Mi piacerebbe prendermi il merito delle parole che seguono, ma appartengono a un nuovo amico. Un giornalista ora in pensione che ha avuto una carriera esemplare. Recentemente mi ha contattato, mi ha espresso il suo apprezzamento per quello che scrivevo e mi ha incoraggiato a continuare. Ci rende più umili quando una leggenda si prende il tempo di dirti che stai facendo un buon lavoro.
Per ora non farò il suo nome (a meno che non mi dia il permesso di rivelare la sua identità). Ma la sua analisi di ciò che è accaduto alle forze armate statunitensi è molto accurata. Mentre i politici statunitensi continuano ad insistere, come la regina cattiva di Biancaneve che guarda nello specchio magico, che gli Stati Uniti sono i più belli di tutti, la verità è un’altra.
La Gran Bretagna del XIX secolo ha trascorso quasi un secolo dopo Waterloo senza una guerra importante (a parte la Crimea). Il suo esercito è diventato una forza di spedizione inviata in guerre brevi contro vari scalcinati senz’armi di prima classe, e senza nemmeno una buona disciplina tattica. Un po’ come gli Stati Uniti dopo il Vietnam.
Quelle che Trump chiama “guerre per sempre” (e che io chiamo guerre di puro imperialismo), dopo la caduta dell’Unione Sovietica il Pentagono ha spostato la pianificazione e le operazioni su quello che per anni è stato il figliastro del Dipartimento della Difesa: le “operazioni speciali”. Nacque il Comando per le Operazioni Speciali (alias SOCOM) e la dottrina di battaglia fu dominata da Rangers, Forze Speciali, SEALS, eccetera, e il nostro arsenale militare si ridusse di conseguenza per sostenere le operazioni leggere con il controllo aereo e il dominio totale del campo di battaglia. La guerra del XVIII Corpo Aviotrasportato.
La messa in campo delle armi divenne un’arte perduta. Anche prestare attenzione al balzo in avanti della difesa aerea da parte di russi e cinesi, che stiamo vedendo masticare le armi fornite dalla NATO all’Ucraina, è diventato un problema troppo grande. Ora i russi stanno mettendo a nudo la tigre di carta della potenza militare americana e della NATO, “demilitarizzando” noi e non solo l’Ucraina. La nostra risposta all’enorme nuova sfida ai gruppi di portaerei e ai bombardieri con equipaggio di vecchio stampo è l’idiota B-21. Siamo strangolati dalle leggende del passato, dalla presunzione arrogante di continuare ad avere un’egemonia post-bellica, e stiamo scivolando verso il diventare una potenza di secondo piano.
Chiunque sia chi ha pianificato l’operazione di appoggio all’Ucraina dovrebbe essere fucilato. Abbiamo inviato gli armamenti sbagliati (senza quelli giusti) e siamo rimasti seduti mentre loro consumavano, come un adolescente ubriaco, tutto il materiale immagazzinato che avevamo. Ora non possiamo più sostenerli. E loro sono messi alle corde.
Dopo Napoleone, i russi sono i migliori artiglieri del mondo. Era noto che questa guerra si sarebbe sempre risolta con l’artiglieria. E noi abbiamo inviato un obice di base per operazioni speciali, l’M777, che non era abbastanza resistente per il lavoro da svolgere e che si è facilmente guastato a causa dell’uso eccessivo; e poi ha finito le munizioni.
Avremmo dovuto prevedere tutto questo fin dall’inizio. Non solo abbiamo proceduto in modo arrogante senza uno studio adeguato, ma sapevamo di essere in una guerra industriale e che non avremmo potuto giocare a lungo. Questa è stata una catastrofe militare fin dall’inizio. Qualsiasi pianificatore degno di questo nome lo avrebbe sconsigliato. Sembra che ora il Dipartimento della Difesa abbia paura e si opponga alle pressioni dei neocon dell’amministrazione Biden per una “intensificazione”. Il borbottio sulla Crimea indica che l’Amministrazione sta iniziando a pensare come finire il gioco.
Ho avuto l’onore di lavorare con le Forze per le Operazioni Speciali dell’esercito americano per 37 anni. Queste unità hanno capacità notevoli nel salvataggio di ostaggi e nei raid. Ciò che le rende “speciali” è il processo di selezione che le varie unità impiegano per qualificare gli uomini (e alcune donne) a svolgere le missioni. Nonostante la loro abilità e intelligenza queste unità non possono ribaltare le sorti della battaglia in una guerra tra pari. Non hanno poteri magici per resistere a bombardamenti d’artiglieria prolungati. Possono essere in grado di sopportare le difficoltà meglio di una truppa regolare dell’Esercito o dei Marines, ma quando si confrontano con un nemico che controlla l’aria e domina con l’artiglieria e i mezzi corazzati, sono suscettibili di essere uccisi o feriti come un qualunque soldato medio.
Credo che stiamo assistendo alla fine dell’America come poliziotto del mondo. L’esercito americano è una forza di spedizione costosa. Dispiegare truppe ed equipaggiamenti in paesi stranieri per fare la guerra è un’attività costosa. Non solo in termini di vite perse, ma richiede, come abbiamo visto in Afghanistan e in Iraq, miliardi di dollari da bruciare sui campi di battaglia senza ottenere alcun risultato politico significativo che rafforzi la sicurezza degli Stati Uniti.
Stiamo assistendo ad una nuova fase di questa realtà in Ucraina. Le armi statunitensi sul campo di battaglia nel Donbass non sono in grado di cambiare le carte in tavola. La guerra in Ucraina ha messo a nudo la debolezza della capacità logistica degli Stati Uniti e dei membri della NATO. Siamo arrivati ad un punto in cui gli appaltatori della Difesa degli Stati Uniti possono produrre solo 20.000 proiettili di artiglieria in un mese, mentre la Russia ne spara altrettanti in un giorno ed è in grado di continuare a rifornire le sue truppe.
L’ossessione degli Stati Uniti per la produzione di costosissimi aerei da combattimento e bombardieri è autodistruttiva. Abbiamo raggiunto il punto della storia in cui gli aerei pilotati non sono più utilizzabili, alla luce dei sistemi di difesa aerea che Russia e Cina hanno dispiegato. La tecnologia ci ha portato al punto in cui un missile guidato di precisione può fare il lavoro di un bombardiere o di un caccia a reazione con solo una frazione del denaro necessario per dispiegare e mantenere un aereo con equipaggio.
L’esercito degli Stati Uniti sta aggravando l’errore [in inglese] commesso dall’esercito americano nella Seconda Guerra Mondiale:
L’ultima carica di cavalleria effettuata a cavallo dall’esercito americano risale al 1942, quando gli Stati Uniti combatterono l’esercito giapponese nelle Filippine. Dopo di allora, la cavalleria a cavallo fu sostituita dai carri armati.
Pensateci un attimo. La Prima Guerra Mondiale e l’avvento del carro armato e della mitragliatrice resero la cavalleria a cavallo irrilevante per la guerra moderna. Eppure, l’esercito americano ha insistito nel mantenere questa capacità, anche se era inutile dal punto di vista strategico e tattico. Oggi le forze armate statunitensi stanno commettendo un errore analogo: aggrapparsi a sistemi di difesa resi obsoleti della tecnologia..
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Articolo di Larry Johnson pubblicato su A son of the new american revolution il10 dicembre 2022
Traduzione in italiano di Fabio_san per SakerItalia
[le note in questo formato sono del traduttore]
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Comunque USA, UK ed altro ottengono sempre ciò che vogliono: dove rivolgono il loro purissimo sguardo, lì non si edificherà più pietra sia che si chiami Somalia, Irak, Yemen, Libia, Siria, Ucraina etc.
Tutti gli Imperi, da quello antico persiano di Dario e Serse a quello macedone di Alessandro , poi romano di Ottaviano Augusto , di Carlo magno, fino all’era moderna con Elisabetta I^ ,poi con Napoleone,e regina Vittoria inglese, per finire con quello americano contemporaneo si sono sempre comportati con per loro classi dirigenti allo stesso modo ,schiacciando ogni avversario presente e quelli che mettessero in pericolo nel futuro lo status quo.
Tutti finirono il loro ciclo e a nulla valsero i loro sforzi ed eccidi per non deporre lo scettro ; quello attuale ha tutte le carte in regola per finire e finirsi con le proprie mani.
Come si tramanda con una sperimentata tradizione ” nulla è per sempre” ed il limite esiste per Tutti.
Gli USA con i loro dollari e finanza e scienziati militarizzati non potranno contrastare la Storia universale che macina l’umanità.
16/12/22 venerdì.
Gli USA hanno due scelte da considerare ed attuare:
(A)- insistere sull’ attuale tattica molto dispendiosa per se stessa e per l’Ucraina, con il timore che nel frattempo inizino azioni di resistenza interna contro il Regime nazista in ostaggio agli USA;
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B)- sfidare la Russia bombardando bersagli di valore su qualche città importante, risparmiando per ora Mosca, ed attendere che i Russi(Putin e Surovikin) reagiscano e dove lo faranno per poter gridare alla Nato che essa è stata aggredita con tutte le sue conseguenze.
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Se ciò accadesse si vedrebbe se gli europei sappiano riflettere e prendere decisioni meno pericolose per se stessi, lasciando agli USA l’onere di sfidare la Russia entrando con gli scarponi, senza infingimenti, in Ucraina.
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Immagino che ora in USA ci siano due partiti della guerra che si stanno affrontando : uno per proseguire, l’altro per differire la decisione ed attendere migliori occasioni e considerando che sono andati troppo avanti nel provocare la Russia e potrebbero perdere il Piatto sul Tavolo della geo-Politica.
16/12/22.
Venerdì.
Se il Cremlino e il generale Sergej Surovikin avranno le palle di distruggere integralmente l’infrastruttura elettrica ukraina in breve, colpire ponti, stazioni ferroviarie, stabilimenti industriali residui e obbiettivi politici, ci sarà il fuggi-fuggi degli ukrainofoni verso la campagna ma soprattutto verso ovet, oltre confine, si verificheranno scarsità di cibo e addirittura di acqua potabile erogata, oltre che assenza di riscaldamento, i trasporti ferroviari saranno ridotti all’osso (sole motrici a combustibile/ carbone) quindi il problema che si creerà andrà ben oltre la questione militare e dei rifornimenti di armi usa-nato … Forse i suddetti hanno capito che gli usa-nato non ha senso trattare ed è necessario colpire duro i loro scagnozzi, senza controproducente “umanitarismo”.
Cari saluti
Considerando l’attuale strategia che precede la tattica nel tempo e nello spazio, intravedo che Putin e Surovikin abbiano considerato sia necessario attendere i segnali e la misura della insofferenza degli abitanti dei ceti bassi( lavoratori nelle fabbriche e in generale quelli operativi delle amministrazioni periferiche statali,)avversi al governo Zelenky.
Nel frattempo i russi non intendono distruggere tutta l’infrastruttura ma solo quella parte che inibisce l’attività di quelle che ne dipendono.
Nel frattempo il dolore nelle trincee riduce la volontà dei soldati di immolarsi per uno Stato che è stato ceduto a interessi privati interni ed esteri.
Se quegli ucraini ( gli strati più poveri e verosimilmente meno istruiti), non lo comprenderanno il loro futuro sarà nerissimo; emigranti in Europa dove li tratteranno come incapaci a tutto visto che non si sono resi conto per quale causa essi sono stati rovinati fin dai tempi della Tymoshenko precedente il breve intervallo di governo Yanukovic.
17712/22-sabato-
Mi piacerebbe molto che le cose stessero come racconta l’articolo, ma la realtà e’ completamente differente. In Ucraina i russi stanno combattendo un esercito che sebbene abbia ricevuto molti aiuti non e’ quello Nato. La Russia non sta affrontando nè l’avazione Nato, nè i missili Nato, nè la marina Nato, nè i carri armati Nato e soprattutto non tutti questi insieme nelle quantita’ Nato. E’ uno scontro di vecchio tipo, un confronto di artiglierie e carri dove nonostante una superiorita’ schiacciante in artiglieria e mezzi aerei la Russia sta faticando parecchio. Certo se non interverranno cambiamenti decisivi (come la chiusura dello spazio aereo sull’Ucraina da parte della Nato) la Russia alla fine prevarra’ ma questa e’ tuttaltro che la dimostrazione della superiorita’ delle armi russe e delle sue tattiche, in uno scontro moderno armi come i b 21 fanno la differenza eccome, i nuovi radar soprattutto cinesi potranno identificarli ma solo quando ormai sono troppo vicini ed hanno gia’ avuto la possibilita’ di colpire, ma non hanno bisogno di avvicinarsi cosi’ tanto, una volta lanciati iloro missili tornano indietro lasciando a russi e cinesi a cercare di capire cosa li abbia colpiti. Solo in un confronto nucleare la Russia puo’ dire la sua ma in un confronto convenzionale con la Nato non ci sono storie, sebbene la prossimita’ dello scontro al suo territorio fornisca un aiuto alla Russia. Del resto Putin stesso lo ha ammesso esplicitamente ammonendo l’occidente che proprio per questo motivo alla Russia se aggredita non resterebbe altro che l’opzione nucleare,unico vero deterrente.