Biden incontrerà il Presidente russo Vladimir Putin a Ginevra pochi giorni dopo il suo imbarazzante incontro con i vassalli europei… ehm, “alleati”.

La prossima settimana il Presidente americano Joe Biden volerà in Europa per una serie di importanti vertici nell’ambito di ciò che è stato annunciato come un felice revival dell’alleanza atlantica. Si riteneva che quattro anni di amaro e divisivo caos sotto Trump sarebbero stati suturati dal nuovo presidente che proclama l’importanza di una forte partnership USA-Europa e dei “valori condivisi”.

Sfortunatamente per Biden, lo scandalo sugli Stati Uniti che spiano i governi europei sembra gettare un’ombra sulla “felice riunione di famiglia”. Per di più, questo presidente americano è del tutto implicato in questo illegale ficcanasare.

Anche il tempismo disturba il tentativo di Biden di lucidare l’immagine degli Stati Uniti come difensori di un “ordine basato sulle regole” e di “valori occidentali condivisi” in vista dell’incontro a Ginevra con il leader russo Vladimir Putin, in occasione del loro primo vertice presidenziale faccia-a-faccia.

La scorsa settimana molti media europei hanno pubblicato [in inglese] delle notizie su come i servizi di intelligence della Danimarca stavano spiando i vicini europei per conto dell’Agenzia per la Sicurezza Nazionale americana [NSA]. Si dice che la sorveglianza illegale risalga al 2013, quando Barack Obama era alla Casa Bianca e Joe Biden era il suo vice-presidente. La talpa Edward Snowden, che aveva precedentemente lavorato come freelance per l’NSA e che ora è in esilio in Russia per evitare di essere perseguito negli Stati Uniti, afferma [in inglese] che Biden era coinvolto molto da vicino nelle operazioni di sorveglianza.

La scorsa settimana, quando sono uscite le notizie, c’è stato un silenzio attonito tra i governi europei. Ma questa settimana molti leader, inclusa la Cancelliera tedesca Angela Merkel e il Presidente francese Emmanuel Macron, sono diventati più espliciti nel denunciare [in inglese] le notizie dello spionaggio americano come “oltraggiose” e “inaccettabili”.

Quando Biden parteciperà al vertice del G7 in Inghilterra dall’11 al 13 giugno e al meeting NATO del 14 giungo a Bruxelles, il suo primo incontro di persona con gli alleati da quando è diventato presidente sarà alterato da domande scomode sulle presunte intercettazioni di comunicazioni private da parte degli Stati Uniti.

Il danese Peter Viggo, analista della difesa, ha osservato ironicamente: “E’ una questione imbarazzante per gli Americani. Joe Biden deve provare a trovare una smorfia in grado di nascondere tutto questo sotto il tappeto”.

Anche gli Europei provano un po’ di vergogna, perché il loro imbarazzo deriva dal fatto che appaiono agli occhi dei loro concittadini come patetici vassalli sotto dominio americano.

In effetti, le ultime notizie sull’illegale spionaggio sugli alleati non sono affatto nuove. Snowden aveva rivelato già nel 2013 che l’amministrazione Obama stava ficcanasando nelle telefonate private della Merkel. Snowden ha anche rivelato che l’agenzia di intelligence britannica GCHQ è stata per molti anni gli occhi e le orecchie di Washington.

E come il nostro editorialista Ron Ridenour ha commentato [in inglese] questa settimana su Strategic Culture Foundation, i servizi segreti danesi sono collusi da decenni con l’americana NSA per spiare i cittadini danesi e i governi europei. In un articolo che abbiamo pubblicato a gennaio 2021 – cinque mesi prima dell’ultimo furore mediatico – Ridenour spiegava come la Danimarca sia stata “a servizio delle guerre americane per decenni”, anche attraverso l’agevolare la sorveglianza illegale in tutta Europa.

Si veda anche l’inchiesta [in inglese] pubblicata a dicembre 2020 in cui lui commentava: “L’esercito danese permette all’Agenzia per la sicurezza americana (NSA) degli Stati Uniti di spiare il ministro delle finanze e il ministro degli Esteri danesi, l’azienda privata di armi Terma, l’intera popolazione danese e i paesi più vicini alla Danimarca: Svezia, Norvegia, Francia, Germani e Olanda. Le informazioni che l’NSA ha acquisito, con l’aiuto del Servizio di intelligence della Difesa Danese (FE) sotto il comando del Dipartimento della Difesa, sono state utilizzate per convincere il governo a comprare il Joint Strike Fighter F-35 della Lockheed Martin, aereo in grado di trasportare armi nucleari, sebbene la Danimarca proibisca il possesso di armi nucleari sul suo territorio”.

Quindi, l’ultimo scandalo è in realtà una vecchia storia (anche se poco diffusa) di condotta malevola da parte degli Americani nei confronti dei loro alleati europei e, spesso con l’assistenza europea, contro i loro concittadini e vicini. In un tale contesto, i leader europei saranno poco sorpresi dalle presunte ultime rivelazioni. C’è una buona ragione per credere che tutte le agenzie di intelligence europee siano in combutta con la loro controparte americana.

Ciò che gli Europei sono obbligati a fare nei prossimi vertici con Biden, è inscenare uno spettacolo pubblico di indignazione e protesta. Non tanto per sfidare di fatto il leader americano, ma per provare a sembrare meno di semplici vassalli agli occhi dei loro concittadini.

In altre parole, lo spionaggio degli Stati Uniti e la collusione europea continueranno ad esistere in futuro. Nel breve periodo non ci sarà alcuno stop all’ingerenza, perché i governi europei e il loro establishment politico non sono indipendenti dal potere americano. Questo si vede di riflesso nel modo misero in cui l’Unione Europea asseconda la sconsiderata e criminale politica di ostilità da parte degli Stati Uniti nei confronti di Russia, Cina, Iran e altre nazioni.

Il vantaggio politico derivante dalle relazioni sullo spionaggio di massa degli Stati Uniti e sulla collusione europea è la prospettiva che conferisce potere ai cittadini europei e ad altri in tutto il mondo.

Con un tempismo quasi comico, Biden incontrerà il Presidente russo Vladimir Putin il 16 giugno a Ginevra, pochi giorni dopo il suo imbarazzante incontro con i vassalli… ehm, scusatemi, “alleati” europei.

La Casa Bianca e molti [in inglese] legislatori americani, così come i legislatori europei anti-russi, stavano scalpitando per il fatto che Biden avrebbe rimproverato Putin in merito alle accuse di condotta malevola del Cremlino. Quelle accuse riguardano anche le agenzie di intelligence e gli hacker russi che interferiscono nelle democrazie occidentali. E’ così ironico! E per le persone che desiderano sapere la verità, quanto è potentemente auto-incriminante l’effettiva condotta malevola dell’America e dell’Europa rispetto alle infondate affermazioni fatte contro Mosca.

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Editoriale pubblicato su Strategic Culture il 4 giugno 2021
Traduzione in italiano a cura di Elvia Politi per Saker Italia.

[I commenti in questo formato sono del traduttore]


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