L’America Latina si sta trasformando nel giardino di casa di Washington e, come effetto collaterale, sta tornando verso il fascismo, esattamente, se non peggio, com’era avvenuto negli anni Sessanta, Settanta e Ottanta nell’ambito del Plan Condor, il programma gestito dalla CIA. Molti chiamano l’attuale spostamento verso destra il Piano Condor2, e probabilmente non sono lontani dalla verità. Tutto è ideato da Washington, ovvero dalla CIA, ma in un modo più rigoroso e sofisticato rispetto al Piano Condor e a quanto avvenuto 40-50 anni fa. Anche se è triste ammetterlo, dopo tutti i risultati raggiunti dall’America Latina con Hugo Chavez, Fidel Castro, Rafael Correa, Evo Morales, Lula, the Kirchners, José Mujica, Michelle Bachelet. Più dell’80% della popolazione dell’America Latina ha vissuto per circa 25-20 anni sotto governi democraticamente eletti di sinistra e molto progressisti. In meno di tre anni, la rotta è cambiata repentinamente.

L’America Latina è stata per circa venti anni l’unica porzione del mondo occidentale in grado di sottrarsi alle grinfie dell’impero. Adesso è di nuovo vittima del potere diabolico dei soldi, della corruzione e dell’avidità. I sudamericani hanno tradito i propri principi. Lo hanno fatto di nuovo. Gli esseri umani sono oggi, come in passato, schiavi delle inossidabili forze della produzione dell’avidità dell’ego. Sembra che, alla fine, l’ego e l’avidità prevarranno sempre sulle forze della luce, del bene, della pace e dell’armonia. Per questo motivo la Banca Mondiale definisce la corruzione il pericolo più grande per lo sviluppo. Per sviluppo qui si intende sviluppo economico; per me significa sviluppo consapevole. Questa volta hanno usato le campagne elettorali truccate e le elezioni comprate come cavallo di Troia; Washington ha provocato i colpi di Stato che in Brasile hanno portato al potere il Presidente Temer senza passare per le elezioni, un preludio di quanto di peggio sarebbe accaduto successivamente: il fascista, misogino, razzista e militare fai da te Jair Bolsonaro.

Le elezioni presidenziali argentine del 2015 hanno portato ad una vittoria sapientemente confezionata da Washington per Maurizio Macri, amico e un tempo socio in affare di Donald Trump. Le elezioni erano state manipolate tramite il machiavellico Cambridge Analytica, uno strumento usato per truffare gli elettori per mezzo di messaggi personalizzati diffusi tramite i social media, inducendoli a credere ad ogni sorta di menzogna sui candidati. Gli elettori sono stati colti di sorpresa quando l’avversario di Macri, il candidato di sinistra del Fronte Peronista per la Vittoria è stato sconfitto anche se dato per favorito nei sondaggi.

Oggi Macri ha adottato un’agenda economica di taglio fascista, ha indebitato il Paese con le misure di austerità del FMI, ha causato l’aumento della disoccupazione e della povertà che prima delle elezioni si attestava al 12%, e ha raggiunto il 40% nel 2018. Sta conducendo l’Argentina verso uno scenario già visto negli anni Ottanta e, soprattutto, negli anni Novanta, quando sotto la pressione degli USA, del FMI e della Banca Mondiale, il Paese aveva dovuto adottare il dollaro come valuta, o meglio, si era concesso all’Argentina di mantenere il Peso ma questa valuta era stata agganciata al Dollaro con un cambio uno a uno. Ufficialmente questa decisione criminale, in termini economici, (imporre l’uso di una valuta di un altro Stato non è solo folle, ma anche totalmente criminale), aveva il fine di bloccare un’inflazione fuori controllo – risultato che fu temporaneamente raggiunto ma con gravi conseguenze per i lavoratori, per i quali i beni di uso comune erano diventati inaccessibili.

Il disastro era stato programmato. E il collasso dell’Argentina di verificò tra il 2000 e il 2001. Infine, nel gennaio 2002, il Presidente Eduardo Duhalde pose fine alla famigerata parità tra Peso e Dollaro. Il peso inizialmente perse il 40%, poi il 70% del valore e gradualmente si stabilizzò rispetto ad altre valute internazionali come l’Euro, lo Yen giapponese e lo Yuan cinese. Infine, grazie alla ripresa della valuta, l’economia argentina iniziò a crescere e si riprese rapidamente. Forse troppo rapidamente per il bene dell’Argentina.

L’economia si sviluppò considerevolmente sotto i governi di sinistra democraticamente eletti di Kirchner. Non solo l’economia crebbe velocemente, ma anche in modo largamente “distributivo”, ovvero con una riduzione della povertà che, secondo le stime, colpiva i 2/3 della popolazione del 2001 ed era scesa fino al 12% nel 2015, proprio un mese prima che Macri fosse catapultato in servizio grazie a Washington e Cambridge Analytica. L’Argentina è tornata ad essere un Paese ricco, e la si può mungere e spremere tramite il settore bancario e le multinazionali, con la protezione delle tre nuove basi militari aperte nelle province di Neuquen, Misiones e Tierra del Fuego. Inizialmente saranno sotto il comando statunitense, ma molto probabilmente saranno convertite in basi NATO. La NATO è già presente in Colombia e potrebbe presto estendersi nel Brasile di Bolsonaro.

Ci si potrebbe chiedere quale sia il motivo della presenza NATO in Sudamerica. Ma la risposta non è importante. L’impero si avvale di qualsiasi mezzo che serva allo scopo. Non esistono regole, etica, leggi: tutto vale nel neoliberismo. La NATO è destinata a diventare una forza militare di attacco sotto il controllo di Washington, e la dirigenza dei pochi “illuminati” che reggono le fila da dietro il sipario, stando nell’ombra.

Macri ha inaugurato l’era nel neofascimo in America Latina. Il Sudamerica ha faticato per 15-20 anni per rendersi indipendente dai signori del neoliberismo del Nord, mentre ora è stato riassorbito nella sfera di influenza delle élite del Nord, si è trasformata di nuovo il giardino di casa dell’impero. Purtroppo è ciò che è in larga misura diventata: un semplice cortile di Washington.

La dittatura di destra imposta da Washington all’Argentina era stata preceduta, nel 2012, dal colpo di Stato parlamentare in Paraguay che, nell’Aprile 2013, aveva portato al potere Horacio Cartes, membro del partito di estrema destra Colorado, che era stato, tra l’altro, il partito di Alfredo Stroessner, il dittatore militare fascista che aveva governato il Paraguay dal 1954 al 1989.

In Cile, l’11 Settembre 1973, un socialista democraticamente eletto, Salvador Allende, fu deposto con un’azione guidata dalla CIA, a seguito della quale un brutale dittatore militare, Augusto Pinochet, prese il potere e lo detenne per quasi 30 anni. Dopo una breve rinascita di governi di centro e di sinistra, il Cile, nel dicembre 2017, è tornato nelle mani della destra neoliberalista sotto Sebastian Piñera, un ex collega di Pinochet. Circondato dai suoi amici neoliberisti e con la complicità di Argentina, Colombia, Brasile, Peru e persino dell’Ecuador, di certo si sposterà verso un’economia neoliberista di estrema destra compiacendo così le banche di Washington e gli strumenti di queste, ovvero il FMI e la Banca Mondiale.

Il fascismo è in marcia. E questo accade nonostante il fatto che il 99.99% della popolazione, non solo dell’America Latina ma di tutto il mondo, non vuole avere nulla a che fare con il fascismo. Dove sta l’imbroglio? Perché nessuno sta studiando la truffa e il raggiro in Brasile, Argentina, Cile, Peru e Colombia per rendere noti i risultati a tutti?
Intanto abbiamo scoperto del Cambridge e dell’Oxford Analytica (CA & OA) e di come questi strumenti operano per influenzare l’elettorato. Loro stessi alla fine hanno ammesso di ricorrere a mezzi che influenzano gli elettori con menzogne e rubando o comprando dati dai social media, soprattutto da Facebook; milioni e milioni di dati personali sono stati usati per colpire informaticamente determinati gruppi o persone, bombardandoli con bugie volte a promuovere o denigrare questo o quel candidato.

Questo è esattamente ciò che è accaduto in Brasile. Una settimana prima delle elezioni tenutesi il 28 Ottobre, Fernando Addad (PT) aveva lanciato un’indagine contro la campagna di Bolsonaro proprio per questo motivo. Ovviamente non si è mosso nulla. I giudici, i tribunali e gli avvocati sono sotto il controllo del governo di destra del non eletto Temer, che aveva preso il potere tramite uno spietato colpo di Stato diretto dall’estero, con false accuse contro Dilma Roussef che era stata democraticamente eletta.

E ora qualcuno sta indagando sugli avvenimenti brasiliani che hanno portato il soldatino Jair Bolsonaro al potere? La sinistra è morta? Gettata per sempre nell’oblio? Com’è possibile? Con tutti gli esempi che ci sono nel mondo, e non da ultimo nella confinante Argentina, come possono i brasiliani essere così ciechi e palesemente ingenui da non capire che, instaurando un sistema criminale legalizzato, il paese sta prendendo la strada che li condurrà verso la caduta e, infine, che si stanno scavando la fossa con le proprie mani?

Sin dal primo giorno gli Stati Uniti fanno affidamento su Bolsonaro per accerchiare il Venezuela insieme alla Colombia. ll Presidente Trump ha già manifestato l’intenzione di voler collaborare con il nuovo governo di Bolsonaro per quanto riguarda “il commercio, l’esercito e altro”. Bolsonaro ha già incontrato Mike Pompeo, il Segretario di Stato agli Affari Esteri, il quale gli ha confidato che la situazione in Venezuela è una “priorità” per il Brasile. Eccovi serviti: Washington detta l’agenda di politica estera ai leader di altri Stati. E Bolsonaro obbedirà, non ci sono dubbi.

Svegliati, SINISTRA” Non solo in America Latina ma in tutto il mondo.

Oggi i principale social media hanno imparato i trucchi e hanno perfezionato i Cambridge e gli Oxford Analytica; e lo fanno incessantemente. Hanno tutti i soldi del mondo per pagare queste campagne di falsità e imbrogli, sono di proprietà delle élite militari e finanziarie, della CIA, MI6/5, Mossad; appartengono e sono gestite dal neoliberismo fascista che si sta diffondendo in tutto il mondo. Le ricche élite hanno accesso a tutte le risorse economiche, e finanziano i governi tanto negli USA così come in Europa; il debito non rappresenta un problema per loro, almeno finché “si comportano bene”.

Sì, l’attenzione è rivolta al comportamento. In tutta Europa ci sono tendenze dittatoriali, specialmente nella Commissione Europea (EC), un organo non eletto, che prende decisioni su tutte le questioni importanti. Il governo euroscettico dei Cinque Stelle ha presentato il budget per il 2019 a Bruxelles. Non solo il governo è stato rimproverato e ripreso per aver sforato il budget con un deficit che sfora il 3%, margine imposto dalla UE, ma ha dovuto presentarne uno nuovo entro tre settimane. Questo è il trattamento che riceve un governo che non si comporta bene nella UE. Che manifestazione di autoritarismo rispetto a un governo sovrano. E la “sovranità” è, si vanta l’Europa, la chiave per la coesione dell’Unione Europea.

D’altro canto, la Francia infrange da anni la (tristemente) nota regola del 3%. E lo farà anche per il 2019. In questo caso, invece, la Francia ha ricevuto una nota amichevole che chiede se può, per favore, rivedere il bilancio per l’anno prossimo. Nessun rimprovero. Non si rimprovera un rampollo dei Rothchild. Doppie misure, corruzione e nepotismo sono alcune delle caratteristiche del fascismo. Sta crescendo ovunque in Occidente. Ha acquisito una vita autonoma. E gli eserciti sono pronti. Ovunque. Se solo gli eserciti si svegliassero per prendere le parti del popolo anziché quelle dell’etile al potere, che li tratta come schiavi. Gli eserciti sono parte del popolo, appartengono alla gente comune ma alla fine vengono trattati come bassa manovalanza: vengono torturati e uccisi quando non servono più, o quando non si comportano come richiesto dai neofascisti conservatori.

Così, cari soldati e soldatesse, perché non evitiamo questo rischio prendendo le parti del popolo sin dall’inizio? L’intero sistema fasullo e criminale collasserebbe senza la protezione della polizia e dell’esercito. Voi, cari Uomini e Donne che costituite la Polizia e l’Esercito, voi avete il potete e l’obbligo morale di stare dalla parte del popolo anziché difendere le spietate élite e i governi criminale di Macri, Bolsonaro, Piñera, Duque, May, Merkel e di molti altri della stessa pasta.

Uno dei primi segnali di quanto sarebbe accaduto un tutta l’America Latina e si sarebbe diffuso in tutto l’Occidente, fu la “falsa elezione” di Macri nel 2015 in Argentina. Alcuni di noi lo notarono e ne scrissero. Ci ignorano, alcuni ci derisero persino. Ci dissero che non avevamo capito i processi democratici. Sì, certo. Intanto la tendenza verso destra, verso uno stato di emergenza permanente, una Legge Marziale de facto, è diventata irreversibile. La Francia ha incorporato lo Stato di Emergenza permanente nella Costituzione. Poliziotti armati e militari sono una presenza costante in tutta Parigi e nei centri urbani della Francia.

Ci sono solo poche eccezioni in America Latina, anzi, nel mondo occidentale.

Dobbiamo fare tutto il possibile per salvarle dal bulldozer del fascismo.

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Articolo di Peter Koenig pubblicato su The Saker il 30 ottobre 2018
Traduzione in italiano a cura di Maria Luisa Sangalli per SakerItalia

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