La rabbia gallica esplosa tra Francia e Stati Uniti, Gran Bretagna e Australia ha messo in ombra la nuova alleanza militare per la regione indo-pacifica che il Presidente americano Joe Biden ha annunciato la scorsa settimana.

Quell’alleanza doveva presumibilmente indicare un’iniziativa a guida statunitense per sfidare la Cina. Ma la mossa strategica si sta piuttosto rivelando stupida e miope, in quanto si è ritorta in una fregatura per l’alleanza di Washington con la Francia e il più ampio partenariato della NATO.

Il Presidente francese Emmanuel Macron ha richiamato [in inglese] gli ambasciatori dagli Stati Uniti e dall’Australia come segno della forte rabbia di Parigi sull’appena svelata alleanza, nota come AUKUS, sigla che sta per Australia, Regno Unito e Stati Uniti. Il rientro degli inviati francesi da quelle nazioni alleate non è mai accaduto prima.

In ballo c’è un contratto da 56 miliardi di euro con la Francia per la costruzione di una flotta di 12 sottomarini per l’Australia, contratto che è stato firmato per la prima volta nel 2016. Quell’accordo è stato strappato [in inglese] e rimpiazzato con un contratto con gli Stati Uniti e la Gran Bretagna per la fornitura all’Australia di otto sottomarini nucleari. I sottomarini francesi ordinati erano a motore diesel-elettrico.

Per la Francia è una perdita enorme di entrate finanziarie, oltre ad essere una mazzata per il settore navale e le industrie dell’indotto francesi. Ciò che però è più nocivo è la segretezza e la palpabile sensazione di tradimento. I Francesi sono stati evidentemente raggirati dagli Americani, dagli Inglesi e dagli Australiani sull’intero accordo segreto.

Il Ministro degli Esteri francese Jean-Yves Le Drian è andato dritto al punto, e ha espresso la rabbia provata a Parigi ai più alti livelli. “Sono indignato… questa è una pugnalata alla schiena”, così è sbottato con i media francesi alla notizia della nuova alleanza militare anglo-australiana nella regione indo-pacifica e la conseguente cancellazione del subappalto francese.

“C’è stata doppiezza, oltraggio e bugie, non ci si può comportare così in un’alleanza” ha aggiunto [in inglese] riferendosi all’organizzazione militare della NATO, di cui la Francia è un membro di spicco.

Oltre a richiamare i suoi ambasciatori, la Francia ha anche cancellato [in inglese] un summit previsto per la prossima settimana a Londra tra i Ministri della Difesa francese e britannico.

Sir Peter Ricketts, ex consigliere per la sicurezza nazionale britannico ed ex ambasciatore in Francia, ha dichiarato che la crescente controversia è “solo la punta dell’iceberg”, e ha detto che è stata molto peggio di quando nel 2003 la Francia è stata presa in giro dagli Stati Uniti e dalla Gran Bretagna sulla guerra in Iraq.

Ricketts ha detto alla BBC, come riportato [in inglese] dal The Guardian: “E’ molto più di un diverbio diplomatico… crea una profonda spaccatura all’interno dell’alleanza della NATO”.

Ciò che è particolarmente irritante per i Francesi è che la nuova alleanza degli Stati Uniti con Gran Bretagna e Australia è stata ovviamente discussa per mesi in segreto, escludendo Parigi e gli altri membri della NATO. I Francesi hanno scoperto l’esistenza del patto solo quando è stato annunciato il 15 settembre durante una conferenza congiunta online tra Biden e le controparti britanniche e australiane, cioè Boris Johnson e Scott Morrison.

Quando a giugno di quest’anno Biden ha fatto il suo primo viaggio all’estero come presidente per partecipare al summit del G7 a Cornwall in Inghilterra, e dopo per incontrare i leader NATO in Belgio, non c’è stato alcun accenno al piano dell’AUKUS. Anzi, a Cornwall Biden ha tenuto un meeting bilaterale e apparentemente cordiale con Macron, senza alcun accenno alla nuova alleanza in via di formazione e all’imminente impatto sul contratto dei sottomarini francesi. Ripensandoci con amarezza, Biden ha anche tenuto un meeting a porte chiuse con Johnson e Morrison durante il summit del G7, anche se l’Australia non è un membro del forum. Devono aver parlato dell’AUKUS in segreto. Non meraviglia che i Francesi siano risentiti della dimostrazione di disprezzo.

Ma non è solo la Francia ad essere sbalordita dall’imbroglio anglo-americano: anche gli altri alleati europei della NATO sono stati lasciati all’oscuro.

La scorsa settimana, il capo della politica estera europea Josep Borrell ha presentato una nuova visione strategica della UE per la regione indo-pacifica, il giorno dopo l’annuncio dell’alleanza AUKUS. Borrell aveva un metaforico uovo che gli gocciolava sulla faccia quando rispondeva [in inglese] alle domande dei media sull’iniziativa USA, UK e Australia: “Non siamo stati informati, non ne eravamo a conoscenza… ci dispiace non essere stati informati”.

La crudele ironia è che Biden è entrato alla Casa Bianca promettendo che avrebbe aggiustato le partnership transatlantiche con l’Europa e la NATO che erano state distrutte da Donald Trump e dalle sue intimidazioni sulla presunta mancanza di spesa militare da parte degli alleati. Quando a giugno Biden è andato in visita in Inghilterra e in Belgio, è sembrato subito amore con i leader europei che sono andati in estasi con la sua promessa di “l’America è tornata”.

Dopo il ritiro unilaterale di Biden dall’Afghanistan il mese scorso (quando i partner europei della NATO non sono stati consultati e non stono state prese in considerazione le loro preoccupazioni), adesso vediamo Biden dare un pugno in un occhio alla Francia e darle un calcio alle casse con un colpo doloroso da 56 miliardi di euro.

Come riportato [in inglese] da Euronews, Frederic Grare del Consiglio Europeo per gli affari esteri ha dichiarato: “E’ andata in frantumi la fiducia politica”.

Ma l’intero, sordido tradimento e il litigio hanno implicazioni maggiori rispetto al denaro e alla conseguente perdita di fiducia, sebbene questi temi siano di vasta portata.

La volontà di Washington di fornire sottomarini nucleari all’Australia con collaborazione britannica dimostra che gli Stati Uniti stanno procedendo con una più sconsiderata politica aggressiva nei confronti della Cina. Biden sta esplicitamente dichiarando una mossa strategica per affrontare la Cina in maniera più aperta e provocatoria, intensificando l’ostilità delle precedenti amministrazioni Trump e Obama.

Pechino ha condannato la nuova alleanza AUKUS come un segno di maggiore “Guerra Fredda”, dichiarando che porterà instabilità nella regione e causerà una nuova corsa agli armamenti. Il che potrebbe essere un eufemismo, dato che l’alleanza anglo-americana sembra piuttosto sul piede di guerra.

La Cina ha segnalato [in inglese] che, malgrado le blande assicurazioni del contrario da parte dell’Australia, in futuro i sottomarini nucleari potrebbero essere armati con missili nucleari. Pechino ha dichiarato che l’Australia sarà l’obiettivo di un attacco atomico in caso di qualsiasi futura guerra con gli Stati Uniti.

La mossa strategica di Biden di impegnarsi con Gran Bretagna e Australia per minacciare la Cina si sta dimostrando una mina vagante rispetto alla Francia e gli altri alleati europei della NATO. Il che la dice lunga sull’ansia di Washington di affrontare la Cina.

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Articolo di Finian Cunningham pubblicato su Strategic Culture il 21 settembre 2021
Traduzione in italiano a cura di Elvia Politi per Saker Italia.

[I commenti in questo formato sono del traduttore]


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