«Grazie ai fratelli russi», «L’Italia non lo dimenticherà», «È di gran lunga meglio che mandare 30.000 soldati americani». Questi sono alcuni commenti di cittadini italiani sull’arrivo dei medici militari russi nel paese per combattere l’epidemia causata dal coronavirus. Per quale motivo la stampa europea ha reagito agli aiuti russi con molta diffidenza per non dire con ostilità?
La stampa spagnola è stata prima a reagire al gesto di buona volontà da parte della Russia. La Spagna stessa, sebbene stia sperimentando una crisi dovuta al coronavirus simile a quella dell’Italia, non ha fatto nessuna richiesta di aiuto alla Russia. Evidentemente non crede alla bontà d’animo di «questi russi».
«La colonna di jeep e autocarri con le attrezzature mediche e gli specialisti. La bandiera russa, il tricolore dello zarismo, ondeggia al vento. Ciò che non riuscì a Stalin è riuscito a Putin grazie all’epidemia. Nel 1945 le truppe russe arrivarono fino a Vienna. Adesso stanno marciando lungo l’Italia»: così scrive preoccupato il quotidiano La Vanguardia facendo trapelare non tanto una preoccupazione quanto una profonda invidia.
La Spagna ha chiesto aiuto alla NATO, così come dovrebbero fare i paesi occidentali che si comportano «correttamente», e sembra che dovrà attendere la risposta a lungo. L’Italia invece si è «inchinata» a Mosca ed ha ricevuto gli aiuti un giorno dopo. Ma, come sostiene il corrispondente Enrique Juliana, è meglio morire attendendo l’aiuto dagli alleati piuttosto che accettare l’aiuto dal nemico. Anche al prezzo di decine di migliaia di vite in tempo di pace.
Esaminando da cima a fondo l’operato di Roma l’autore afferma: «Dopo essersi sentita abbandonata dall’Unione Europea, l’Italia ha compiuto tre passi che non potranno rimanere inosservati. In primo luogo ha attivato delle relazioni con la Cina permettendo al regime di Pechino di effettuare una possente attività di pubbliche relazioni. In secondo luogo, il paese europeo che durante la Guerra Fredda aveva mantenuto i rapporti culturali più stretti con gli Stati Uniti, si è rivolta chiedendo aiuto alla Russia di Vladimir Putin. In terzo luogo ha fatto richiesta a Cuba di inviare una delle sue brigate mediche.
«Un aiuto inutile»
Nella stessa Italia i giudizi sulla missione russa sono discordi. La stampa cosiddetta «liberale» (di fatto quasi non ne esiste un’altra) ha preferito sorvolare sul carattere umanitario della missione, fissando piuttosto l’attenzione sul fatto che la maggioranza dei virologi russi arrivati in Italia sono militari. Uno dei quotidiani più influenti, La Stampa, ha cercato non solo di sminuire il significato dell’aiuto degli specialisti russi all’Italia, ma lo ha praticamente spacciato come attività di spionaggio.
Secondo una fonte anonima del quotidiano negli ambienti governativi, «l’80% di ciò che è stato inviato come aiuto è inutile o poco utile per l’Italia. Serviva soltanto come pretesto». L’importazione di mascherine e apparecchi per la respirazione artificiale dalla Cina ancora si poteva tollerare, ma i laboratori da campo per la sterilizzazione, le attrezzature e gli autocarri per la disinfezione arrivate dalla Russia no. C’è sicuramente sotto qualcosa. E questo potrebbe essere dannoso per l’Italia e per il suo popolo.
Il quotidiano, commentando le parole di ringraziamento espresse dal premier Giuseppe Conte nei confronti della Russia, ha sottolineato che il soccorso fornito da Mosca avrà un prezzo molto alto per Roma. «I militari russi si stanno muovendo liberamente sul suolo italiano non lontano dalle basi della NATO».
«Siate orgogliosi di Putin, il miglior presidente al mondo!»
La reazione dei semplici cittadini alla mano tesa dalla Russia in segno di amicizia è stata invece opposta. Subito dopo l’annuncio degli aiuti da parte di Mosca il profilo facebook dell’Ambasciata russa a Roma è stato immediatamente sommerso da un gran numero di «like» e «super», condivisioni e commenti di ringraziamento. I commenti esprimono ringraziamenti verso la popolazione russa ed il suo governo, ma anche critiche verso le posizioni dell’Unione Europea e degli USA che non hanno mostrato alcuna fretta nel fornire aiuti all’Italia.
«Perfetto, ottimo! Molto meglio che mandare 30.000 soldati americani senza mascherine che sarebbero dovuti arrivare per il programma di esercitazioni della NATO Defender Europe 2020. Non è stato ancora chiarito, da chi dovremmo difenderci? Grazie, Russia! Grazie, Putin!» – scrive Luciana.
«Sono nostri amici e noi invece di contraccambiare rispondiamo con le sanzioni. Vergogna!» – commenta il Sig. Gefrico.
«E noi ancora continuiamo a imporvi le sanzioni! Non c’è alcun senso di vergogna» – scrive Marco Castellari.
«Grazie a tutti per l’aiuto. L’Italia non lo dimenticherà. Grazie, Russia!» – dice Andrea Limonta.
«Grazie ai fratelli russi, siate orgogliosi del vostro presidente Putin, il migliore al mondo! Buongiorno!» – è stata la reazione di Stefano Rosa.
«La Russia e la Cina sono i paesi più affidabili che ti sostengono nel momento del bisogno. Anche i medici provenienti da Cuba e dall’America latina. Europa e America invece latitano. Quando tutto finirà ce ne ricorderemo» – promette Giuseppe Lapenna.
«Soft power», «Sfida all’Unione Europea» e «Tutto a scopo di propaganda»
Il quotidiano danese Jyllands-Posten ravvisa nelle azioni della Russia (e della Cina) una sfida all’Unione Europea pur riconoscendo che, di fronte all’Italia, «l’Europa si è girata dall’altra parte». L’editorialista del quotidiano, responsabile del centro analitico «Europa» Lykke Friis, ha richiamato attraverso le pagine dei media alla vigilanza e a non sopravvalutare la generosità degli aiuti provenienti «da regimi autoritari verso l’Italia in difficoltà». Non c’è dubbio che Russia e Cina stiano approfittando della situazione attuale per spaccare l’Unione Europea. Quale sarà la reazione di Roma la prossima volta che verranno trattati i temi delle sanzioni alla Russia o dei contratti con la Huawei per il 5G, si domanda Friis.
«La Russia ha sempre avuto ottimi rapporti con l’Italia anche prima della crisi del coronavirus, e le votazioni al Parlamento europeo hanno più di una volta dimostrato che l’Italia capisce la Russia» segnala in quotidiano. Gli USA si stanno allontanando dagli affari europei, e ora le persone possono cominciare a non credere più al progetto della UE e iniziano a rivolgersi verso Cina e Russia.
Il quotidiano della Repubblica Ceca Info ravvisa solo un’attività di «soft power» nel gesto della Russia. «Vladimir Putin ha inviato in Italia centinaia di virologi in qualità di aiuto umanitario. Non riusciranno a cambiare radicalmente la situazione ma medici e materiale medico in questo momento sono più necessari degli aiuti finanziari. A Putin questo aiuto è necessario per fini propagandistici: in primo luogo per promuovere le modifiche alla Costituzione russa; secondo, per mantenere la pressione sulle ex Repubbliche sovietiche e sui paesi non ancora membri della UE come la Serbia. Non ci sono dubbi che questo gesto abbia più un valore dimostrativo che reale, ma è un gesto che verrà in futuro ricordato da tutti. E sia la Serbia che l’Italia potrebbero avvicinarsi alla Russia e allontanarsi dall’Unione Europea».
Il quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung ritiene che «l’aiuto fornito da Russia e Cina all’Italia celi in sé un segnale politico. L’Europa sta aiutando poco l’Italia anche se questa è uno degli attori principali dell’Unione Europea e della NATO. Ciò sta dando alla Cina comunista e alla Russia autoritaria delle chances per attirare Roma dalla propria parte.
L’autore dell’articolo Klaus-Dieter Frankenberger riconosce che gli italiani hanno la percezione di essere stati nella disgrazia abbandonati dall’Europa. Inclusa la Germania. Se questo sia stato vero oppure no non interessa nessuno, gli italiani hanno già capito chi li ha aiutati e chi ha cercato di punirli o tentato di dimostrare loro qualcosa». L’autore è preoccupato che l’Italia, respinta dall’Europa nel momento critico del bisogno, non voglia più in futuro ristabilire rapporti di amicizia con i partner europei della UE e si rivolga piuttosto a Russia e Cina.
E infine il Giappone che, pur trovandosi nell’estremo oriente, è solidale con le posizioni occidentali riguardo alla Russia e, tramite il quotidiano Asahi Shimbun, ha sfacciatamente accusato la Russia di trarre vantaggio dalle disgrazie altrui. Il corrispondente da Mosca Mititaka Hattori è assolutamente convinto che «una volta che la Russia avrà fornito gli aiuti saprà poi trarne il massimo beneficio in termini di propaganda sia al suo interno che all’estero. Malgrado ciò, il corrispondente spezza una lancia a favore di Mosca ricordando il suo aiuto al Giappone dopo il terremoto del 2011 a Tohoku, accusandola poi di nuovo per aver sostenuto lo spostamento delle Olimpiadi di Tokyo al 2021 presumendo che questo sia nell’interesse della Russia che avrà così tempo per risolvere i suoi scandali legati al doping sportivo.
Come vedete, i nostri «partner» occidentali non vogliono riconoscere nell’aiuto fornito dalla Russia all’Italia la grandezza d’animo dei russi e la bontà delle sue intenzioni. Tutti cercano un senso nascosto e un vantaggio politico. D’altronde giudicano come avrebbero fatto al posto dei russi, quindi le conclusioni sono quelle che sono.
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Articolo pubblicato su Vzglyad il 27 marzo 2020
Tradotto dal russo da Sergio Bedini per SakerItalia
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