I nazionalisti del Kazakistan hanno creato un’organizzazione politica, il cui obiettivo è ottenere seggi nel parlamento del paese. Cosa succederà al Kazakistan?
Nell’ottobre del 2018, il video di un medico kazako che si rifiutava di esaminare un bambino malato divenne virale in Russia. Una pediatra donna rifiutò di esaminare il bambino perché la madre del bambino stava parlando in russo.
Il blogger kazako Ibrash Nusupbaev ha scritto che il Kazakistan di oggi ricorda l’Ucraina degli anni ‘90. Le autorità del Kazakistan promuovono la propaganda anti-russa nel paese incitando all’odio per la storia sovietica, la cultura e la lingua russa, e inventano storie sull’incredibile contributo che il Kazakistan ha apportato nello sviluppo della civiltà umana.
La Russia è raffigurata come un nemico. “Sembra che il nostro presidente abbia deciso di seguire la strada di Poroshenko per conquistare il sostegno degli immigrati kazaki nazionalisti e venire rieletto”, ha scritto il blogger.
In un altro post, Nusupbaev ha scritto di un linguista polacco, Genrich Jankovskij, che cerca di incitare al conflitto anti-russo nel sud del Kazakistan. In particolare, Jankovskij ha scritto sul sito 356info.kz: “Ho vissuto nella vostra città per due mesi (Şımkent – ndr). La città è considerata una delle principali roccaforti della lingua kazaka, ma tutto intorno è come in Russia. Anche le persone che comunicano tra loro nella loro lingua madre passano al “grande e potente” russo non appena uno sconosciuto di lingua russa appare nelle vicinanze”.
Cosa degna di nota, è stata la discriminazione della lingua russa che ha gettato le basi per la rivolta in Crimea.
L’articolo 7 della Costituzione del Kazakistan definisce lo stato della lingua kazaka, stabilendo che “nelle organizzazioni statali e nei governi locali la lingua russa deve essere ufficialmente utilizzata alla pari con la lingua kazaka”. La formulazione implica un’interpretazione dubbia, che i nazionalisti cercano di trasformare a proprio vantaggio. Se saliranno al potere, riscriveranno la Costituzione del Kazakistan.
Secondo i politologi, i nazionalisti non vogliono che lo scenario della Crimea si ripeta nel nord del Kazakistan. L’Occidente vuole creare un altro conflitto ai confini russi.
Ad aprile, il sito web Deutsche Welle ha pubblicato un articolo intitolato “L’opposizione kazaka a Bruxelles: cosa accadrà dopo Nazarbaev”. Il Dipomat ha pubblicato un articolo intitolato “L’anziana opposizione kazaka prova qualcosa di nuovo”. Queste pubblicazioni occidentali promuovono una nuova piattaforma politica – “Zhana Kazakhstan” (“Nuovo Kazakistan”). I suoi rappresentanti hanno recentemente visitato Washington, dove hanno avuto incontri con membri del Congresso, senatori e funzionari dell’USAID. Gli incontri sono stati dedicati al memorandum sul riconoscimento del genocidio dei kazaki. Si presume che queste persone prenderanno parte alle elezioni e svilupperanno nuove riforme costituzionali.
Sanat Kushkumbaev, vicedirettore dell’Istituto per gli Studi Strategici del Kazakistan, ha detto a Pravda.ru che sono i media a suscitare fervore intorno al nazionalismo kazako. “Il grado di nazionalismo non è aumentato nel corso degli anni, solo perché la piccola natura etnica e multireligiosa della società kazaka è piuttosto stabile”, ha detto l’esperto in un’intervista a Pravda.ru.
Tutti comprendono il contesto storico, culturale, tradizionale ed economico delle relazioni con la Russia, e bisogna essere un politico miope per mettere in discussione questioni così ovvie, ha continuato Sanat Kushkumbaev. Secondo lui, l’USAID ha tagliato il finanziamento dei suoi programmi in Kazakistan perché il paese può finanziare progetti da solo. “Il Kazakistan è interessato ai programmi dell’USAID per sostenere le piccole imprese, l’assistenza nell’apprendimento dell’inglese, il sostegno agli insegnanti, ecc. Non sono programmi politicizzati o ideologizzati”, ha detto Sanat Kushkumbaev a Pravda.ru.
Aleksandr Sobjanin, direttore dei progetti umanitari presso il Centro per le Culture Tradizionali, ha dichiarato a Pravda.ru che i partiti nazionalisti non hanno e non avranno sostegno né dal popolo né dalle autorità.
“Sono stati fatti diversi tentativi per promuovere partiti russofobi radicali, ma sono stati dispersi e i loro leader sono stati imprigionati”, ha detto l’esperto a Pravda.ru. Lo scenario ucraino è altamente improbabile per il Kazakistan, perché l’Occidente voleva trasformare l’Ucraina nel principale avversario militare della Russia.
“Un simile obiettivo è impossibile quando si tratta del Kazakistan: l’obiettivo è creare un arco di instabilità economica in Asia centrale – in Azerbaigian, in Georgia, in Armenia e nel Nagorno Karabakh – perché questi paesi rifiutino la cooperazione economica con la Russia”, ha detto l’esperto a Pravda.ru.
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Articolo di Ljuba Lul’ko pubblicato su Pravda Report il 9 novembre 2018
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per SakerItalia.
(((“Sono stati fatti diversi tentativi per promuovere partiti russofobi radicali, ma sono stati dispersi e i loro leader sono stati imprigionati”, ha detto l’esperto a Pravda.ru. Lo scenario ucraino è altamente improbabile per il Kazakistan, perché l’Occidente voleva trasformare l’Ucraina nel principale avversario militare della Russia.
“Un simile obiettivo è impossibile quando si tratta del Kazakistan: l’obiettivo è creare un arco di instabilità economica in Asia centrale – in Azerbaigian, in Georgia, in Armenia e nel Nagorno Karabakh – perché questi paesi rifiutino la cooperazione economica con la Russia”, ha detto l’esperto a Pravda.ru.)))
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E’ un’analisi che spiega molto bene la politica estera dell’Impero d’occidente e che impedirà al nazionalismo kazako nuovo, ma pur sempre vecchio quanto i loro antenati riunitesi in un impero sotto Gengis Khan giunsero alle frontiere d’Europa per conquistarla I kazaki nazionalisti che lo promuovono non hanno compreso che il loro avversario non è la Russia ma il Sistema economico occidentale che dispiega le sue proprie attività menzognere di propaganda anche in Russia per frazionarla in entità politiche irrilevanti Essi non saranno in grado di opporsi quando gli emissari degli USA verranno a riscuotere il prezzo della loro dabbenaggine.
La Russia ,osservo che, non ha una politica discreta ed accorta per mettere in guardia i loro ex alleati dall’aderire ai piani di espansione del sistema economico(militare degli USA/Nato, dai quali tutti i popoli asiatico devono/dovrebbero difendersi considerando anche gli effetti dell’espansionismo USA in Afganistan al tempo attuale ed nel passato ancora presente in Japan, da cui non usciranno più fino a quando Cina e Russia non saranno abbattute.
In quella ipotesi il Nazionalismo Kazako pensa davvero che possa avere un futuro ?