Sulla pagina Twitter della Casa Bianca è comparso questo messaggio: “L’8 maggio 1945 America e Gran Bretagna hanno ottenuto la vittoria sui Nazisti! Lo spirito americano vincerà sempre. E’ quello che alla fine succede”.
Gli Americani “si sono dimenticati” di gran parte dei vincitori. E non solo la Russia, che non amano (per usare un eufemismo) perché Mosca non riconosce il “diritto” all’egemonia mondiale degli Stati Uniti. E non è solo la Francia, con cui Washington ha relazioni difficili, dato che Parigi, alla pari di Berlino, cerca di diventare signora e padrona dell’Unione Europea senza le raccomandazioni americane. E’ stata dimenticata persino la Polonia, l’alleato più affidabile degli Stati Uniti in Europa, che sta cercando attivamente di cementare i paesi limitrofi dell’Europa orientale sia contro i piani franco-tedeschi per stabilire un’egemonia nella UE, sia contro la Russia e la sua intenzione di costruire un meccanismo per garantire una costruttiva cooperazione commerciale ed economica insieme all’Unione Europea.
Sembrerebbe che i Polacchi, che sono stati i primi ad entrare nel conflitto della Seconda Guerra Mondiale e che, dopo la sconfitta delle loro forze armate, hanno combattuto in quasi tutti i principali eserciti della coalizione anti-hitleriana, si siano offesi, per cosa? Era davvero difficile scrivere che Stati Uniti e Regno Unito hanno sconfitto il nazismo con l’aiuto della Polonia? E’ più che ovvio chi sia il principale vincitore e chi era lì a portare munizioni, ma a Varsavia lo avrebbero apprezzato.
Ovviamente, non è possibile. La moderna interpretazione del ruolo degli Stati Uniti nel mondo non lo permette. Dopo tutto, che cosa ha fatto Washington negli ultimi decenni come potenza egemone globale? Gli Stati Uniti hanno cercato “i cattivi” nel mondo (i “paesi canaglia”) e li “hanno illuminati” con i bombardamenti “umanitari” e ancor più interventi “umanitari”. Non hanno aspettato che i “cattivi” attaccassero qualcuno o commettessero qualsiasi altro atto reprensibile. Era necessario bombardarli in anticipo semplicemente perché erano cattivi.
Se, in questo contesto, la storia della Seconda Guerra Mondiale viene raccontata nei dettagli (anche se a grandi linee, senza l’Unione Sovietica, che stava congelando nelle trincee di Stalingrado mentre gli Americani si stressavano nei preparativi del secondo fronte), i normali residenti degli Stati Uniti che non sono stati illuminati da Soros [in inglese], si farebbero una domanda: perché il Regno Unito ha aspettato che Hitler attaccasse la Polonia se era ovvio fin dall’inizio che fosse un cattivo e che dovesse essere bombardato? Soprattutto dato che all’inizio il regime nazista era quasi disarmato rispetto alla forza britannica. E perché gli Stati Uniti, dopo che è cominciata la guerra, hanno aspettato due anni prima che la Germania gli dichiarasse guerra, invece di bombardare subito i cattivi che hanno attaccato le fondamenta della democrazia europea? Provate a spiegarlo.
I media americani, ovviamente, lo spiegherebbero, ma perché disturbarsi. E’ sufficiente scrivere che gli Stati Uniti e l’Inghilterra hanno sconfitto il nazismo, e va bene così. Nemmeno una piccola bugia, dopo tutto erano realmente tra i Paesi vincitori. E noi, in Russia, non citiamo nemmeno quella ventina di Stati che hanno dichiaro guerra alla Germania alla fine del 1944 e all’inizio del 1945. Di norma, quando si elencano i Paesi vincitori, ci limitiamo a considerare quelli i cui rappresentanti hanno partecipato alla firma della resa della Germania. Gli Americani non dichiarano che c’erano altri vincitori, semplicemente non li includono nella lista.
Ma un cittadino americano che conosce la storia della guerra sulla base delle produzioni hollywoodiane, penserà da questo messaggio che gli Stati Uniti e il Regno Unito, indignati dal cattivo comportamento del sanguinario regime nazista (violazione della democrazia, olocausto degli Ebrei), abbiano immediatamente organizzato un intervento “umanitario” contro di esso e abbiano portato l’ordine, cosa di cui l’ingrata umanità dovrebbe essere grata a loro per sempre.
Ma perché gli Americani dovrebbero ignorare la storia in questo modo? Lo hanno fatto, ma non così. Sono stati girati e trasmessi persino dei buoni documentari sul ruolo dell’Unione Sovietica nella guerra (per esempio, “La guerra sconosciuta”).
In precedenza, nello scontro con l’Unione Sovietica, gli Stati Uniti avevano delle argomentazioni. Non parliamo solo di jeans e di un centinaio di varietà di salsicce, anche se il tenore di vita della società occidentale era un argomento serio. Negli anni ’70 l’Occidente ha superato l’Unione Sovietica in termini di garanzia dei diritti umani e libertà. In generale, gli Stati Uniti avevano qualcosa di cui vantarsi e qualcosa per giustificare le loro pretese di essere un esempio per tutta l’umanità.
Ma sono passati decenni da allora. Negli Stati Uniti (e in tutto l’Occidente) concetti come libertà di parola, libertà di coscienza, ecc. sono stati da tempo sepolti da un fiorente totalitarismo di stampo liberale. In termini di numero di birre e salsicce, è da tempo che non siamo da meno e, in termini di qualità, noi siamo avanti rispetto agli Stati Uniti. In occasione della Coppa del Mondo gli appassionati di calcio americani ed europei che sono arrivati a Mosca e in altre città russe, hanno fatto spesso fatica a credere che un tale standard di organizzazione e di vita nelle città fosse possibile in linea di principio, ma nelle nostre città questo è normale, e i Moscoviti credono che dovrebbe anche migliorare. Dal punto di vista militare, non siamo inferiori agli Stati Uniti e, in termini politici, noi siamo superiori. L’America si sta ritirando dai luoghi strategici del Medio Oriente, la pax americana sta progressivamente affogando in una crisi sistemica da cui non c’è una buona via d’uscita. E perché in questo caso il mondo dovrebbe guardare gli Stati Uniti con ammirazione? Hanno perso tutto quello che potevano perdere, e i film di Hollywood mettono in chiaro che non si deve avere a che fare con un perdente, e che lo devi prendere a calci quando è a terra.
In queste circostanze, la privatizzazione della Vittoria (nella Seconda Guerra Mondiale) diventa quasi l’ultima questione. Il mondo dovrebbe ascoltare l’America perché (mentre è ancora abbinata all’Inghilterra, visto che sono anglo-sassoni) ha salvato questo mondo dal Nazismo.
Si può dire che questo sia un argomento debole, che non si sa mai chi ha salvato chi da cosa e quando. Anzi. Specialmente se è sostenuto da sanzioni e in alcuni casi anche da gruppi di battaglia di portaerei. La Marina Militare non impressiona più la Russia, la Cina e nemmeno la Corea del Nord, ma è finora è riuscita ancora a minacciare con la forza militare il Venezuela, la Libia e la Siria: Washington non ha più il coraggio di fermarli direttamente, ma beve regolarmente il sangue dei più deboli. E non solo lo beve ma spiega anche che è necessario perché si tratta di “cattivi”.
Si percepisce che Hitler è stato il cattivo e che gli Americani “hanno salvato” il mondo da lui. Ora loro stanno “salvando il mondo” da altri cattivi. E il mondo, che non può difendersi da solo, può solo inchinarsi umilmente e ringraziare gli Americani.
Ricade nello stesso ambito lo smantellamento del monumento al soldato sovietico da parte dei Paesi limitrofi dell’Europa orientale, filo-americani. Né in Austria, che ha combattuto contro di noi, né in Germania, nemmeno in Francia e in Italia, dove le truppe sovietiche non sono arrivate ma dove il nostro popolo ha combattuto nei ranghi della Resistenza, si demoliscono i monumenti. Non ne hanno bisogno, sono Stati europei autosufficienti e di successo e non rivendicano l’egemonia mondiale. Polonia, Repubblica Ceca e Ucraina si stanno impegnando tanto. Perché?
Innanzitutto, sono alleati degli americani e quindi appoggiano le affermazioni americane per privatizzare la Vittoria attraverso l’eliminazione della memoria dei veri liberatori dell’Europa. In secondo luogo, sperano nel loro piccolo “affare”. Non hanno salvato il mondo ma si sono liberati. L’Ucraina “ha combattuto” contro tutti per la “sua libertà”. Che tipo di soldato sovietico poteva esserci qui? La Polonia è una “vittima dell’attacco” non solo della Germania ma anche dell’Unione Sovietica. Perdendo i finanziamenti europei, le autorità polacche voglio seriamente finanziare il loro Stato attraverso la richiesta dei danni di guerra alla Russia (per conto dell’Unione Sovietica) e alla Germania. Il Giorno della Vittoria la Repubblica Ceca ha dichiarato che loro stessi hanno liberato Praga e che l’Armata Rossa guidata dal Maresciallo Konev [in inglese] è semplicemente passato e si è unito alla gloria altrui.
In generale, meno risultati ottengono nel presente i nostri “amici e partner”, più sono i “salvatori dell’umanità” nel passato.
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Articolo di Rostislav Ishchenko pubblicato su Stalker Zone il 12 maggio
Traduzione in italiano a cura di Elvia Politi per Saker Italia.
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PRIVATIZZARE… Dio solo sa quanto odio questo termine maschera di ordine della baronia aristocratica e del privilegio antidemocratico dell’orrore della attualità storica!
In Russia ci si deve convincere una volta per sempre che non si ha a che fare con “partners”, et similia altre frescacce.
Si ha rapporti con chi da tempo decise che ti vuole scientemente, con caparbietà e determinazione sterminare, annientare, far scomparire per sempre dalla faccia della terra, con tutta la tua storia, le tue caratteristiche nazionali, il tuo popolo.
Non è qualcosa che appartenga alla sola normale umana ambizione criminale, consueta dai tempi delle caverne, di dominio universale… c’è di più: odio grande, vero, convinto, profondo, diabolico, a prescindere e indifferente comunque alle conseguenze che si subiranno.
Lo stesso processo lo si è visto accadere in Italia… proprio chi si dichiara di “sinistra” (ma sono soltanto liberali amerikanisti sfegatati individualisti) si è appropriato della Resistenza.
Essa fu nobile perchè raccolse le 3 grandi arre culturali: comunista, cattolica, liberale.
Durante la 1^ Repubblica sino a Mani Pulite (bella Maidan pure quella!) la pur dura concorrenza politica fra DC, PCI, PSI e Liberali di varia natura fu sempre riassunto in termini di rispetto reciproco… appunto perchè si era consapevoli che nella diversità e pur nel duro scontro politico si era uniti dal comune contributo alla Resistenza.
Ora ANPI & Company, ossia i liberali, hanno PRIVATIZZATO la Resistenza, obliando e disprezzando il contributo comunista (che non era “liberal-progressista”, d’alemiano, veltroniano, fighettino e zingarettiano, ma bolscevico-lenista convinto) e cattolico.
Risultato?
La demonizzazione di tutto ciò che non sia liberale e libertario, sardiniano-europoide-individualista-amerikan-ludico-anarcoide… e comunque solo e sempre finalizzato a garantire il successo dell’Impero del Male attraverso l’aumento del Caos e della scomparsa del sociale.
L’impero stellato “… vincerà sempre. E’ quello che alla fine succede!”.