Diogene, uno dei più illustri filosofi del mondo antico, credeva che le menzogne fossero la moneta della politica, e lui cercava di scoprirle e smentirle. Per esporre la propria posizione Diogene portava occasionalmente durante il giorno una lanterna accesa per le strade di Atene. A chi gli chiedeva il perché, rispondeva di essere alla ricerca di un uomo onesto.
Trovare oggi un uomo onesto a Washington è altrettanto impegnativo. Diogene avrebbe bisogno di una Xenon Searchlight in ogni mano.
Eppure ci sono brevi momenti di chiarezza dentro la dirigenza di Washington. Avendo mentito abbondantemente per mesi al pubblico americano sulle origini e l’andamento della guerra in Ucraina, ora i media stanno preparando [in inglese] al collasso militare ucraino il pubblico americano, inglese e occidentale in genere. Era l’ora [in inglese].
I media occidentali hanno fatto tutto quel che potevano per dare alla difesa ucraina l’apparenza [in inglese] di molta più forza di quanto possedesse. Osservatori attenti avevano notato che gli stessi spezzoni video dei carri armati russi sotto attacco erano mostrati più volte. I contrattacchi locali erano raccontati come se fossero manovre strategiche.
Gli errori russi erano esagerati [in inglese] in modo sproporzionato rispetto al loro significato. Le perdite russe e la vera entità di quelle ucraine erano distorte, inventate o semplicemente ignorate. Ma le condizioni sul campo di battaglia sono cambiate poco nel tempo. Una volta che gli ucraini s’immobilizzarono in posizioni difensive statiche dentro le aree urbane e nel Donbass centrale, la posizione ucraina divenne senza speranza. Ma questo sviluppo fu descritto come il fallimento russo nel raggiungere “i suoi obbiettivi”.
Le forze combattenti terrestri che immobilizzano i soldati in postazioni di difesa saranno identificate, mirate e distrutte da distanza. Quando mezzi d’intelligence, sorveglianza e riconoscimento volteggiando in alto insistentemente, siano essi pilotati o droni, sono collegati ad armi da lancio a guida di precisione o quando i sistemi moderni d’artiglieria sono aggiornati con dati accurati sul bersaglio, “tenere la posizione” è mortale per qualsiasi forza terrestre. Questo è ancora più vero nel caso dell’Ucraina, perché è stato evidente fin dalle prime mosse che Mosca era focalizzata nel distruggere le forze ucraine e non sull’occupare le città o nel catturare il territorio ucraino ad ovest del fiume Dnieper.
Il risultato è stato l’annientamento graduale delle forze ucraine. Solo l’infusione episodica di armi statunitensi e degli altri alleati ha tenuto in campo le martoriate legioni di Kiev, legioni che ora stanno morendo in gran numero grazie alla guerra per procura di Washington.
La guerra di Kiev contro Mosca è persa. Le forze ucraine si stanno dissanguando [in inglese]. I rimpiazzi addestrati non esistono in numeri sufficienti per influenzare la battaglia, e la situazione diventa ogni ora sempre più disperata. Nessuna quantità di aiuti militari statunitensi e degli altri alleati o di assistenza, tolto l’intervento militare diretto da parte delle forze terrestri degli Stati Uniti e della NATO, può cambiare questa dura realtà.
Oggi il problema non è di cedere [in inglese] a Mosca territori e popolazione nell’Ucraina orientale che già controlla. Il futuro delle regioni [in inglese] di Kherson e di Zaporozhye insieme a quello del Donbass è già deciso. Probabilmente Mosca riuscirà ad assicurarsi anche Kharkov e Odessa, due città che sono storicamente russe e in cui si parla il russo, insieme ai territori circostanti. Queste operazioni allungheranno il conflitto per tutta l’estate. Ora il problema è come fermare i combattimenti.
Dipenderà da due fattori se i combattimenti potranno finire all’inizio dell’autunno. Il primo riguarda la leadership a Kiev. Il governo di Zelensky acconsentirà al programma [in inglese] di Biden per un conflitto perpetuo contro la Russia?
Se l’amministrazione Biden otterrà ciò che vuole, Kiev continuerà ad operare come base per la costituzione di nuove forze pronte a minacciare Mosca. In pratica, ciò vuol dire che Kiev deve commettere un suicidio nazionale esponendo il centro dell’Ucraina ad ovest del Dnieper agli attacchi massicci e devastanti da parte delle forze missilistiche a lungo raggio della Russia.
Ovviamente, questi sviluppi non sono inevitabili. Berlino, Parigi, Roma, Budapest, Bucarest, Sofia, Vilnius, Riga, Tallin e, sì, perfino Varsavia non sono obbligate [in inglese] a seguire ciecamente la guida di Washington. Gli europei, come molti americani, già guardano [in inglese] nell’abisso del declino [in inglese] economico in tutti i settori che le politiche di Biden stanno creando nella madrepatria. A differenza degli americani, che devono sopportare le conseguenze delle politiche mal concepite di Biden, i governi europei possono scegliere di uscire dal piano di guerra perpetua in Ucraina.
Il secondo fattore riguarda la stessa Washington. Avendo versato [in inglese] più di 60 miliardi di dollari, poco più di 18 miliardi di dollari al mese, in trasferimenti diretti o indiretti all’Ucraina, che ora si sta sgretolando, la domanda importante è: cosa accadrà dei milioni di ucraini nel resto del paese che non sono ancora fuggiti? E da dove arriveranno i fondi per ricostruire la società ucraina distrutta durante l’emergenza economica globale che si sta sviluppando?
Quando l’inflazione costerà alle famiglie americane altri 460 dollari [in inglese] al mese per comprare le stesse merci e servizi che si potevano comprare l’anno scorso, è abbastanza probabile che l’Ucraina potrà affondare alla chetichella sotto le onde come il Titanic, senza evocare molta preoccupazione nell’elettorato americano. I politici esperti sanno che la durata dell’attenzione che gli americani riservano agli eventi oltreconfine è così corta che un’ammissione di sconfitta avrebbe probabilmente nessuna o poca conseguenza immediata.
Tuttavia, gli effetti dei ripetuti fallimenti strategici in Afganistan, Iraq, Libia e Siria si accumulano. Nel 1980, la General Motors volle dettare [in inglese] il tipo di automobile che gli americani avrebbero comprato, ma i consumatori americani erano di un’altra idea. È per questo che la General Motors, che aveva dominato il mercato statunitense per settantasette anni, perse il primo posto a favore della Toyota. Washington non può dettare tutti gli esiti, né può sfuggire alla responsabilità per le sue spese eccessive e per aver rovinato la prosperità americana.
In novembre, gli americani andranno alle urne. Le elezioni stesse saranno molto di più che un test sull’integrità del processo elettorale americano. Le elezioni probabilmente assicureranno che Biden sia ricordato per la sua intransigenza, per il suo rifiuto di cambiare corso, come [in inglese] Herbert Hoover nel 1932. I democratici ricorderanno che i loro predecessori nel Partito Democratico, in effetti, contrastarono Hoover per più di mezzo secolo. I repubblicani potrebbero ritrovarsi a combattere Biden per i prossimi cinquant’anni.
*****
Articolo di Douglas Mac Gregor pubblicato su American Conservative il 17 giugno 2022
Traduzione in italiano di Fabio_san per SakerItalia
[le note in questo formato sono del traduttore]
__________
La redazione di SakerItalia ribadisce il suo impegno nella lotta anti-mainstream e la sua volontà di animare il dibattito storico e politico. Questa che leggerete è l’opinione dell’autore; se desiderate rivolgere domande o critiche purtroppo questo è il posto sbagliato per formularle. L’autore è raggiungibile sul link dell’originale presente in calce.
L’opinione dell’autore non è necessariamente la nostra. Tuttavia qualsiasi commento indecente che non riguardi l’articolo ma l’autore, sarà moderato, come dalle regole in vigore su questo sito.
https://www.youtube.com/watch?v=OAmTaZeFRvc
–
I Mastini della Guerra n 11 la Lituania provoca pesantemente la Russia
e breve aggiornamento dei fronti, di Stefano ORSI
https://www.youtube.com/watch?v=3ZyGhauCXK4
–
scusate, il breve aggiornamento dei fronti era qui
sempre con Stefano ORSI
@Redazione: in una notte avete fatto un lavoro di selezione, traduzione, edizuone sul Telegram che è impressionante… grazie per la fatica sostenuta da una nobilissima tensione interiore!
Tantissime notizie! Tutte confortanti!
1. Entusiasmo per la notizia che la Marina si è decisa a punire con severità l’attacco alla piattaforma del gas!
2. Non crederemo mai più all’Occcidente… sono commosso, finalmente hanno capito!
3. Sento un salto di qualità morale in tutta la Russia e nei dirigenti… hanno capito che a fare i Gentiluomini perbene con buzzurri da taverna non si va avanti.
4. Il Tricolore Russo, Rosso-Blu-Bianco diviene in Africa, in LatinoAmerica in Asia la bandiera di riscossa dell’Umanità che geme e soffre in attesa della Libertà e dellla Giustizia… Grazie Russia!
5. Kadirov che chiama Ucraina Rep. Dem. del Congo🤣
6. Medvedev scatenati! Ti vogliamo, Ti aspettiamo!
[Grazie mille, per il punto 5 purtroppo è un errore del traduttore automatico che male interpreta DNR-DPR, nelle nostre traduzioni tendiamo a evitare tali errori. Possono tuttavia capitare se non si pone l’adeguata attenzione. Le notizie variano tra le minimo 12 al giorno (molto raro) ad almeno 6 volte tanto, 72 al giorno, c’è sempre il rischio che qualcosa passi inosservato.]
https://www.google.com/amp/s/www.open.online/2022/06/21/ucraina-direttrice-russia-today-guerra-civile-putin-video/amp/
Simonyan dopo incontro con Putin.
1. Ho espresso impazienza per la lentezza delle operazioni, ma dobbiamo essere consapevoli che non siamo a Stalingrado… lì c’è la nostra gente, ci sono Russo come noi… ci sono città che saranno nostre.
2. Non “Operazione Speciale” ma invece “Guerra Civile ucraina” ove una parte dirigente fascista e antirussa, come erano i vecchi fascisti antisemiti contro gli Ebrei, tenta lo sterminio dei Russi, noi siamo entrati per difendere una parte che si è ribellata per sopravvivenza.
…e altre considerazioni, molto utile.
Quindi… Campione d’Italia non può ricevere dall’Italia prodotti che la Svizzera intercetta aderendo alle sanzioni?
Ma è trasferimento di merci interne allo Stato italiano… quindi…
Itaglia aderendo alle sanzioni può però trasferire capitali… di provenienza varia a San Marino e in Vaticano?
E il Nord non può trasferire le forme di Parmigiano in Puglia, e la Calabria non può trasferire l’olio di oliva in Lombardia?
Ma sto’ mondo è in ostaggio di cocainomani deliranti?
San Kadirov, ora pro nobis!
San Medvedev, ora pro nobis!
San Putin, ora pro nobis!
https://www.youtube.com/watch?v=mxOpsPaQiiQ
–
Scricchiola il governo degli ipocriti – Speciale
dal vivo adesso, mi sembra molto interessante
–,scricchiola? ma il Parlamento di tremebondi dà sempre la fiducia o il consenso di fare ciò che vuole il console Mario.( prima di tutto sopravvivere con l’alto reddito fino al 2023,poi ognuno per sé).
Quanti di loro penseranno di aver messo nel sacco i contribuenti sicuri che non ci sarà una verifica sul loro operato a favore di entità cosmopolite?
purtroppo sostanzialmente è come dici tu