Lo stato delle relazioni tra Italia e Russia è «eccellente»: lo afferma il premier Conte ricevendo a Roma il presidente Putin. Il messaggio è tranquillizzante, anzi soporifero nei confronti dell’opinione pubblica. Ci si limita, fondamentalmente, allo stato delle relazioni economiche.
La Russia, dove operano 500 aziende italiane, è il quinto mercato extra-europeo per il nostro export, e fornisce il 35% del fabbisogno italiano di gas naturale. L’interscambio – precisa Putin – è stato di 27 miliardi di dollari nel 2018, ma nel 2013 ammontava a 54 miliardi. Si è quindi dimezzato a causa di quello che Conte definisce il «deterioramento delle relazioni tra Russia e Unione Europea che ha portato alle sanzioni europee» (in realtà decise a Washington).
Nonostante ciò vi è tra i due paesi una «intensa relazione a tutti i livelli». Toni rassicuranti che ricalcano quelli della visita di Conte a Mosca nel 2018 e del premier Renzi a San Pietroburgo nel 2016, quando aveva garantito che «la parola guerra fredda è fuori dalla storia e dalla realtà». Prosegue così la sceneggiata.
Nelle relazioni con la Russia, Conte (come Renzi nel 2016) si presenta unicamente nelle vesti di capo di governo di un paese dell’Unione Europea, nascondendo dietro le quinte l’appartenenza dell’Italia alla Nato sotto comando degli Stati uniti, considerati «alleato privilegiato». Al tavolo Italia-Russia continua quindi a sedere, quale convitato di pietra, l’«alleato privilegiato» sulla cui scia si colloca l’Italia.
Il governo Conte dichiara «eccellente» lo stato delle relazioni con la Russia quando, appena una settimana prima in sede Nato, ha accusato di nuovo la Russia di aver violato il Trattato Inf (in base alle «prove» fornite da Washington), accodandosi alla decisione Usa di affossare il Trattato per schierare in Europa nuovi missili nucleari a raggio intermedio puntati sulla Russia.
Il 3 luglio, il giorno prima della visita di Putin in Italia, è stata pubblicata a Mosca la legge da lui firmata che sospende la partecipazione russa al Trattato: una mossa preventiva prima che Washington ne esca definitivamete il 2 agosto.
- Lo stesso Putin ha avvertito che, se gli Usa schiereranno nuove armi nucleari in Europa a ridosso della Russia, questa punterà i suoi missili sulle zone in cui sono dislocate.
- È così avvertita anche l’Italia, che si prepara a ospitare dal 2020 le nuove bombe nucleari B61-12 a disposizione anche dell’aeronautica italiana sotto comando Usa.
- Una settimana prima della conferma dell’«eccellente» stato delle relazioni con la Russia, il governo Conte ha confermato la partecipazione italiana alla forza Nato sotto comando Usa di 30 navi da guerra, 30 battaglioni e 30 squadre aeree dispiegabili entro 30 giorni in Europa contro la Russia a partire dal 2020.
- Sempre in funzione anti-Russia navi italiane partecipano a esercitazioni Nato di guerra sottomarina; forze meccanizzate italiane fanno parte del Gruppo di battaglia Nato in Lettonia, e la Brigata corazzata Ariete si è esercitata due settimane fa in Polonia, mentre caccia italiani Eurofighter Typhoon vengono schierati in Romania e Lettonia.
Tutto ciò conferma che la politica estera e militare dell’Italia viene decisa non a Roma ma a Washington, in barba al «sovranismo» attribuito all’attuale governo.
Le relazioni economiche con la Russia, e anche quelle con la Cina, poggiano sulle sabbie mobili della dipendenza italiana dalle decisioni strategiche di Washington. Basta ricordare come nel 2014, per ordine di Washington, venne affossato il gasdotto South Stream Russia-Italia, con perdite di miliardi di euro per le aziende italiane. Con l’assoluto silenzio e consenso del governo italiano.
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Articolo a cura di Manlio Dinucci
Sarebbe interessante sapere quali metodi utilizzano gli Usa, e di quali “buone argomentazioni” dispongano, per convincere sistematicamente i politici italiani ad inginocchiarsi appena eletti, qualunque sia la loro posizione politica precedente.
Se esistessero ancora i giornalisti, potrebbero farci una bella inchiesta. Ma forse anche no, se ci tengono alla pelle.
Ad ogni modo, puntare il dito contro l’incoerenza dei politici italiani verso la Russia, come fa questo articolo, è poco utile, soprattutto se si dovesse scoprire (eufemismo) che tale incoerenza è figlia del ricatto o della minaccia.
Putin, uomo saggio e stratega mirabile, accetta di buon grado quella che voi definite correttamente “sceneggiata”: il suo atteggiamento sembra confessare questo: “noi in Russia sappiamo bene che voi italiani vorreste esserci amici, ma siete obbligati ad un atteggiamento ipocrita perché gli Stati Uniti vi tengono per le palle”.
Credo abbia centrato perfettamente la linea di pensiero russa, e aggiungerei “ma se fate troppo i cretini non esiteremo a batostarvi di nuovo” (come 75 anni fa)
LA CIRCOLARE TRABUCCHI è ANCORA IN VIGORE.
Perdemmo una guerra, fummo conquistati, e colonizzati. Punto.
Guardi, lei mi è simpatico perchè ha fatto una domanda semplice, camdida, ingenua.
Le consiglio di leggere l’intervista a Formica sul Coprriere di un mesetto fa…
https://www.corriere.it/cronache/19_luglio_07/prigione-moro-statonon-ha-voluto-trovarla-f4cbe5d8-a0e0-11e9-b20c-12356eab285e.shtml?refresh_ce-cp
…da cui estraggo
“…:La strage del rapido 904, diciassette morti all’antivigilia di Natale.
«Sì. Dissi: “Ci hanno mandato un avvertimento”. Dissi che c’erano forze che volevano ledere la nostra sovranità. Spadolini fece un casino. C’era il governo Craxi, voleva fare una crisi per la mia intervista. Craxi mi telefonò: “Vieni ad una riunione a Palazzo Chigi”. Vado, ci sono Craxi, Forlani, Andreotti ministro degli Esteri, Spadolini ministro della Difesa e Amato che stava lì come sottosegretario ai Servizi. Spadolini fa uno sproloquio: “Tu vuoi rovinare questo governo tu, così come hai fatto cadere il mio governo, vuoi far cadere anche il governo di Craxi!”. Io dissi: “No, io ho semplicemente espresso il mio pensiero. Non voglio far cadere nessun governo”. Andreotti, che ce l’aveva con Spadolini e che voleva darmi una dritta, dice col suo modo: “La sovranità limitata è un problema sempre aperto, un problema antico. La sovranità limitata con l’America noi l’abbiamo sancita con un atto amministrativo, la circolare Trabucchi”. Silenzio. Mette lì queste cose: circolare Trabucchi, sovranità limitata, atto amministrativo. Spadolini non capisce perché è disorientato da questa cosa. Forlani guarda l’orologio e dice: “Ho un appuntamento”, si alza e se ne va. Due minuti dopo Amato dice a Craxi che ha un impegno e se ne va. Restiamo Spadolini, Andreotti, io e Craxi. Craxi vede l’imbarazzo generale e dice: “Va bene, ci siamo chiariti”. Andreotti mi stringe la mano come per dire: approfondisci. E in effetti Trabucchi nel giugno 1960, durante i fatti di Genova con il governo Tambroni, accettò una richiesta degli americani, evidentemente molto preoccupati, che ottennero, con una circolare del ministro delle Finanze, che negli uffici doganali delle basi americane venissero sostituiti i doganieri italiani con quelli statunitensi. Di lì passò tutto l’armamento in Italia. Passò attraverso le basi militari americane. Entrava ed usciva. E la circolare Trabucchi non fu mai abolita».
“…
La Libertà ,di cui l’Occidente si vanta per averla teorizzata e fondata e consegnata alle Costituzioni dei Paesi dell’Ovest, non è cosa per Voi, lascia intendere Putin all’Italia ed al Vaticano; l’una perché è ostaggio degli USA che l’hanno vinta in guerra, l’altro (il vaticano/ o Pontefice) perché parla ai fedeli come fossero greggi da condurre al mattatoio della Fede oscurando la Ragione .
Putin sa quando deve parlare , blandire e/o minacciare e tiene conto dei pericoli che derivano quando non si
indagano le politiche estere di coloro che si dichiarano amici mentre sono servi di molti padroni .
Diciamo che e’ in linea con la storia italiana da 2000 anni a questa parte. Siamo stati sempre dei numeri uno nel volta e gabana. Chi meglio di un poilitiico italiano puo giocare alle tre carte e fare pere..pe..pe e saltare sul carro del vincitore quando gli eventi storici lo richiedono. Putin sa che siamo delle Zoc…le, e ci tratta come tali. Quello siamo!!!