Le discussioni in corso da più di un anno sull’ingresso dell’Uzbekistan nell’Unione Economica Eurasiatica (EAEU) stanno giungendo ad una logica conclusione.
Il tema dell’integrazione di Tashkent nella EAEU è stato discusso a gran voce nell’ottobre 2019, durante la visita della Presidentessa del Consiglio della Federazione Russa Valentina Matvienko nella capitale uzbeka. Tuttavia, in quel momento i rappresentanti uzbeki parlarono di questo argomento con molta attenzione, rilevando che è in corso il processo di studio dei pro e dei contro dell’appartenenza all’Unione.
Se l’incontro di giugno a Mosca tra i presidenti di Russia e Uzbekistan, Vladimir Putin e Shavkat Mirziyoyev, non fosse stato annullato a causa delle inevitabili circostanze della pandemia di coronavirus, avrebbe potuto svolgere un ruolo clamoroso nel chiarire questa situazione. Per essere onesti, va detto che a causa degli aspetti negativi dell’economia e delle scarse opportunità di aderire all’unione prima delle elezioni presidenziali in Uzbekistan, previste per dicembre 2021, è stato proposto di posticipare l’inizio del processo. Tuttavia, la questione dell’ingresso della repubblica nell’EAEU, infatti, è già stata risolta: l’Uzbekistan entrerà a far parte dell’Unione nel 2022 o 2023.
Negli ultimi anni, Tashkent ha ampliato la cooperazione bilaterale con i paesi dell’Unione Economica Euroasiatica: il fatturato commerciale totale della repubblica con gli stati membri dell’alleanza è aumentato nel 2016-2019 del 60%, a 8,4 miliardi di dollari. La quota del commercio estero dell’Uzbekistan con l’EAEU oggi è del 30% e il volume delle esportazioni agricole supera il 75%. Allo stesso tempo, gli esperti notano che la crescita delle importazioni dell’Uzbekistan supera le esportazioni, che è in una certa misura associata alla crescita della popolazione, ai monopoli e al boom edilizio nel paese. Di conseguenza, il deficit del commercio estero del paese negli ultimi tre anni è cresciuto di oltre 4,2 volte, passando da 1,5 miliardi di dollari nel 2017 a 6,4 miliardi di dollari nel 2019, il che aumenta l’urgente bisogno di afflusso di valuta estera dell’Uzbekistan. Il deficit del commercio estero in rapida crescita, che mette sotto pressione la valuta nazionale, aumenta il deficit del bilancio statale, e questa è già una seria sfida per l’economia e richiede a Tashkent di prendere una decisione sulla scelta della strada corretta per il paese.
Oggi, tutte le rotte commerciali importanti dall’Uzbekistan passano attraverso il Kazakistan e la Russia, che sono alleate all’interno dell’EAEU e dell’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (CSTO). Inoltre, come parte dell’EAEU, Tashkent può ricevere investimenti, posti di lavoro e un mercato di vendita. Sebbene l’appartenenza all’EAEU non fornisca una garanzia automatica di crescita economica, offre comunque l’opportunità di realizzare le potenzialità esistenti dei partecipanti, che è molto importante per Tashkent oggi. Pertanto, secondo una ricerca di Eurasian Studies, un centro analitico con sede a Monaco, l’adesione dell’Uzbekistan all’EAEU aumenterà il commercio con i paesi dell’Unione di 2 miliardi di dollari, le importazioni proprie dell’Uzbekistan aumenteranno di 1,28 miliardi di dollari e la crescita delle esportazioni verso i paesi dell’EAEU ammonterà a 775 milioni di dollari. Il deficit di 506 milioni di dollari sarà coperto in modo redditizio grazie all’aumento di 1,2 miliardi di dollari delle rimesse dai paesi dell’EAEU verso l’Uzbekistan. Grazie all’annullamento delle misure restrittive reciproche da parte dell’EAEU e dei diritti sui brevetti della Federazione Russa, l’Uzbekistan può ricevere entrate aggiuntive di 1 miliardo a 2 miliardi di dollari all’anno, aumentando il PIL del paese di almeno il 4%. Saranno aperte imprese industriali miste, le infrastrutture della repubblica verranno migliorate e le istituzioni finanziarie dell’EAEU finanzieranno progetti innovativi. Inoltre, attraverso le frontiere esterne dell’Unione, gli esportatori uzbeki avranno accesso ai mercati dei paesi del sud-est asiatico, dell’America Latina e dell’Africa. Una più stretta integrazione dell’Uzbekistan con l’EAEU contribuirà anche ad aumentare l’attrattiva degli investimenti del paese e lo sviluppo della cooperazione industriale. Un altro fattore importante è il fatto che l’Uzbekistan avrà ora un accesso preferenziale al sistema di trasporto comune in via di sviluppo dell’Unione Economica Eurasiatica.
Una questione molto importante nell’adesione all’EAEU è la legalizzazione dei lavoratori immigrati, e un intero complesso di legislazione è stato creato per formare un mercato del lavoro unico. Anche il termine “lavoratore immigrato” all’interno della EAEU è già stato sostituito con la definizione più presentabile “lavoratore dell’EAEU”, che riflette le rispettive posizioni e l’approccio ai partecipanti al mercato del lavoro nell’Unione. Per l’Uzbekistan, anche questo aspetto è molto importante, poiché attualmente la situazione degli immigrati dall’Uzbekistan è significativamente diversa dalla posizione dei loro colleghi di altri paesi dell’Asia centrale che sono membri dell’Unione.
La possibilità di cooperazione tra l’Uzbekistan in qualità di osservatore e l’EAEU è stata approvata il 29 aprile dai deputati della camera legislativa dell’Oliy Majlis, e l’11 maggio anche i senatori della camera alta del Parlamento della repubblica hanno dato il via libera a maggioranza alla cooperazione con l’Unione Economica Eurasiatica. Secondo la convinzione espressa dalla Presidentessa del Senato, Tanzila Norbaeva, una tale decisione è “una questione importante legata allo sviluppo socio-economico dell’Uzbekistan”.
Come riportato dalla Commissione Economica Eurasiatica, il 4 settembre ha esaminato la questione della concessione dello status di osservatore dell’EAEU all’Uzbekistan, la decisione finale sarà presa dai capi degli stati dell’Unione alla fine dell’anno in una riunione del Consiglio Supremo del Consiglio Economico Eurasiatico (SEEC). La Moldavia ha attualmente lo status di osservatore nell’EAEU. Anche Cuba riceverà uno status simile dopo una serie di procedure; la questione di questo paese latinoamericano è già stata esaminata al meeting del SEEC tenutosi l’11 maggio 2020.
Dopo l’adesione all’EAEU, l’Uzbekistan, con la sua popolazione di quasi 33 milioni di abitanti e un’economia ben sviluppata, può diventare una componente importante di un’unione con un mercato unificato di oltre 200 milioni di persone, rendendo l’alleanza eurasiatica un attore globale ancora più significativo .
L’Unione Economica Eurasiatica, come qualsiasi associazione economica, è vantaggiosa per tutti i partner, poiché l’esportazione è il problema principale dell’economia moderna. Per questo motivo si è già formata una fila per l’adesione all’EAEU, poiché un accordo con essa consente ad un paese di sperare nella possibilità di vendere i propri prodotti sui mercati eurasiatici. Quindi, oggi, i negoziati per la conclusione di un accordo su una zona di libero scambio tra Israele e l’Unione Economica Euroasiatica stanno andando forte. Prima dell’inizio della pandemia, ci sono stati sei cicli di consultazioni, l’ultima riunione si è tenuta nel marzo 2020 a Gerusalemme. Simili consultazioni sono in corso con l’Egitto. Dopo l’introduzione delle misure di quarantena a causa del coronavirus, le parti hanno continuato a lavorare in formato online.
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Articolo di Vladimir Odintsov pubblicato su New Eastern Outlook il 17 settembre 2020
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia.
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