Europa: il mio onore si chiama solidarietà!
“Questo vi dice tutto ciò che dovete sapere sulla
differenza tra la Gran Bretagna moderna e il
governo di Vladimir Putin. Loro producono Novichok,
noi fabbrichiamo spade laser. Una è un’arma orribile che è
specificamente destinata all’omicidio. L’altra è un
inverosimile oggetto di scena che fa un ronzio misterioso.
Ma quale di queste due armi è davvero più
efficace nel mondo di oggi?”.
(Boris Johnson)
Iniziamo questa discussione con alcune domande basilari.
Domanda numero uno: qualcuno crede sinceramente che “Putin” (il nome collettivo del Mordor russo) abbia davvero tentato di uccidere un uomo che “Putin” stesso aveva rilasciato in passato, al quale la Russia non era affatto interessata e che, come Berezovskij, voleva tornare in Russia [entrambi i link in inglese], e che per fare ciò “Putin” abbia usato un agente nervino binario?
Domanda due: qualcuno crede sinceramente che gli inglesi abbiano presentato ai loro “alleati” (sarò educato e userò quell’eufemismo) prove incontrovertibili o, almeno, molto forti che “Putin” abbia fatto davvero una cosa del genere?
Terza domanda: qualcuno crede sinceramente che l’espulsione di massa dei diplomatici russi renderà in qualche modo la Russia più accondiscendenti alle richieste occidentali (per i nostri scopi, non importa di quali richieste stiamo parlando)?
Domanda quattro: qualcuno crede sinceramente che dopo quest’ultimo episodio, le tensioni in qualche modo diminuiranno o addirittura si interromperanno e che le cose andranno meglio?
Domanda cinque: qualcuno crede sinceramente che l’attuale acuto aumento delle tensioni tra l’Impero Anglo-Sionista (noto anche come “Occidente”) non ponga l’Impero e la Russia in una rotta di collisione che possa provocare un guerra, probabilmente/forse guerra nucleare, magari non deliberatamente, ma come risultato di un’escalation di incidenti?
Se nel mondo zombificato dei droni ideologici che rimangono nella trance ottusa indotta dai media corporativi ci sono sicuramente quelli che rispondono “sì” ad alcune o anche a tutte le domande precedenti, io sostengo che non un singolo importante leader occidentale crede sinceramente a quelle assurdità. In realtà, tutti quelli che contano sanno che i russi non hanno avuto nulla a che fare con l’incidente Skripal, che i britannici non hanno mostrato prove, che l’espulsione dei diplomatici russi non farà altro che rafforzare la determinazione russa, che tutta questa isteria anti-russa peggiorerà soltanto, e tutto questo mette in pericolo almeno l’Europa e gli Stati Uniti, se non l’intero pianeta.
Eppure quello che è appena successo è assolutamente incredibile: invece di usare i principi fondamentali del diritto occidentale (innocente fino a prova contraria di almeno una preponderanza di prove, o anche oltre ogni ragionevole dubbio), le regole basilari di comportamento civilizzato (non attaccare qualcuno che sai che è innocente), le norme etiche universalmente accettate (la verità è più importante della convenienza politica) o anche gli istinti primordiali di autoconservazione (non voglio morire per la tua causa), la stragrande maggioranza dei leader occidentali ha scelto un nuovo paradigma per prendere le decisioni che può essere riassunto in due parole:
- “altamente probabile”
- “solidarietà”
Questo è davvero assolutamente cruciale, e segna un cambiamento fondamentale nel modo in cui l’Impero Anglo-Sionista agirà d’ora in poi. Diamo un’occhiata alle ipotesi e alle implicazioni di questi due concetti.
In primo luogo, “altamente probabile”. Anche se “altamente probabile” sembra una versione semplificata di “preponderanza di prove”, in realtà significa qualcosa di molto diverso e circolare: “Putin” è malvagio, l’avvelenamento è malvagio, quindi è “altamente probabile” che “Putin” lo abbia fatto. Come facciamo a sapere che la premessa “Putin è malvagio” è vera? Insomma – lui avvelena le persone, no?
Pensate che stia scherzando?
Date un’occhiata a questo meraviglioso grafico presentato al pubblico dal “governo di Sua Maestà” intitolato “Un lungo schema di malvagie attività russe”:

Novembre 2006: assassinio di Aleksandr Litvinenko; maggio 2007 attacchi Denial of Service disabilitano internet in Estonia; agosto 2008: invasione della Georgia; febbraio 2014: occupazione della Crimea e destabilizzazione dell’Ucraina; 17 luglio 2014: l’abbattimento del volo MH-17 uccide tutti i 283 passeggeri a bordo; dal giugno 2015 al novembre 2016: interferenze nelle elezioni americane; maggio 2015: hackeraggio del Bundestag; gennaio 2016: il “Caso Lisa”, campagna di disinformazione contro la Germania; dal 2015 al 2016: hackeraggio del Ministero della Difesa Danese; ottobre 2016: tentativo di colpo di Stato in Montenegro; giugno 2017: cyberattacco tramite il virus NotPetya; marzo 2018: tentativo di assassinio di Sergej e Julija Skripal.
Dei 12 eventi elencati come prova di un “modello di attività malvagie russe” uno è palesemente falso (invasione della Georgia nel 2008), uno confonde due diverse accuse (occupazione della Crimea e destabilizzazione dell’Ucraina), uno è fallace (assassinio di Skripal) e tutti gli altri sono accuse completamente non provate. Tutto ciò che manca qui è lo stupro di massa di pulcini di pinguino da parte di marinai russi ubriachi al Polo Sud, o l’uso di un’arma segreta “meteorologica” per inviare gli uragani verso gli Stati Uniti. Non avete bisogno di una laurea in giurisprudenza per capirlo, tutto ciò di cui avete bisogno è un QI al di sopra della temperatura ambiente e una comprensione di base della logica. Nonostante tutto il mio disprezzo per i leader occidentali, nemmeno io affermerei che a tutti loro manchino queste cose. Ed è qui che entra in gioco la “solidarietà”:
La “Solidarietà” in questo contesto è semplicemente un “segnaposto concettuale” per il famoso “è il mio paese, che abbia torto o ragione” di Stephen Decatur [in inglese] applicato all’intero Impero. Viene in mente anche il precedente Meine Ehre heißt Treue riformulato in Meine Ehre heißt Solidarität.
Solidarietà significa semplicemente che le élite di compradores dominanti occidentali diranno e faranno qualunque cosa diavolo gli dicano gli anglo-sionisti. Se domani i leader del Regno Unito o degli Stati Uniti affermeranno che Putin mangia bambini a colazione, o che l’Occidente ha bisogno di inviare un messaggio forte a “Putin” che un’invasione russa di Vanuatu non sarà tollerata, allora così sia: l’intera nomenklatura anglo-sionista si unirà al coro, e al diavolo i fatti, la logica o addirittura la decenza!
Proclamare solennemente delle bugie non è certo qualcosa di nuovo in politica, non c’è nulla di nuovo qui. Le novità sono due sviluppi molto più recenti: in primo luogo, ora tutti sanno che queste sono bugie e, in secondo luogo, nessuno le sfida o le smentisce. Benvenuti nel nuovo ordine mondiale anglo-sionista!
L’impero: per mezzo dell’inganno tu muoverai guerra
Voi siete progenie del diavolo, ch’è vostro padre,
e volete fare i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin dal principio
e non si è attenuto alla verità, perché non c’è verità in
lui. Quando parla il falso, parla del suo, perché
è bugiardo e padre della menzogna.
(Giovanni 8:44)
Nelle scorse settimane ho osservato qualcosa che trovo molto interessante: sia sui canali televisivi russi che nei media di lingua inglese c’è un tipo specifico di individuo anti-Putin che in realtà è molto orgoglioso del fatto che l’Impero abbia intrapreso una campagna di menzogne contro la Russia davvero senza precedenti. Queste persone vedono le bugie solo come un altro strumento di un qualche tipo di “cassetta degli attrezzi politica” che può essere usata come una qualsiasi altra tecnica politica. Come ho accennato in passato, l’indifferenza occidentale verso la verità è qualcosa di molto antico che deriva, come al solito, dal Medioevo: all’incirca quando i successori spirituali dei Franchi a Roma decisero che per il loro nuovo e originale tipo di “Cristianesimo” non avevano senso 1000 anni di Consensus Patrum [in inglese]. La Scolastica e una sete inestinguibile di potere mondano, laico, produssero sia il relativismo morale che il colonialismo (con l’imprimatur del Papa nella forma del Trattato di Tordesillas). La Riforma (con la sua influenza giudaica molto pronunciata) ha prodotto le basi del capitalismo moderno che, come correttamente diagnosticato da Lenin, ha nell’imperialismo il suo stadio più alto. Ora che l’Occidente sta perdendo la presa sul pianeta (figuratevi, alcune nazioni figlie di puttana osano resistere!), tutte le giustificazioni ideologiche sono state buttate via e siamo rimasti con i veri, onesti, essenziali impulsi dei leader dell’Impero: tracotanza messianica (essenzialmente culto di sé stessi), violenza e, soprattutto, una massiccia dipendenza dall’inganno e dalle bugie ad ogni singolo livello della società, dalle pubblicità rivolte ai bambini a Colin Powell che scuote un po’ di detersivo per il bucato al Consiglio di Sicurezza dell’ONU per giustificare ancora un’altra guerra di aggressione.
Culto di sé stessi e totale dipendenza dalla forza bruta e dalle menzogne - questi sono i veri “valori occidentali” oggi. Non lo Stato di Diritto, non il metodo scientifico, non il pensiero critico, non il pluralismo e sicuramente non la libertà. Siamo tornati al punto di partenza, al tipo di teppista analfabeta che i Franchi hanno così perfettamente incarnato e che li ha resi così famigerati nell’(allora) mondo civilizzato (il Mediterraneo orientale e meridionale). L’agenda, tra l’altro, è anche la stessa che i Franchi avevano 1000 anni fa: o ti sottometti a noi e accetti il nostro dominio, o morirai, e il modo per accettare il nostro dominio è lasciarci saccheggiare tutte le tue ricchezze. Ancora una volta, non c’è molta differenza tra il sacco della Prima Roma del 410, il sacco della Seconda Roma nel 1204 e il sacco della Terza Roma nel 1991. Come ben sanno gli psicologi, il miglior predittore del comportamento futuro è il comportamento passato.
È interessante notare che i cinesi hanno capito questa operazione psicologica strategica, e ora stanno dando l’allarme nel loro molto ufficiale Global Times [in inglese]: (corsivo e grassetto aggiunti)
Le accuse che i paesi occidentali hanno lanciato contro la Russia si basano su ulteriori motivi, simili al modo in cui i cinesi usano l’espressione “forse è vero” per cogliere l’opportunità desiderata. Da un punto di vista esterno, i principi e la logica diplomatica dietro a tali drastici sforzi sono imperfetti, per non parlare del fatto che espellere diplomatici russi quasi contemporaneamente è una forma di comportamento rude. Tali azioni hanno poco impatto oltre all’aumento dell’ostilità e dell’odio tra la Russia e le loro controparti occidentali (…) Il fatto che le maggiori potenze occidentali possano fare muro e “condannare” un paese straniero senza seguire le stesse procedure che gli altri paesi rispettano e senza usare i principi del diritto internazionale sono agghiaccianti. Durante la Guerra Fredda, nessuna nazione occidentale avrebbe osato fare una tale provocazione, eppure oggi questo viene fatto con disinvoltura. Tali azioni non sono altro che una forma di bullismo occidentale che minaccia la pace e la giustizia globali. (…) È oltraggioso come gli Stati Uniti e l’Europa hanno trattato la Russia. Le loro azioni rappresentano una frivolezza e incoscienza che è cresciuta fino a caratterizzare un’egemonia occidentale che sa solo inquinare le relazioni internazionali. Questo è il momento perfetto per le nazioni non occidentali per rafforzare l’unità e gli sforzi di collaborazione tra di loro. Queste nazioni hanno bisogno di stabilire un livello di indipendenza al di fuori della portata dell’influenza occidentale, rompendo al contempo le catene delle dichiarazioni di monopolizzazione e delle aggiudicazioni predeterminate, e arrivando a valutare le proprie capacità di giudizio. (…) L’Occidente è solo una piccola parte del mondo, e non è neanche lontanamente vicino al rappresentante globale che una volta pensava di essere. Le minoranze ridotte al silenzio all’interno della comunità internazionale devono rendersene conto e dimostrare quanto profonda sia la loro comprensione, dimostrandola al mondo attraverso l’azione.
Come dicono i francesi “a buon intenditor, poche parole!”: la posizione cinese è chiarissima, così come l’avvertimento. Lo riassumerei in questo modo: se l’Occidente è uno zerbino anglo-sionista, allora l’Oriente non lo è assolutamente.
[Nota a margine: So che ci sono alcuni paesi in Europa che hanno, finora, dimostrato il coraggio di resistere ai Diktat anglo-sionisti. Buon per loro. Aspetterò di vedere per quanto tempo resisteranno alla pressione prima di concedergli una standing ovation]
Il moderno Generalplan Ost dell’Ahnenerbe
La decisione, quindi, si trova qui in Oriente; qui
il nemico russo, questo popolo che conta duecento
milioni di russi, deve essere distrutto sul campo di battaglia e
persona per persona, e fatto morire dissanguato.
(Reichsführer Heinrich Himmler)
Tuttavia, niente di ciò spiega perché i leader dell’Impero abbiano deciso di impegnarsi in un disperato gioco del “pollo nucleare” per tentare, ancora una volta, di costringere la Russia a soddisfare le sue richieste di “andarsene e stare zitta”. Ciò è contro-intuitivo e ricevo diverse e-mail ogni settimana che mi dicono che è assolutamente impossibile che i leader dell’Impero Anglo-Sionista vogliano una guerra con la Russia, soprattutto con armi nucleari. La verità è che mentre i leader occidentali sono decisamente psicopatici, non sono né stupidi né suicidi, ma nemmeno Napoleone o Hitler lo erano! E, sì, probabilmente non vogliono davvero una guerra su vasta scala con la Russia. Il problema è che questi governanti sono anche disperati e per una buona causa.
Diamo un’occhiata alla situazione di solo pochi mesi fa. Gli USA sono stati sconfitti in Siria, ridicolizzati in Corea del Nord, Trump era odiato in Europa, i russi e i tedeschi stavano lavorando al North Stream, i leader britannici sono stati costretti almeno a fingere di lavorare sulla Brexit, l’intero progetto “ucraino” è stato accantonato, le sanzioni contro la Russia hanno fallito, Putin era più popolare che mai e l’isterica campagna anti-Trump era ancora in pieno svolgimento negli Stati Uniti. La mossa successiva delle élite anglo-sioniste è stata a dir poco geniale: organizzando un attacco sotto falsa bandiera davvero rozzo nel Regno Unito, l’Impero ha ottenuto i seguenti risultati:
- Gli europei sono stati costretti a tornare nelle file dell’Anglosfera (“solidarietà”, ricordate?)
- Gli inglesi sotto Brexit ora sono di nuovo qualcosa di simile ai leader (im)morali dell’Europa.
- I russi sono ora demonizzati a tal punto che qualsiasi accusa, non importa quanto stupida, farà presa.
- Nel Medio Oriente, gli Stati Uniti e Israele ora hanno mano libera per iniziare qualsiasi guerra vogliano perché la capacità (puramente teorica) europea di opporsi a qualsiasi cosa vogliano gli anglo-americani ora è svanita, specialmente adesso che i russi sono diventati “noti criminali chimici” dalla Ghouta a Salisbury.
- La Coppa del Mondo in Russia sarà quantomeno sabotata da una massiccia campagna anti-russa. Se quella campagna avrà davvero successo, c’è ancora la speranza che i tedeschi possano finalmente cedere e, anche se forse non lo annulleranno a priori, allora ritarderanno di molto il North Stream, costringendo così gli europei ad accettare, cos’altro sennò, il gas degli Stati Uniti.
Questo è un piano ambizioso e, salvo uno sviluppo inaspettato, sembra sicuro che possa funzionare. Il problema di questa strategia è che non riesce a convincere la Russia ad “andarsene e stare zitta”. I neoconservatori amano particolarmente umiliare i loro nemici (guardate come continuano a sparare a Trump anche se ormai il pover’uomo è diventato il loro servitore più sottomesso) e qui c’è molto prestigio in gioco. La Russia, quindi, deve essere umiliata, davvero umiliata, non solo sabotando la sua partecipazione ai giochi olimpici o espellendo i diplomatici russi, ma tramite qualcosa di molto più tangibile come, per esempio, un attacco alla piccolissima e vulnerabile task force russa in Siria. Qui sta il più grande rischio.
La task force russa in Siria è minuscola, almeno rispetto alle immense capacità di CENTCOM+NATO. I russi hanno avvertito che se verranno attaccati, abbatteranno non solo i missili attaccanti ma anche i loro vettori. Poiché gli americani non sono abbastanza stupidi da esporre i loro aerei alle difese aeree russe, useranno la potenza aerea solo fuori dalla portata delle difese aeree russe, e useranno solo missili da crociera per colpire obiettivi all’interno del “cono di protezione” delle difese aeree russe. La verità è che dubito che i russi avranno l’opportunità di abbattere molti velivoli statunitensi, almeno non con i loro SAM S-300/S-400 a lungo raggio. Il loro diffuso e formidabile sistema d’arma che combina missili terra-aria a breve-medio raggio e artiglieria antiaerea, il Pantsir, potrebbe avere possibilità migliori semplicemente perché la sua posizione è impossibile da prevedere. Ma la vera domanda è questa: i russi spareranno alle navi della US Navy se lanceranno missili da crociera in Siria?
La mia ipotesi strettamente personale è che non lo faranno, a meno che non vengano colpite Khmeimim, Tartus o un altro grande obiettivo russo (le abitazioni degli ufficiali russi a Damasco). Colpire una nave della US Navy equivarrebbe ad un atto di guerra e questo non è qualcosa che i russi faranno, se possono evitarlo. Il problema è che questa restrizione sarà, ancora una volta, interpretata come un segno di debolezza, non di civiltà, dai “moderni Franchi” (immaginate un Neanderthal con una mazza nucleare in pugno). Se i russi decidessero di comportarsi da americani e usassero la violenza per “inviare un messaggio”, l’Impero percepirà immediatamente che è un perdere la faccia e una ragione per un’escalation immediata per ristabilire l’“appropriata” gerarchia tra la “nazione indispensabile” e la “stazione di servizio travestita da stato”. Quindi ecco la dinamica delle cose:
La Russia si limita a parole di protesta == >> l’Impero lo vede come un segno di debolezza e inizia l’escalation
La Russia risponde a tono con azioni reali == >> L’Impero si sente umiliato e inizia l’escalation
Ora guardate questo da un punto di vista russo per un secondo e chiedetevi cosa fareste in questa situazione?
La risposta, penso, è ovvia: cercate di guadagnare più tempo possibile e vi preparate alla guerra. I russi hanno fatto esattamente questo almeno dall’inizio del 2015.
Per la Russia questo non è davvero niente di nuovo: già visto, già fatto, e ce lo ricordiamo molto, molto bene, comunque. Il “progetto occidentale” per la Russia è sempre stato lo stesso dal Medioevo, l’unica differenza oggi sono le conseguenze della guerra. Con ogni secolo che passa il costo umano delle varie crociate occidentali contro la Russia è andato sempre peggio, e ora non stiamo solo guardando la possibilità reale di un altra Borodino o Kursk, e nemmeno di un’altra Hiroshima, ma di qualcosa che non possiamo neanche immaginare davvero: centinaia di milioni di persone che muoiono nel giro di poche ore.
Come lo fermiamo?
L’Occidente è almeno in grado di agire in modo diverso?
Ne dubito molto.
L’unico attore che può fermare la guerra imminente: la Cina
C’è un attore che potrebbe, forse, fermare l’attuale corsa verso Armageddon: la Cina. In questo momento, i cinesi hanno ufficialmente dichiarato di avere una “partnership strategica globale di cooperazione”, successivamente abbreviata in “partnership strategica”. Questa è un’espressione molto adatta in quanto non parla di “alleanza”: due paesi della dimensione di Russia e Cina non possono avere un’alleanza nel senso tradizionale – sono troppo grandi e diversi per quello. Sono, tuttavia, in una relazione simbiotica, che entrambe le parti comprendono perfettamente (vedi questo Libro Bianco [in inglese] per i dettagli). Ciò significa in termini molto semplici: i cinesi non possono permettere che la Russia venga sconfitta dall’Impero perché una volta che la Russia se ne sarà andata, rimarranno uno contro uno con un Occidente unito, trionfante e infinitamente arrogante (allo stesso modo direi che la Russia non può permettersi che l’Iran venga sconfitto dall’Impero esattamente per le stesse ragioni, e nemmeno l’Iran può lasciare che gli israeliani distruggano Hezbollah). Certamente, in termini di potenza militare, la Cina è un nano rispetto alla Russia, ma in termini di potenza economica è la Russia il nano rispetto alla Cina in questa “comunità strategica di interessi”. Quindi, la Cina non può assistere militarmente la Russia. Ma ricordate che la Russia non ha bisogno di questo se non altro perché l’assistenza militare è ciò di cui si ha bisogno per vincere una guerra. La Russia non vuole vincere una guerra, la Russia ha disperatamente bisogno di evitare una guerra! E qui è dove la Cina può fare un’enorme differenza: psicologicamente.
Sì, l’Impero sta attualmente affrontando sia la Russia che la Cina, ma tutti, dai suoi leader alla sua popolazione zombificata, sembrano pensare che questi siano due nemici distinti e separati. [Possiamo sfruttare questa opportunità per ringraziare sinceramente Donald Trump per il tempismo “perfetto” della sua guerra commerciale con la Cina.] Non lo sono: non solo Russia e Cina sono simbionti che condividono la stessa visione di un’Eurasia prospera e pacifica, unita da un futuro comune incentrato sulla Nuova Via della Seta e, soprattutto, libera dal dollaro USA o, se è per questo, da un qualsiasi tipo di importante ruolo statunitense, ma Russia e Cina condividono anche esattamente la stessa nozione di ordine mondiale post-egemonico: un mondo multipolare di nazioni diverse e veramente sovrane che vivono insieme secondo le regole del diritto internazionale. Se vinceranno gli anglo-sionisti, questo non accadrà mai. Invece, avremo il Nuovo Ordine Mondiale promesso da Bush, dominato dai paesi dell’Anglosfera (in pratica i membri di ECHELON, ovvero i “Cinque Occhi”) e, in cima a quella piramide, il sovrano globale sionista. Questo è qualcosa che la Cina non vuole e non permetterà. Nemmeno la Cina può permettere una guerra tra Stati Uniti e Russia, soprattutto non quella nucleare, perché anche la Cina, come la Russia, ha bisogno di pace.
Conclusione
Non vedo che cosa potrebbe fare la Russia per convincere l’Impero a cambiare il suo corso attuale: i leader americani sono degli illusi, e gli europei sono i loro servi silenziosi e sottomessi. Come mostrato sopra, qualunque cosa faccia la Russia, invita sempre l’Impero ad un’ulteriore escalation. Certamente, la Russia può trasformare l’Occidente in una pila di ceneri radioattive fumanti. Questa non è certo una soluzione poiché, nell’inevitabile scambio nucleare, anche la Russia stessa verrà trasformata in un simile mucchio di ceneri radioattive fumanti dall’Impero. Nonostante ciò, il popolo russo ha chiaramente indicato con il suo recente voto che non ha assolutamente intenzione di cedere all’ultima crociata occidentale contro di loro. Per quanto riguarda l’Impero, non accetterà mai il fatto che la Russia si rifiuti di sottomettersi. Mi sembra quindi che l’unica cosa che possa fermare l’Armageddon sia che i cinesi continuino incessantemente a ripetere ai sovrani dell’Impero e al popolo dell’Occidente ciò che hanno scritto nell’articolo sopra citato: “L’Occidente è solo una piccola parte del mondo e non è neanche lontanamente vicino al rappresentante globale che una volta pensava di essere” e “le minoranze ridotte al silenzio all’interno della comunità internazionale devono rendersene conto e dimostrare quanto sia profonda la loro comprensione di tale fatto provandola al mondo attraverso l’azione”.
La storia ci insegna che l’Occidente colpisce solo quegli avversari che considera indifesi o, almeno, più deboli. Il fatto che i Papi, Napoleone o Hitler abbiano avuto torto nella valutazione della forza della Russia non cambia questa ovvietà. In effetti, i neoconservatori oggi stanno facendo esattamente lo stesso errore. Così, dire loro che la Russia è molto più forte di quello che dice la propaganda occidentale e alla quale, a quanto pare, molti governanti occidentali credono (si finisce sempre per credere alla propria propaganda), non aiuta. I “richiami alla realtà” russi non faranno nulla di buono semplicemente perché l’Occidente non è in contatto con la realtà e non ha la capacità di comprendere i propri limiti e debolezze. Ma se la Cina è intervenuta e ha trasmesso il messaggio cruciale “L’Occidente è solo una piccola parte del mondo” e che il resto del mondo lo dimostrerà “attraverso l’azione”, allora altri paesi entreranno in azione e una guerra può essere evitata, perché anche l’attuale “solidarietà” basata sull’illusione crollerà di fronte a un’Eurasia unita.
La Russia da sola non può continuare ad accollarsi il peso del fermare gli psicopatici messianici che governano l’Impero.
Il resto del mondo, guidato dalla Cina, ora ha bisogno di intervenire per scongiurare la guerra.
Il Saker
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Pubblicato su The Saker.is il 30 marzo 2018.
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per SakerItalia.
[le note in questo formato sono del traduttore]
l’Oriente ha compreso che non deve salvare l’Occidente ma difendersene e sono persuaso che Cina e Russia prima di entrare in conflitto militare aperto in casa d’altri dove USA e Nato cercheranno di farli cadere nella trappola dell’intervento umanitario, ebbene Cina e Russia dovrebbero entro il semestre a partire da oggi attivare un loro circuito di pagamenti internazionali staccandosi da quello occidentale.
In quel preciso momento i mercati in Occidente cederanno i loro presunti valori e si dovranno rendere difficoltosi i transiti delle navi ,di alcuni membri minori dell’Europa o nato verso interessi, in prossimità di alcuni stretti strategici con la generica dichiarazione che si devono impedire commerci di materie d’impiego per attentati in alcune aree euro asiatiche.
Poi si vedrà governi strilleranno di più e quali chiederanno ad altri Paesi d’immolarsi per Solidarietà Occidentale che è una Menzogna cosmica giacché alcuni desidera immolarsi per interessi egemonici altrui.
Non sono molto convinto che gli anglo sionisti vogliano una guerra nucleare con la Russia, stanno solamente bluffando, è vero che sono degli psicopatici, è anche vero (gli ang.sion.) che sono disperati ecc. , ma non sono stupidi, non fino a questo punto. Proprio per il fatto che una guerra nucleare contro la Russia sarebbe la fine dell’impero (anche se la Russia venisse distrutta) e non solo, anche l’occidente sarebbe ridotto in cenere. Se, invece, iniziassero una guerra convenzionale ci vorrebbero mesi o anni prima della vittoria di uno dei due contendenti, e ci sarebbe sempre il pericolo che qualche incidente potrebbe scatenare l’inferno in terra, in ogni caso niente resterebbe come prima. Il punto è: chi ci guadagnerebbe da tutto questo….?
Jesus Christ ritorna in Palestina, a fare il miracolo piu grande. Riconcilia i 2 popoli fratelli, israeliano e palestinese! Assieme a te possiamo riuscirci, ti imploriamo “salva” il Mondo.
Pekino ha da fare solo una cosa: mandare centomila uomini in Siria, ed eventualmente in Iran un numero adeguato di aerei da combattimento, per indicare che la mappa del mondo non è più quella indicata dalle carte geografiche ottocentesche degli anglosionisti. E’ sufficiente per fermare qualsiasi velleità di chiunque. Non si deve lasciare la Russia da sola. Non si deve lasciare il mondo islamico preda delle follie dei salafiti. E per l’Occidente, chiedere e pretendere una revisione della Carta Onu ( lo so che è ‘delicato’ ) con connessa nuova composizione del Consiglio di Sicurezza: dentro India ed un Paese islamico ( insieme fanno due miliardi e mezzo di persone: follia lasciarli fuori … ). Dopo i ridicoli Macron, Gentiloni ( o chi per esso ), i May possono tornare a fare quello che facevano prima: ovvero andare a fare i pulisci-sederi dei loro padroni.