Cuba ha vissuto – o sta vivendo – una grave crisi paragonabile a quella che accadde nel 1994 dopo il crollo dell’Unione Sovietica
L’ondata del Covid-19, una nuova mutazione che ha aumentato il numero di malati e morti a livelli senza precedenti, ha colpito l’isola. Cuba era stata poco colpita dalle ondate precedenti, ma questa volta, nonostante la vaccinazione attiva con un proprio vaccino e un sistema sanitario pubblico ben sviluppato, il virus si è preso un pesante tributo. Il turismo è stato quasi annullato, con le sanzioni statunitensi che impediscono il commercio. In queste condizioni, un’ondata di rivolte, innescata dalla quinta colonna americana e immediatamente sostenuta da Washington, ha travolto Cuba. Le manifestazioni di protesta si sono trasformate vividamente in pogrom.
Infine, come è stato felicemente detto in Florida, dove vivono così tanti Freedom Islanders, la fine della Cuba rossa è in vista. Ma così non è stato. Il presidente della Repubblica di Cuba, Miguel Diaz-Canel, si è rivolto alla gente e li ha esortati a scendere in piazza, a non sedersi a casa. Le strade non possono essere trasformate in pogrom, ha detto. E infatti decine di migliaia di sostenitori dell’indipendenza cubana sono scesi in piazza e hanno reagito. I giovani ribelli sono fuggiti. È così che è stato risolto il problema di “cosa fare” del “Maidan” di Cuba.
Oggi le proteste sono ancora in corso, anche se sono state notevolmente ridotte nel numero e nella portata. Il Presidente e il Ministro degli Affari Esteri si rivolgono alla gente, fornendo tutti i dettagli di ciò che è accaduto sull’isola, come e perché. In queste condizioni di diffusione pubblica dell’informazione stiamo venendo a conoscenza di dettagli che altrimenti non sarebbero noti.
C’è una crisi economica acuta a Cuba. Le ragioni sono le sanzioni e il Covid-19. Il Covid -19 ha tagliato il flusso del turismo, la principale fonte di valuta. E le sanzioni hanno tagliato la capacità di Cuba di vendere e comprare utilizzando il sistema bancario internazionale. Non è possibile ottenere carburante perché gli Stati Uniti stanno bloccando sia il Venezuela, suo principale fornitore di carburante, sia l’Iran, che stava anch’esso aiutando. Quando non c’è carburante, non c’è elettricità; quando non c’è modo di comprare cibo, la gente muore di fame. Centinaia di sanzioni sono state imposte a Cuba. L’ultimo pacchetto di sanzioni è stato imposto dal Presidente Trump, che voleva il sostegno degli immigrati cubani e della Mafia, i principali e ardenti nemici di Cuba. Gli Stati Uniti hanno inserito Cuba in una lista di paesi che sostengono il terrore, anche se ovviamente non ci sono pensieri terroristici all’Avana, proprio come in Russia non si pensa ad attacchi cibernetici contro gli impianti di lavorazione della carne statunitensi.
Anche il Presidente Biden ha aggiunto sanzioni. Cuba invia squadre dei suoi medici nei paesi dell’America Latina e dell’Africa, in modo da aiutare i popoli dei paesi amici e guadagnare valuta. L’amministrazione Biden ha equiparato le missioni mediche a un commercio di schiavi (!) e ha aggiunto nuove restrizioni. Anche siringhe e aghi per le vaccinazioni non sono ammessi nell’esportazione verso Cuba. In queste condizioni, la scabbia infettiva si è diffusa e gli Stati Uniti non consentono di introdurre le medicine necessarie.
Dopo che il paese era stato messo alle strette, affamato ed emarginato, gli Stati Uniti hanno chiesto che fosse aperto un corridoio umanitario per consentire l’ingresso gratuito di aiuti umanitari alla popolazione. Aiuti senza coinvolgimento del governo. Dateci un porto e un aeroporto liberi, verremo, voleremo e vi nutriremo. Questo è un trucco tradizionale americano. L’hanno provato in Venezuela e in Jugoslavia. Gli aiuti umanitari sono arrivati in collaborazione con marines americani, combattenti mercenari privati, esperti nel fomentare guerre civili e nell’organizzazione di colpi di stato.
Queste tecniche – far crollare prima l’economia, per portare il paese alla fame, e inviare poi gli aiuti come copertura per gli sbarchi – furono sperimentate e messe in pratica dagli Stati Uniti in Vietnam negli anni ‘60.
Poi, come sappiamo oggi dai Pentagon Papers, l’esercito americano, invece di bombardare le città di Hanoi e Haiphong, decise di bombardare le dighe per interrompere la produzione di riso e causare la fame di massa. Milioni di vietnamiti moriranno di fame, previse il Pentagono, e noi, gli Stati Uniti, porteremo cibo e salveremo i sopravvissuti. In questo modo il mondo intero ci loderà e i vietnamiti saranno umiliati.
Per me, un giovane cresciuto in un ambiente antisovietico e filo-occidentale, questi documenti furono uno strumento che mi faceva riflettere. Ho letto per la prima volta come i militari – non alcuni nazisti, ma americani colti – stessero progettando di uccidere milioni di civili per guadagnare capitali di propaganda salvando i sopravvissuti. Poi però l’Unione Sovietica, con la sua difesa aerea e la sua aviazione da combattimento, fu in grado di sventare il piano americano di uccidere milioni di vietnamiti. Ma ora l’Unione Sovietica non c’è più. E le forze della Russia, sebbene il suo cuore sia nel posto giusto e sostenga Cuba, sono limitate.
Dobbiamo ricordare che gli Stati Uniti stanno facendo a Cuba quello che vorrebbero fare alla Russia. Stanno cercando di strangolare anche la Russia con le sanzioni. Solo che la Russia è molto più grande, non è facile da strangolare. È più facile con Cuba. Cuba è stata sotto sanzioni dalla famosa crisi dei Caraibi. Sebbene ogni paese del mondo alle Assemblee Generali delle Nazioni Unite, anno dopo anno, abbia chiesto agli Stati Uniti di revocare le sanzioni a Cuba e lasciare che il popolo cubano viva in pace, gli Stati Uniti si rifiutano di rispettare queste risoluzioni delle Nazioni Unite. (Solo Israele ha costantemente sostenuto gli Stati Uniti nei voti su Cuba, e gli Stati Uniti hanno risposto bloccando le risoluzioni che condannano il blocco israeliano e l’occupazione della Palestina.)
Non si può escludere che l’epidemia di Covid-19 sull’isola, dove finora la sanità ha funzionato abbastanza agevolmente e dove sono stati sviluppati vaccini propri, sia stata causata da un attacco biologico, come lo è stato sicuramente l’epidemia di Covid-19 nella città iraniana di Qom nel tardo inverno dello scorso anno. Molti leader della repubblica iraniana si ammalarono e morirono allora. A quel tempo, il Covid-19 non si trovava da nessuna parte se non a Wuhan, e gli Stati Uniti e Israele erano già impegnati in una guerra segreta attiva contro l’Iran.
La vaccinazione è attiva a Cuba, ma ci vuole tempo – il vaccino deve essere prodotto in grandi quantità, l’elettricità è necessaria per conservarlo, le siringhe sono necessarie per la vaccinazione, e tutto questo scarseggia sotto il blocco americano.
Possiamo vedere da Cuba, cosa avevano pianificato gli americani per la Russia, se la Russia non avesse avuto il proprio vaccino – la loro quinta colonna avrebbe sollevato proteste a Mosca, chiedendo di aprire gli aeroporti per gli aiuti americani e il loro salvagente. Ma Cuba, come la Russia, sta resistendo. Come la Russia ha affrontato le rivolte di Bolotnaya nel 2012 – con una manifestazione su Piazza Poklonnaya – così ora Cuba sta affrontando i pogrom con un appello popolare, manifestazioni per l’indipendenza cubana e, se necessario, mazze da baseball nelle mani dei cubani liberi.
E l’organizzatore dell’incubo, gli Stati Uniti, difende i manifestanti e chiede sostegno e assistenza. Ma i cubani non hanno fretta di cedere la loro libertà sotto attacco e tornare allo stato di un casinò galleggiante e bordello vicino a Miami, di proprietà della mafia di Meyer Lansky. Non ci sono proteste a Cuba, ha detto il Presidente cubano, ci sono rivolte sollevate da agenti americani. E da agenti della stessa Mafia, potremmo aggiungere.
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Articolo di Israel Shamir pubblicato su News Front il 13 luglio 2021
Traduzione in italiano di Pappagone per SakerItalia
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Mi sono fermato alle prime righe dal momento che a Cuba ci vivo da residente da oltre 10 anni.
In piazza sono scesi i comemierdas breteros e non la gente comune che è stanca eccome se è stanca. Ma quella ha paura anche solo a respirare.
Il bloqueo e tutta la manfrina sua ci ha rotto largamente le castagne. A sparare col moschetto a 4 scappati di casa dell’esercito di Batista eravamo bravi tutti, poi però per costruire le basi di una Nazione bisognava avere le palle e chi le aveva (Castro) si è arricchito e basta sproloquiando di socialismo e rivoluzione e bla bla bkla. Sempre col culo grasso su una poltrona comoda. Lo dico giuisto perchè la revolucion la fecero per il popolo (gran cazzata, le rivoluzioni le combattono i popolo ma le guidano le classi borghesi per rigenerarsi) eppure il nonno della mia compagna che aveva una grande finca di cafè fu ridotto in miseria, e a 98 anni si ritrova una hubilacion di 10 euro circa al mese e SENZA la proprietà di quella che era stata la finca di famiglia che adesso è dello STATO. In Africa le pescherie vendono pesce mentre qui…wurstel di pollo. Probabilmente non si capisce dove sia il mare. Ah no, è perchè manca il petrolio per le barche! Basta pagarlo e il problema è risolto. Con quali risorse? Già solo di turismo Cuba potrebbe vivere alla grande ma…i turisti danno fastidio, meglio tenerli a freno.
Potrei andare avanti per ore ma semplifico: con le idee (soprattutto quelle socialiste che hanno fallito in termini di benessere per la popolazione ovunque nel mondo, e aggiungo purtroppo!) non si mangia. Però il Castro magnava eccome!!! Ah come vorrei che certi compagni de noartri venissero qui a vivere alla cubana per un mese soltanto.
Adios.