Oggi, voglio ragionare su un argomento che non ho ancora trattato: la qualità delle forze armate ucraine.

Nella notte, due elicotteri ucraini, volando a un’altitudine davvero bassa e ad alta velocità, hanno attraversato il confine russo-ucraino e, in soli sei minuti di volo, si sono trovati davanti a una struttura di stoccaggio del combustibile vicino alla città russa di Belgorod. Entrambi hanno sparato, uno ha mancato l’obbiettivo ma il secondo l’ha centrato perfettamente e l’intera struttura ha preso fuoco. Non è stata una cosa grossa, il fuoco è stato controllato, tuttavia una molto imbarazzante sì 🙁

Un altro caso: nella notte dell’altro ieri un gruppo di cinque elicotteri ucraini hanno preso il volo da Nikolaev, hanno volato a sette metri dalle onde e sono atterrati a Mariupol. La loro missione era di evacuare la leadership delle forze Azov ancora nascoste nell’impianto industriale Azovstal. Dopo essere decollati, due sono stati abbattuti ma altri tre sono volati via, forse spariti poi nelle acque al largo della costa (non è chiaro mentre scrivo).

Perché considero questi due eventi molto indicativi?

Perché dimostrano che i soldati ucraini hanno UN SACCO di coraggio MOLTO REALE. Non solo questo, in entrambe le operazioni, c’è voluto molta e attenta pianificazione per prepararle. Perciò non sono solo coraggiosi, sono anche INTELLIGENTI.

Sì, la Volkssturm è una barzelletta, ma non l’intero corpo militare ucraino e, sicuramente, non i nazisti del “battaglione” Azov (in realtà non è un battaglione, piuttosto un reggimento o una piccola brigata, ma sparsa in settori chiave delle difese ucraine). Perché è così importante rendersene conto?

Perché un’ENORME battaglia si sta preparando in Donbass.

Un veloce promemoria:

Mentre nessuno sa la vera dimensione delle forze ucraine circondate in Donbass, molti osservatori la stimano in 60-80 mila soldati. Loro sono MOLTO ben armati, grazie ai sette anni di massicce spedizioni di armi dall’Impero delle Bugie. Le loro difese sono molto solide, le stanno preparando da tutto questo tempo. Inoltre, secondo alcuni rapporti gli ucraini stanno cercando di inviare un’altra forza militare importante dall’Ucraina centrale per rinforzare le loro truppe in Donbass, o per aiutarle a sfuggire dal calderone in cui sono racchiuse.

Dall’altra parte, nessuno sa neanche quante forze russe/LDNR si stiano concentrando attorno al Donbass. Ci sono rapporti di “immense” colonne di forze russe in movimento verso il Donbass, incluse alcune delle forze russe schierate vicino a Kiev allo scopo di inchiodare le truppe ucraine e tenerle lontano dal Donbass.

La stessa finta è stata usata dalla Flotta del Mar Nero al largo della costa di Odessa.

Ci sono due modi per controllare una strada: si può stare sulla strada, piazzare un blocco stradale, forse stendere delle mine, stando su quella strada proprio fisicamente. Oppure si può controllarla da lontano, senza passeggiarci sopra, ma essendo in grado di sparare (fucili, lanciagranate, artiglieria, supporto aereo) a qualsiasi veicolo che viaggi su quella strada. L’ “accerchiamento” russo delle forze ucraine in Donbass, costituito da due piccoli calderoni bloccati entrambi in un calderone più grande, utilizza un mix delle due tecniche. In altre parole, gli ucraini hanno sempre *qualche* possibilità di muoversi sul terreno. Ma solo con un rischio MOLTO alto. Considerate che il Donbass è un terreno quasi piatto e che i russi hanno la superiorità aerea. Ma, con abbastanza fortuna, immensi coraggio e determinazione, alcuni veicoli di trasporto truppe o automobili possono tentare di uscire, o i rifornimenti entrare. Vediamo queste due opzioni.

Uscirne fuori: può essere ancora fattibile, con un sacco di fortuna e per POCHI veicoli. Ma per la stragrande maggioranza delle forze ucraine in Donbass, questa non è una possibilità. Non mancano solo di combustibile, ma qualsiasi grande assembramento di forze attirerebbe subito l’attenzione dei russi (che potrebbe non essere il caso di un’automobile con quattro passeggeri nel buio della notte, viaggiando a piena velocità) e porterebbe a incursioni immediate.

Entrarvi dentro: in tal caso, gli ucraini dovrebbero ancora avere il combustibile (senza, neanche proverebbero ad entrare, ma è questo che stanno apparentemente tentando di fare), ma il problema è che è impossibile nascondere qualsiasi forza significativa ai russi, che potrebbero usare l’artiglieria a lungo raggio e il supporto aereo per distruggere una tale forza. Io dubito davvero che una qualsiasi unità ucraina possa entrare nel Donbass.

Eppure.

La propaganda ucraina è oltre il ridicolo, ma NON dobbiamo credere che se i propagandisti ucraini sono dei pagliacci, lo stesso siano i soldati ucraini. È un fatto che gli ucraini non abbiano mai avuto l’iniziativa, e non ce l’hanno neanche ora, e che tutti i loro contrattacchi, incluso il raid aereo a Belgorod, hanno avuto solo limitati effetti locali. Ma questo non vuol dire che non combatteranno con forza per salvarsi la vita, perfino se circondati, perfino senza copertura aerea, senza possibilità di rotazione delle forze e senza abbastanza combustibile da impegnarsi in una guerra di manovra.

Questa è come appare la mappa dell’area delle operazioni odierne:

  • Il cerchio giallo racchiude grossolanamente l’area in cui sarà deciso il risultato di questa battaglia.
  • La freccia nera piccola rappresenta il probabile tentativo ucraino d’inviare rinforzi.
  • La freccia nera grande rappresenta il movimento delle truppe russe da Kiev verso il Donbass.

Parlando di mappe: pur mostrando più o meno la realtà militare sul terreno, non mostrano allo stesso modo le realtà politiche. In verità ci sono tante città e paesi bloccati/circondati dalle forze russe, ma che sono sempre guidati dalle “vecchie” autorità naziste. Sì, i russi potrebbero entrarvi dentro e denazificare queste città e paesi manu militari, ma ci vorrebbe tempo, causerebbe vittime da entrambe le parti e rovinerebbe l’infrastruttura civile. E i russi non vogliono sicuramente, diciamo, trasformare Kharkov in una seconda Mariupol.

[Nota a latere: alcuni di voi potrebbero aver sentito quella fandonia sui russi che “stanno finendo le munizioni”, giusto? Bene, i locali residenti vicino alle posizioni ucraine nel Donbass raccontano che per tre giorni l’artiglieria russa ha bombardato le posizioni ucraine senza fermarsi. In realtà, chiunque abbia studiato i militari sovietici e, poi, quelli russi, sa che, con l’eccezione di alcuni moderni sistemi appena schierati, la Russia ha grandi depositi di munizioni. In effetti, quando i russi preparano un’offensiva militare, il consumo di munizioni, di POL [benzina, nafta, lubrificanti ] e di ogni altra forma di logistica necessaria è calcolato attentamente. Altrimenti non viene dato l’ordine d’attacco. E, con poche eccezioni, il tipo di equipaggiamento e di forniture che i russi stanno usando in Ucraina è sia moderno che abbondante. Fra l’altro, ci sono segnali che le forze ucraine stiano finendo le munizioni, la maggior parte del loro bombardamento è diretto verso le città delle LDNR e provoca un mucchio di vittime e feriti ogni giorno].

Un’opzione possibile potrebbe essere di avvertire le autorità naziste che, pur non invadendo i loro abitati, i militari russi possono usare le loro forze speciali e mezzi per bersagliare “solo” quelle autorità naziste. Sì, i nazisti potrebbero stendere delle trappole come, diciamo, lasciare il cellulare di un leader nazista proprio sul tetto di un asilo, per cui i servizi d’intelligence russi dovrebbero fare una grande preparazione e pianificazione accurate, oppure minacciare soltanto e aspettare che i nazisti vadano fuori di testa nel domandarsi dove cadrà il missile promesso.

Tutto ciò significa quanto segue:

  • I russi devono prendere gli ucraini molto più sul serio, e se ciò significa avere aerei di allerta precoce e intercettori in pattuglia aerea da combattimento 24 ore su 24, 7 giorni su 7, allora è quello che dovrebbero fare. Un paio di MiG-31BM in pattuglia ad alta quota costante sopra l’Ucraina centrale sarebbe un buon inizio.
  • Anche se il risultato non è in dubbio, i russi devono stare molto attenti, e presumere che gli ucraini combatteranno con abilità e coraggio.
  • Non mi piace fare pronostici, tanto meno quelli legati al tempo, ma penso che dobbiamo prepararci per una battaglia importante che durerà diverse settimane, forse anche un mese.
  • Dobbiamo presumere che le operazioni psicologiche dell’Impero delle Bugie andranno in modalità di attacco completo, e poiché sarà molto difficile dare un senso a ciò che accadrà, dobbiamo prepararci per un attacco importante alle nostre menti.
  • Una volta che quella forza ucraina nel Donbass sarà sconfitta, ciò significherà sostanzialmente la fine della 2° fase di questa operazione militare speciale (SMO), gli ucraini migliori e più capaci di combattere saranno scomparsi, e inizierà una 3° fase, probabilmente con un attacco alle regioni di Nikolaev e Odessa.

Tuttavia, dobbiamo ricordare che tutte le guerre sono di natura politica, e che anche se il “quadrante del dolore” militare è piuttosto alto per gli ucraini, le operazioni psicologiche statunitensi stanno ancora dicendo agli ucraini che stanno vincendo, e presto i primi carri armati ucraini entreranno a Mosca. La caduta de facto di Mariupol (come dimostrano i disperati tentativi di evacuare i dirigenti dell’Azov in elicottero) è già un duro colpo per la narrativa ucraina. Ma questo colpo impallidisce rispetto a ciò che accadrà quando le migliori forze dell’Ucraina scompariranno semplicemente dalle mappe del Donbass. A quel punto, nessuna quantità di aria fritta, grandi dichiarazioni o altre bugie farà la differenza – una sconfitta del genere è impossibile da nascondere, farà notizia.

Inoltre, dobbiamo tenere sempre presente un’altra cosa: mentre nel combattimento reale i russi stanno affrontando gli ucraini, nella guerra stessa la Russia non sta combattendo i nazisti a Kiev, ma gli USA/NATO/UE e i loro stati vassalli. È anche certo che l’amministrazione “Biden” non vuole la pace ma, invece, vuole che la guerra duri il più a lungo possibile e distrugga quanta più popolazione ucraina e infrastrutture civili possibile. E, naturalmente, i russi non stanno negoziando con i nazisti, stanno negoziando con lo Zio Shmuel tramite i nazisti. Grande differenza. In questo momento, alcuni ucraini potrebbero essere disposti a guardare alla realtà e ad arrendersi solo per salvare vite umane e le infrastrutture ucraine. Ma sanno che i nazisti li ucciderebbero o rapirebbero i loro familiari (com’è successo a un sindaco ucraino). E questi nazisti prendono ordini solo da molti “consiglieri” occidentali a Kiev che dicono loro “combatti fino all’ultimo soldato, poi ti evacueremo”.

Si potrebbe dire che gli ucronazisti più accaniti si comportano come hanno fatto i commissari politici durante la Guerra Civile Russa.

I russi hanno combattuto la prima fase dell’SMO con una forza che è stata deliberatamente mantenuta più piccola della forza ucraina avversaria. Ma contro una forza d’élite ucraina profondamente radicata in difese pesantemente fortificate, la Russia dovrà fare una combinazione di due cose: più uomini e più potenza di fuoco. E, a detta di tutti, sembra essere esattamente ciò per cui si stanno preparando.

Come molti altri hanno già sottolineato, le possibilità di un attacco sotto falsa bandiera sono estremamente alte, molto probabilmente un attacco chimico, forse a Kiev o Kharkov. Un tale attacco, sebbene falso, si tradurrà nei soliti isterismi dell’Impero delle Bugie, quindi dobbiamo tutti prepararci anche per questo.

L’Impero delle Bugie è così disperato ora, che le operazioni psicologiche statunitensi affermano che i generali russi hanno paura di dire a Putin l’ ”orribile verità”, e che Shoigu sta preparando un colpo di Stato contro Putin. In questo momento, gli ucronazisti affermano che i russi sono in fuga, ma anche il Pentagono americano ammette che le forze allontanate da Kiev si stanno solo riorganizzando.

Ricordate, nella guerra di manovra non “mantieni il terreno” più di quanto fai nella guerra navale, ed è su questo che si basava la prima fase della SMO. Ma nel Donbass, tenere il terreno diventerà molto più importante, e poiché entrambe le parti sono molto abili e coraggiose, NON aspettatevi grandi movimenti sulla mappa. Piuttosto, aspettatevi diverse settimane di “schiacciamento” molto severo delle difese ucraine seguite da movimenti lenti e deliberati, per lo più a breve distanza, da poche centinaia di metri a pochi chilometri.

Spero che quanto sopra possa essere utile una volta che la seconda fase sarà completamente avviata.

Un’altra cosa: gli aiuti militari occidentali all’Ucraina. La maggior parte è in Polonia. È vero, ci sono MOLTE attrezzature occidentali trovate a Mariupol o nel Donbass, ma quella roba è stata introdotta molto tempo fa. Basta guardare la mappa, guardare dove si trova il confine polacco-ucraino, e poi guardare dove si trova il cerchio giallo. Per fare la differenza, i sistemi d’arma occidentali devono attraversare l’intera Ucraina ed entrare in un’area altamente contesa e pericolosa. Come può essere effettuata una tale consegna? Tre opzioni:

  • Strada
  • Treno
  • Aria

In tutti e tre i casi, se la forza è piccola, diciamo alcune auto riempite di MANPAD, c’è la possibilità di farcela, anche se una piccola “consegna” del genere sarebbe incredibilmente pericolosa. Ma gli ucraini ora hanno DIMOSTRATO che possono essere molto duri e molto intelligenti. Ma tali piccoli rinforzi non faranno alcuna differenza. Ora una forza più grande potrebbe, ma sarebbe immediatamente rilevata e attaccata dalle armi russe, dal supporto aereo ravvicinato e dall’artiglieria a lungo raggio. Perciò tutta queste chiacchiere sull’invio di armi agli ucraini sono davvero un mucchio di stronzate. Sono solo notizie false e irrilevanti.

Finora i russi, tale possibilità, non l’hanno considerata come rilevante, da qui il fatto che non hanno fatto saltare in aria alcun ponte, minato a distanza nessuna strada o distrutto alcun binario ferroviario (di cui sono a conoscenza). Ma se il rischio di rinforzi significativi dall’Ucraina occidentale diventerà una vera minaccia, potete stare certi che i russi faranno tutto quanto detto, soprattutto perché ci sono pochissime città e civili in alcune parti di questa pista verso est.

Finora la politica russa è consistita nel lasciare che le forze (segrete) della NATO si radunassero in un’area di raccolta, e solo allora colpirle duramente. Questa è una strategia molto efficace che le forze della NATO non hanno trovato modo di contrastare (se non altro perché le difese aeree della NATO sono uno scherzo, anche contro missili trans-sonici e subsonici e droni).

Infine, gli ucraini non hanno più alcuna forza aerea, né marina, ma hanno dimostrato di poter ancora usare elicotteri che volano molto bassi e veloci, soprattutto di notte, quando gli operatori della difesa aerea potrebbero scambiarli per un elicottero russo (il fuoco amico è sempre un grave rischio in guerra). A proposito: un elicottero è un bersaglio difficile, non solo vola molto basso, può volare sia veloce (diciamo per evitare un MANPAD) che molto lento, per nascondersi da caccia e intercettori. Un elicottero che si muove lentamente e che vola a bassa quota è un obiettivo difficile per il radar degli aerei da combattimento e il sistema di ricerca e tracciamento a infrarossi. Un terreno collinare o montuoso rende il rilevamento ancora più difficile.

Gli elicotteri d’attacco russi hanno tutti capacità aria-aria, sia con cannoni che con missili, e quindi possono essere usati in modo molto efficace contro gli elicotteri ucraini (che sono un’intera generazione dietro i moderni elicotteri russi) ma devi averli pronti e devi farli volare sotto copertura aerea. Perciò è fattibile, ci vuole solo tempo.

 

Conclusione

La prima fase, la guerra di pura manovra, è finita ed è stato un successo militare.

Politicamente, è stata abbastanza vicina al fallimento, non solo le operazioni psicologiche dell’Impero delle Bugie hanno completamente schiacciato gli sforzi di contro-propaganda russi, piuttosto goffi e primitivi, ma i russi non si sono nemmeno resi conto che non potevano contare sulle autorità civili locali perché semplicemente facessero il loro lavoro sotto una nuova bandiera.

Il che significa che la Russia non è riuscita a denazificare adeguatamente neanche i paesi e le città che si trovavano nella profondità delle retrovie russe. Ora quell’errore di calcolo dovrà essere risolto nel modo più duro: con più uomini e più potenza di fuoco.

La fase due di questa guerra sarà la liquidazione del calderone del Donbass e deciderà l’esito di questa guerra (non che questo esito sia mai stato messo in dubbio).

A titolo personale, aggiungerò solo che il mese scorso mi ha convinto che la Russia NON dovrebbe occupare permanentemente dell’Ucraina più delle LDNR “complete” e l’intera costa ucraina del Mar Nero. Ma nemmeno può lasciare un’Ucraina che rimanesse una piastra di Petri per le tossine naziste, quindi mi sembra che la soluzione ottimale sarebbe una disgregazione del paese in diversi stati successori: neutrali, con solo forze di polizia e armi leggere, e con una chiara comprensione che la Russia ha i mezzi per intervenire militarmente in qualsiasi momento qualora gli stati successori tentassero di violare il loro status neutrale, disarmato e denazificato.

Succederà?

Non lo so, Putin mi ha già sorpreso due volte con operazioni molto rischiose che avrei sconsigliato (Siria e quella “grande” SMO al posto di una “piccola” liberazione delle “sole” LDNR). Considerando che la Russia ha utilizzato solo una piccola parte delle sue forze armate, è impossibile per me prevedere cosa decideranno Putin e lo Stato Maggiore russo al termine della seconda fase di questo SMO.

Infine, mi prenderò i prossimi due giorni di riposo, salvo alcuni importanti sviluppi, ovviamente.

Perciò ci vediamo lunedì, a Dio piacendo.

The Saker

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 Articolo del Saker pubblicato su The Saker il 1° aprile 2022
Traduzione in italiano di Raffaele Ucci e Fabio_san per SakerItalia

[le note in questo formato sono dei traduttori]

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