Il Ministero della Difesa commenta i messaggi pubblicati da alcuni organi di informazione stranieri a proposti dell’azione del gruppo aereo della Federazione Russa nella Repubblica Araba Siriana. In particolare i Russi prendono posizione sulla dichiarazioni del portavoce USA Steve Warren, che ha negato l’attacco del 6 dicembre contro la ridotta dell’Esercito Siriano a Deir ez-Zor sia stato portato dalla coalizione a guida Statunitense.

“Per più di due settimane, subito dopo l’attacco del bombardiere SU 24 russo da parte del caccia F 16 turco, alcuni media stranieri hanno tentato di distrarre l’attenzione pubblica dalla tragedia usando diverse indiscrezioni.

Prima sono apparse informazione in un giornale kuwaitiano (!) semi sconosciuto rilanciate pedissequamente dalla agenzia Reuters, sul presunto schieramento di una nuova base aerea russa vicino all’insediamento di Shayrat.

Non serve essere esperti per capire che qualsiasi velivolo russo può raggiungere in 30-40 minuti di volo qualsiasi punto del territorio siriano. Ecco perché non c’è alcuna necessità operativa di schierare alcuna ulteriore “base russa” sul territorio della Siria come è venuto in mente a certi strateghi da divano.

Anche i comunicati pubblicati dalla agenzia Reuters Britannica, che citava fonti anonime del Pentagono relative al presunto coinvolgimento di aerei russi negli attacchi alle posizioni governative siriane vicino a Deir ez-Zor il 6 dicembre meritano di essere commentati.

Prima di tutto: i fatti.

Secondo lo Stato Maggiore dell’Esercito Siriano il 6 dicembre 2015, dalle 19.40 alle 19.55, l’aviazione della coalizione occidentale ha compiuto un attacco aereo sugli acquartieramenti della 168ma brigata della settima divisione delle truppe governative delle Forze Armate Siriane, posta a 2 km ad occidente di Deir ez-Zor.

L’attacco ha provocato la distruzione di tre veicoli da combattimento per la fanteria, quattro auto equipaggiate con mitragliatrici pesanti, 12 feriti e 4 morti. Nella zona non erano presenti aerei russi. Tutti i voli russi in Siria sono effettuati in accordo con il Controllo di Traffico Aereo e con lo Stato Maggiore delle truppe governative siriane.
Questa circostanza è ben nota ai rappresentanti degli Stati Uniti. Inoltre, in accordo con il Memorandum sottoscritto, il Ministero della Difesa Russo informa i rappresentanti dell’aeronautica degli Stati Uniti del tempo, della altitudine e delle rotte del gruppo aeronautico russo in Siria in tempo reale.

Esponenti del Pentagono hanno affermato che l’aeronautica degli Stati Uniti ha effettuato operazioni in quell’area il 6 dicembre. In ogni caso hanno colpito obiettivi che si trovavano a 55 Km dall’ oggetto. Questo è vero, ma solo in parte. Sui cieli sopra a Deir ez Zor volavano due coppie di aerei da combattimento di due stati membri della coalizione anti IS; se fossero estranei ai fatti, perché i rappresentanti del Pentagono e i capi della coalizione anti IS manterrebbero il silenzio sulla presenza degli aerei dei loro alleati vicino a Deir-ez-Zor il 6 dicembre? Non è per caso perché tutta l’aviazione della coalizione riceve tutte le informazioni concernenti gli obbiettivi dell’ISIS in Siria dal Pentagono?

Appena il governo siriano pubblicherà i risultati dell’inchiesta sull’incidente e sulla verifica delle munizioni, il Ministero della Difesa Russo fornirà indicazioni sull’aereo che ha effettuato l’attacco contro le truppe siriane.

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