A seguito dei colloqui russo-tedeschi, Vladimir Putin e la Cancelliera della Repubblica Federale di Germania Angela Merkel hanno rilasciato delle dichiarazioni per la stampa e hanno risposto alle domande dei giornalisti.

Presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin: Signora Cancelliera, onorevoli colleghi, siamo lieti di dare il benvenuto alla Cancelliera della Repubblica Federale di Germania Angela Merkel in occasione della sua visita di lavoro a Mosca.

Durante gli importanti e utili colloqui di oggi, abbiamo affrontato le questioni chiave delle nostre relazioni bilaterali in ambito politico, economico, culturale e umanitario. E, naturalmente, abbiamo affrontato in maniera dettagliata una serie di questioni internazionali.

Vorrei sottolineare che la Russia intende strutturare una cooperazione con la Repubblica Federale sulla base dei principi di rispetto, uguaglianza, vantaggio reciproco e considerazione degli interessi reciproci.

La Germania è uno dei maggiori partner economici internazionali della Russia, in termini commerciali segue, infatti, la Repubblica popolare cinese. Da gennaio a ottobre 2019 il valore degli scambi commerciali tra Russia e Germania è stato di 43,8 miliardi di dollari. Gli investimenti tedeschi in Russia ammontano a 20 miliardi di dollari, mentre gli investimenti russi nell’economia della Repubblica Federale ammontano a 9 miliardi di dollari.

Russia e Germania vantano numerosi progetti energetici di grandi dimensioni. Apprezziamo molto la posizione responsabile del governo tedesco a sostegno del ben noto progetto Nord Stream 2.

Durante i colloqui, abbiamo anche parlato delle questioni relative alla prosecuzione del transito di gas russo attraverso il territorio dell’Ucraina. Abbiamo evidenziato l’importanza degli accordi raggiunti il ​​31 dicembre da Gazprom e dai suoi partner ucraini, in base ai quali il transito del gas sarà garantito per i prossimi cinque anni.

Questi accordi sono reciprocamente vantaggiosi ed equilibrati sia per la Russia che per l’Ucraina, e soddisfano sicuramente gli interessi dei consumatori europei di risorse energetiche russe.

Durante la discussione sull’agenda internazionale e regionale, è stata dedicata attenzione alla Libia dove, sfortunatamente, sono in atto ostilità su larga scala e sono in aumento le attività terroristiche, mentre l’economia e la sfera sociale sono in crisi, con rammarico da parte di tutti. Tutto ciò mina la sicurezza e la stabilità non solo in quella regione, ma ha anche implicazioni negative per l’Europa, come, per esempio, l’immigrazione illegale, il contrabbando e il traffico di armi e di droga.

È fondamentale porre fine allo scontro armato tra l’esercito nazionale libico del Maresciallo Haftar e il Governo di Intesa Nazionale di Sarraj: lo scopo è di ottenere il cessate il fuoco e intraprendere misure per riavviare il processo politico con l’obiettivo finale di superare la divisione all’interno del paese e costituire le istituzioni statali nazionali. Questi sono gli obiettivi che abbiamo sottolineato nella dichiarazione congiunta fatta di recente da me e dal Presidente della Turchia, in cui abbiamo chiesto alle parti in conflitto in Libia di cessare le ostilità a partire dalla mezzanotte di oggi. Ho dato alla Cancelliera un dettagliato resoconto del lavoro fatto ad Istanbul.

Consideriamo opportuna l’iniziativa proposta dalla Germania di una conferenza internazionale a Berlino sulla Libia. Affinché la conferenza di Berlino produca risultati solidi, è necessario garantire la partecipazione degli Stati che sono veramente interessati ad agevolare un accordo in Libia; la questione chiave è che le decisioni devono essere precedentemente concordate con le parti libiche. Anche Ghassan Salamé, rappresentante speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite per la Libia, dovrebbe svolgere un ruolo in tal senso.

Durante la conferenza stampa a valle dei colloqui russo-tedeschi.

Durante i colloqui, non abbiamo, ovviamente, trascurato la situazione della Repubblica araba di Siria. Ho condiviso con la Cancelliera i risultati della mia recente visita a Damasco e i colloqui con il presidente al-Assad. Possiamo affermare con sicurezza che la situazione in quel paese si sta stabilizzando. La Siria sta lentamente tornando alla pace e lo Stato è stato ristabilito.

Russia e Germania condividono l’opinione secondo cui la fine del conflitto in Siria può essere raggiunta esclusivamente con strumenti politici in conformità con la Risoluzione 2254 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU. L’elemento più importante è che il popolo siriano abbia l’opportunità di determinare liberamente e autonomamente il proprio futuro, il futuro della loro nazione. È esattamente questo l’approccio alla base della formazione del Comitato Costituzionale.

Il Comitato ha già tenuto due sessioni a Ginevra e ha istituito una commissione che redigerà le basi costituzionali dello Stato siriano. Allo stesso tempo, la Russia, insieme a Turchia e Iran, continuerà a sostenere il Comitato per quanto possibile nel quadro del formato Astana.

Abbiamo anche discusso le questioni relative alla ricostruzione postbellica della Siria, attraverso il miglioramento della situazione umanitaria e garantendo ai rifugiati un rimpatrio senza pericoli. Tutti i membri responsabili della comunità internazionale devono unire i propri sforzi per aiutare gli organi dello stato siriano e, in senso più ampio, i Siriani, a ripristinare le infrastrutture, l’acqua e la fornitura di energia, gli ospedali e le scuole.

Nel frattempo, qualsiasi aiuto alla Siria deve essere fornito con l’approvazione formale da parte delle autorità legittime, e deve riguardare tutti i territori interessati senza precondizioni o finalità politiche.

Non potevamo certo ignorare un altro tema di vitale importanza non solo per la regione ma anche per il mondo intero: la questione del mantenimento dell’Accordo sul Nucleare Iraniano. Dopo il ritiro da parte degli Stati Uniti da questo fondamentale accordo, la parte iraniana ha dichiarato la sospensione di alcuni dei loro impegni volontari ai sensi dell’Accordo. Vorrei sottolineare che hanno sospeso solo i loro impegni volontari, ma che hanno evidenziato la loro disponibilità a tornare alla piena conformità secondo l’Accordo stesso.

Conferenza stampa a valle dei colloqui russo-tedeschi. La Cancelliera della Repubblica Federala di Germania Angela Merkel

La Russia e la Germania sostengono fermamente la prosecuzione dell’attuazione dell’Accordo. Gli Iraniani hanno diritto ad un sostegno da parte delle nazioni europee, che hanno assicurato di istituire uno speciale meccanismo finanziario, distinto dal dollaro USA, da utilizzare negli scambi commerciali con l’Iran. Lo strumento a sostegno degli scambi commerciali (INSTEX) deve finalmente iniziare a funzionare.

La Signora Merkel ed io abbiamo parlato in dettaglio in merito alla risoluzione della crisi interna in Ucraina. Condividiamo l’opinione che non ci siano alternative agli accordi di Minsk per normalizzare la situazione nel sud-est dell’Ucraina. È fondamentale che vengano attuati i punti concreti definiti durante le nostre recenti riunioni in formato Normandia.

Auspichiamo che la parte ucraina inizi ad attuare gli accordi in merito alla soluzione politica. L’estensione della legge sullo status speciale del Donbass è una buona mossa nella giusta direzione. Tuttavia, la legge non deve avere un limite di tempo, come previsto dagli accordi di Minsk.

Per concludere, vorrei sottolineare ancora una volta che durante i colloqui con la Cancelliera abbiamo affrontato in modo sostanziale e costruttivo molte questioni importanti relative alle relazioni Russia-Germania e alla stabilità e sicurezza in Medio Oriente e in tutto il mondo.

Voglio ringraziare la Cancelliera per l’importante lavoro che abbiamo fatto oggi.

Grazie per la vostra attenzione.

Cancelliera della Repubblica Federale di Germania, Angela Merkel: Anch’io voglio esprimere la mia gratitudine per questo invito a venire a Mosca e per aver potuto svolgere dei colloqui molto dettagliati e approfonditi su questioni bilaterali e internazionali.

Effettivamente, possiamo dire che, nonostante alcuni ostacoli come le sanzioni contro l’Ucraina, abbiamo relazioni economiche molto strette nei settori della scienza e dell’istruzione universitaria. Russia e Germania hanno contatti e cooperano, e interagiscono molto da vicino anche i cittadini dei nostri paesi. Questo è molto costruttivo.

Abbiamo, ovviamente, parlato anche del progetto Nord Stream. È stato recepito mediante la nuova legge europea. Dobbiamo completarlo. È gratificante che sia stato raggiunto un positivo accordo di cinque anni sul transito del gas in Ucraina.

Durante la conferenza stampa a valle dei colloqui russo-tedeschi

Abbiamo monitorato anche gli sviluppi sull’apertura del gasdotto Turk Stream. La Germania e altri paesi europei trarranno beneficio dal Nord Stream. Il Nord Stream 1 è in funzione, mentre il Nord Stream 2 deve ancora essere completato. Tutte le parti sono interessate a diversificare le forniture di gas, e continueranno a lavorare in questa direzione. Ma è comunque un progetto molto importante.

Abbiamo discusso anche dei conflitti internazionali.

Prima di tutto, vorrei parlare brevemente della Libia. Sono certa che ad Istanbul il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il presidente Vladimir Putin abbiano tenuto un incontro molto costruttivo. Gli sforzi per il cessate il fuoco sono stati intrapresi nel contesto di quel meeting. Nell’ambito del processo di Berlino potrebbe essere un passo in avanti tra i cinque paesi del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite con poteri di veto. Un documento ad alto livello è stato preparato con gli altri paesi.

Ora possiamo invitare tutti i partecipanti alla conferenza di Berlino che si terrà sotto l’egida delle Nazioni Unite. Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres e il rappresentante speciale delle Nazioni Unite [per la Libia] Ghassan Salame hanno la responsabilità particolare di questo processo. L’obiettivo finale è che i partiti della Libia vivano in un paese sovrano.

Non interferiremo con la sovranità della Libia, e quindi anche le parti in conflitto – Fayez al-Sarraj e Khalifa Haftar – saranno coinvolte in questo processo. Noi ci auguriamo che gli sforzi compiuti da Russia e Turchia abbiano successo. A breve saranno fatti gli inviti per la conferenza di Berlino.

Abbiamo anche discusso della Siria. Per quanto riguarda l’incontro, il presidente Erdogan e il presidente Putin hanno raggiunto risultati molto importanti. Sono lieta che la scorsa notte abbiano raggiunto un accordo sull’apertura di due corridoi umanitari da Idlib, dal momento che lì le persone hanno davvero bisogno di loro.

È soddisfacente che sia stato discusso anche un cessate il fuoco, poiché non esiste una soluzione militare per la Siria; una soluzione può essere trovata solo attraverso i colloqui, ed è ciò che stiamo auspicando. Pertanto, da parte nostra, chiediamo di creare un altro corridoio verso la Siria nord-orientale per gli aiuti umanitari. C’è la buona volontà a continuare i colloqui.

In secondo luogo, vogliamo portare avanti il ​​processo avviato da Geir Pedersen, inviato speciale delle Nazioni Unite per la Siria. Dobbiamo trovare una soluzione politica per creare le condizioni per la pace in Siria, in modo che le persone possano tornare alle loro case. Purtroppo, ci sono moltissime persone in questa condizione. Ci sono molti Siriani in Turchia, paese che si sta assumendo una grande responsabilità. Per facilitare il processo costituzionale, continueremo a collaborare con Turchia, Russia e Francia.

Chiaramente, abbiamo anche discusso dell’Iran. Conveniamo che sia necessario fare tutto il necessario per preservare l’Accordo sul nucleare. La Germania ritiene che non dovrebbero esserci armi nucleari in Iran, quindi utilizzeremo tutti i mezzi diplomatici disponibili per preservare questo accordo, che, anche se non è perfetto, prevede obblighi di tutte le parti.

Durante la conferenza stampa a valle dei colloqui russo-tedeschi

Vorrei aggiungere che 176 persone hanno perso la vita. Delle persone innocenti sono morte in un incidente aereo in Iran. Teheran ha annunciato che si è trattato di un grave errore e che i responsabili sono stati identificati e saranno chiamati a risponderne. A partire da ora, dovrebbero essere fatti degli accordi con i paesi di appartenenza dei cittadini morti nell’incidente aereo. Naturalmente, dobbiamo anche discutere le conseguenze di questa tragedia, che deve essere chiarita nella sua interezza. È una vera tragedia.

Faremo, quindi, del nostro meglio nelle relazioni con l’Iraq per combattere il terrorismo e ridurre il più possibile le tensioni nella regione.

Abbiamo anche parlato del Formato Normandia. A mio avviso, l’incontro di Parigi ha avuto successo solo in parte perché non siamo riusciti a risolvere tutti i problemi. Tuttavia, lo scorso anno c’è stato uno scambio di prigionieri. Adesso si stanno compiendo degli sforzi per arrivare ad un cessate il fuoco. Questo è un bene. Continueremo a lavorare perché siano garantiti dei progressi durante il prossimo incontro, in conformità con gli accordi di Minsk. Partiamo da questa base e dobbiamo continuare a lavorarci. Ci sono alcuni ostacoli, che non scompariranno dall’oggi al domani, ma siamo determinati a risolverli.

Nel complesso, abbiamo avuto una conversazione molto dettagliata, e un significativo scambio di opinioni. Spero che gli incontri tra Russia e Germania continuino con il coinvolgimento di altri paesi, in modo da poter dare una chance alle soluzioni diplomatiche e sostenere gli sforzi delle Nazioni Unite in tutti questi ambiti.

Domanda: Parlando della Libia, solo pochi giorni fa il presidente turco ha dichiarato che c’erano duemila cosiddetti mercenari della compagnia militare Wagner in Libia, cioè una compagnia militare russa privata.
La mia domanda è per lei, presidente Putin. Può confermare questo numero? In caso contrario, quanti mercenari russi del gruppo Wagner ci sono in Libia?

Vladimir Putin: Se lì ci sono dei cittadini russi, non rappresentano né gli interessi della Russia né ricevono finanziamenti dalla Russia. In generale, ci sono molti e diversi mercenari nella zona del conflitto, incluso, secondo le nostre informazioni, un numero considerevole di mercenari ricollocati dalla zona di Idlib in Siria alla zona di conflitto in Libia. Questo è un processo molto pericoloso.
Con Erdogan ne abbiamo discusso anche ieri. Dopo il nostro accordo, speriamo che si proceda dal presupposto che questi saranno anche adempiuti dalle parti in conflitto in Siria e che si interrompano le operazioni di combattimento. Contemporaneamente, sarà interrotta anche la ricollocazione di ulteriori contingenti di mercenari in Libia, anche dalla Siria.

Domanda: Buon pomeriggio. La mia domanda è per entrambi i leader.

Signor Presidente, non si possono non fare domande sul Nord Stream. Saremo in grado di costruirlo da soli in questa situazione delle sanzioni? Se lo facciamo, quanto tempo ci vorrà per completarlo?

Vorrei fare la stessa domanda alla Signora Merkel. Berlino aiuterà la Russia a costruire il Nord Stream in un modo o nell’altro? Esorta, per esempio, Washington a revocare le sanzioni relative a questo progetto, almeno per il fatto che è stato risolto il problema del transito del gas in Ucraina?

Vladimir Putin: Sì, saremo sicuramente in grado di completarlo da soli senza dover invitare partner stranieri. Il tempo è l’unica questione rilevante a tale proposito. Non c’è dubbio che il suo completamento sarà ritardato di alcuni mesi. Spero comunque davvero che questo lavoro venga completato entro la fine di quest’anno o nel primo trimestre del prossimo anno e che il gasdotto entri in funzione.

Durante la conferenza stampa a valle dei colloqui russo-tedeschi

Angela Merkel: Queste discussioni politiche si svolgono ovunque, ovviamente. Stiamo parlando di un progetto che è soprattutto un progetto economico, e quindi crediamo che sia un progetto opportuno. Le aziende coinvolte hanno più volte chiesto che venisse attuato.

Penso che il progetto possa essere realizzato nonostante le sanzioni statunitensi. Il presidente russo ha affermato che ci sarà un certo ritardo, ma che il progetto sarà ugualmente realizzato. Vorrei sottolineare ancora una volta che noi siamo convinti che, nonostante tutti gli ostacoli politici, le sanzioni extraterritoriali siano la strada sbagliata. Per questo motivo, continueremo a sostenere questo progetto come abbiamo fatto in passato. Ma, ripeto, questo è essenzialmente un progetto economico.

Domanda: Ho una domanda per la Signora Cancelliera. Sappiamo che in agenda aveva alcuni problemi urgenti, e ora abbiamo appreso che ci sono posizioni comuni su molte questioni, a volte contrarie a ciò che pensano gli Americani. Ciò significa che ci sarà una cooperazione più stretta tra Russia e UE, in contrasto verosimilmente con gli Stati Uniti?

Angela Merkel: Ho citato una questione su cui non la vediamo allo stesso modo con gli Americani, ma loro sono gli alleati con cui stiamo lavorando insieme su molti temi. Ma quando si tratta delle opinioni tedesche ed europee, noi stiamo sostenendo soprattutto i nostri interessi, come la Russia sostiene i propri, quindi dovremmo cercare interessi comuni nell’ambito di questo processo.

Malgrado alcuni ostacoli, abbiamo trovato degli interessi comuni nelle nostre relazioni bilaterali in merito all’Accordo sul nucleare iraniano. Abbiamo opinioni condivise e vedute diverse, ma una visita come questa è la cosa migliore. È meglio parlare l’uno con l’altro piuttosto che l’uno dell’altro, perché aiuta a capire gli argomenti della controparte.

Per quanto riguarda Libia, Siria e Iran, una cosa è chiara: le soluzioni militari sono valide solo per un certo periodo di tempo, mentre una soluzione definitiva può essere raggiunta solo attraverso la diplomazia.

Oggi abbiamo parlato di come trovare soluzioni diplomatiche. C’è una certa differenza di opinioni ma ci sono anche ambiti in cui siamo d’accordo.

Domanda: Ho una domanda per entrambi i leader. Se possibile, vorrei tornare sulla Libia, questione attualmente molto importante. La Signora Cancelliera ha citato l’imminente conferenza di Berlino sulla Libia. Quali sono gli obiettivi prefissati e quali i risultati, verosimilmente i migliori risultati, che sperate di ottenere in quell’occasione?

Conferenza stampa a valle dei colloqui russo-tedeschi. Con la Cancelliera della Repubblica Federale di Germania Angela Merkel.

Ho anche una domanda per il presidente russo. Presidente Putin, è possibile che ci sia un cessate il fuoco e che avvenga nell’arco temporale che ha concordato, considerando la reazione delle parti libiche al memorandum che avete firmato e agli accordi raggiunti durante la sua visita in Turchia?

Se possibile, vorrei fare una domanda più ampia sul Medio Oriente nel suo insieme, che, negli ultimi giorni, è stato protagonista sulla stampa internazionale; inoltre, l’ultimo aggravamento della situazione tra Iran e Stati Uniti ha persino portato alcune persone a temere che il mondo stesse per affrontare una nuova guerra. Quali misure si possono prendere per normalizzare in generale la situazione in Medio Oriente?

Vladimir Putin: Per quanto riguarda la situazione nel suo insieme, io spero davvero che non ci siano conflitti militari su larga scala. Possiamo vedere che lì è in corso una guerra con le cosiddette operazioni di combattimento a bassa intensità, ma sono comunque operazioni di combattimento, con persone che vengono uccise. Questo è un fatto. Bisogna davvero sperare che si evitino operazioni di combattimento su larga scala.

Se ciò dovesse accadere, sarebbe un disastro non solo per il Medio Oriente ma anche per il mondo nella sua totalità. Sappiamo a cosa porterà questo: porterà a nuovi e consistenti esodi dalle aree tradizionali in cui risiedono le persone, a nuovi flussi di rifugiati non solo in Europa ma anche in altre regioni.

Sarebbe anche un disastro umanitario. Nelle loro mani hanno un disastro religioso in aggiunta ad un disastro economico, perché porterà alla distruzione o a un serio danneggiamento dell’economia globale, dell’industria energetica globale.

Noi lo speriamo grazie agli sforzi congiunti e concertati: ci stiamo incontrando proprio per questo scopo, così come oggi ci siamo incontrati a Mosca con la Signora Cancelliera per discutere i nostri passi congiunti al fine di poter scongiurare degli sviluppi così negativi.

Per quanto riguarda il conflitto interno alla Siria e le possibili strade per la sua soluzione, io confido che oggi tra poche ore (di fatto tra cinque ore), come chiesto congiuntamente con il presidente della Turchia Erdogan, le parti in conflitto in Libia applichino il cessate il fuoco e interrompano le operazioni di combattimento. Successivamente, vorremmo avere ulteriori consultazioni con loro.

Come ho accennato durante i miei commenti, sosteniamo l’iniziativa della Cancelliera di tenere una conferenza delle Nazioni Unite a Berlino. Alcune cose devono ancora essere finalizzate ma penso che questo potrebbe essere il passo successivo e un ottimo passo nella giusta direzione, al fine di evitare gli sviluppi negativi che ho citato all’inizio.

Potremmo anche gettare le basi per una graduale soluzione pacifica del conflitto siriano attraverso misure politiche.

Angela Merkel: Sono molto felice che siamo riusciti a sapere dalla parte russa, che ha partecipato a tutti gli incontri preparatori in Germania, che presto saremo in grado di convocare la Conferenza di Berlino.

Ne discuteremo anche con gli altri potenziali partecipanti e speriamo che gli sforzi della parte russa, in particolare per quanto riguarda il cessate il fuoco in Libia, abbiano successo.

Abbiamo concordato di continuare ad avere stretti contatti in materia sia con la parte turca che all’interno dell’Unione Europea. Anche i ministri degli esteri europei hanno mantenuto stretti contatti; vi partecipano anche il ministro degli Esteri egiziano e i ministri degli esteri di altri paesi.

Sappiamo che tutto ciò sta avvenendo sotto l’egida delle Nazioni Unite, del Segretario generale delle Nazioni Unite e del suo rappresentante speciale Salamé. Intendiamo sostenere i loro sforzi. Questa conferenza può essere solo un punto di partenza di questo processo: la cosa più importante è che gli interessi libici abbiano la priorità. Nella fattispecie, il futuro della Libia. Si deve evitare una situazione in cui troppi paesi dall’esterno influenzino la situazione in Libia e mettano in secondo piano gli interessi libici.

Anche l’Unione Africana e i paesi africani stanno giocando un ruolo importante. Se guardiamo ai vicini della Libia, sono questi paesi vicini le prime vittime del terrorismo e dell’escalation di quest’area. Possiamo combatterlo e sarà più facile combatterlo, se la Libia avrà agenzie governative e statualità proprie. Questo è il nostro obiettivo e stiamo lavorando per raggiungerlo. Spero davvero che saremo in grado di fare progressi su questo fronte nei prossimi giorni o settimane.

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Pubblicato sul sito della Presidenza della Russia l’11 gennaio
Traduzione in italiano a cura di Elvia Politi per
Saker Italia.

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