Cavolo ragazzi, non ci è voluto molto. Come ho scritto a febbraio, i Neoconservatori e lo stato profondo americano hanno completamente castrato Trump [in italiano]. Basta guardare questi due titoli di RT (e leggere gli articoli) [in Inglese]:

“Ha oltrepassato diversi limiti”: Trump parla del presunto attacco con gas chimici in Siria

“Saremo costretti a intraprendere azioni unilaterali” se le Nazioni Unite falliranno in Siria – afferma l’inviato degli Stati Uniti

Francamente, mi piacerebbe dire “Come volevasi dimostrare – non ho niente da aggiungere” e smettere di scrivere qui. Ma non voglio farlo – questa è una faccenda troppo seria.

In primo luogo, cerchiamo di impostare il contesto. I Siriani hanno ceduto le loro armi chimiche tre anni fa [in Inglese] (per gentile concessione della Russia). I Siriani hanno anche praticamente sconfitto l’aggressione Anglo-Sionista-Wahhabita contro il loro paese [in Inglese] (per gentile concessione della Russia, ancora una volta). C’è una nuova (tipologia di) Amministrazione americana al potere (alcuni dicono che anche questo è avvenuto per gentile concessione della Russia), che sembrava aver rinunciato a rovesciare Assad [in Inglese]. E proprio in questo momento, in quella che si suppone sia una *pura coincidenza*.

  1. Le forze siriane hanno usato armi chimiche
  2. In un luogo pieno di bambini
  3. e affollato di gente con macchine fotografiche

Quanto pensano che siamo stupidi?

Ma, naturalmente, qui non si tratta di noi, si tratta di Trump, e lui, ahimè, sta dimostrando di essere lo spaghetto scotto che è stato da, beh, più o meno dal giorno 1 in poi: flaccido, confuso e senza spina dorsale. E sì, sembra essere davvero stupido, in particolare il cosiddetto “piano” per sconfiggere il Daesh (altri particolari su questo più avanti).

E chi se ne importa se gli esperti russi hanno messo in guardia da tempo che i “terroristi buoni” avevano armi chimiche [in Inglese]. Nah! Che importa? Inoltre, questi sono gli stessi Russi cattivi che sono stati ora cortesemente “smascherati” da un rapporto della CIA sugli “agenti stranieri” [in Inglese].

Sappiamo tutti che gli Anglo-Sionisti sono persone che amano la pace, timide e generalmente gentili. Questo è il motivo per cui noi li consideriamo l’“Asse della gentilezza”. L’unico modo per forzargli davvero la mano e fargli usare il loro “miglior esercito del mondo” è quello di mostrare loro bambini morti, come in Kuwait, in Bosnia, in Iraq, Afghanistan, Libia e ora in Siria. I bambini morti, e le donne violentate per ragioni politiche (Bosnia, Libia – presto in Siria, suppongo). È una buona cosa che l’ultima atrocità del “regime siriano” sia avvenuta alla luce del giorno e abbia coinvolto un sacco di bambini morti orribilmente!

Ora gli Americani distruggeranno il villaggio per salvarlo [in Inglese].

Solo che non lo faranno.

Ci sono stati un sacco di articoli che speculavano su cosa sarà il “piano di Trump” per sconfiggere l’ISIS/Daesh. Non voglio nemmeno elencarli qui, ma in parole povere il suo piano è, come dire, non molto complesso:

  1. Aumentare il numero di truppe americane già presenti in Siria
  2. Offrire ai Curdi una propria regione autonoma se faranno da carne da cannone per lo zio Sam
  3. Liberare Al-Raqqa come segno tangibile del successo

In verità, non c’è niente di nuovo, è solo una versione riscaldata dello stesso piano elaborato da Obama [in Inglese] (le grandi menti pensano allo stesso modo, e apparentemente lo fanno anche quelle non così grandi).

Riuscite a vedere quale problema ha questo piano?

Lasciate che vi aiuti. Problema #1 – nessuna risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU lo appoggerà, e nemmeno il governo siriano. Ma chi se ne frega, giusto? Sappiamo già cosa ne pensa Nikki Haley: ancora una volta gli Stati Uniti violeranno con arroganza il diritto internazionale col pretesto di “essere costretti ad agire”. Bentornati in Bosnia e Croazia! È di nuovo il 1994! Oggi viviamo nell’era della “RTP – responsabilità di proteggere”. Riposa in Pace, Diritto Internazionale. Ma questo è solo un problema “minore”. Il vero problema è semplice:

Oltre ai Siriani stessi, i Russi, gli Iraniani e i Turchi sono categoricamente contrari ad un piano del genere. E questi quattro paesi rappresentano la gran parte della forza militare in Siria, e tutti loro hanno *già* gli stivali (e i sistemi di difesa aerea) sul terreno. Per la Turchia in particolare, questo piano è un casus belli, lo hanno già detto tante volte. Io non sono grande fan della Turchia o di Erdogan (anche se mi piace il popolo turco), ma devo ammettere che se Trump dovesse andare avanti con questo goffo piano poi non potrà fare altro che scegliere tra la guerra o la guerra civile. Molto più probabilmente dovrà affrontare una combinazione di entrambi.

Poi ci sono i Curdi. In realtà, per molti versi mi dispiace per loro e li ammiro, ma devono rendersi conto degli enormi pericoli derivanti dall’accettare il piano degli Stati Uniti. In primo luogo, ciò significa che essi saranno in prima linea come carne da cannone contro il Daesh, che risulta essere in possesso di una delle forze di fanteria meglio addestrate ed esperte nella regione. Ma peggio ancora, i Curdi commetteranno lo stesso errore storico degli Albanesi del Kosovo, che hanno legato al 100% il loro futuro con Camp Bondsteel [in Inglese], e che saranno immediatamente invasi di nuovo dalla Serbia non appena la NATO o gli USA se ne andranno (cosa che inevitabilmente, prima o poi, faranno).

C’è un motivo per cui gli Stati Uniti sostengono sempre le minoranze ovunque: perché accettando e basandosi sul loro sostegno queste minoranze diventano sempre completamente dipendenti dagli Stati Uniti. Il che, a sua volta, significa che gli Stati Uniti possono quindi utilizzare queste minoranze in qualsiasi modo vogliano, “o altrimenti”. E, dal momento che prima o poi gli Americani se ne vanno, l’“altrimenti” accade sempre e inevitabilmente.

Io sostengo che per i Curdi sarebbe l’apice della follia commettere lo stesso errore. Sì, certo, vogliono la loro autonomia e/o il loro paese, ma devono rendersi conto che l’unica via praticabile per conseguire uno scopo è quello di trattare con i loro vicini, non con qualche ignorante ufficiale americano che si dimentica di loro non appena ha finito di promettergli la luna. Vorrei ricordare ai Curdi un’antica tradizione degli Stati Uniti: non appena le cose vanno male, gli Americani “dichiarano la vittoria e se ne vanno”.

Ciò significa anche che i Curdi potrebbero accontentarsi di meno di quello che vogliono. La politica è l’arte del possibile, ma se la scelta è una qualche genere di fattibile autonomia limitata contro una piena indipendenza seguita da una guerra inevitabile contro la Turchia, l’Iran, l’Iraq e la Siria, allora penso che il primo è il miglior risultato possibile. Anche se si presume che i Curdi decidano di provare l’opzione “kosovara”.

L’Iran è la potenza militare numero uno sul terreno, assieme ad Hezbollah. I Siriani sono in difficoltà, devo ammetterlo, ma stanno resistendo e stanno facendo sforzi crescenti, alcune delle loro migliori unità sono in realtà piuttosto buone. Per quanto riguarda i cieli sopra la Siria – sono russi.

Finora, gli Americani non hanno rivangato il concetto di “zona interdetta al volo”, ma potrebbero anche farlo, dal momento che tutto il loro piano è il massimo dell’idiozia. Inoltre, io semplicemente non posso immaginare che i generali accettino di schierare le loro forze in Siria senza copertura aerea (nel caso non lo sapeste, il soldato americano non può combattere senza copertura aerea. Lui non lo farà, dirà “fornitemi copertura aerea o non combatto”). Tuttavia, la copertura aerea per le forze americane in Siria implica o un tacito accordo con i Russi e i Siriani, qualcosa di simile a ciò che a quanto pare gli Israeliani hanno, o un rischio immenso per i velivoli dell’USAF e della USN. Così siamo tornati al negoziare con i Russi e con i Siriani attraverso i Russi.

In realtà, scommetto che questo è quello che gli Americani stanno facendo in questo momento. Stanno negoziando in silenzio con i Russi. Problema: i Neoconservatori odiano la Russia e tutto ciò che è russo. E detestano Putin. Così, come fanno il Dipartimento di Stato o la Casa Bianca a negoziare con i Russi, mentre allo stesso tempo il Congresso, i media americani e la CIA sono tutti impegnati in un’isterica e paranoica campagna d’odio contro la Russia?

Così, qui sta l’enigma di Trump: egli ha un disperato bisogno che i veri nemici del Daesh – Russia, Iran e Siria – accettino il suo piano, ma, allo stesso tempo, egli è troppo debole per affrontare la campagna d’odio contro, beh, la Russia, l’Iran e la Siria all’interno degli Stati Uniti.

I Neoconservatori, a quanto pare sostenuti dalla CIA e dal Pentagono, voglio sbrigarsela da soli: secondo loro basta sparare per tutta la Siria in stile “OK Corral” e sembrano essere convinti che possano in qualche modo spaventare i Russi e gli Iraniani e sottomettere i Siriani. Se è così, allora sono sia stupidi che ignoranti. Oppure, c’è anche una possibilità peggiore: i Neoconservatori *sanno* che questo piano finirà in un disastro, ma vogliono che Trump vada in guerra, perché in ogni caso questo distruggerà la sua presidenza. È un piano quasi elegante, ma in modo perverso.

Quello che è certo è che non si vedrà mai un Neoconservatore combattere in prima linea. Né loro né i loro figli moriranno, non importa quello che fanno, o almeno così pensano. Questo è uno dei motivi principali per cui questi Neoconservatori sono il pericolo più grande per gli Stati Uniti e il popolo americano: essi disprezzano il vero popolo americano e non esitano a sacrificarlo in gran numero, se necessario (11 Settembre, c’è nessuno?).

Questo è il motivo per cui così tanti Americani hanno votato per Trump e per la sua promessa “di bonificare la palude”.

Ahimè, la palude ha bonificato Trump, e tutto è tornato alla “normalità”.

Quindi, cosa succederà dopo? La mia più fervida speranza è: niente, assolutamente niente. Fino a quando gli Americani saranno tutto chiacchiere, e fintanto che in realtà non faranno nulla, ci potrebbe essere un reale progresso in Siria (il Daesh sta già perdendo la guerra!). Spero che i Curdi, sapete, “facciano una specie di tentativo” e poi si fermino prima che le cose diventino critiche. Nel caso che i Curdi decidano davvero di lottare per lo Zio Sam, spero che essi tengano a mente che gli Stati Uniti li scaricheranno non appena Al-Raqqa verrà liberata, semplicemente perché la creazione di una sorta di autonomia vera per i Curdi contro la volontà della Siria, dell’Iran e, cosa più importante, della Turchia, potrebbe far davvero sbattere ad Erdogan la porta in faccia alla NATO, e la Turchia lascerebbe l’alleanza. Se questo dovesse accadere l’unica opzione rimasta per la Turchia sarebbe un qualche tipo di accordo, e forse anche l’alleanza, con la Russia e l’Iran. I vari scenari di effetto domino sono quasi infiniti e niente è davvero impossibile.

In questo momento gli Americani sono ancora impegnati nella liberazione di Mossul. Suppongo che se rimangono impegnati con essa abbastanza a lungo alla fine avranno successo, almeno per un po’. Non li vedo davvero controllare la città per molto tempo. Potrebbero costruire una “fortezza consolare” americana come a Baghdad o a Kabul, ma questo non significa che controlleranno la città. Se intendono liberare Al-Raqqa fintanto che saranno impegnati a liberare Mossul allora tutto questo può continuare per lungo, lungo tempo.

C’è una possibilità ancor più spaventosa: gli Stati Uniti iniziano le loro operazioni in Siria, si imbattono in problemi, e poi iniziano il ciclo infinito di escalation e aumenti delle truppe sul campo. Prima o poi, questo significherà scontrarsi con i Russi e le cose potrebbero peggiorare molto velocemente. Uno scontro diretto con l’Iran avrebbe conseguenze altrettanto imprevedibili e se avvenisse, molti Americani morirebbero.

Supponendo che ci sia rimasto ancora qualcuno razionale e sano di mente nell’amministrazione Trump, con abbastanza influenza, allora tutta questa follia può ancora essere fermata. C’è anche la possibilità molto reale che l’attuale lotta all’interno delle élite americane scaricherà così tanta energia che nessuno avrà davvero tempo ed energie per impegnarsi in operazioni militari all’estero molto rischiose. E se tutto il resto fallirà, forse qualcuno suggerirà a Trump che un intervento militare unilaterale in Siria è pura follia, e gli costerà la sua presidenza. Forse questo è un argomento che capirà.

Il 2018 sarà un anno molto difficile, non credo sia rimasta alcuna speranza di reale cambiamento nella politica degli Stati Uniti e temo che dovremo imparare a convivere con un qualche tipo di Obama 2.0 o qualche altra forma di “neo-neoconservatorismo”.

Mi sentivo veramente bene quando avevo qualche speranza. Ora dobbiamo accettare il fatto che le nostre speranze non si materializzeranno mai, e dobbiamo riprendere la lotta.

Il Saker

P.S.: Ho appena saputo che, proprio come avevo previsto, Bannon è stato rimosso dal Consiglio di Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti. Guardate voi stessi: https://www.bloomberg.com/politics/articles/2017-04-05/bannon-removed-from-national-security-council-role-in-shakeup [in Inglese]. Ora il colpo di Stato contro Trump è completo, e Bloomberg celebra il “direttore dell’intelligence, promosso presidente degli Stati Maggiori Congiunti”. Sì, non sto scherzando! È finita gente, i Neoconservatori hanno completamente schiacciato Trump. E non gli ha nemmeno offerto una combattimento decente…

Commentary Mag sta già festeggiando: https://www.commentarymagazine.com/politics-ideas/step-toward-rational-national-security-council/ [in Inglese] come se fosse di nuovo il Purim.

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Articolo pubblicato da TheSaker.is il 5 aprile 2017.

Traduzione in Italiano a cura di Raffaele Ucci per SakerItalia.

[Le note in questo formato sono del traduttore]

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