A spezzare quella che prima era stata la morsa del Partito Democratico negli Stati del Sud fu uno sconosciuto: il governatore dell’Alabama George Wallace, una figura enigmatica, reputato razzista ma sostenitore dei “diritti dello Stato”, e più libertario di molti altri.
Kennedy, più degli altri, basò la sua campagna sul pacifismo e, così, fu assassinato in uno degli omicidi della CIA/Stato Profondo peggio messi in scena della Storia, di cui fu accusato il fesso Sirhan Sirhan.
Alla Gabbard non hanno sparato, non ancora. Ma gli attacchi sono iniziati a pochi minuti dalla sua annunciata candidatura, accusandola di lavorare per la Russia e la Siria, di tradimento, di “collusione” e, soprattutto, accusandola di tradire Israele, che se si legge tra le righe, significa davvero non piegarsi a Kosher Nostra e allo Stato Profondo.
Ciò che non è menzionato sulla Gabbard è che è una veterana di combattimento decorata, un medico di guerra dell’esercito americano, un capo plotone della polizia militare, e che ha prestato servizio in Iraq.
Da International Policy Digest:
Nel 2004, Tulsi si arruolò nella Guardia Nazionale delle Hawaii per servire il suo stato e il suo paese. L’anno successivo la sua unità fu schierata in Iraq. La sua presenza non era obbligatoria, ma tuttavia lei lasciò il suo lavoro di Rappresentante di Stato per seguire la sua unità, diventando così il primo ufficiale di stato a lasciare il suo posto per servire all’estero.
Durante il suo primo turno di 12 mesi in Iraq, fece parte della 29° Compagnia di Supporto Medico, e guadagnò la medaglia “Meritorious Service” per il suo servizio.
Al suo ritorno negli Stati Uniti nel 2006, Tulsi iniziò a lavorare come aiutante per il senatore degli Stati Uniti Daniel K. Akaka. Ha collaborato con il senatore Akaka su questioni come l’indipendenza energetica, la sicurezza interna, l’ambiente e le questioni dei veterani. Durante questo periodo, ha frequentato la Accelerated Officer Candidate School presso l’Alabama Military Academy, dove è diventata la prima donna, nei 50 anni di storia della scuola, a laurearsi con il più alto onore nella sua classe. Nel 2009, Tulsi si è laureata alla Hawaii Pacific University con una laurea in Economia Aziendale.
Da laureata ed ufficiale della Guardia Nazionale dell’esercito delle Hawaii, Tulsi si offrì volontaria per una seconda missione in Iraq.
Durante questo schieramento di 12 mesi, Tulsi ha servito come capo del plotone della polizia militare. Oltre a condurre numerose missioni di sicurezza con il suo plotone, ha servito come addestratrice primaria per la Guardia Nazionale del Kuwait. È stata la prima donna a mettere piede in una struttura militare del Kuwait, ed è stata anche la prima donna ad essere mai premiata e onorata per il suo eccezionale lavoro nel programma di addestramento e preparazione. Da allora è stata promossa al grado di maggiore nella Guardia Nazionale delle Hawaii, ed è ancora membro delle forze di riserva.
La campagna diffamatoria è ora in pieno svolgimento, con attacchi continui, da tutta l’ala destra e dalla stampa controllata da Israele, troppo spesso spacciata come “liberale”.
Di nuovo da International Policy Digest:
Dopo aver proposto lo Stop Arming Terrorists Act (HR 608), Tulsi ha intrapreso un inaspettato viaggio nella Siria devastata dalla guerra, dove ha incontrato cittadini di tutto il paese, per ottenere resoconti di prima mano su ciò che stava accadendo, e le sue scoperte sono in conflitto con ciò che i media occidentali raccontano. Ha espresso le sue conclusioni su come i “ribelli moderati”, come il gruppo degli Elmetti Bianchi, che gli Stati Uniti finanziano e lodano, siano in realtà terroristi radicali affiliati o direttamente collegati ad Al Nusra, un’estensione di Al Qaeda.
Tulsi ha incontrato il demonizzato presidente siriano Bashar al-Assad per parlare ancora una volta della pace e della stabilità in Siria. Ha dimostrato di non avere paura di correre rischi e di esporre la verità, qualcosa che pochi membri del Congresso hanno mai avuto il coraggio di fare.
La sua esperienza in Siria l’ha motivata a chiedere conto giustamente degli attacchi con gas a Idlib, che sono stati usati per giustificare gli attacchi missilistici illegali di Trump. Attraverso la sua opposizione alla guerra in Siria e ad altre guerre interventiste, Tulsi si è consolidata come uno dei migliori esperti di politica estera del Paese.
Questo autore è anch’egli un veterano di combattimento decorato, questa volta un marine che ha prestato servizio in Vietnam, nel pieno della guerra del Vietnam. Dopo essere tornato negli Stati Uniti, mi sono unito ai veterani del Vietnam contro la guerra e ai Veterani per la Pace. Ho partecipato a manifestazioni contro la guerra e ho parlato con gruppi pubblici in opposizione alle politiche americane in Vietnam.
In realtà, non penso di aver mai incontrato un veterano del Vietnam “pro-guerra”, non fino a qualche decennio dopo la guerra, e risultò che la maggior parte di essi mentiva sul servizio militare. La maggior parte dei “veterani del Vietnam” che sventolavano la bandiera Americana, in effetti, non avevano mai prestato servizio militare, una sciagura nazionale.
Per citare un aneddoto, nel 2004 ho partecipato al “Run for the Wall”, un raduno motociclistico per veterani del Vietnam inizialmente nato per coloro che si opponevano alla guerra. Il gruppo con cui ho viaggiato includeva oltre 100 “veterani”. Tuttavia, quando ho intervistato il gruppo durante un evento a Chillicothe, nell’Ohio, risultò che solo due di essi avevano effettivamente prestato servizio in Vietnam. Io ero uno, l’altro era il medico dell’esercito Henry Sullivan, che era lì con me. Il resto, tutti “falsi”.
Dico questo perché vedo che il continuo insabbiamento della verità, la continua censura, hanno dato i loro frutti: una nazione di falsi, di ipocriti, di “guerrieri della tastiera” e troll, di bugie vuote, di accuse infamanti, una nazione che mente e fa la prepotente e una nazione che permette che i suoi eroi siano diffamati e insultati in nome degli interessi dei gangster internazionali.
La candidatura di Tulsi Gabbard dimostrerà questi avvertimenti pessimisti fin troppo bene.
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Articolo di Gordon Duff apparso su Veterans Today il 16 gennaio 2019
Traduzione in italiano di Hajduk per SakerItalia
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